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    Arbitro squalificato per due mesi: violò la regola delle porte chiuse

    Di Redazione È forse il primo caso di squalifica di un tesserato Fipav per violazione della normativa anti-Covid relativa al divieto di ingresso al pubblico nei palazzetti e, cosa ancora più sorprendente, riguarda un arbitro. Il direttore di gara Andrea Rosati è stato sanzionato con due mesi di sospensione dal Tribunale Federale: la sua colpa è aver assistito dalla tribuna, lo scorso 20 febbraio, a un incontro di Serie C femminile che si sarebbe dovuto svolgere a porte chiuse, in base al protocollo federale in vigore all’epoca. Lo stesso Rosati ha ammesso di essere stato invitato a lasciare l’impianto dal collega che arbitrava la gara, ma di essere comunque rimasto in tribuna, giustificando la sua presenza con la necessità di “osservare lo svolgimento del nuovo protocollo di gara, perché era tanto che non arbitravo“, e garantendo di aver rispettato tutte le norme sanitarie di accesso. Il Giudice Sportivo non ha però avuto “pietà” del direttore di gara: “Appare singolare – si legge nella sentenza – che un arbitro, ontologicamente deputato a far rispettare le regole di gioco, non rispetti le prescrizioni regolamentari e non si attenga a quanto richiesto da altro tesserato svolgente le medesime funzioni federali“. Un episodio curioso che può fare sorridere, ma piuttosto amaramente, pensando alle numerose persone (tesserati e non) che in questi mesi di “chiusura” abbiamo visto circolare liberamente nei palazzetti, alcune delle quali con motivazioni meno valide dell’arbitro sanzionato. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Fipav Umbria: nuove squalifiche per gli ex dirigenti dei Comitati Territoriali

    Di Redazione Secondo round di squalifiche per gli ex presidenti e consiglieri dei due Comitati Territoriali Fipav dell’Umbria. I dirigenti, pesantemente sanzionati nel marzo 2020 per numerose violazioni dello Statuto e delle norme federali, sono stati nuovamente giudicati dal Tribunale Federale per altri capi d’imputazione. I due ex presidenti Luigi Tardioli (Comitato Umbria 1) e Luigi Dominici (Comitato Umbria 2) sono stati puniti con 6 mesi di sospensione da ogni attività federale, insieme a 9 Consiglieri territoriali. Tardioli e Dominici e i consiglieri dei rispettivi Comitati sono accusati, tra l’altro, di aver “mancato di adottare corretti criteri di riscossione, imputazione e contabilizzazione di proventi derivanti da attività istituzionale“, consentendo che il responsabile del Settore Tecnico gestisse “una sorta di contabilità separata e non ufficiale“, nonché di aver consentito che dal 2018 al 2020 le funzioni di Arbitro Associato e Segnapunti Associato fossero svolte da soggetti privi di abilitazione. I Comitati Territoriali Umbria 1 e Umbria 2, in precedenza commissariati, hanno nel frattempo cessato di esistere, confluendo nel Comitato Regionale della Fipav Umbria. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Le delibere del Consiglio Federale: nuove nomine per arbitri e giustizia sportiva

