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    Fipav Sicilia, sospensione di 4 mesi per il presidente Nino Di Giacomo

    Di Redazione Il Tribunale Federale della Fipav, con una sentenza dello scorso 9 novembre, ha decretato la sospensione da ogni attività federale per 4 mesi di Nino Di Giacomo, presidente del Comitato Regionale della Sicilia. Il dirigente è stato sanzionato per “aver reso dichiarazioni lesive e diffamatorie” dell’ex presidente della Fipav Catania Giuseppe Gambero, che […] LEGGI TUTTO

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    Il presidente del CT Appennino Toscano “vittima” della battaglia del Beach

    Foto FIPAV Appennino Toscano Di Redazione Anche se più in sordina rispetto al passato, continua la “guerra” a colpi di sentenze tra la Federazione Italiana Pallavolo e gli enti non affiliati alla Fipav che organizzano attività di Beach Volley. Ancora una volta il Tribunale Federale ha sanzionato un tesserato reo di aver promosso un torneo […] LEGGI TUTTO

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    Arbitro abbandona la partita “per non fare tardi”: sospeso per due anni

    Di Redazione Di arbitraggi discussi se ne sono visti e se ne vedranno tanti sui campi di pallavolo, ma l’episodio avvenuto lo scorso 19 aprile durante un match di Prima Divisione maschile in provincia di Reggio Emilia ha davvero dell’incredibile. E ha comportato conseguenze davvero serie per il direttore di gara protagonista, sospeso per due […] LEGGI TUTTO

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    Arbitro si tessera come dirigente e insulta i colleghi: sospeso per 4 mesi

    Di Redazione Comportamento minaccioso e frasi irriguardose nei confronti degli arbitri: fatti purtroppo tutt’altro che eccezionali, che si ripetono ancora con una certa regolarità anche nelle palestre di volley. Meno usuale è che a rendersi protagonista di questo tipo di condotta sia… un altro arbitro: è successo in provincia di Milano, a Cologno Monzese, dove Ivan Clobaz è stato punito con 4 mesi di sospensione per aver dato in escandescenze durante la partita di Under 16 femminile dello scorso 20 marzo tra Martesana Volley Cologno e New Volley Brianza. Pochi giorni prima, il 7 marzo, Clobaz si era tesserato come dirigente della Martesana, pur avendo già il tesseramento da arbitro: già di per sé una grave violazione del regolamento, del Codice Etico e del Codice di Comportamento Sportivo. Poi, durante il match, sono arrivate le offese ai colleghi Federico Villa e Federico Bettini, accompagnate dal lancio contro la tribuna di una “piastrina battimani” in legno. Il dirigente ha di fatto ammesso il suo comportamento, pur dichiarando di essere convinto che il tesseramento da arbitro fosse già scaduto; il Tribunale Federale, dunque, non ha potuto far altro che infliggergli una squalifica, pur in misura ridotta rispetto ai 6 mesi richiesti dalla Procura. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Pesanti sanzioni per mancati pagamenti al VBC Mondovì e al presidente Augustoni

    Di Redazione Si conclude nel peggiore dei modi l’avventura del VBC Mondovì in Serie A. La società piemontese, che dopo la retrocessione in Serie A3 ha ceduto il diritto alla WiMORE Parma rinunciando all’iscrizione, è stata pesantemente sanzionata dal Tribunale Federale per non aver corrisposto ai giocatori i compensi pattuiti: in seguito a due diversi procedimenti disciplinari, il presidente Giancarlo Augustoni è stato interdetto per due anni da qualsiasi incarico federale, mentre alla società sono stati inflitti cinque punti di penalizzazione da scontare nel campionato a cui dovesse iscriversi. La sentenza sottolinea che i mancati pagamenti sono “documentalmente accertati” e sono stati ammessi dagli stessi incolpati; la pena inflitta è particolarmente severa perché a entrambi i soggetti è stata contestata la recidiva. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Galatina, Lars Wilmsen sanzionato per aver abbandonato la squadra

    Di Redazione Era arrivato in Italia con grandi aspettative lo schiacciatore Lars Wilmsen, presentato lo scorso anno come un grande colpo di mercato dell’Efficienza Energia Galatina. Ma l’avventura del giocatore tedesco nel campionato di Serie A3 maschile è durata lo spazio di 5 partite, con 97 punti (30 nella sola gara contro Marigliano) e il 51% di efficacia in attacco: a fine novembre Wilmsen ha lasciato la squadra, che a fine stagione è retrocessa perdendo il Play Out contro Ottaviano. Un abbandono che oggi gli costa una squalifica di tre mesi (che peraltro difficilmente sconterà) da parte del Tribunale Federale. I giudici della Federazione Italiana Pallavolo, infatti, hanno ritenuto che lo schiacciatore abbia “unilateralmente deciso di interrompere il rapporto in essere con il sodalizio” e “preteso la risoluzione del contratto senza valide motivazioni“. Secondo la difesa del giocatore, all’origine di tutto ci sarebbe un contenzioso economico con il club; la sentenza sottolinea però che “finché il vincolo sussiste, sussiste anche l’obbligo per l’atleta di fornire le proprie prestazioni sportive, partecipando agli allenamenti e rispondendo alle convocazioni“, e dunque la condotta di Wilmsen risulta “immotivata, arbitraria e comunque contraria alle norme federali“. Wilmsen, peraltro, non si era presentato all’udienza online del 15 giugno, adducendo motivi di studio e ottenendo un rinvio alla settimana successiva. Anche in occasione della seconda udienza i legali del giocatore avevano presentato una richiesta di rinvio, questa volta rigettata. (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO

