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Gilles Moretton (FFT): “A Pique non interessa il tennis, la Davis ora è solo business, e un business in perdita”

Il presidente della federazione francese di tennis Gilles Moretton spara a zero sul nuovo formato della Davis, puntando il dito soprattutto su Piquè, noto giocatore di calcio del Barcellona e uno dei principali protagonisti della svolta che ha spinto la ITF ad accettare i dollari della sua società per introdurre il nuovo, discusso, formato. Nel corso di una intervista rilascia al quotidiano francese L’Equipe, Moretton spiega i suoi concetti e perché questo formato non sia affatto soddisfacente, confermando come il sistema in essere non stia in piedi nemmeno dal punto di vista economico.

“Non vorrei essere quella persona che ripete come un pappagallo sempre le stesse cose… Ne parleremo alla fine della settimana, forse Germania-Francia organizzata qui da noi potrebbe essere interessante, ma poi vedi che ci sono partite, come Belgio-Australia, che qui non interessano a nessuno, in settimana ci sono partite senza niente in palio… la struttura è cambiata molto dall’inizio di questo format. L’anno prossimo, con le settimane di estensione per alcuni Masters 1000, il turno di qualificazione alla Coppa Davis non sarà protetto, i tornei ATP si giocheranno contemporaneamente. Ad un certo punto deve esserci qualcuno che protegga questo sport, che protegga il tennis”.

Ecco l’accusa più pesante a Pique: “Tutte e quattro le città che stanno ospitando adesso le Davis hanno pagato. E hanno pagato molto. Per l’organizzatore, invece, c’è una perdita abbastanza evidente. Siamo stati coinvolti in alcuni negoziati, poiché Gerard Piqué è venuto a trovarci per inviarci alcune proposte per i round successivi. Hanno flirtato con noi, vorremmo che la Francia tornasse a un ruolo organizzativo, ma le somme che ci sono state chieste non sono sempre le stesse, da quello che ho sentito. Le regole del gioco non sono chiare. Niente è chiaro. C’erano quattro o cinque membri della FFT sul tavolo, incluso Cedric Pioline, quindi non sono l’unico ad aver sentito queste cose. Ci è stata offerta la fase finale, ma in cambio di qualcos’altro. Per me questo non è serio, è grave. A Pique non interessa il tennis, gli interessa solo trovare un sistema per far entrare i soldi nelle sue casse. Al contrario, in tre anni hanno perso molti soldi. Per quanto riguarda il montepremi offerto ai giocatori, siamo molto lontani dagli importi annunciati all’inizio. E infine, sento che l’interesse sportivo per la competizione è scomparso“.

Ci sono vie di fuga? Moretton resta vago, insiste sul ruolo guida degli Slam nel tennis, visto che la ITF si è di fatto chinata ai dollari (almeno promessi) da Pique: “Insieme agli altri Grandi Slam, stiamo consolidando la nostra posizione in molti ambiti, e in un certo senso pensiamo anche alla Coppa Davis. Ad un certo punto deve esserci qualcuno che protegga il tennis. In teoria questo dovrebbe essere il ruolo dell’ITF, ma c’è un’enorme differenza tra prendersi cura dell’aspetto dello sviluppo della pratica del tennis e gestire alcuni aspetti del tennis professionistico. I Grandi Slam sono strutturati, ci sono investitori pronti a buttarsi dentro, e abbiamo un’istituzione nel mezzo che sta facendo passi da gigante…”.

Che i quattro Slam possano decidere di proporsi per rilanciare la Davis con un altro formato? Forse non è utopia, ma di sicuro servirà anche il supporto dell’ATP, che in questa fase storica è in piena espansione con i Masters 1000 (come accadrà dall’anno prossimo con Roma e Madrid su 11 giorni), e quindi il calendario sarà ancor più intenso e intricato.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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