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    “Nulla sarà come prima”: a Milano si discute di riforma dello sport

    Foto ASC Lombardia Di Redazione La riforma dello sport che sta per entrare in vigore (salvo proroghe dell’ultim’ora), le sue conseguenze per l’attività delle società e dei tesserati, il capitolo degli impianti sportivi in Italia: di tutto questo e di altro ancora si parlerà nel convegno organizzato a Milano da A.S.C. (Attività Sportive Confederate) e […] LEGGI TUTTO

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    Pubblicate in Gazzetta Ufficiale le modifiche alla riforma dello sport

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    Riforma dello sport, rinvio in vista? Le associazioni di categoria dicono no

    Foto AIP Di Redazione La riforma dello sport va verso un nuovo rinvio? Sembrerebbe questo l’orientamento del Governo appena insediatosi, a giudicare dalle dichiarazioni di diversi esponenti politici, come il senatore Paolo Marcheschi (Fratelli d’Italia). La riforma, che prevede cambiamenti radicali nella disciplina del vincolo e del lavoro sportivo – su quest’ultimo tema, tra l’altro, […] LEGGI TUTTO

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    Consiglio Direttivo di AIP: ecco cosa si è deciso

    Foto AIP Di Redazione Nella serata di lunedì 10 ottobre 2022 il Consiglio Direttivo e le cariche AIP si sono riuniti per fare il punto della situazione e analizzare i temi all’ordine del giorno. AIP sta seguendo con grande attenzione quanto continua ad avvenire nel mondo del beach-volley, mantenendo un contatto diretto con tutti gli […] LEGGI TUTTO

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    AIP contro il vincolo sportivo: “Porta gli atleti ad allontanarsi dallo sport”

    Di Redazione In attesa dell’entrata in vigore della riforma del vincolo sportivo, che – se tutto andrà secondo i piani – dovrebbe avvenire a gennaio 2023, AIP – Associazione Italiana Pallavolisti torna sul tema in un comunicato per ribadire la sua posizione. Da sempre, infatti, l’associazione di categoria di giocatori e allenatori è in prima linea per l’abolizione del vincolo. “Nei giorni scorsi – scrive AIP nella sua nota – diversi associati ci hanno contattato per il medesimo problema; in particolare un nostro associato ci ha comunicato e documentato che, nonostante abbia smesso di giocare a pallavolo nel 2017 e risulti svincolato al compimento dei 24 anni, qualora ad oggi, decorsi 5 anni dall’ultima gara, volesse riprendere a praticare sport quale tesserato FIPAV, sarebbe costretto a corrispondere alla precedente società di vincolo l’indennizzo previsto dalle tabelle federali. Questo atleta, con ogni probabilità, non riprenderà a giocare a pallavolo“. “In identiche condizioni – continua il comunicato – si trovano atleti ed atlete più o meno giovani che vorrebbero prender parte a campionati minori, dove l’aspetto economico costituisce un fattore secondario, dove si gioca a pallavolo per pura passione e, soprattutto, dove il dover pagare necessariamente un indennizzo per poter scegliere la propria squadra rappresenta la causa principale di abbandono. Quanto ci viene riferito, se non smentito, dimostra, ancora una volta, come il vincolo sportivo, nella forma attualmente vigente, porti gli atleti ad allontanarsi dallo sport e come, invece, sia necessaria e improcrastinabile quella riforma che prevede la totale abolizione di un istituto, vogliamo ricordare, ritenuto incostituzionale da molti esperti della materia“. AIP comunica inoltre di aver inviato una richiesta di chiarimento sul tema alla Federazione Italiana Pallavolo: “Ad oggi la Fipav non ha ancora riscontrato la nostra comunicazione ma siamo fiduciosi che ciò presto possa accadere, con la speranza che situazioni come questa, con la ragionevole collaborazione di tutte le parti, possano andare incontro a pronta soluzione“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Vincolo sportivo, AIP: “È cambiato poco, restiamo per l’abolizione”