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    Caso Pasquali: l’ex arbitro squalificato per un rimborso… autorizzato dalla Fipav

    Di Redazione Una squalifica di tre mesi per l’indebito rimborso di un pedaggio autostradale farebbe già notizia di per sé. Lo fa a maggior ragione se a subirla è uno degli arbitri più in vista del movimento internazionale, direttore di gara di due finali mondiali, poi referente e designatore degli arbitri di Serie A e pretendente alla guida della Commissione Arbitri della FIVB, prima delle sue improvvise dimissioni nel 2021. Stiamo parlando di Fabrizio Pasquali, sanzionato dal Tribunale Federale della Fipav per la seconda volta in pochi mesi, dopo la sentenza a suo carico del dicembre 2021. La motivazione della decisione del giudice è circostanziata quanto curiosa: Pasquali avrebbe richiesto indebitamente il rimborso del pedaggio autostradale per la sua trasferta a Treviso in occasione della gara di Champions League di marzo 2021 tra Conegliano e Novara, a cui aveva partecipato come delegato arbitrale. Alla Federazione, spiega la sentenza, spettava soltanto il pagamento del rimborso chilometrico per la distanza percorsa, mentre dei pedaggi si sarebbe dovuta occupare la società di casa (l’Imoco, appunto). Appare piuttosto curioso, si diceva, che nessuno degli organi competenti della Fipav abbia ravvisato l’irregolarità e che il rimborso sia stato corrisposto a Pasquali senza mai fargli rilevare l’errore, salvo poi contestarglielo in sede giudiziaria. Ma c’è di più: quel pagamento era stato autorizzato direttamente dal responsabile del settore ufficiali di gara, Luigi Roccatto. È infatti documentato uno scambio di mail tra l’allora referente degli arbitri di Serie A e lo stesso Roccatto, nel quale il numero uno del settore arbitrale dava il suo “via libera” al rimborso di una serie di trasferte elencate da Pasquali per il mese di marzo, tra le quali anche quella “incriminata”, autorizzandole esplicitamente. Nella lista, per di più, l’ex arbitro specificava chiaramente che per la trasferta di Conegliano avrebbe richiesto il solo rimborso autostradale: nessuna possibilità di equivoco, dunque. La corrispondenza è stata prodotta come prova dalla difesa di Pasquali nel corso del procedimento contro l’ex arbitro, ma il Tribunale Federale non l’ha considerata rilevante, ritenendo che neppure un eventuale errore altrui potesse esimere l’incolpato dalla sua violazione. Al di là dei tecnicismi giudiziari, appare del tutto evidente la sproporzione tra una presunta svista, mai rilevata da nessuno dei soggetti coinvolti e neppure dal responsabile della arbitrale Fipav, e una punizione così severa, inflitta peraltro a un soggetto non più tesserato e privo di qualsiasi incarico ufficiale. Il tutto nel quadro dell’improvvisa sparizione dal panorama del volley internazionale di uno degli esponenti più illustri della classe arbitrale italiana. LEGGI TUTTO

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    Altri tre mesi di sospensione per l’ex referente arbitri Fabrizio Pasquali

    Di Redazione Arriva un’altra sanzione dal Tribunale Federale per Fabrizio Pasquali, già referente e designatore degli arbitri di Serie A. Dopo la squalifica di un mese comminatagli a dicembre 2021 – e confermata in appello a febbraio – l’ex direttore di gara internazionale, che è stato anche componente della Commissione Arbitri della FIVB, ora viene punito con altri tre mesi di sospensione dall’attività. La motivazione? Aver chiesto e ottenuto dalla FIPAV il rimborso dei pedaggi autostradali relativi al suo viaggio a Treviso in qualità di delegato arbitrale per la gara di Champions League tra Conegliano e Novara (marzo 2021). Rimborso che, secondo il regolamento CEV, sarebbe spettato alla società ospitante e non alla Federazione. Inizialmente a Pasquali era stata contestata anche la richiesta del rimborso chilometrico per la distanza percorsa, che al contrario è in capo alla Fipav: il procedimento, in quel caso, è stato archiviato. Il giudice federale non ha accolto l’eccezione presentata dalla difesa, secondo cui l’incolpato sarebbe stato perseguito due volte “per gli stessi fatti e gli stessi addebiti“, circostanza espressamente vietata dal regolamento giurisdizionale. Al di là del merito della vicenda, colpisce inevitabilmente il singolare accumulo di procedimenti a carico di uno dei più noti e celebrati arbitri italiani avvenuto subito dopo le sue improvvise dimissioni dal ruolo di referente a luglio 2021. Sentenze che, oltretutto, non sembrano avere possibili ricadute pratiche, dal momento che Pasquali non ricopre più alcun ruolo all’interno della Federazione e non è neppure tesserato… (fonte: Federvolley.it) LEGGI TUTTO