    Di Redazione Si sono conclusi a Roma i lavori del Consiglio Federale, svoltosi presso la sede della Federazione Italiana Pallavolo in Via Vitorchiano. In apertura di riunione il presidente Giuseppe Manfredi si è complimentato con la nazionale Under 20 femminile per il trionfo ai Campionati Mondiali di categoria, conclusi domenica scorsa in Olanda e Belgio. Il numero uno federale si è poi soffermato sulla scelta di Paola Egonu come portabandiera olimpica nella cerimonia di apertura dei Giochi di Tokyo: una decisione che rende orgoglioso e gratifica tutto il movimento della pallavolo. Il Consiglio ha deliberato le nomine dei componenti degli organi della Giustizia Sportiva e Federale, della Procura Federale e della Commissione Tesseramento Atleti per il quadriennio 2021-2024. Giorgio Guarnaschelli sarà il procuratore federale, Massimo Rosi il presidente del Tribunale Federale, Claudio Cutrera il presidente della Corte federale d’Appello, Patrizia Soldini presiederà la Commissione Tesseramento Atleti e Marco Stefano Marzaro sarà il Giudice Sportivo Nazionale. Nuove nomine anche per il settore arbitrale: nel Settore Nazionale Ufficiali di Gara entrano (fino al 31 luglio 2023) l’olimpionico Daniele Rapisarda come referente della Commissione Arbitri Ruolo A, Francesco D’Alò (referente attività Arbitri Internazionali), Alberto Falzoni (referente Commissione Arbitri Ruolo B), Sandro La Micela (referente Commissione Delegati Arbitrali), Antonella Vidale (referente Commissione Ufficiali di gare Beach Volley e Sitting Volley) e Raffaele Sassone (referente Rapporti con il territorio). Sono poi state approvate le modifiche al Regolamento della Struttura Tecnica del settore Ufficiali di Gara, con l’introduzione della figura del segnapunti associato nei tornei Serie di Beach Volley. Infine sono stati nominati i Giudici Sportivi Territoriali per il quadriennio 2021-2024 e indicati gli ufficiali di gara di Ruolo A e B della stagione indoor 2021-2022. Il Consiglio ha approvato l’introduzione del Voucher Giovani in favore degli atleti tra i 6 e 12 anni per agevolare l’attività del Volley S3, e indetto la seconda edizione della Coppa Italia di Sitting Volley maschile e femminile, che si terrà il 20 e 21 novembre 2022 in sede da definire. Deliberata anche l’attività per la prossima stagione del Club Italia CRAI femminile, che continuerà a giocare in Serie A2. Inoltre è stata conferita la qualifica di allenatore benemerito a Simonetta Avalle, Luigi Cilea e Massimo Bellano, tecnico della nazionale Under 20 campione del mondo. Infine, è stata annunciata una nuova partnership quadriennale con ASICS Italia, che torna così a essere sponsor tecnico della Federazione. Confermata però, almeno per questa stagione, la decisione di lasciare agli atleti delle nazionali seniores libertà di scelta delle calzature da gioco e da allenamento. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Caso Raffaelli, AIBVC si schiera: “Dov’è finito lo spirito olimpico?”

    Di Redazione La diatriba tra Federazione Italiana Pallavolo e AIBVC, le cui posizioni ultimamente sembravano essersi riavvicinate, non è mai stata così infuocata. La squalifica di 4 mesi con cui il Tribunale Federale ha sanzionato Andrea Raffaelli, vicepresidente dell’associazione dei club ma soprattutto allenatore della coppia olimpionica Enrico Rossi-Adrian Carambula, ha riacceso gli animi di buona parte del Beach Volley italiano, già provato dalla “scissione” che aveva portato AIBVC a dare vita a un circuito parallelo non autorizzato dalla Fipav, con conseguente pioggia di squalifiche per i partecipanti. L’associazione ha lanciato nei giorni scorsi una petizione online sulla popolare piattaforma Change.org, che ha già raccolto più di 1000 firmatari, per chiedere a Federazione e CONI che la squalifica di Raffaelli venga revocata in tempo per permettergli di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo. “Dove è finito lo spirito olimpico? – si chiede l’associazione –. Alla vigilia della più importante manifestazione sportiva internazionale Andrea Raffaelli è stato squalificato dalla Fipav. Raffaelli, che si è qualificato per Tokyo come allenatore della coppia Rossi-Carambula, non potrà partecipare alle Olimpiadi. Il motivo? La sua società di Beach Volley (e non lui direttamente) ha organizzato un torneo per corsisti (…). Ma facciamo un passo indietro. Andrea a febbraio non era tesserato Fipav e faceva attività di allenatore all’interno della sua società GTA, di cui era presidente. Ai primi di marzo riceve la chiamata di Rossi-Carambula, che chiedono ad Andrea di aiutarli a cercare la qualificazione olimpica. A marzo i ragazzi sono fuori da Tokyo e la qualificazione sembra quasi impossibile. Per partecipare al World Tour in Messico serve l’accredito perché il torneo per via del Covid-19 viene disputato in una “bolla” nella quale si può entrare solo se autorizzati. Per avere l’accredito la Fipav chiede ad Andrea di rinnovare il tesserino da allenatore Fipav, e lui lo fa, ma l’accredito non gli viene comunque concesso, per dissapori legati all’esperienza di Andrea come coach della nazionale femminile. Andrea si rivolge direttamente alla FIVB che gli concede l’accredito direttamente scavalcando di fatto l’ostruzionismo Fipav. Rossi-Carambula, con 4 tornei entusiasmanti, conquistano la qualificazione per Tokyo. Per Andrea, già olimpionico da giocatore nel 2000 a Sydney, è il coronamento del sogno di una carriera: rifare le Olimpiadi da allenatore vent’anni dopo. Ma per la Fipav non va bene. Già a Sochi, quindi prima della qualificazione olimpica ottenuta a Ostrava, circolano voci nell’ambiente azzurro di ‘provvedimenti in arrivo’, provvedimenti punitivi che ricordano il trattamento riservato ai ‘dissidenti’ dai regimi dittatoriali. Quindi, con il senno di poi, sembra che ‘Raffa’ sia stato fatto tesserare per poterlo poi squalificare; perché se non avesse rinnovato il tesseramento nessuno poteva squalificarlo e mettere in dubbio il suo diritto di partecipare al sogno olimpico. Perché la Fipav lo ha squalificato? Qualunque sia la risposta la Fipav ha colpito lo sport, lo spirito olimpico nella sua essenza più bella. Forse – si conclude il comunicato – c’è ancora tempo per risolvere tutto questo. Speriamo ci siano ancora ‘uomini di buon senso’ all’interno di una istituzione che sembra sempre più lontana dal suo scopo statutario primario, quello di ‘promuovere, potenziare, organizzare la disciplina dello sport della pallavolo, del Beach Volley e del Sitting Volley’“. (fonte: Facebook AIBVC) LEGGI TUTTO

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    Andrea Raffaelli squalificato per 4 mesi dal Tribunale Federale

    Di Redazione Ancora una pesante squalifica nel mondo del Beach Volley italiano: questa volta la sanzione non è relativa al contenzioso tra Fipav e AIBVC, ma a un altro circuito indipendente. Il Tribunale Federale ha infatti sanzionato con la sospensione per 4 mesi l’allenatore Andrea Raffaelli, reo di aver organizzato i tornei GTA Beach Tour 2021 a Cormano (Milano) senza aver preventivamente richiesto l’autorizzazione alla Federazione. Il provvedimento fa particolarmente rumore perché Raffaelli è anche il coach della coppia Enrico Rossi–Adrian Carambula, fresca di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo. La difesa di Raffaelli aveva chiesto il non luogo a procedere rilevando che il tecnico non era presente alla manifestazione in nessuna delle due giornate (15-16 maggio), proprio perché aveva cessato l’attività per GTA dopo aver assunto l’incarico di allenatore di Rossi-Carambula. La corte, tuttavia, ha ritenuto che Raffaelli fosse comunque qualificabile come “responsabile del torneo” e quindi punibile per non aver richiesto la dovuta autorizzazione. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Sospensione di due mesi per 5 consiglieri della Lega femminile

    Di Redazione Il Tribunale Federale della Fipav ha deliberato la sospensione per due mesi da ogni attività federale per cinque componenti del Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A Femminile: si tratta di Emanuele Catania, Sandra Leoncini, Giuseppe Pirola, Carla Burato e Carmelo Borruto (che ha nel frattempo lasciato l’incarico). Nel mese di ottobre 2020, i cinque consiglieri erano stati deferiti dalla Procura Federale per aver determinato i criteri di ammissibilità ai campionati di Serie A1 e A2 in deroga rispetto alla normativa federale e a quella della stessa Lega. Gli incolpati avevano scelto due diverse linee difensive: i legali di Catania, Leoncini, Pirola e Borruto sostenevano la buona fede dei propri assistiti, ritenendo che avessero agito “nella convinzione che le deroghe al regolamento di ammissione ai campionati fossero già state discusse dal presidente Fabris in Consiglio Federale e che sarebbero state ratificate dalla Fipav secondo le procedure che erano state riferite“, e comunque “nella convinzione di non porsi in contrasto con gli orientamenti della Federazione, ma anzi di volersi uniformare ai suoi intenti a salvaguardia della possibilità di svolgimento dei campionati“. Secondo la difesa di Burato, invece, il CdA non avrebbe prevaricato i propri poteri, ma avrebbe correttamente “ritenuto di poter accordare specifiche deroghe, che, ben lungi dall’essere ‘imposte’ alla Federazione, ha chiesto al Consiglio Federale di ratificare, ferme restando le reciproche sfere di competenza“. Il giudice ha però ritenuto non condivisibile l’impostazione dell’avvocato: “Dalla lettura dei verbali risulta – si legge nella sentenza – che quanto deciso non fosse certo una proposta alla Federazione ma un atto di natura decisoria e dispositiva. Inequivocabili per il convincimento sono i termini usati, che non lasciano dubbio sulle reali intenzioni decisorie“. Inoltre, secondo il Tribunale, la linea di difesa degli altri incolpati “rende edotti della coscienza dell’antigiuridicità di quanto posto in essere dall’intero Consiglio“. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Due mesi di sospensione anche per Giulia Toti e le sorelle Allegretti

