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    B2 femminile: Belluno ospita l’Unione Sportiva Virtus, e finalmente si gioca al De Mas

    Di Redazione “Giocare al De Mas? Non mi sembra ancora vero. Aspettavamo da tanto questo momento: dobbiamo mettercela tutta per celebrare al meglio il nostro rientro a casa. Speriamo ci sia un sacco di gente: il pubblico fa la differenza, abbiamo bisogno di tanto sostegno”. Le parole del libero Chiara Lozza aprono idealmente le porte del palasport di via Gabelli: alle lupe e ai loro tifosi. Sì perché domani (sabato 11, ore 18.30) la Pallavolo Belluno femminile torna a esibirsi in una gara ufficiale al De Mas. E lo fa a distanza di 174 giorni dall’ultima volta: ovvero, la finale playoff contro il Blue Torino. Era il 20 giugno scorso.  MASSIMO ENTUSIASMO – Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti: l’organico è stato ringiovanito e sono cambiati pure gli obiettivi della compagine dolomitica, desiderosa di confermare la categoria. E di continuare a crescere in un campionato duro e selettivo come quello di B2. Come impegnativo appare pure il prossimo confronto, di fronte alla vice capolista Unione Sportiva Virtus (6 successi e 2 sconfitte): “Una bella squadra, molto più esperta della nostra – prosegue il libero -. Ma, come sempre, affronteremo la partita con il massimo entusiasmo”.  OLTRE LE ASPETTATIVE – Finora, pur avendo giocato sempre e solo fuori provincia, le lupe hanno raccolto 9 punti in 7 giornate: «Abbiamo iniziato bene – prosegue Lozza – anche oltre le aspettative. Forse nessuno pensava che saremmo riuscite a vincere tre partite. Siamo una squadra giovanissima e dobbiamo crescere tanto: possiamo fare ancora meglio». Nel frattempo, Lozza è diventata il primo libero: «Sento molta più responsabilità addosso. Anche se a volte è difficile, so che devo sempre essere al 120 per cento, partendo dagli allenamenti. Perché poi, come dice coach Dario Pavei, la partita è il risultato del lavoro settimanale. Ma sono felice di avere questa pressione: è così che si cresce».  TANTA ROBA – “Chiaretta” si sente cambiata: «Soprattutto mentalmente. Nella scorsa stagione avevo paura al solo al pensiero di mettere piede in campo, quindi ritrovarmi a giocare titolare è “tanta roba”. In questo salto mentale che ho compiuto, devo ringraziare il coach: mi ha aiutata parecchio perché sa benissimo che vado spesso in crisi. E Martina Fantinel: c’è ogni volta in cui ho bisogno. Lo stesso vale per Sharon Cristante: riesce sempre a sistemare i palloni che non le arrivano bene. Insomma, grazie a tutte le mie compagne».  (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO