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    Masters 1000 Miami: Sinner vola in semifinale! Supera Bublik rimontando in entrambi i set, con tennis e tanta testa

    Jannik Sinner a Miami 2021

    Jannik Sinner vola in semifinale al Masters 1000 di Miami, la sua prima in carriera, superando il kazako Alexander Bublik. 7-6 6-4 lo score di un match molto complicato, in cui l’azzurro è andato sotto in entrambi i parziali, soffrendo il tennis straordinariamente creativo e diverso del rivale, ma rimontando con grandissima freddezza e lucidità. La differenza è venuta dalla qualità di Sinner nel giocarsi alla grande i momenti chiave del match, i punti importanti. La qualità del campione, anche oggi venuta fuori di prepotenza, tanta quanto la sua spinta in progressione che a tratti ha devastato la resistenza di Bublik.
    La partita era complessa, perché il kazako aveva messo l’azzurro in difficoltà poche settimane fa con le sue giocate improvvise, servizi bomba e niente ritmo, con un talento tecnico notevolissimo. Bublik infatti è un tennista unico, affascinante con la sua estrema diversità, quella lucida follia che accompagna un senso per la palla e capacità di accelerazione incredibili. Il classico “cavallo pazzo”, che può scapparti via nella prateria e diventare imprendibile, come bloccarsi di colpo, preda di un caos tattico a volte incomprensibile, forse anche per se stesso.
    “Pazzo” ma sveglio. Contro un tennista che ama costruire come Sinner, Bublik ha applicato alla perfezione il suo miglior game plan: non giocare mai due palle uguali, tra spallate violentissime, tocchi improvvisi, attacchi fulminei alternati a palle alte e senza peso, smorzate e tagli estremi, il tutto pur di non dare ritmo all’azzurro e permettergli di imbastire la sua trama in progressione. All’inizio di ogni set la sua tattica ha funzionato, anche perché sostenuto dalla prima di servizio. Si è preso rischi, spesso eccessivi, ma è scappato via.
    Qua è venuta fuori tutta la sostanza, classe e lucidità di Jannik. È stato paziente, non si è scomposto, non ha regalato niente. Come il “vecchio lupo di mare” che conosce i venti, sapeva che la bufera passa, che quando torna il sereno si deve esser pronti a cavalcare il vento e riprendere la rotta. Così ha fatto, ritrovando le giuste sensazioni in risposta (che all’avvio stentava), guadagnando campo appena possibile e iniziando a martellare il rivale. Ha messo grande pressione a Bublik, che si è “incartato” con troppe variazioni, e la pressione in risposta ha fatto calare la sua prima. Scacco matto. Jannik ha sbagliato qualcosa di troppo col diritto, ma prendendosi anche bei rischi. Dopo non aver sfruttato tre palle break nel quarto game (anche per merito di Bublik col servizio a dire il vero), è andato sotto ma ha aspettato, ha ritrovato le sensazioni giuste per piazzare la zampata nei momenti critici. È venuto fuori con la testa, con il fisico, con il braccio, alzando il livello e prendendosi rischi calcolati. Trovando le giocate più razionali per scardinare le fiammate del rivale. Soprattutto in risposta, la chiave grazie a cui ha strappato il servizio al kazako sotto 4-5 e poi sotto nel tiebreak del primo, quando ha spinto alla grande col diritto. Qualche errore iniziale, ma subito reset e via, a spingere di nuovo con più precisione e potenza per castigare un paio di attacchi un po’ spericolati del kazako. Senza frenesia per esser in svantaggio, ma costruendo la sua vittoria punto dopo punto. La capacità di Sinner di cancellare la memoria di un errore ed insistere come se niente fosse è pazzesca. Stesso copione nel secondo set: scivolata iniziale, sotto 0-3 e quindi rimonta. Granitico Sinner nei momenti importanti, sostanza e qualità. “Non sei umano” gli ha detto sorridendo Bublik alla stretta di mano. A noi piace tantissimo la genuina umanità e serietà di Jannik, pronto ad imparare moltissimo dopo ogni partita, crescere e farci sognare.

    Ecco la cronaca della partita
    Si inizia sotto un bel sole alle 21.10 ora italiana. Jannik serve e spara subito un diritto a tutta, pizzicando la riga in avanzamento. Molto deciso l’azzurro a non lasciare spazio alla creatività di Bublik, che può diventare pericolosissimo se non lo metti sotto pressione. 1-0 Sinner. Anche Alexander tiene agilmente il suo primo turno di battuta, solo prime palle, velocissime al centro. Nel terzo game, Bublik lascia correre il braccio alla prima palla più corta di Sinner, prontissimo il kazako a cambiare ritmo con strappi micidiali. Jannik va in difficoltà, non contiene la violenza e lunghezza delle accelerazioni improvvise di Alex, crolla 15-40 e prime due palle break dell’incontro. Sfonda col diritto sulla prima Jannik, con un brivido per un attacco non così deciso; è costretto a venire avanti su di un rovescio tagliato corto e “storto” di Bublik, ma non trova un approccio preciso e non può salvarsi di volo. Break Bublik, 2-1 e servizio. E la battuta lo sostiene, è una “macchina”, prontissimo a scattare avanti e toccare sotto rete, capitalizzando la prima poderosa o l’affondo immediato. Sul 40-0 regala due punti, con una sciagura sul terzo (tentativo di servizio da sotto sulla prima e poi seconda che quasi non arriva a rete). Sinner ringrazia, è super aggressivo in risposta e viene avanti di prepotenza. Strappa la palla del contro break. Bravo Bublik, piedi in campo a mettere negli angoli Jannik, si salva con grande velocità. Sinner è lucidissimo: intuisce la smorzata, avanza e tocca vincente di rovescio, c’è una seconda palla break. Serve bene Sasha e si salva, anche sulla terza palla break, quasi non si gioca, fa tutto lui col servizio nel bene e nel male. A fatica e con le sue solite giocate estemporanee con tagli improvvisi (inclusa una smorzata bellissima), si porta 3-1. Nel quarto game si è visto tutto il campionario dell’”ex russo”: fantasia al potere, velocità d’esecuzione clamorosa, caos mentale totale ma che talento e imprevedibilità. Il contrario esatto di Sinner, che con potenza e concretezza costruisce un bel game, non regala niente e resta in scia 2-3. Il sesto game si apre con un punto bellissimo, chiuso da Sinner con un passante indietreggiando difficilissimo. Però Jannik è in difficoltà in risposta, troppo preciso il kazako, che anche alla battuta varia moltissimo angolo e velocità, sempre per non dare alcun punto di riferimento all’azzurro. Bublik sarà anche un tennista creativo e umorale, ma per ora sta eseguendo il suo game plan alla perfezione. 4-2 Bublik. Jannik serve discretamente e si porta 3-4, ma il problema è rispondere al rivale per rientrare nel set. Purtroppo nei turni del kazako quasi non si gioca, a zero sale 5-3. Cerca di infastidire l’azzurro con pallate improvvise, giocate di puro braccio, che generano sorpresa e velocità altissime. Sinner non si scompone sul 15-30, con una buona prima si salva, ma si va ai vantaggi. Due buone prime gli valgono il 4-5. Finalmente Jannik trova una grande risposta nel primo punto, profonda e angolata. 0-15. Troppo corta la risposta da sinistra, Bublik non si fa pregare ed accelera a tutta. Fulminante la terza risposta di Sinner da destra, vincente sulla riga; e corre benissimo sulla smorzata, procurandosi il punto del 15-40, due palle break importantissime. Niente prima… Sinner risponde con potenza ed una certa rotazione in lungo linea, Alex arriva tardi e male. Break Sinner! 5 pari, bravo e fortunato a provarci in risposta, la chiave che era finora mancata nel suo match. Jannik parte bene nel game, ma dal 40-15 commette tre errori e arriva una palla break per Bublik. Ace! Il secondo del match, angolatissimo e veloce, che freddezza Jannik. E che lucidità, pressing dal centro, non “cade” nella palla lavorata del rivale, che aggredisce ed anticipa benissimo, chiudendo in avanzamento. Bravo Sinner, sorpasso da 4-5 a 6-5. Ora Jannik risponde più spesso (calato il rendimento della prima del rivale), si va ai vantaggi, a due punti dal set l’azzurro. E di nuovo seconda… Prova un serve and volley garibaldino sulla seconda Alex, ma una volée difficile gli muore sul nastro. Set Point Sinner! Una prima a 135 mph è ingiocabile, cancella la chance. Si va al tiebreak. Mini break immediato per Bublik, un diritto in spinta di Jannik muore in rete. Si prende molti rischi l’azzurro martellando col diritto inside out, l’ultimo gli esce di poco. 3-0 per il kazako. Esagera di nuovo in spinta col diritto Jannik, stavolta cross dal centro. 4-1 Bublik. Un doppio fallo regala un prezioso punticino all’azzurro, si gira 4-2. Grande pressing dell’altoatesino, governa i ritmi dello scambio, sbatte lontano dalla riga il rivale e chiude col diritto. 4-3. Stavolta è Sinner a sbagliare in scambio, un rovescio termina in rete. 5-4 Bublik, al servizio. Bravissimo Jannik a reagire ad un bel serve and volley, chiude l’angolo e trova un passante cross vincente. 5 pari. Stesso schema e stessa conclusione nel punto seguente, Sinner trafigge Bublik a rete ed è Set Point sul 6-5, col servizio. Jannik chiude il set forzando un errore di rovescio del rivale. 7-5, bravissimo l’azzurro a restare in scia, strappare il break nel momento decisivo, recuperare in un tiebreak iniziato male e vincere. Testa e qualità.
    Secondo set, inizia il kazako alla battuta, ma ora Sinner ha trovato ritmo in risposta, e le prime di Alexander fanno meno male rispetto all’avvio. Si va subito ai vantaggi, nemmeno un tentativo di servizio dal basso ha successo. Dal centro sparacchia malamente un rovescio cross, palla break per Jannik. Spara uno smash difficilissimo il kazako, difficoltà tecnica inimmaginabile e in quel momento. Cancella un’altra palla break con un servizio velocissimo. A fatica, si salva Bublik, 1-0. Complicato anche il secondo game, qualche errore in spinta costa all’azzurro una palla break. Non chiude il primo smash, non così difficile, e sbaglia un po’ goffamente il secondo, indietreggiando. Un break un po’ regalato a Bublik, troppi errori di Jannik, forse un calo di tensione dopo il recupero nel primo parziale. 2-0 Bublik e quindi 3-0, grazie ad un bel game di servizio e un tocco di rete splendido. Sinner riprende a macinare il suo tennis, muove lo score nel set, e martella anche in risposta, portandosi 0-30. Bublik riesce per miracolo  a tagliare sotto una volée scavalcando la rete di un niente, miracolo. Ma sul 30 pari Sinner risponde benissimo e passa il rivale. Il contro break arriva con una pallata in rete di Sasha, senza una logica, in pieno Bublik style. Sinner torna in vita nel set, 2-3 ma al servizio, però incappa in un brutto game: tre errori (incluso un doppio fallo) e 0-40. Le cancella con grande sostanza, soprattutto la terza, primo passante nei piedi e poi secondo vincente. Purtroppo l’azzurro incappa in un doppio fallo, e quarta chance di break nel game. Si salva di nuovo, ottimo pressing col rovescio cross. Cancella anche la quinta palla break, bell’attacco e volée stretta, molto deciso Jannik. Granitico l’azzurro nei punti importanti, impatta 3 pari. Nono game: un doppio fallo di Bublik e quindi una risposta cross perfetta che sorprende l’attacco del kazako valgono una palla break importantissima a Sinner. Doppio fallo Bublik! La seconda muore in rete su di un tentativo di serve and volley. Break Sinner, va a servire per il match sul 5-4, rimontando da 0-3. Il tutto senza Ace e servendo maluccio nel set. Spinge sul primo punto l’azzurro, un forcing che costa l’errore ad Alex; come nel terzo punto, sfonda Sinner di prepotenza. Con una prima al T vola 40-15 e doppio Match Point!!! Chiude spingendo col diritto in 1h e 40 minuti, regalandosi la prima semifinale in un Masters 1000. In rimonta, soffrendo contro un rivale unico.
    “You are not human” dice Bublik all’azzurro alla stretta di mano. Sinner in realtà è terribilmente umano, a suo modo fragile, ma lavora, impara, cresce. E vince. Che testa e che campione Jannik!