    Di Redazione I cambiamenti introdotti recentemente nello Statuto della Fipav sul tema della disciplina del vincolo sportivo lasciano piuttosto fredde le varie componenti del sistema pallavolistico, sia per le modalità con cui (non) sono stati annunciati, sia per i contenuti del nuovo testo. “Non siamo stati coinvolti in nessun modo – commenta Giorgio De Togni, presidente di AIP – Associazione Italiana Pallavolisti – e abbiamo appreso la notizia solo dai media. Come associazione restiamo del parere che il vincolo debba essere abolito, ovviamente prevedendo dei premi di formazione per garantire la sostenibilità della riforma. Queste modifiche non portano a nessun risultato“. La normativa sul vincolo, infatti, dovrà comunque essere rivista alla luce della riforma dello sport che entrerà in vigore a gennaio 2023: “Proprio per questo – aggiunge De Togni – si sarebbe dovuto cercare di anticipare i tempi per accompagnare società e giocatori a questa scadenza. Così, invece, rimane tutto pressoché invariato. È un bene che sia stata introdotta una nuova ‘finestra’ di svincolo a 18 anni, anche se forse sarebbe stato meglio a 19, per farla coincidere con i tempi scolastici. Ma per giudicare bisognerebbe avere a disposizione i parametri di svincolo“. Per svincolarsi dalla società per cui sono tesserati, alle scadenze previste (18, 24, 29 o 34 anni), i giocatori continueranno infatti a pagare un indennizzo ai club, in base a una tabella che però non è ancora stata resa nota. “Ci sono arrivate già tante richieste di conoscere i parametri. In generale sono in tanti a contattarci per problemi di vincolo, con molte domande che potrebbero essere soddisfatte se la normativa fosse un po’ più chiara” dice il presidente AIP, che ribadisce le sue proposte: “Un tavolo di confronto con la Fipav e un progetto per dare più informazioni sul tema, anche via social, a società e genitori“. Favorevole, invece, il giudizio dell’associazione di categoria sull’inserimento in statuto della tutela per le atlete madri: “È un articolo molto positivo. Certo, ci sono ancora molti passi da fare, però già il fatto che se ne parli è un bel passo avanti. Ci siamo battuti per questo tema e siamo soddisfatti” conclude De Togni. LEGGI TUTTO

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    Nuove norme sul vincolo sportivo: per i minori si interromperà a 18 anni

    Di Redazione Malgrado il silenzio abbastanza inspiegabile che circonda l’argomento, è in vigore già dallo scorso 27 ottobre il nuovo Statuto della Federazione Italiana Pallavolo, approvato con delibera della Giunta Nazionale del CONI del 22 ottobre. Il documento, integralmente disponibile sul sito della Fipav, contiene tra l’altro importanti modifiche alla normativa sul vincolo sportivo, alcune delle quali apportate su richiesta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. (Nella foto: Gabriele Di Martino, protagonista di uno dei più noti “casi” riguardanti lo scioglimento del vincolo). L’articolo 10 ter dello statuto, infatti, cambia i termini di applicabilità del vincolo pluriennale, che d’ora in poi riguarderà tutti i giocatori e giocatrici dai 12 ai 34 anni: per i minori di 18 anni durerà al massimo 6 anni, ma si interromperà comunque al compimento della maggiore età. Dai 18 ai 24 anni la durata del vincolo sarà ancora di 6 anni, mentre rimarrà di 5 anni per gli atleti dai 24 ai 34 anni. Gli Under 12 e gli Over 34, invece, continueranno a sottostare alla disciplina del vincolo annuale, così come gli atleti amatoriali. Un mutamento radicale, dunque, che da un lato amplia l’età di applicazione della norma (in precedenza fino ai 14 anni si procedeva per vincoli annuali) ma dall’altro introduce nuove garanzie a favore dei minorenni, che potranno “liberarsi” dalla società di appartenenza – comunque dietro pagamento di un indennizzo, stabilito da un’apposita tabella – al raggiungimento della maggiore età. Ricordiamo, infatti, che la norma comporta l’obbligo di giocare per la squadra a cui si è vincolati, con la possibilità di tesserarsi per un’altra società solo in seguito ad accordo economico (a parte i casi di scioglimento previsti dallo statuto stesso). La nuova normativa sul vincolo entrerà in vigore già da questa stagione per gli atleti al primo tesseramento, e nelle stagioni successive per tutti gli altri: dal 2022-2023 per i nati nel primo semestre 1999 e secondo semestre 1998, dal 2023-2024 per i nati nel primo semestre 2000 e secondo 1999, e così via a scalare. Tutto questo è naturalmente subordinato all’entrata in vigore della riforma dello sport, approvata dal Governo a febbraio, che va nella direzione dell’abolizione del vincolo (prevedendo però un “premio di formazione” ancora tutto da definire a favore delle società d’origine). L’applicazione del decreto legislativo 36, quello che disciplina la materia, era stata prima rinviata a dicembre 2023 e infine nuovamente anticipata a gennaio 2023. Lo Statuto Fipav prevede la possibilità, entro sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, di adottare opportune modifiche all’articolo 10 ter con un’apposita delibera del Consiglio Federale. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO