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    F1 Ferrari, Vasseur toglie Rueda dal muretto: “Vi spiego perché”

    ROMA – Lo spostamento di Inaki Rueda dal muretto alla fabbrica è uno dei primi atti di Frederic Vasseur come team principal della Ferrari. Durante i test della Formula 1 in Bahrain la scuderia di Maranello ha annunciato che l’ingegnere spagnolo non sarà più il capo della strategia. Il suo posto è stato preso da Ravin Jain. La decisione è stata spiegata dal successore di Mattia Binotto ai microfoni di “As”: “Sulle strategie sembra che sia una questione di persone presenti al muretto, ma non è così. Ci sono le persone in fabbrica, c’è un software dedicato e c’è un flusso di comunicazione con il muretto che è fondamentale. Abbiamo scelto di cambiare un po’ l’organizzazione, con meno presenze e Iñaki sarà ora in fabbrica e Ravin al muretto”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur: “Ecco perché Rueda non è più responsabile delle strategie”

    ROMA – La prima mossa di rilievo di Frederic Vasseur come team principal della Ferrari si è concretizzata pochi giorni fa: nel corso dei test della Formula 1 in Qatar, Inaki Rueda è stato rimosso dal ruolo di responsabile delle strategie per occupare una nuova posizione a Maranello. Il suo posto è stato preso da Ravin Jain. La decisione è stata spiegata dal successore di Mattia Binotto ai microfoni di “As”: “Sulle strategie sembra che sia una questione di persone presenti al muretto, ma non è così. Ci sono le persone in fabbrica, c’è un software dedicato e c’è un flusso di comunicazione con il muretto che è fondamentale. Abbiamo scelto di cambiare un po’ l’organizzazione, con meno presenze e Iñaki sarà ora in fabbrica e Ravin al muretto”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Vasseur su Leclerc e Sainz: “Giusto che non siano ancora felici”

    ROMA – Frederic Vasseur ha fornito una propria analisi di quelli che sono stati i tre giorni di test ufficiali di F1 in Bahrain dal punto di vista della Ferrari, a partire dalle indicazioni e dalle sensazioni raccontate da Charles Leclerc e Carlos Sainz. In relazione ai due piloti, il team principal, in un’intervista concessa a Motorsport.com, ha dichiarato: “Se fossero felici di quanto fatto, probabilmente saremmo davanti ad un approccio professionale sbagliato. L’obiettivo è cercare di ottenere sempre di più dalla propria macchina, e se un pilota fosse contento del bilanciamento vorrebbe dire che non avrebbe spinto abbastanza”. Tra i problemi maggiori emersi dalla tre giorni di Sakhir, è emerso un importante degrado gomme per il Cavallino nei long run; Vasseur, però, non fa drammi: “Abbiamo provato tante cose, di cui alcune hanno funzionato e altre no. L’importante in questa fase era macinare chilometri. Abbiamo una buona base di partenza, ed è stato fondamentale non aver avuto intoppi importanti”. Inoltre, la Ferrari non ha effettuato prove di qualifica nell’ultima ora del terzo giorno, al contrario di quanto fatto da Red Bull e Mercedes: “Abbiamo portato avanti il nostro programma, sarebbe stato un errore cambiarlo perché in cima alla classifica dei tempi c’era la Red Bull”, ha senteziato Vasseur.  LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Vasseur: “Non aveva senso cambiare programma test per inseguire Red Bull”

    ROMA – “Se fossero felici di quanto fatto, probabilmente saremmo davanti ad un approccio professionale sbagliato. L’obiettivo è cercare di ottenere sempre di più dalla propria macchina, e se un pilota fosse contento del bilanciamento vorrebbe dire che non avrebbe spinto abbastanza”. Così Frederic Vasseur nel commentare, ai microfoni di Motorsport.com, quanto visto nei tre giorni di test ufficiali di F1 in Bahrain per quanto riguarda la Ferrari. Tra i problemi maggiori emersi dalla tre giorni di Sakhir, è emerso un importante degrado gomme per il Cavallino nei long run; Vasseur, però, non fa drammi: “Abbiamo provato tante cose, di cui alcune hanno funzionato e altre no. L’importante in questa fase era macinare chilometri. Abbiamo una buona base di partenza, ed è stato fondamentale non aver avuto intoppi importanti”. Inoltre, la Ferrari non ha effettuato prove di qualifica nell’ultima ora del terzo giorno, al contrario di quanto fatto da Red Bull e Mercedes: “Abbiamo portato avanti il nostro programma, sarebbe stato un errore cambiarlo perché in cima alla classifica dei tempi c’era la Red Bull”, ha senteziato Vasseur.  LEGGI TUTTO

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    Finiti i test, la Ferrari è promossa (ma resta qualche dubbio)

    TORINO – Quali verdetti emergono dalle prime (e anche ultime) prove pre stagionali in Bahrein? Il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, che ha scelto come strategia di approccio al mondo della Scuderia, un profilo basso, evita discorsi troppo impegnativi: «Posso dire con certezza che siamo tra le prime dieci squadre…». Una battuta scherzosa, ovviamente, seguita dalla considerazione (ovvia, però fondata) che ogni team si è concentrato soprattutto sul proprio lavoro, sulla scoperta delle nuove auto, sullo studio degli assetti. Non ci sono verdetti, dunque. Caso mai delle indicazioni. Gunter Steiner, direttore della Haas e più popolare come figura di Netflix che come dirigente (detto con simpatia, ovviamente), sostiene che in Bahrain le condizioni ambientali non sono ideali per i test. Ha ragione: fa molto caldo di giorno, poi la temperatura (soprattutto quella dell’asfalto) cade al tramonto. E la gara, già la prossima settimana, finisce in un orario in cui la pista è (relativamente) ”fredda. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Leclerc: “Lavoro procede nella direzione giusta”

    ROMA – “È andata abbastanza bene, abbiamo avuto tre giornate intense. Nel primo giorno abbiamo fatto verifiche, cercando di capire se i dati si abbinavano a quelli in fabbrica a Maranello, e in questo senso è andata bene. Ieri è stata la giornata più difficile, abbiamo cercato l’assetto per la macchina. Stamattina è andata un po’ meglio, ma c’è ancora lavoro da fare”. Così Charles Leclerc ha commentato le sue sensazioni dopo i test ufficiali di F1 in Bahrain, chiusi con il miglior tempo fatto segnare proprio nella sessione mattutina del terzo giorno. Chiaramente in queste prime uscite il giro veloce non è certo il fattore più importante, e quindi il monegasco della Ferrari ha tracciato un bilancio completo del lavoro fatto, pur non entrando troppo nei dettagli per non dare indicazioni eccessive agli avversari. In conferenza stampa, Leclerc ha aggiunto:  È una macchina diversa, devi guidarla in modo diverso, i test servono a questo. Ho provato diversi stili di guida. È cambiato il feeling, credo che il lavoro sia stato fatto nella direzione giusta. Dovremmo andare meglio nei rettilinei, mi aspetto che saremo più veloci nel dritto, magari faticheremo di più in curva. La macchina è cambiata in linea con le aspettative, ma dobbiamo cercare l’assetto giusto per queste nuove caratteristiche”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, i test in Bahrain e l’impatto di Vasseur: l’analisi di Leclerc

    ROMA – Charles Leclerc ha terminato il suo lavoro nei test ufficiali di F1 in Bahrain, e lo ha fatto con un acuto proprio nella sessione mattutina del terzo giorno, in cui ha firmato il miglior tempo. Chiaramente in queste prime uscite il tempo non è certo il fattore più importante, e quindi il monegasco della Ferrari ha tracciato un bilancio completo del lavoro fatto, pur non entrando troppo nei dettagli per non dare indicazioni eccessive agli avversari. In conferenza stampa, Leclerc ha dichiarato: “È andata abbastanza bene, abbiamo avuto tre giornate intense. Nel primo giorno abbiamo fatto verifiche, cercando di capire se i dati si abbinavano a quelli in fabbrica a Maranello, e in questo senso è andata bene. Ieri è stata la giornata più difficile, abbiamo cercato l’assetto per la macchina. Stamattina è andata un po’ meglio, ma c’è ancora lavoro da fare. È una macchina diversa, devi guidarla in modo diverso, i test servono a questo. Ho provato diversi stili di guida. È cambiato il feeling, credo che il lavoro sia stato fatto nella direzione giusta. Dovremmo andare meglio nei rettilinei, mi aspetto che saremo più veloci nel dritto, magari faticheremo di più in curva. La macchina è cambiata in linea con le aspettative, ma dobbiamo cercare l’assetto giusto per queste nuove caratteristiche”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, la rivoluzione dei piccoli passi

    TORINO – È una Formula 1 che cerca certezze quella che si è vista in Bahrain (e che si vedrà per altri due giorni, per gli unici tre pre-stagionali di questo 2023). Ma le certezze latitano, perché si è davvero ancora allo stadio iniziale del Mondiale. Certo, nessuno avrebbe mai potuto pensare che la Red Bull – così efficace nel ‘22 – perdesse il bandolo della matassa, e infatti non l’ha perso. E nessuno poteva ragionevolmente credere che la Mercedes, molto attardata l’anno scorso, potesse tornare dominante come nell’era (tecnica) precedente: però si capisce che non sarà in difficoltà come l’anno scorso ed è pronta per rientrare al vertice. In fondo, erano tutte ipotesi che erano già state delineate alla vigilia e che più o meno sono state confermate. LEGGI TUTTO