    Marco Mazzoni
    [21] Jannik Sinner vs [32] Alexander Bublik (non prima delle 21:00)ATP ATP Miami Sinner J.76 Bublik A.64 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 0-15 15-15 40-155-4 → 6-4Bublik A. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-4 → 4-4Bublik A. 15-0 30-0 40-0 40-153-3 → 3-4Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-3 → 3-3Bublik A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-3 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-00-3 → 1-3Bublik A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-2 → 0-3Sinner J. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A0-1 → 0-2Bublik A. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* 0-2* 0*-3 1*-3 1-4* 2-4* 3*-4 3*-5 4-5* 5-5* 6*-56-6 → 7-6Bublik A. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-406-5 → 6-6Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5Bublik A. 0-15 15-15 15-30 15-404-5 → 5-5Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-5 → 4-5Bublik A. 15-0 30-0 40-03-4 → 3-5Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-4 → 3-4Bublik A. 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 2-4Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-151-3 → 2-3Bublik A. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-2 → 1-3Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 1-2Bublik A. 15-0 30-0 30-15 40-151-0 → 1-1Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0
    2 Aces 73 Double Faults 564% (52/81) 1st Serve 59% (52/88)63% (33/52) 1st Serve Points Won63%(33/52)59% (17/29) 2nd Serve Points Won 67% (17/36)78% (7/9) Break Points Saved 67% (6/9)11 Service Games Played 1137% (19/52) 1st Serve Return Points Won 37% (19/52)53% (19/36) 2nd Serve Return Points Won 41% (12/29)33% (3/9) Break Points Converted 22% (2/9)11 Return Games Played 1162% (50/81) Service Points Won 57% (50/88)43% (38/88) Return Points Won 38% (31/81)52% (88/169) Total Points Won 48% (81/169) LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Sinner vince in rimonta una battaglia durissima vs. Khachanov, che partita!

    Jannik Sinner

    Che cuore, che testa, che fisico, che tennis e che vittoria Jannik! Sinner rimonta un set e supera nella stretta finale del terzo Karen Khachanov, guadagnando l’accesso agli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami. 4-6 7-6 6-4 lo score a favore dell’azzurro, bravissimo a trionfare dopo una battaglia durissima, dando il meglio di sé nei momenti decisivi, il tiebreak del secondo e tutto il terzo set, chiuso con un saldo nettamente favorevole tra vincenti ed errori.
    Il match si è giocato in condizioni estreme per calore e intensità del sole. Nonostante il fattore ambientale, la partita è stata di una intensità mostruosa nel primo set, lunghissimo e sofferto per entrambi. I due se le sono “date di santa ragione”, con scambi brutali per intensità e spinta. Nessuno cedeva di un centimetro, scaraventando il massimo della forza su ogni palla sparata dal rivale. La definizione esatta di braccio di ferro tennistico. Per questo si poteva temere che Khachanov, obiettivamente più attrezzato sul piano meramente atletico, potesse trarne vantaggio alla fine. Invece Jannik dopo aver ceduto un primo set durissimo e infinito, e sembrando visivamente più provato, ha addirittura alzato la qualità del suo gioco. Nonostante il servizio non l’abbia assistito per larghi tratti del match, la sua spinta non è calata ma ha cercato di verticalizzare al massimo, insistendo col diritto sul diritto del rivale, pizzicandolo spesso in contro piede (è la fase di scambio che il russo gestisce peggio in assoluto). Karen dal secondo ha concesso niente col servizio, ma qua è venuta fuori la classe e qualità di Sinner, quella del Campione. Ha giocato in modo super il tiebreak, aggressivo in risposta, preciso al servizio, con grandissima velocità e concretezza. E nel terzo set, quando la stanchezza poteva presentargli il conto, ha velocizzato ancor più gli scambi, si è affidato al rovescio (preciso e spettacolare nella direttrice cross oggi) e ha provato in risposta ad entrare, a volte sbagliando ma mettendo pressione all’avversario. Incredibile come, nonostante la fatica ed i tanti rischi presi, proprio nel terzo set Jannik abbia tirato tre volte più vincenti degli errori, segnale evidente di quanto l’azzurro sia fortissimo sul piano mentale, assai lucido e presente; conferma di quanto stia crescendo sul piano fisico, perché reggere e salire addirittura sul finale del match è stato clamoroso; e di quanto tecnicamente sia già forte, con ampi margini di crescita in tante piccole cose. Per esempio al servizio: i pochi doppi falli gli sono costati carissimi, e la prima non l’hai aiutato per buona parte del match. Nonostante Khachanov se le sia giocate mediamente bene, un po’ troppe palle break non trasformate per Jannik, non sempre riesci a vincere quando non converti così tante chance. Oggi però molto bene col diritto: potente, stabile, il rapporto rischio rendimento è stato altissimo, e gli ha pagato dividendi straordinari.
    L’ottimo coach Piatti all’inizio della stagione affermava che il suo pupillo aveva bisogno di giocare match duri, in condizioni scomode e difficili, per crescere. Beh, oggi Jannik ha dimostrato che il percorso è corretto e che sta imparando tantissimo. A lottare, a soffrire, a giocarsela sempre e comunque con il suo tennis potente in progressione. E a vincere. Applausi, grandissima e importante vittoria.

    Ecco la cronaca del match.
    Il match scatta con Sinner al servizio. Subito aggressivo l’azzurro, diritto potente e via avanti. Stesso schema per Khachanov, palla pesante e avanti a forzare l’errore di Jannik. Solo due 15, ma la sensazione è che, come nei due precedenti, il match sarà un confronto durissimo di potenza, un vero braccio di ferro. Sinner spedisce malamente in rete un rovescio sul 30 pari, c’è una palla break per il russo. Bene Jannik, manovra con ottima profondità, muove Karen e lo porta all’errore. 1-0 Sinner. Anche con Khachanov al servizio, il canovaccio tattico non cambia: grande forcing, si spinge di potenza soprattutto col diritto. E anche il russo sbaglia sul 30 pari e c’è una chance di break per Jannik sul 30-40. Con un diritto pesante Karen la cancella. Un bel rovescio cross dell’azzurro è leggermente deviato dal net, Karen sbaglia. Seconda palla break per Jannik, e seconda di servizio… Scambio violento centrale, Sinner non gestisce bene un colpo più corto del rivale, spedendo la palla lunga. Benissimo l’altoatesino in questa fase: risponde profondo, guadagna un metro di campo e imbastisce un pressing che gli apre il campo per l’affondo. Terza palla break per l’azzurro nel game. Niente da fare, Khachanov entra col rovescio lungo linea e chiude. Siamo solo al secondo game, ma la lotta è già feroce. Quanto corre il diritto di Jannik, cross fantastico in allungo, vale la quarta palla break. Ma col servizio Karen si salva ancora, come sulla quinta palla break. 22 minuti di partita, siamo ancora nel secondo game, con 7 palle break non trasformate dall’azzurro. Il break FINALMENTE arriva all’ottava palla break, con un diritto violento dopo una risposta sulla riga. 2-0 Sinner, dopo un game da 17 minuti e 44 secondi e 28 punti. Rabbiosa la reazione del russo dopo aver ceduto il servizio in apertura, spinge come un forsennato col diritto, vola 0-30 e quindi 0-40 con un bel rovescio cross. Tripla chance del contro break per Karen. Bravo Jannik a muovere il rivale, facendolo correre verso destra, la direttrice in cui ha meno controllo in corsa. Cancella le tre palle break e continua a martellare con un’intensità e lunghezza di palla clamorose, con Khachanov che regge e a sua volta spinge senza tirarsi indietro. Gli scambi sono di una potenza e intensità paurose. Alla fine è Sinner a cedere alla quarta palla break, un diritto vola via. 31 minuti di battaglia, Sinner avanti 2-1 ma servirà Khachanov. Il russo vince a 15 il quarto game, molto aggressivo e sostenuto dal servizio. 2 pari. Solo quattro game, ma Jannik si piega dopo un recupero e rifiata, il gioco è durissimo con quest’intensità e lunghi scambi in progressione. Nel quinto game il primo doppio fallo del match costa a Sinner, sul 40 pari, una palla break. Altro doppio fallo! Sinner perde di nuovo il servizio, da 2-0 avanti, ora è sotto 2-3, con Khachanov al servizio. L’azzurro sembra aver pagato lo sforzo di questo set così intenso e lottato su ogni palla, ma alla risposta alza di nuovo l’intensità. Grazie a risposte profonde provoca gli errori del russo ed entra col diritto. Sale 15-40 e strappa il game al rivale, con un diritto molto largo di Karen. 3 pari, torna l’equilibrio. Finalmente vince un game “facile” l’azzurro, torna avanti 4-3 con un parziale di 8 punti a due. L’ottavo game è un’altra battaglia feroce. Si procura altre 3 palle break Sinner, ma è bravo Khachanov col servizio, quasi non si gioca. 4 pari. Si innervosisce l’azzurro, tira anche una pallata fuori per la frustrazione delle chance non sfruttate. Nono game, Jannik serve e va in difficoltà, Karen gioca un paio di punti molto consistenti mentre l’azzurro si fa trovare un po’ fuori posizione. 15-40, due palle break per il russo. Con coraggio Khachanov pressa col diritto e chiude di volo. Break Khachanov, avanti 5-4, con Sinner che pare in difficoltà al cambio di campo, spossato dal mix di fatica e calore. Anche Karen usa il ghiaccio sulla testa per abbassare la temperatura, caldissima non solo agonisticamente ma anche climaticamente. Chiude 6-4 il russo, al secondo Set Point, chiamando a rete Jannik, dopo 1h e 10 minuti. Un set vinto da Khachanov soprattutto per maggior resistenza fisica, con troppe palle break sprecate (o non trasformate) dall’azzurro, solo 2 su 12 (contro 3 su 8 per Karen). Dopo non aver sfruttato la palla per il possibile allungo sul 5-3, Sinner ha patito un parziale di 3 punti a 12 che è risultato decisivo.
    Secondo set, Sinner serve per primo e parte male. Un paio di errori gli costano lo 0-30, e quindi un rovescio lungo il 30-40. Suona l’allarme per l’azzurro, è momento è delicato e la prima non lo aiuta. Si salva con un pressing ben gestito Jannik, ottima velocità senza rischi eccessivi. 1-0 avanti l’azzurro. Il match ha la prima accelerata: dopo oltre 1h e 20, i game corrono veloci sui servizi. Nel quarto, Sinner ha una piccola chance, si porta 0-30, ma Khachanov infila quattro punti (soprattutto col servizio) e impatta sul 2 pari. Karen in questo set rispetto a Jannik ricava molto dal servizio e anche dal rovescio lungo linea, alcuni lasciano fermo l’azzurro; mentre Sinner è efficace col diritto cross al secondo colpo, un contro piede che il rivale rigioca a fatica. 4 pari, c’è ancora un discreto forcing ma con scambi assai meno lunghi e tirati rispetto al primo set, quasi “disumano”. Jannik trova un buonissimo game, comanda dal centro del campo e si porta 5-4. Ora tutta pressione è sul russo, che però ha servito benissimo nel set finora. E continua a servire bene, quarto game a zero nel set, e 5 pari. La prima dell’azzurro è assente, Karen lotta e fa sentire “il fisico”. Si va ai vantaggi e… doppio fallo, provocato probabilmente dalla durezza degli ultimi due scambi. Palla break delicatissima… Niente prima, ma Jannik si salva lasciando partire un’accelerazione di rovescio cross fantastica, con poco margine ma grandissima qualità. Finalmente trova due belle prime di servizio, con le unghie resta avanti nel set, 6-5, e soprattutto riesce ad esser aggressivo in risposta. Trova profondità, guadagna campo e spinge, chiudendo due punti in progressione. 15-30, a due punti dal set Jannik. Esagera col rovescio, ingolosito dal momento favorevole. Khachanov respinge l’assalto dell’azzurro, 6 pari, il tiebreak decide il set. Pare bene Jannik, comanda col diritto e chiude con un bel vincente, 1-0. Di poco larga un’accelerazione di rovescio che sarebbe stata vincente, 1 pari. Bellissimo il terzo punto: grande pressing, Jannik viene avanti in contro tempo e trova una volée di tocco perfetta, 2-1 Jannik e quindi 3-1 con una fiondata di diritto inside out imprendibile. Una prima al corpo gli regala il punto del 4-1, buon vantaggio per l’azzurro. Pressa sulle righe Sinner, Khachanov rimanda tutto e alla fine è l’azzurro il primo a sbagliare. Si gira 4-2 Sinner e poi 5-2, con un’altro punto fantastico di Jannik, intenso e preciso. Urla al suo angolo il russo, sorpreso dalla intensità e qualità di Sinner in risposta nel tiebreak, dopo un set in cui non aveva inciso molto. Un altro scambio ben condotto vale all’azzurro il 6-2, 4 set Point. Basta il primo, con un “crossettino” di rovescio delizioso manda fuori campo Khachanov. 7-2, tiebreak dominato con grandissima qualità e focus. Karen pareva più costante e sicuro nel set, ma nel game decisivo Jannik ha alzato il livello in modo incredibile.
    Terzo set, il primo a servire è Khachanov. A zero si porta 1-0. Sinner lascia correre il braccio, a 15 impatta 1 pari. Con oltre 2 ore di tennis in grande spinta sulle gambe e in condizioni pesantissime per il calore infernale, i due cercano di più il vincente, e ne guadagna anche lo spettacolo con scambi più rapidi. E rapido corre il set, seguendo i turni di servizio, senza chance di break nei primi sei game. Settimo game, Sinner da fermo trova due diritti fulminanti, da 30-0 siamo 30 pari. Karen cerca addirittura un serve and volley per togliere sicurezza alla risposta dell’azzurro, seguendo una prima violentissima. 4-3 Khachanov. Non molla niente Sinner, spinge e verticalizza chiudendo l’ultimo punto del game di volo, in scioltezza. 4 pari. Nel nono game Sinner ha lo sguardo infuocato come la calura di Miami, sprinta, rimette, accelera. Si porta ai vantaggi e trova un punto in recupero ASSURDO, sprinta da due metri fuori dal campo e tocca cross col diritto pizzicando la riga. Khachanov lo guarda esterrefatto, è palla break per Jannik. Spara una risposta violenta sui piedi del russo Jannik, si prende di forza il punto che gli vale il BREAK da 40-15. Sinner serve per il match sul 5-4. Inferocito il russo al cambio di campo, consapevole di aver ceduto nel momento più delicato, ma è stato l’azzurro a prendersi il vantaggio, con pieno merito e coraggio. Khachanov non molla, da 30-0 torna in vita con due bordate a tutte, 30 pari. Gran prima esterna e diritto inside out in avanzamento, Sinner si procura il Match Point! Eccolo!! Una botta al centro e la risposta vola via. Game Set Match Sinner. Che cuore, che sofferenza, che classe. Sinner vince in rimonta, dando una dimostrazione di forza fisica e mentale incredibile. 2h e 51 minuti e vola negli ottavi. Applausi Jannik!

    Marco Mazzoni
    2. [21] Jannik Sinner vs [14] Karen Khachanov ATP ATP Miami Sinner J.476 Khachanov K.664 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 3Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4Khachanov K. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A4-4 → 5-4Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4Khachanov K. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-3 → 3-4Sinner J.2-3 → 3-3Khachanov K. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Khachanov K. 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 1-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1Khachanov K. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 4-2* 5*-2 6*-26-6 → 7-6Khachanov K. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-306-5 → 6-6Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-5 → 6-5Khachanov K. 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-154-4 → 5-4Khachanov K. 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4Sinner J. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-3 → 4-3Khachanov K. 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-2 → 3-2Khachanov K. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2Sinner J. 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1Khachanov K. 15-0 30-0 40-01-0 → 1-1Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Khachanov K. 15-0 30-0 40-0 40-154-5 → 4-6Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-404-4 → 4-5Khachanov K. 15-0 30-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4Sinner J. 30-0 40-0 40-153-3 → 4-3Khachanov K. 0-15 0-30 15-15 15-30 15-402-3 → 3-3Sinner J. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A2-2 → 2-3Khachanov K. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 2-2Sinner J. 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A2-0 → 2-1Khachanov K. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Sinner J.15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Miami: Ottimo esodio per Jannik Sinner, domina Hugo Gaston in due rapidi set

    Jannik Sinner

    Esordio in scioltezza per Jannik Sinner al Masters 1000 di Miami. L’azzurro supera 6-2 6-2 il francese Hugo Gaston, mostrando in campo un tennis troppo più potente, preciso e consistente. Netta la superiorità dell’azzurro, come dimostrano anche i numeri di fine partita. Dopo domani sfiderà il vincente di Khachanov vs. Hanfmann.
    Davvero un buon ingresso nel torneo per Jannik, che da favorito si è preso il match con il suo tennis potente in progressione. Non ha servito nemmeno così bene, ma Gaston non è mai riuscito ad entrare davvero in partita, ad imporre la sua manualità e variazioni. Sinner ha letteralmente un’altra cilindrata, ha sbagliato poco (concesso solo 4 punti in risposta nell’ottimo primo set, praticamente perfetto) e si è salvato bene nell’unico game in cui ha concesso palle break, a metà del secondo set. Il diritto di Sinner è stato potentissimo, soprattutto nella direttrice cross, mettendo a nudo la difficoltà del francese nel trovare difese lunghe e precise. Jannik ha “sfondato” l’avversario colpo dopo colpo, fin dalla risposta, guadagnando campo e chiudendo spesso a rete, con buone soluzioni “a chiudere”, più di forza che di tocco. Forse su terra battuta Gaston potrebbe impensierire Sinner con tante variazioni e cambi di ritmo, ma sul veloce, con queste condizioni di rimbalzo piuttosto alto e regolare, su cui Jannik può entrare di potenza e con discreto tempo, davvero non c’è gara tra i due. Infatti quando Gaston ha provato a spingere di più, è finito fuori giri. L’aspetto migliore del match per l’azzurro è l’aver durato poca fatica, aver giocato in modo consistente col diritto e spinto con regolarità e precisione per tutto l’incontro, senza pause o incertezze. Bravo Jannik.

    Ecco la cronaca del match.
    Si inizia con il francese al servizio. La prima scossa arriva nel terzo game: Sinner risponde profondo, entra in campo e spinge, trovando anche un paio di volée molto ben eseguite. Si procura una palla break con un diritto davvero pesante lungo linea. Gaston spedisce in rete un rovescio banale. Break Sinner, avanti 2-1 e servizio. Consolida il break l’azzurro, tenendo a 15 il game di battuta, e continua a martellare alla risposta. Strappa di nuovo il servizio al francese alla seconda palla break, con un gran passante in corsa col diritto, a castigare una discesa a rete fin troppo coraggiosa di Hugo. 4-1 e doppio break per Sinner. Molto solido l’azzurro al servizio, il diritto fila, di rovescio è preciso. Prova a scappare dal pressing di Jannik il francese, ma la sua creatività produce più errori che soluzioni vincenti. Troppo più potente e consistente il tennis dell’azzurro, che vola 5-1 e chiude 6-2 con l’ennesima bordata di rovescio, non contenuta del rivale. Ottimo Jannik, consistente, senza tremare, in meno di mezz’ora di gioco. Superiore in tutti i settori in questo primo parziale, con un numero secco a confermare il gap tra i due: Jannik ha vinto il 92% dei punti con la prima. Dominio.
    Secondo set, inizia Gaston al servizio, ed è subito un game molto complicato. Inizia malissimo con un doppio fallo, per sfuggire alle risposte molto lunghe dell’azzurro. Jannik non trasforma la prima palla break con una volée non facile in allungo, chiamato a rete da una smorzata; nemmeno la seconda, larga una risposta. Ma ne strappa una terza, con un attacco potente e veloce. È quella buona: un diritto pesantissimo cross “spacca” la resistenza di Hugo, che spedisce largo. Break Sinner, subito avanti 1-0 e servizio. La prima dell’azzurro non entra con regolarità, ma Gaston non ne approfitta, troppi errori cercando la riga, il francese sembra cercare soluzioni superiori alla sua cilindrata, finendo spesso fuori giri. Jannik in sicurezza veleggia avanti 2-0 nel vento di Miami, col vento in poppa. Col diritto Sinner trova potenza e lunghezza, un ritmo superiore alla difesa di Gaston. Ed è anche oggi molto pronto a scattare in avanti a prendersi il punto a rete appena il rivale accorcia. Gaston resta in scia, e nel sesto game approfitta della prima pausa di Sinner. Niente prima, due errori banali in spinta. 0-30. Gli errori diventano tre, un altro diritto (mal centrato) scappa di poco lungo. 15-40 e prime palle break per il francese. Bene l’azzurro sotto pressione: spinge in progressione e chiude in avanzamento; pressa a tutta anche sulla seconda, nonostante la difesa estrema del rivale, forzando l’errore di Hugo. Un altro unforced costa la terza palla break del game a Jannik. Gaston regala, impattando male una risposta di rovescio su di una seconda bella carica di spin. Ace per Jannik e quindi prima vincente. Ritrovando il servizio, Sinner si salva e supera il piccolo momento di difficoltà. Sale 4-2 l’azzurro e spinge forte in risposta. Sul 30 pari arriva il terzo doppio fallo di Gaston, preoccupato dalla qualità in risposta di Jannik. Prova a venire avanti il francese, gioca pure benino di volo, ma Sinner arriva in corsa e spara un altro passante cross violento e preciso, imprendibile. Break Sinner, 5-2, ad un passo dal successo. Servizio, rovescio, 40-0 e tre Match Point. Ok il secondo, larga la risposta del francese. Solido, concreto, sicuro. Ottimo ingresso nel torneo per Jannik, un’oretta di buon tennis senza sbavature, senza perdere il servizio, con l”81% di punti vinti con la prima e 67% con la seconda.

