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Ciclismo, Parigi-Nizza: Nizzolo vince nel silenzio

ROMA – Doveva essere un giorno da velocisti e infatti un velocista ha vinto. Va a Giacomo Nizzolo la seconda tappa della Parigi-Nizza, da Chevreuse a Chalette sul Loing: uno sprint intelligente e prepotente. Intelligente, perché il milanese lascia spazio a Pascal Ackermann (uno che aveva tanti scudieri della Bora a sostegno, tra loro anche Sagan) affinché facesse la prima mossa. Prepotente, perché l’uscita a centro strada non ha lasciato scampo al tedesco e ad un altro cliente ostico come Stuyven. Una vittoria dai toni surreali,  in linea peraltro con la maggior parte degli altri sport in tempi di coronavirus, vista la totale assenza di pubblico in partenza e soprattutto all’arrivo a causa delle restrizioni.

Per Nizzolo, dopo l’acuto in Australia al Tour Down Under, si tratta del secondo successo stagionale. In classifica generale ora l’italiano è al secondo posto, mentre mantiene la testa della generale Maximilian Schachmann.

Doveva essere una giornata per velocisti, ma in realtà non lo è stata. Maltempo per buona parte del percorso, forature e cadute. Alla fine ne è uscita una forte selezione con un drappello di pochi a giocarsi la vittoria. Due favoriti per la vittoria finale sono rimasti tagliati quasi irrimediabilmente fuori dalla lotta: 1’20” sono tanta roba da recuperare per Alaphilippe e Nairo Quintana. Molto bene invece Vincenzo Nibali (arrivato all’ultimo momento dopo l’annullamento della Tirreno-Adriatico): lo Squalo, attentissimo nel momento della verità, è stato tra i protagonisti della selezione conclusiva.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/sport/rss2.0.xml


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