    Di Redazione Continua la serie di pronunciamenti del Tribunale Federale della Fipav nei confronti dei giocatori di Beach Volley che hanno partecipato alle tappe della AIBVC Cup, non autorizzate dalla Federazione. Tra gli ultimi atleti sanzionati in ordine di tempo ci sono anche le campionesse d’Italia del 2019 Giulia Toti e Jessica Allegretti e la sorella di quest’ultima, Debora Allegretti. Le tre giocatrici, insieme ad altri beacher (Martina Foresti, Andrea Storari, Stefano Arnaldi e Alessia Radicioni) sono state sospese dall’attività per due mesi, fino al prossimo 25 maggio. Nella sentenza il giudice ha rigettato le eccezioni formulate da alcune delle parti, in particolare sostenendo che “la norma contenuta nell’articolo non fa differenza tra tipologia d’attività; neanche è dato poi comprendere cosa si volesse affermare con la distinzione tra attività amatoriale e agonistica“. Anche l’accusa di “abuso di posizione dominante” rivolta alla Fipav, viene respinta: “Il capo di incolpazione in nessun modo riguarda chi ha organizzato l’evento; la condotta contestata riguarda il vincolo tra Federazione e tesserato“. In procedimenti separati sono stati puniti con l’identica sanzione altri due giocatori, Tommaso Casellato e Emanuele Losi. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Confermata in appello la squalifica di Giorgio De Togni

    Di Redazione
    Anche la Corte d’Appello Federale conferma la squalifica di un mese comminata dal Tribunale Federale a Giorgio De Togni, presidente dell’AIP – Associazione Italiana Pallavolisti. De Togni, che è anche candidato come rappresentante degli atleti alle elezioni federali, era stato sanzionato lo scorso 27 gennaio, per aver pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale dell’associazione un post ritenuto lesivo della Polisportiva Frascolla Taranto e del suo presidente Aldo Castaldo, in merito al rifiuto della società di concedere lo svincolo ad alcuni giocatori.
    Secondo i giudici d’appello, “la condotta tenuta da AIP merita sanzione semplicemente per avere affermato e divulgato atti e fatti (…) obiettivamente mai accertati né comprovati, aventi riscontro nelle sole libere affermazioni degli atleti coinvolti: affermazioni che tuttavia, provenendo dalle parti in causa, avrebbero dovuto soggiacere a rigorosa (o almeno sommaria) verifica prima di essere postate sul web, senza alcun contradditorio e/o possibilità di replica per i soggetti accusati i quali infatti, sia pure a posteriori, ne hanno fermamente contestato la veridicità“.
    Ciò non lede, afferma la sentenza, “il sacrosanto, libero e legittimo esercizio da parte di AIP di tutte le attività statutarie che le sono proprie, sempre che ciò avvenga nei modi, nelle sedi ed entro i limiti consentiti dalla legge e dai regolamenti, ovvero senza addebitare ad alcuno – se non documentate, almeno parzialmente – condotte indubbiamente odiose e dunque lesive dell’immagine di altri tesserati e/o associati“.
    Il giudice ribadisce infine che De Togni risponde pienamente della violazione in quanto “gravano sull’amministratore di diritto, quale legale rappresentante, i doveri positivi di vigilanza e controllo sulla corretta gestione dell’attività associativa“.
    (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO