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Pavei: “La stanchezza si sente, ma chi vuole mollare ora?”

Di Redazione

The last dance. Parafrasando la celebre serie su Michael Jordan, anche le ragazze del Cortina Express sono pronte a vivere il loro ultimo ballo: gara 2 del quarto e decisivo atto dei playoff di B2 femminile. Insomma, la madre di tutte le partite. E per affrontarla, bisognerà sobbarcarsi la più lunga trasferta nella pur breve storia della Pallavolo Belluno femminile. Sì, perché si va in Piemonte, a Volpiano, dove sabato sera (ore 21) il Blue Torino attende le lupe.

DOPPIO CONFRONTO – Ma non si parte da 0-0. Sul confronto pesa l’esito del match d’andata, al De Mas, dove le piemontesi si sono imposte al tie-break e in rimonta. Di conseguenza, per coronare il sogno promozione, Giulia Pavei e compagne dovranno battere il sestetto di Torino 3-0 o 3-1: in caso di successo al quinto parziale, spazio al Golden set, mentre una vittoria del Blue (con qualsiasi risultato) manderebbe in B1 le piemontesi. «Gara 1 ha sottolineato quanto sia necessario dare importanza ai dettagli – spiega proprio il libero Pavei -. Perché, arrivati a giocare le due partite più importanti della stagione, i particolari fanno la differenza. Tutto può succedere». La squadra è stanca e non può essere altrimenti dopo dieci mesi in palestra: «Vero, ma chi vuole mollare ora? Nessuno, ovviamente. Mi viene in mente il proverbio arabo che ho letto prima di entrare a fare l’esame di maturità: “Non arrenderti, rischieresti di farlo un’ora prima del miracolo”».

MILLE EMOZIONI – Il libero ha le idee chiare: «Questa sfida si affronta con consapevolezza, fiducia nel duro lavoro, la sfrontatezza di chi sa che è l’ultima gara dell’anno, ma anche con il credere che basta una parola, un’azione, uno sguardo per innescare la scintilla giusta». Sarà una serata dalle mille emozioni. E non solo perché è il ritorno di una finalissima playoff. Giulia, infatti, indosserà per l’ultima volta la maglia del Cortina Express Belluno. Ad attenderla c’è l’esperienza universitaria a Padova: «È tutto molto strano. Il fatto di non ritrovare più le stesse persone al mio fianco, ad agosto, ha in sé un velo di malinconia. Dopo tanto tempo, il De Mas è diventato la mia casa e queste persone sono una famiglia. E poi sarà pure l’ultima gara con “Darione”, con papà: per quanto abbia letteralmente odiato le dinamiche che si sono venute a creare in relazione alla sua figura, un po’ mi mancherà non averlo più alle spalle una volta scesa in campo. La lacrimuccia scenderà di sicuro a entrambi ».

UNA STAGIONE IN UN MOMENTO – Indipendentemente dall’epilogo, è stata un’annata straordinaria: «Se dovessi scegliere un momento e una foto, sarebbero il timeout sull’8 a 3 a Jesolo, 1 set pari, e il mistico abbraccio di gruppo, prima del Golden set contro Fusion, che inevitabilmente si lega alla più grande esplosione di gioia dell’intero percorso. E all’emozione incontenibile, una volta caduto l’ultimo pallone».

(Fonte: comunicato stampa)


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