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    U.S.D. Scanzorosciate: Simone Falgari alla corte di coach Gandini

    Di Redazione Fattore S. Come Simone, come Superlega, come schiacciatore, come Scanzo. Risponde al cognome di Falgari il colpaccio del mercato giallorosso. Nato a Bergamo il 30 aprile del 2001, il nuovo martello a disposizione di coach Simone Gandini arriva forgiato dalla stagione nella massima serie con Monza, semifinalista nei play-off nella cui batteria di posti 4 spiccavano Donovan Dzavoronok e Filippo Lanza. Mesi dal sapore di un Master universitario per un elemento che ora riabbraccia la serie B proprio per conciliare sport e studi accademici visto che è iscritto alla Facoltà di Biotecnologie alla Bicocca. Primi passi nella Nuova Almevilla, biennio in una fucina di talenti come Segrate, passaggio a Trento, titolo europeo con l’Italia Under 17 nell’estate del 2017. Poi approdo in Brianza e crescita in terra monzese tra serie B e categorie giovanili compresa l’annata, sempre in B, a Concorezzo.“Conosco benissimo la categoria – sottolinea Falgari -, ero alla ricerca di una soluzione che mi consentisse di tornare a Bergamo, proseguire gli studi e giocare un campionato di buonissimo livello. Una volta incastrati i tasselli, ho subito pensato a Scanzo come una delle realtà più importanti della provincia e perciò l’opzione ideale. Oltretutto ritrovo molti ragazzi con cui ho giocato in passato e questo aspetto penso abbia sempre un peso notevole, sia per l’ambientamento sia per partire con il piede giusto”. Il ventenne orobico, intanto, sbarca al PalaDespe forte dell’enorme bagaglio lasciato in dote da Monza, potenziale spartiacque del suo percorso: “La sfida più importante della mia vita – continua – che mi ha trasmesso qualcosa di unico. E’stato altamente formativo essere quotidianamente sotto pressione per garantire un adeguato livello d’allenamento. Difficile se non impossibile mantenere gli standard qualitativi di certi campioni che mi hanno permesso di vivere un’esperienza positiva sia sotto il profilo caratteriale sia sul piano tecnico. Ecco perché adesso sono pronto a rituffarmi, con ancor più consapevolezza dei miei mezzi, nel torneo di serie B” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    U.S.D. Scanzorosciate: Elvira Avallone, l’olio nel motore giallorosso

    Di Redazione Professionale e professionista, un’abruzzese che studia da bergamasca. Dal passato agonistico con la palla a spicchi tra le mani, alle mani – panacea di tutti i mali – per trattare i giallorossi. La fisioterapista Elvira Avallone raddoppia con Scanzo. “Sono bastati pochi minuti per definire la mia permanenza. La volontà è sempre stata quella di restare sia per l’armonia che si è creata immediatamente con lo staff sia per la conferma quasi in blocco dei ragazzi: mi sono trovata benissimo con tutti perciò è diventato tutto pressoché automatico. Una scelta condivisa e c’è un obiettivo da raggiungere, in cui spero e credo fortemente. Inoltre non potevo spezzare il percorso parallelo che da tre anni mi accomuna a Giorgio #Gritti. Scherzi a parte, sarà entusiasmante vivere una nuova annata in questa società”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Doppio ruolo e professionalità unica. Maurizio Fabbri resta a Scanzo

    Di Redazione Secondo allenatore e preparatore atletico in una figura di rara competenza, garbo e umiltà: Maurizio Fabbri resta a Scanzo. “Sono veramente felice di cominciare la mia terza annata consecutiva a Scanzo. Per una serie di motivi. A partire dalla serietà mostrata dalla società anche in un anno particolarmente difficile come quello trascorso, complice la pandemia. Pur in un panorama complesso, si è altresi instaurato un ottimo rapporto di lavoro, collaborazione e amicizia con i componenti dello staff così come di fiducia totale e reciproca con i giocatori. Ecco perché c’è ancor più motivazione per dare continuità a quanto di buono creato, seppur come detto in un contesto veramente anomalo, difficilmente programmabile e preventivabile. La mia volontà perciò non è stata quella di cambiare bensì di proseguire verso obiettivi sempre più importanti“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanzo, Jacopo Parma confermato al palleggio. Sarà il vice di Martinelli

    Di Redazione Quello scorso è stato l’anno d’apprendista nel ruolo di palleggiatore. Nel prossimo torneo Jacopo Parma, classe 1999, vuole proseguire la sua crescita in regia alle spalle del nuovo compagno di reparto Luca Martinelli e, allo stesso tempo, mettere nel mirino il vertice. “Siamo consapevoli del percorso fatto in questi anni cosi come degli errori commessi. Questo deve essere il doppio bagaglio che ci dobbiamo portare nel nuovo campionato per puntare in alto. C’è tanta voglia di prenderci finalmente le soddisfazioni che stiamo rincorrendo da tempo. Personalmente centrarle con questa maglia avrebbe un sapore speciale. Perché per me #Scanzo è molto più che una famiglia. Nel vero senso della parola“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    L’opposto Mattia Parma vestirà ancora la maglia dello Scanzo

    Di Redazione Mattia Parma ancora con Scanzo. L’opposto resta alla corte di coach Simone Gandini con ancor più entusiasmo miscelato alla voglia di ritrovare il grande spirito di squadra. “Sono contento di proseguire la mia carriera a Scanzo. Credo che questa sia una delle migliori realtà del panorama pallavolistico attuale e sono felice di farne parte ormai da diversi anni. Gli ultimi lasciano ancora l’amaro in bocca perché meritavamo sicuramente di più, ma la voglia di vincere e l’attaccamento alla maglia saranno i punti di forza per conquistare i nostri obiettivi nella prossima stagione. Mi piace la scelta da parte della società di formare un roster con la maggior parte di giocatori del territorio: non è un aspetto secondario quando si vuole costruire una base solida per un progetto. Proprio per questo il nostro compito sarà scendere in campo con l’orgoglio e la passione che hanno sempre contraddistinto Scanzo e i suoi tifosi“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Serie B, Mario Gritti ancora al centro della rete di Scanzo

    Di Redazione Mario Gritti più che mai al centro di Scanzorosciate. Il 23enne, prodotto del vivaio di Segrate negli anni dei vari Sbertoli, Gironi e Piccinelli e tra i migliori interpreti del ruolo in categoria, prosegue il percorso sotto la bandiera giallorossa. “La scorsa stagione è stata anomala per tutti, ma grazie al bellissimo gruppo creatosi siamo riusciti a renderla un pochino più “normale”. Ecco perché quando ho saputo della conferma quasi totale di staff e giocatori, non ho avuto il minimo dubbio per accettare la proposta di rinnovo. C’è da migliorare e parecchio sotto il profilo dei risultati poiché quanto raccolto nell’ultima stagione non ha affatto rappresentato il nostro valore. Credo tuttavia che, anche grazie a chi arriverà in questa squadra, il prossimo sarà un anno decisamente migliore. E noi faremo di tutto per farlo divenire tale. Dunque perché cambiare quando ci si trova bene, anzi benissimo con addosso una maglia come questa?“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il giovane libero Cristian Fornesi rimane a Scanzorosciate

    Di Redazione Un anno di apprendistato, il primo in serie B e adesso tanta motivazione per rivolgere lo sguardo verso l’alto. Il libero Cristian Fornesi, classe 2001, il più giovane del roster, bissa in giallorosso e vuole di più. Molto di più. “Sono molto felice d’essere rimasto a Scanzo. Quando la società mi ha proposto il rinnovo, ho colto l’occasione senza la minima esitazione. Anche perché nella passata stagione ho vissuto un ambiente nel quale mi sono trovato a mio agio con tutti. Un gruppo coeso penso proprio che sia la migliore base dalla quale ripartire e sono certo che chi arriverà saprà integrarsi al meglio dandoci un grosso contributo per toglierci tante soddisfazioni. Che diano seguito alle ambizioni. L’auspicio è che nel prossimo campionato si riesca a mettere la proverbiale ciliegina sulla torta mancata nell’ultimo“. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Scanzo-Cavaion, un derby carico di emozioni per la famiglia Spagnuolo

    Di Redazione Scanzo-Cavaion 2-3. I giocatori veneti fanno festa per un traguardo tanto insperato quanto meritato: le squadre capaci di espugnare il PalaDespe negli ultimi tre anni non si contano nemmeno sulle dita di una mano. Eppure uno è in un angolo, chinato, in lacrime. Ma non è commozione bensì dispiacere: aver sbarrato la strada della qualificazione al fratello più grande, che trovava oltre la rete per la prima volta in carriera. Per la famiglia Spagnuolo il “derby” ha portato una serie d’emozioni e di stati d’animo che, soltanto chi è sangue del proprio sangue, può comprendere. Primi tra tutti papà Carlo e mamma Giorgia, genitori dal cuore tanto diviso quanto ricolmo di giustificato orgoglio. Il più piccolo, Andrea, centrale classe 2001, ha infranto il sogno di Luca. Che lo scorge lontano dalle euforie di rito e si precipita a consolarlo. “Mi dispiace, non volevo. Avresti dovuto vincere tu. Per te la pallavolo è parte fondamentale della vita, sapevo quanto volevi passare questo turno” gli sussurra Andrea con la voce rotta. Il fratellone trattiene a stento una reazione analoga, gli occhi sono lucidi, ma la risposta è pronta: “Nello sport si vince e si perde, in campo non ci sono parenti, solo avversari. La pallavolo è anche questo, è stata la nostra prima sfida. Magari ce ne saranno tante altre”. Andrea allora si rialza, abbraccia Luca e insieme a lui si dirige verso gli spogliatoi. Regalando, in maniera inconsapevole, una delle pagine più toccanti di questa stagione folle, in cui il primo avversario da battere è stato un virus bastardo che tra gli Spagnuolo ha risparmiato, in parte, soltanto Andrea. Un virus che ha messo a dura prova tutti, ha tolto tanto e fatto soffrire tremendamente, ma non ha intaccato i legami ed i valori genuini che scandiscono e arricchiscono la vita quotidiana. Più forti di un tie-break, di una sfida, di un play-off. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO