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Medvedev: “Oggi Sinner sente di poter fare qualsiasi cosa, ma arriva un momento in cui tutto questo finisce”

Quando si gioca sul cemento all’aperto, Daniil Medvedev c’è. I numeri parlano chiaro: il russo sul veloce all’aperto è uno dei tennisti più forti, probabilmente il più continuo in assoluto negli ultimi anni come media risultati. Si è qualificato per i quarti di Indian Wells con una solida vittoria contro Dimitrov, e ora l’aspetta il terzo confronto diretto con Holger Rune, sarà una partita interessante e molto aperta. Il moscovita dopo il successo ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti. Non ha mai vinto il torneo californiano, lo scorso anno è arrivato in finale, ma fu maltrattato da un Alcaraz stellare e terminò la sua eccellente striscia di vittorie consecutive iniziate nei tornei indoor in Europa. Proprio sulle sue sensazioni e su quelle del giocatore imbattibile di quest’anno, il nostro Jannik Sinner, si è soffermato Daniil.

“La partita di oggi contro Dimitrov è stata fantastica, quando c’è vento la sabbia entra nel campo” racconta Medvedev. “Il primo giorno di allenamento il campo era super veloce. Ho detto alla mia squadra: accidenti, quest’ano si deve andare di corsa. Poi è diventato lento, lento, lento. La partita contro Korda è stata incredibile, nove break. Oggi, appena ho iniziato il riscaldamento ho visto che il campo era veloce e questo ha giocato a mio favore. Ho giocato molto bene, ero in grado di servire bene, il mio servizio faceva male. Vedremo come andrà a fine torneo. Adoro questo posto, ma a volte giocare è molto complicato”.

“Qua non ho mai vinto, è vero, ma non ci penso. Voglio vincere ogni Master 1000 a cui gioco, non mi interessa se è la prima volta o meno. L’anno scorso ci sono andato molto vicino, anche se in finale ero molto lontano dal battere Alcaraz, ma arrivarci significa essere il più vicino possibile a vincere il trofeo. Ora ho una nuova opportunità e ci proverò”.

Ecco l’interessante pensiero del russo su come ha gestito la delusione per la seconda rimonta subita nella finale degli Australian Open (2022 da Nadal, quest’anno da Sinner), e sul momento magico che sta vivendo Jannik. Sensazioni che lui stesso conosce bene, quella di vivere una striscia che ti fa sentire imbattibile: “Il dopo Melbourne? Ho avuto bisogno di una settimana per riprendermi. Niente di più, e forse qualcosa di meno. Subito dopo la finale pensavo di aver giocato una grande partita. Sono partito alla grande, giocando molto bene a livello tattico. Secondo me non ho ceduto sotto pressione, non mi sembra che nel terzo set ho iniziato a pensare troppo se avrei vinto o meno, non ho tremato nei colpi. Penso di aver continuato a giocare nel modo giusto. Ho continuato a fare quello che dovevo fare, non dovevo cambiare nulla. Sinner ha cambiato alcune cose e ha iniziato a giocare meglio. Ecco perché ha vinto La mia opinione sulla finale non è cambiata”.

Sinner non ha ancora perso nell’anno. Io stesso ho avuto due grandi strisce di successi nella mia carriera, una di 21 vittorie e l’altra di 20. Onestamente non avrei mai pensato di poter fare una cosa del genere. Quando sei sulla cresta dell’onda è fantastico. Ad esempio, il tiebreak che Jannik ha giocato ieri sera (contro Shelton, ndr): lui sentiva che il suo servizio sarebbe atterrato sulla linea, che le risposte sarebbero entrate, quando vivi un momento così hai chiaro cosa farai e senti che ci riuscirai. È una sensazione fantastica e sono convinto che sia quello che lui sta provando in questo momento. Però arriva un momento in cui tutto ciò finisce. Deve esserne consapevole. Penso che Novak abbia il record, mi sembra di 46 vittorie o qualcosa del genere… sembrava imbattibile ma alla qualcuno lo ha fermato. Non ricordo chi fosse”. Fu Roger Federer, a Roland Garros in semifinale, a interrompere la striscia di vittorie consecutive del serbo nel 2011, per l’esattezza 41 nella stagione e 43 sommando le ultime due in Davis dell’anno precedente. Sinner è attualmente a 15 nel 2024 e 18 con la Davis Cup 2023.

Medvedev tuttavia non pensa che gli avversari di Sinner entrino in campo già sconfitti…. “Non credo sia una cosa di cui si tenga conto nello spogliatoio prima di affrontare Jannik. Esci in campo e quello che vuoi è vincere. Ovviamente più vittorie ottieni, si vinci titoli e Slam hai più fiducia hai in te stesso e puoi farcela. Questo è quanto. La fiducia ti aiuta, ma c’è qualcuno che alla fine ti fermerà. Forse non è qui, forse sarà più avanti. Se lo affronterò in finale, farò del mio meglio per batterlo” conclude Daniil.

Quando il moscovita ha voglia di parlare, ha la capacità non comune di argomentare pensieri molto interessanti, senza trincerarsi sul politicamente corretto e senza la paura di analizzare temi delicati o descrivere pregi e difetti dei suoi avversari. Sinner è in questo momento il tennista più in forma, ma attenzione al russo se ci sarà la rivincita in finale.

Marco Mazzoni


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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