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    Festa doppia per Valeria Caracuta: Aragona salva e Lecce in serie A!

    Di Redazione La giornata di sabato 7 maggio sarà davvero difficile da dimenticare per Valeria Caracuta, che nel giro di poche ore ha potuto festeggiare due grandi successi sportivi. Il primo è ovviamente la salvezza della Seap Dalli Cardillo Aragona, suggellata da lei stessa mettendo a terra l’ultimo pallone del decisivo 3-1 contro Modica: “Vale come la conquista dello scudetto” ha detto Caracuta. Il secondo, vissuto quasi con la stessa partecipazione, è la promozione in serie A del Lecce, la squadra di calcio di cui la palleggiatrice salentina è da sempre una grande tifosa: la regista ha celebrato il traguardo facendosi immortalare con maglia e bandana giallorossa direttamente sul campo di gara. La storia si ripete: anche nel 2019, infatti, Caracuta aveva celebrato con entusiasmo la promozione nella massima serie della sua squadra del cuore, raccontando la sua grande passione sportiva in un’intervista esclusiva a Volley News. (fonte: Facebook Pallavolo Aragona) LEGGI TUTTO

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    Aragona, ultima chance per la salvezza. Caracuta: “Stagione complicata ma piena di soddisfazioni”

    Di Redazione Ultima giornata di Pool Salvezza per la Serie A2 femminile. Ultima chance anche per la Seap Dalli Cardillo Aragona di mantenere la categoria. Anche, perchè sono ben quattro le squadre che stanno lottando per l’ultimo posto disponibile in A2, oltre a quello già assicurato dalla Sigel Marsala. Aragona scenderà in campo, tra le mura amiche, nel derby contro la già retrocessa Modica. Il posticipo (si gioca alle 20.00 di questa sera) in cui è stata organizzata questa partita, potrebbe bloccare mentalmente le ragazze della Seap Dalli Cardillo, conoscendo in anticipo gli altri risultati. Ma capitan Valeria Caracuta suona la carica, ricordando a se stessa e alla squadra che quello che conta è lottare su ogni pallone. Valeria Caracuta: “Tante incognite, ma siamo determinate a portare a casa il match. Il fatto di sapere gli altri risultati prima della partita nostra non aiuta, ma a questo non vogliamo pensare. Stiamo preparando il nostro gioco, vogliamo scendere in campo con la consapevolezza di giocare ogni pallone e ogni chance che abbiamo di prenderci il match e la salvezza. E’ stata una stagione complicata sotto tanti aspetti, molto intensa a livello fisico ed emotivo. Ma una stagione in cui sono cresciuta tanto, diversa dalle altre ma che mi ha dato comunque soddisfazioni. Avere a che fare con un gruppo così giovane, come Aragona, ha i suoi pro e i suoi contro. Sicuramente sono più i pro, per questa squadra ho la certezza di aver svolto un ruolo molto importante e spero di essere stata di aiuto alle ragazze“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valeria Caracuta verso il big match con Vicenza: “La partita più importante dell’anno”

    Di Redazione La Seap Dalli Cardillo Aragona, nel giorno del lutto per la scomparsa del papà del presidente Nino Di Giacomo, ha terminato la preparazione in vista dell’importantissima sfida salvezza di domenica pomeriggio sul campo dell’Anthea Vicenza. Il match è in programma alle 17, al palasport di Vicenza e promette battaglia e tante emozioni per l’alta posta in palio. In casa Aragona, a presentare la partita è il capitano Valeria Caracuta: “Mi aspetto, senza ombra di dubbio, una gara difficile. Mi aspetto un Vicenza determinato che farà di tutto per batterci e vendicare, sportivamente parlando, la sconfitta dell’andata. Troveremo un ambiente caldo, un palazzetto pieno di tifosi che cercheranno di spingere Vicenza alla vittoria. Noi dovremmo tenere i nervi saldi, lottare su ogni pallone e dobbiamo essere determinate in attacco. Servirà una superba prestazione in ogni fondamentale da parte nostra“. “Andiamo a Vicenza per vincere – ribadisce Caracuta – non abbiamo un altro risultato da centrare. Sarà una partita in cui il lato emozionale potrebbe fare la differenza; nel corso della gara ci saranno sicuramente momenti di difficoltà e in quell’istante che Aragona dovrà dare il massimo per tornare in partita e creare problemi a Vicenza. Sappiamo dell’importanza della sfida e ci siamo preparate benissimo per dare filo da torcere alle avversarie. Sarà una partita intensa, probabilmente la più importante della stagione. Siamo prontissime e fiduciose per l’esito finale del match“.   (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aragona ospita la corazzata Omag-MT, Caracuta: “Gara difficilissima, ma il morale è alto”

    Di Redazione Archiviata la straordinaria vittoria contro il Sassuolo di domenica scorsa, è nuovamente tempo di campionato per la Seap Dalli Cardillo Aragona che domani, mercoledì 16 febbraio, ritorna in campo, al PalaMoncada di Porto Empedocle, per ospitare un’altra corazzata del girone A di Serie A2: il San Giovanni in Marigano, terza forza del campionato con 32 punti. E’ la partita di recupero dello scorso 9 gennaio, rinviata a causa della positività al covid riscontrata in alcune atlete del Marignano. La partita è programmata alle ore 20.30 e sarà trasmessa in diretta streaming sul canale yuotube della piattaforma mondiale VolleyBall World Tv. In attesa di ingaggiare il nuovo allenatore, dopo la partenza di Stefano Micoli accasatosi al Bergamo Volley in A1 femminile, la Seap Dalli Cardillo Aragona sarà guidata in panchina dal tecnico in seconda, Fabio Tisci. La squadra aragonese sta ultimando la preparazione e anche oggi terrà una seduta tecnico – tattica in vista del match contro le quotate avversarie. La Seap Dalli Cardillo Aragona sarà ancora una volta priva della centrale Benedetta Cometti infortunata, mentre torna a disposizione la schiacciatrice Nadine Zech. Tutte in gran forma le altre atlete in organico che proveranno a ripetere la brillante prestazione contro il Sassuolo. Il San Giovanni in Marignano, che ha vinto nettamente la gara di andata 3-0, è una formazione completa e forte in ogni fondamentale. Per alcune settimane è stata in vetta al campionato, giocando una pallavolo di altissimo livello, mettendo in mostra ottime individualità come le schiacciatrici Alessia Balzonetti e Salimatou Coulibaly. Da tenere d’occhio anche l’altro “martello” Martina Brina, la palleggiatrice Alice Turco, le centrali Ceron e Mazzon. Il libero titolare è Ilaria Bonvicini. Sarà sfida speciale anche per la famiglia Zonta domani sera al Palamoncada, con l’aragonese Irene Zonta che affronterà la giovane sorella Chiara, classe 2001. Il capitano Valeria Caracuta presenta così la partita contro il Marignano: “Gara difficilissima ma ci faremo trovare pronte. Abbiamo il morale alto dopo la vittoria contro Sassuolo e vogliamo ripeterci anche contro il Marignano, consapevoli della forza delle nostre avversarie. Stiamo migliorando e crescendo in ogni fondamentale e sono fiduciosa per il finale di stagione”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aragona, Caracuta: “Contro Busto sarà dura, ma andiamo a caccia di punti salvezza”

    Di Redazione Torna in campo la Seap Dalli Cardillo Aragona nel campionato di Serie A2. Per la quarta giornata di ritorno, domenica 16 gennaio, capitan Caracuta e compagne affronteranno in trasferta l’ambiziosa formazione della Futura Volley Giovani Busto Arsizio. La partita è programmata per le ore 15 presso il Palaborsani di Castellanza in provincia di Varese. È l’unico incontro che, a meno di clamorose sorprese dell’ultima ora, dovrebbe disputarsi regolarmente. Infatti, tutte le altre quattro gare in calendario sono già state rinviate a data da destinarsi a causa dell’emergenza sanitaria per Covid-19 che ha coinvolto il gruppo squadra di parecchie formazioni del girone A. La Seap Dalli Cardillo Aragona partirà alla volta della Lombardia sabato dopo aver terminato una intensa e difficile settimana di lavoro