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    Samuele Papi, Tai Aguero e Manu Benelli candidati per la Hall of Fame

    Di Redazione
    Ci sono anche Samuele Papi, Taismary Aguero e Manu Benelli tra i candidati per l’ingresso nella Hall of Fame della pallavolo internazionale: l’ex schiacciatore azzurro, l’opposta italo-cubana e la grande palleggiatrice della nazionale fanno parte di una rosa di 25 campioni del passato tra cui verranno scelti 5 nuovi membri del prestigioso elenco. Tra i nominati ci sono anche altri due italiani: Gianfranco Briani, per quasi trent’anni segretario generale della Fipav e titolare di numerose cariche nella FIVB, e Carmelo Pittera, storico coach del “Gabbiano d’Argento”, la nazionale che arrivò seconda ai Mondiali 1978.
    La consultazione, che è già in corso online, coinvolge molti altri grandi nomi del volley come i brasiliani Giovane Gavio, Serginho e Fernanda Venturini, gli statunitensi Clay Stanley e Logan Tom, il russo Sergey Tetyukhin, l’allenatore Bernardinho e, in rappresentanza del Beach Volley, Todd Rogers, Ricardo Santos e la coppia Brinck-Reckerman. Per votare è sufficiente registrarsi sul sito ufficiale della Hall of Fame: l’unico requisito per essere eletti è quello di ottenere almeno il 75% delle preferenze totali (è possibile selezionare un qualsiasi numero di candidati).
    Creata nel 1985, la Hall of Fame attualmente include 146 tra giocatori, allenatori e dirigenti da 24 paesi: possono farne parte soltanto personaggi che abbiano ricevuto riconoscimenti nazionali o internazionali per almeno 10 anni nel corso della loro carriera e che si siano ritirati da almeno 5 anni. L’Italia è al momento rappresentata da Lorenzo Bernardi, Andrea Gardini e Andrea Giani, ai quali si aggiunge lo storico CT della Generazione di Fenomeni Julio Velasco.
    (fonte: Volleyhall.org) LEGGI TUTTO

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    Tai Aguero, eterna campionessa: “Sono i miei bambini a tenermi in forma”

    Di Francesca Ferretti
    Due ori olimpici e due mondiali con Cuba, due successi agli Europei con l’Italia, due scudetti, cinque Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, una Coppa CEV: Taismary Aguero, per tutti Tai, è una vera e propria leggenda del volley italiano. Anche per la longevità della sua carriera, che l’ha vista protagonista di ben 19 stagioni in Serie A: l’ultima ancora in corso, con la maglia dell’Exacer Montale. A intervistarla in esclusiva per Volley NEWS è un’altra campionessa come Francesca Ferretti, che ha vissuto con lei tante esperienze in azzurro (e una anche nelle squadre di club, nel 2001-2002 a Perugia).
    Innanzitutto come stai? Ho visto che sei ritornata in campo dopo il brutto infortunio al tendine d’Achille. Sei davvero un esempio di tenacia e volontà…
    “Diciamo che ci vuole coraggio dopo un infortunio così grosso. Sono contenta, perché ancora mi diverto e quando mi capita di vedere qualche partita in TV mi vengono dei bei ricordi“.
    Quanto ti manca Cuba? Riesci a tornare ogni tanto, almeno in periodo pre-Covid?
    “L’Italia è il mio paese adottivo sono già 20 anni che sto qua, poi c’è mio marito, i bimbi e altre persone a me care… Ma Cuba è la mia terra, ci sono i miei fratelli e i miei nipoti, che non vedo l’ora di riabbracciare“.
    Due ori olimpici, solo a pensarci vengono i brividi. Che ricordi ti porti dietro di quelle medaglie e di quella squadra di fenomeni che eravate?
    “Credo di aver giocato con e contro le giocatrici più forte al mondo già per me quello era una vittoria. Poi aver vinto tanti ori, non solo olimpici ma anche mondiali, ha completato il mio sogno… semplicemente fantastico!“. 
    La Despar Perugia è il primo club italiano in cui hai giocato e la prima città italiana che ti ha accolta (abbiamo anche fatto un anno insieme nel 2001). Cosa significa questo luogo per te?
    “A Perugia devo tanto, devo tanto a Barbolini, Carlo Iacone e Alfonso Orabona che mi hanno accolta in squadra dopo aver lasciato la nazionale cubana. Una vera famiglia, che mi ha preso a cuore e che ancora adesso mi vuole bene. Poi è stato bello giocare con te, quante risate e quante vittorie con una grande squadra e contro tante avversarie forti“.
    Hai fatto la scelta di giocare per il nostro paese (e noi ancora ti ringraziamo) aiutandoci a portare a casa due ori europei e una World Cup. Proprio in Giappone ti sei ritrovata a giocare contro la tua Cuba. Quali sensazioni hai provato? È stato difficile?
    “Giocare nella nazionale italiana è stato bello, eravamo un bellissimo gruppo, e avere delle persone che ti stimavano mi ha aiutato tanto. Anche contro Cuba mi sentivo protetta, ma provavo tante emozioni allo stesso tempo“.
    Hai due splendidi bimbi, Pietro e Rafael. Ma la tua passione per la pallavolo e la voglia di andare in palestra non si ferma mai: qual è il tuo segreto? Dove trovi le energie e le forze per far conciliare tutto?
    “Sono proprio Rafael e Pietro a tenermi viva, non mi stanco mai e questo è un bene, perché mi aiutano a tenermi in forma non solo fisicamente ma anche mentalmente“.
    Parliamo del presente: sei la bandiera della Pallavolo Montale da due anni. Hai tante giovani intorno a te, da far crescere e per le quali essere d’esempio. Che campionato è quello attuale di A2?
    “Diciamo che il campionato di A2 è  tanto impegnativo come quello di A1: non c’è una grandissima differenza, ci sono sempre 3-4 squadre più forti e poi grande equilibrio tra le altri. Con le giovani devo dire che mi sono trovata sempre bene: è la mia specialità far sì che loro crescano e migliorino sempre in tutti i fondamentali“.
    Cosa ne pensi dell’attuale nazionale italiana? Alle prossime Olimpiadi potrà essere una delle candidate al podio?
    “Penso che le ragazze della nazionale possano vincere le Olimpiadi. Basta rimanere con i piedi per terra!“. LEGGI TUTTO