tra sedute in sala pesi, allenamenti suddivisi anche a gruppi di tre atlete al palasport Pippo Nicosia di Agrigento e una serie di tamponi di controllo nel rispetto di tutte le procedure previste dal protocollo in vigore. L’obiettivo della formazione di coach Stefano Micoli è quello di riuscire a portare a casa punti fondamentali per la rincorsa alla salvezza. Il Busto Arsizio è di certo un avversario forte e completo in tutti i reparti che lotta per cercare di conquistare il salto di categoria. I punti di forza della squadra allenata da Matteo Lucchini sono sicuramente l’opposto albanese Bici, la schiacciatrice Angelina, la centrale Casillo e la palleggiatrice Demichelis. La regista e capitano della Seap Dalli Cardillo Aragona, Valeria Caracuta, presenta così la partita: “Sarà importantissimo entrare subito nel ritmo partita dopo un lungo stop a causa della pandemia. Sono stati giorni difficili e complicati, tra allenamenti sospesi e poi ripresi a ranghi ridotti. Sia noi che Busto Arsizio siamo stati costretti a fare i conti con i contagi, il giro di tamponi e dunque abbiamo attraversato un momento non semplice, anche durante il lavoro in palestra. Domenica in campo servirà molta concentrazione e tantissima determinazione. Dobbiamo essere brave a reagire alle eventuali difficoltà iniziali. Affrontiamo una squadra di prima fascia, costruita per tentare la scalata alla Serie A1”. “Nel match di andata, al PalaMoncada, siamo riuscite a metterle in difficoltà ma poi le loro individualità, ed in particolare le fuoriclasse Bici e Angelina, hanno fatto la differenza. Dal punto di vista tecnico – tattico dovremmo  essere brave a mettere in difficoltà i loro punti deboli. Servirà comunque la partita perfetta per riuscire a portare a casa punti o l’intera posta in palio. Da parte nostra c’è una grande voglia di ritornare in campo, di giocare questa partita, di riprendere il ritmo gara. A livello emotivo siamo molto cariche e vogliamo fare una grande prestazione contro il Busto Arsizio”. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aragona rimaneggiata contro Altino. Caracuta: “Le assenze non sono un alibi”

    Di Redazione Sarà ancora una volta in formazione rimaneggiata la Seap Dalli Cardillo Aragona per la sfida in trasferta contro la Tenaglia Altino Volley nella sesta giornata del campionato di Serie A2. Coach Stefano Micoli quasi certamente non potrà schierare l’opposto Sara Stival, la centrale Benedetta Cometti e la schiacciatrice Nadine Zech, infortunatesi alla vigilia e durante il riscaldamento della partita sul campo di San Giovanni in Marignano di qualche settimana fa. Sono solamente nove le giocatrici a disposizione per la gara di domenica 7 novembre, con inizio alle 15. A sfidarsi saranno due formazioni finora senza vittorie: Altino zero punti, Aragona un punto in virtù della sconfitta al tie-break contro Olbia alla prima di campionato. L’obiettivo della Seap Dalli Cardillo Aragona è quello di tornare a casa con i tre punti per dare una svolta a questo negativo e sfortunato inizio di campionato, in attesa del rientro delle titolari. La palleggiatrice e vice capitano Valeria Caracuta presenta così la gara contro Altino: “Mi aspetto una partita molto intensa dal punto di vista emotivo. Sarà certamente una battaglia tra due formazioni che hanno una gran voglia di vincere la prima partita della stagione. Anche loro vorranno smuovere la classifica, quindi mi aspetto una partita combattuta fin dai primi minuti. Vincere sarà importante per il morale a metà del girone di andata e con una gara ancora da recuperare“. “Dovremo essere sicuramente brave – continua Caracuta – non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista della gestione delle emozioni. La troppa pressione e la voglia di vincere la partita possono sicuramente fare brutti scherzi. Dobbiamo trovare un equilibrio e prepararci al meglio per questa difficile trasferta di campionato. Abbiamo avuto poco tempo per prepararla e soprattutto per studiare l’avversario; sappiamo che Altino è una squadra che non si arrende mai, che lotta su ogni pallone. È una squadra che ha una buona base, con giocatrici che si conoscono a memoria per aver fatto bene nella scorsa stagione in B1. È una squadra affamata e daranno battaglia“. “Altino – ricorda la palleggiatrice – dispone di giocatrici importanti come la mia ex compagna a Palmi, Monica Lestini. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare l’avversario, ma dobbiamo aggredirle fin dal primo attacco. Il nostro momento negativo? Bisogna ripartire con calma dagli allenamenti e dal parlare tanto, dall’aiutarci tanto con la squadra, con lo staff e con la società. Non dobbiamo vedere solo le cose negative, bisogna rimanere uniti soprattutto in questo periodo dove tutto ci gira storto. Il campionato è ancora lungo e c’è tutto il tempo per recuperare le posizioni in classifica. Le assenze non devono essere e non saranno mai un alibi. Le difficoltà devono compattarci e non staccarci. Lavoreremo sodo negli allenamenti per migliorare in ogni fondamentale“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Aragona, cinque importanti conferme nel roster a partire da capitan Moneta

    Di Redazione La Società biancazzurra comunica di aver riconfermato cinque atlete nella squadra che comporrà la rosa della Seap Dalli Cardillo Aragona nel prossimo impegnativo campionato di Serie A2 femminile. Si tratta di capitan Serena Moneta, schiacciatrice di grande esperienza classe 1990, che si appresta a disputare la terza stagione di fila con la formazione aragonese; la palleggiatrice di indiscusso valore tecnico e professionale Valeria Caracuta classe 1987, reduce da un’ottima stagione in Serie B1; l’opposto Sara Stival classe 2001, autentica sorpresa dello scorso campionato con prestazioni eccellenti ed una caterva di punti contro ogni avversario; la catanese Federica Vittorio classe 1991, alla terza stagione in maglia Seap Dalli Cardillo Aragona, uno dei migliori liberi della scorsa stagione e un’autentica sicurezza in difesa e ricezione; Fabiola Ruffa classe 2000, atleta che ricopre il ruolo di libero ma che all’occorrenza può essere utilizzata sia nel fondamentale della battuta che in prima linea per le sue capacità tecniche. Le cinque atlete riconfermate sono reduci da una stagione molto positiva dal punto di vista tecnico, unite a una grande serietà e professionalità. Tutte doti che hanno convinto la società a confermare la propria fiducia a Moneta, Caracuta, Stival, Vittorio e Ruffa, pronte a mostrare nuovamente il loro valore anche in Serie A2. Le riconfermate si dichiarano soddisfatte e contente di poter continuare a giocare con la maglia della Seap Dalli Cardillo Aragona e di misurarsi in un campionato che si preannuncia avvincente, equilibrato e ricco di sorprese. Moneta, Caracuta, Stival, Vittorio e Ruffa affermano: “Ringraziano la società, ed in particolare il Presidente Nino Di Giacomo, per la fiducia che ci ha dato l’anno passato e per quella che ci ha riconfermato quest’anno. Siamo pronte per questa nuova avventura in Serie A2 e cogliamo l’occasione per salutare tutti i tifosi, con la speranza di poterci incontrare presto”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Valeria Caracuta e il volley al Sud: “Difficoltà doppie, ma si può fare”

    Di Agnese Valenti Sesto appuntamento con le “Storie dal Sud“, il ciclo di interviste dedicato da Volley NEWS ai personaggi, le storie, le opportunità e i problemi della pallavolo al Meridione. La protagonista di oggi è Valeria Caracuta, palleggiatrice salentina che non ha bisogno di presentazioni: il suo curriculum parla tra l’altro di due scudetti, due Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane, oltre ai successi sulla sabbia. Caracuta, che nell’ultima stagione è tornata a giocare nel Mezzogiorno con la Seap Dalli Cardillo Aragona, ha anche fondato una scuola di pallavolo a Lecce, la città in cui vive. Come si è avvicinata alla pallavolo? “Grazie alla mia famiglia. È una storia semplice: quando io e mia sorella gemella Laura siamo nate, la mia mamma giocava a pallavolo e mio padre allenava. Mia madre ha continuato a giocare fino ai miei 7-8 anni, per cui fin dal primo momento ci hanno portate nei palazzetti, con la palla in mano, ed è stato piuttosto semplice avvicinarsi a questo sport. È pur vero che da piccole ci hanno lasciato libere di scegliere: mia sorella ha iniziato con la danza, mentre io con la piscina, ma alla fine l’amore e la passione per la pallavolo sono state troppo forti“. Quando ha capito che la pallavolo poteva diventare un mestiere? “L’ho capito subito: ho sempre avuto le idee molto chiare. Dal primo momento in cui ho iniziato a giocare, conoscevo il mio obiettivo e quale fosse il mio sogno. Già quando ho finito le scuole medie avevo detto a papà ‘fatemi fare una scuola che non mi porti a fare necessariamente l’università!’: loro ovviamente contentissimi di avere una figlia che non voleva studiare (ride, n.d.r.)! Non sapevo se ci sarei riuscita, ma ho capito fin da subito che volevo mettere le mie energie in questo mio progetto per il futuro“. Foto Facebook Valeria Caracuta Cosa pensa manchi al Sud per arrivare ai livelli che invece squadre del Nord riescono a raggiungere? Pensa che i giovani meridionali abbiano delle difficoltà a trasformare la pallavolo in un vero e proprio lavoro? “Sì, credo di sì. Le strutture e la disponibilità sono differenti rispetto al Nord. Non vuole essere assolutamente una discriminazione, ma è la realtà. Qui è tutto un po’ più complicato. Ho voluto creare una scuola di pallavolo due anni fa, insieme alla mia famiglia, proprio per questo motivo, perché credo che si debba dare a tutti la possibilità di maturare e sviluppare questa passione. Vorrei mostrarmi come un esempio: se ci credi davvero puoi raggiungere i tuoi obiettivi. Certo, con il doppio delle difficoltà: se io non avessi avuto la mia famiglia che mi accompagnava a 40 chilometri di distanza tutti i giorni, o comunque la disponibilità di persone che mi sostenevano e mi assecondavano in questo sogno, sarebbe stato tutto più complicato. Però, sicuramente si può fare. Con tante difficoltà, ma si può fare“. La ValeCaracuta Volley School, appunto: una scuola di pallavolo per ragazze e ragazzi dai 7 ai 15 anni. Come sta andando questa esperienza e pensa che potrebbe essere una strada per sviluppare la pallavolo di base nella sua regione, da un lato, e crearsi un’alternativa professionale dall’altro? “L’abbiamo creata con l’idea di trasmettere questa passione: mio padre non ha mai smesso di allenare i giovani, e volevo che anche lui avesse la possibilità di stare a contatto nuovamente con altri futuri giocatori. È anche un discorso legato al mio futuro, vorrei coltivare questo progetto finché ci sarà la possibilità di farla crescere. Detto questo, sta andando bene. Purtroppo anche noi abbiamo avuto difficoltà legate al Covid: ovviamente è stato complicato per i ragazzi. A livello più alto hai delle tutele, mentre i giovani fino all’ultimo sono un po’ in bilico in questa situazione. Anche noi siamo stati in bilico: non sapevamo se continuare o meno. Con le nostre forze ci abbiamo provato anche quest’anno, e alla fine è andata abbastanza bene. Speriamo che si possa tornare a lavorare bene e alla normalità“. Foto Instagram Valeria Caracuta Ha menzionato la sua famiglia, che la sosteneva nei suoi spostamenti. Pensa che questa differenza tra Nord e Sud possa essere anche una questione culturale, che lo sport al Mezzogiorno sia visto spesso solo come un hobby? “Per l’esperienza che ho, mi rendo conto che sono stata davvero fortunata. Pensando ad alcune ragazzine che hanno iniziato a giocare a pallavolo con me quando ero piccola, probabilmente non avevano la stessa passione oppure avevano anche altri interessi che potevano portarle lontano dai campi. Infatti hanno tutte smesso a distanza di qualche anno. Noi, come squadra, abbiamo tanti giovani che hanno tanta voglia e soprattutto famiglie che hanno disponibilità a portarli in giro. Un esempio: quando giocavo a Scandicci sono partite in 3-4 e sono venute a vedere la mia partita con i genitori. È chiaro che non tutti possono avere la possibilità: non per una disponibilità economica, ma anche di impegno e altri fattori. Non so se è una questione culturale: fortunatamente non ho mai conosciuto famiglie che hanno allontanato dalla pallavolo i propri figli. Penso che lo sport, a prescindere da tutto, sia fondamentale per tutti i ragazzi: ti arricchisce tanto e ti fa crescere. La questione culturale potrebbe anche esserci, ma non ho avuto esperienze tali da confermarlo. Forse anche essendo stata ad un certo livello, spero di trasmettere ai nostri ragazzi qualcosa in più che magari in altre società può non esserci“. Dopo aver giocato molto al Nord, si è trasferita in Sicilia: uno degli obiettivi della sua società è “creare un network di imprenditori ed imprese”. Lei crede che questa unità che finora è mancata alle società meridionali, possa essere una ricetta efficace per far crescere questa disciplina anche al Meridione? “Assolutamente sì. Mi reputo fortunata: ho fatto questa scelta perché sapevo che Aragona è una città storica che vuole avere non solo una solidità a livello economico, ma anche a livello strutturale. Credo ci sia bisogno di altri aiuti qui al Sud, non solo della passione. È un discorso diverso dal Nord: al Nord ci sono maggiori possibilità, più aziende che possano investire. Al Sud bisogna trovare, con le proprie forze, qualcuno che abbia voglia e che creda in questi progetti. Sono convinta che la società di Aragona sia una società solida, che sta crescendo molto, sotto tanti aspetti. Quest’anno ci sono altre società che hanno raggiunto l’A2 in Sicilia, e sono società che vogliono strutturare qualcosa. Speriamo che si riesca a farlo, e che ci siano gli aiuti per farlo. Sono sicura che questo potrebbe essere un primo passo per far sì che il Sud possa rinascere anche ad alto livello sportivo“. Foto LVF Durante la sua carriera si è spostata molto, ha anche giocato all’estero: quali pensa siano le differenze tra sistema italiano e straniero? “Per quanto riguarda la Francia, non posso non menzionare il tema del professionismo. In Francia hai le ferie pagate, hai una busta paga, insomma è un lavoro pienamente riconosciuto dallo Stato. Questa è la differenza principale: per il resto la palla è tonda, quindi anche se il livello tecnico può essere più o meno alto, le differenze sono davvero minime. In Polonia ci sono stata solo due mesi: la differenza che mi ha colpito di più è che la pallavolo è vista come il primo sport. I palazzetti si riempiono come lo stadio, il tifo è da stadio. Non che in Italia, ad alti livelli, non ci sia seguito, ma in Polonia anche l’ultima squadra del campionato è seguita molto, ogni partita è un evento. È veramente pazzesco!”. Qualche idea per il futuro? Le piacerebbe rimanere al Sud? “Se avrò la possibilità di rimanere ad Aragona, mi piacerebbe farlo. Sono stata molto bene. Poi io amo il ‘calore’ del Sud! Sono stata benissimo in molte società, ma l’affetto che ho trovato in alcuni paesini del Sud è veramente inimitabile. In tempi brevi, mi piacerebbe poter continuare lì. Se così non fosse, valuteremo altro. Piano piano vorrei riavvicinarmi a casa: ho un’età per cui mi piacerebbe di più godermi la famiglia e la mia nipotina che è nata da due mesi“. LE PUNTATE PRECEDENTI:1. La questione meridionale nel volley: perché manca il Sud ad alti livelli?2. Filippo Maria Callipo: “Sacrificio e costanza, le chiavi del successo di Vibo”3. Carlo Parisi: “Al volley del Sud mancano cultura e capacità dirigenziale”4. Giuseppe Guarracino e il network Volley Lab: “Al Sud servono buoni esempi”5. Vincenzo Di Pinto: “Il Mezzogiorno deve crescere nella capacità di fare sistema” LEGGI TUTTO