    Marco Mazzoni
    [21] Jannik Sinner vs [WC] Hugo Gaston ATP ATP Miami Sinner J.66 Gaston H.22 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 2Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 6-2Gaston H. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-404-2 → 5-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 4-2Gaston H. 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-1 → 3-1Gaston H. 15-0 30-0 40-02-0 → 2-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-0 → 2-0Gaston H. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 6-2Gaston H. 15-0 30-0 30-15 40-155-1 → 5-2Sinner J. 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1Gaston H. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A3-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-152-1 → 3-1Gaston H. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-401-1 → 2-1Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Gaston H. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    ATP Dubai: Sinner cede in tre set a Karatsev, bravissimo il russo ad appoggiarsi ai colpi dell’azzurro

    Jannik Sinner a Dubai 2021

    Nello sport si vince e si perde, a volte semplicemente perché l’avversario è stato più bravo. È accaduto oggi a Jannik Sinner, sconfitto in tre set dal russo Aslan Karatsev, vera rivelazione del 2021 dopo un Australian Open clamoroso. 6-7 6-3 6-2 lo score a favore del russo. L’azzurro era partito come un razzo: servizio ottimo, diritto potente, pressing micidiale dritto per dritto e via, subito in vantaggio. Il russo stentava ad entrare nel match, travolto. Poi ha ritrovato il servizio, ha avanzato di un metro la posizione in campo riuscendo ad appoggiarsi molto bene sui colpi potenti di Sinner. Jannik è stato bravissimo a tenere a metà del primo set, quando Karatsev ha iniziato a macinare il suo miglior tennis, e quindi giocare un tiebreak perfetto. Ma all’inizio del secondo il russo ha iniziato a martellare a tutta, con grande anticipo e precisione. Alla quinta palla break è scappato via, e qua il match è girato. Sinner ha perso il controllo degli scambi ma non ha mai mollato. Ceduto il secondo parziale, nel terzo è andato subito sotto, ma con una reazione leonina ha strappato il servizio al rivale e avuto due palle break sul 2-1 per portarsi avanti 3-1. Qua un rovescio sparato in rete con troppo impeto (non avrebbe fatto il punto, era in scambio) gli è costato carissimo, quel momento era la chance per scappare via, il russo era nervoso in quella fase. Scampato il pericolo, Karatsev ha ricominciato a sparare accelerazioni micidiali, bellissime, trovando con poco sforzo grande velocità incontrando la palla dell’azzurro con timing perfetto, finendo per scappare via verso il successo. Sinner è calato d’intensità, un po’ di alti e bassi rispetto alla prestazione mostruosa per continuità prodotta ieri vs. Bautista. Soprattutto è andato sotto appena il servizio non l’ha più sostenuto, perché le qualità di Karatsev in risposta sono notevoli.
    La vera differenza è venuta però sul piano squisitamente tattico. Sinner per vincere oggi doveva essere più continuo al servizio e riuscire a tenere un’intensità tale nello scambio da buttare Karatsev un metro più dietro, come all’avvio, oppure riuscire a sporcare di più la palla per non consentire al rivale di appoggiarsi e accelerare in sicurezza. Appena Karatsev ha trovato punti con la prima, in risposta si è preso molti rischi – trovando molti punti sulle seconde di Jannik – e soprattutto è salito in cattedra con i suoi colpi angolati. Mentre Sinner cercava la profondità in progressione, Karatsev è uscito dalla morsa dell’azzurro impattando in anticipo e trovando angoli stretti bellissimi, soprattutto col rovescio, facendo pochissima fatica e “spaccando le gambe” all’azzurro, spostato fuori posizione a rincorrere. Per produrre un tipo di tennis del genere, serve talento, sensibilità e grande timing. Karatsev è salito in cattedra dal secondo set, trovando accelerazioni davvero importanti per vincenti diretti o aprendosi il campo per il successivo affondo. Il tennis del resto è uno sport assai geometrico, oggi la precisione e qualità di Aslan è stata superiore alla quantità e pressing di Jannik.
    Resta un buonissimo match per l’azzurro, che non ha mollato mai e imparerà tanto da quest’esperienza.

    Ecco la cronaca dell’incontro.
    Il match di quarti di finale scatta alle 13.56, con Sinner alla battuta. La prima è subito potente e precisa, praticamente non si gioca. In meno di un minuto muove lo score, 1-0. Jannik gioca colpi molto profondi, allontanando già dalla risposta Karatsev, costretto all’errore. 15-30 e poi 15-40, due immediate palle break per l’azzurro. Un doppio fallo sulla seconda regala a Jannik il BREAK. 2-0 e servizio, inizio incerto per il russo, molto presente invece Sinner, che continua a spingere con intensità e velocità anche nel terzo game. 12 punti a 2i n appena 7 minuti. 3-0 Sinner, in totale controllo del match in quest’avvio, che non poteva essere migliore per l’azzurro. Aslan entra in partita con il servizio, addirittura un Ace di seconda al centro, a tutto rischio, ma nello scambio sembra incerto, non arriva bene sulla palla e i suoi colpi non sono precisi. 3-1 Sinner. Nel quinto game il russo inizia a macinare anche nello scambio, grazie ad un paio di rovesci precisi in anticipo, ma Jannik lo tiene a bada con il diritto, davvero potente e preciso nella direttrice cross dal centro. 4-1 Sinner. Settimo game, Karatsev riesce a tenere un buon ritmo nello scambio, grazie ad un nastro fortunato ed una risposta perfetta in lungo linea si procura la prima palla break del match. La cancella Jannik con una bordata di servizio. Segue un rovescio cross dal centro colpito in contro balzo con una sicurezza totale, bellissimo e vincente. C’è lotta per la prima volta nel match perché Aslan ha spostato indietro la posizione in risposta e riesce ad iniziare lo scambio. Sinner è costretto ad affrontare un’altra palla break, lo aiuta di nuovo il servizio, ma capitola alla terza chance, molto precisa una risposta angolata del russo. Break Karatsev, il set torna in equilibrio sul 4 pari. È momento assai favorevole per Aslan, preciso in spinta grazie a colpi molto angolati che non permettono a Sinner di imbastire il suo pressing di potenza in progressione. Viene pure avanti a toccare di fino Karatsev, 0-30. “On Fire” il russo. Finalmente Sinner ritrova il miglior servizio, deve interrompere il momento top del rivale con qualche punto “facile”. Con quattro punti di fila senza scambiare, Sinner si porta 5-4. Bravissimo Jannik in risposta: sposta il rivale col cross e via entra a tutta con l’accelerazione inside out. 0-30, a due punti dal set l’azzurro. Karatsev si aggrappa al servizio, meno potente ma ben lavorato, per spostare Jannik dalla miglior posizione per spingere. Si va ai vantaggi. L’azzurro spinge a tutta, con grande coraggio, ma è davvero poco fortunato col nastro, un paio di deviazioni tutte favorevoli al russo lo salvano. 5 pari. Fa pugno verso il suo angolo Sinner dopo aver piazzato l’Ace che lo porta 6-5. Karatsev non concede nulla, trova ottimi angoli in sicurezza, il set si decide al tiebreak. Jannik piazza una gran prima e spinge come un forsennato alla risposta, vola avanti 2-0. Il diritto dell’azzurro è profondo e preciso, insiste sul cross per pizzicare il diritto di Karatsev, meno preciso quando è costretto a giocarlo in corsa verso l’esterno. La tattica funziona, 4-1 Sinner. Si difende con le unghie Aslan, resiste al pressing di Jannik e vince due punti; ma il servizio di Sinner è perfetto. Due punti senza giocare, 6-3 e tre Set Point consecutivi per l’azzurro. Bravissimo il russo a salvarsi sul secondo, con un diritto strettissimo per uscire dalla morsa di Jannik. Chiude Sinner al terzo, grazie ad uno scambio lungo e velocissimo, con un rovescio di Aslan di poco largo. 7-6 Sinner, bel set, ottima qualità generale quando il russo è salito. Bravo Jannik a resistere al ritorno di Aslan, pressare al momento giusto e ricavare punti decisivi con il servizio.
    Secondo set, Karatsev alla battuta. A 30 muove lo score, portandosi avanti, ed è molto aggressivo in risposta, cercando di allontanare Sinner dalla riga di fondo per infilarlo con i suoi colpi angolati. Si va ai vantaggi. Un brutto doppio fallo costa all’azzurro un’immediata palla break, infastidito per un time violation. Karatsev rischia in risposta sulla seconda, ma la palla fila via lunga. Le chance diventano due, un rovescio di Jannik muore in rete. Che ritmo Sinner, col rovescio disegna il campo mooooolto vicino alle righe e si salva. Ma Alsan trova una risposta cross bellissima, terza palla break. Ace Sinner, freddissimo l’azzurro, che poi corre a rete e trova un tocco di volo magistrale. Livello di gioco altissimo in quest’inizio di secondo set, tra accelerazioni micidiali e scambi ad altissimo ritmo, molti vincenti e pochi errori negli scambi. Il secondo doppio fallo nel game costa la quarta palla break… Ancora col rovescio Sinner trova profondità e precisione. L’orologio segna 10 minuti nel game, battaglia e spettacolo. Due accelerazioni del russo toccano la riga, il break arriva alla quinta palla break. 2-0 Karatsev. Gran momento per Alsan, super aggressivo e preciso nel trovare accelerazioni quasi imprendibili. Consolida il vantaggio, avanti 3-0. Sinner entra nel set, con un game laborioso (ma senza concedere palle break). Il set scorre sui turni di servizio, con il russo in controllo, pochi errori e grandi accelerazioni sempre molto angolate. Sinner resta in scia, buon game a zero per il 3-5. Karatsev serve per chiudere il parziale. Regala un paio di errori, poco preciso col diritto e 0-30; ma col rovescio il russo è letale. Chiude 6-3 con l’ennesimo rovescio cross vincente. Un set meritato, ha capitalizzato l’ottima partenza con pochissimi errori e tante accelerazioni vincenti; poco incisivo in risposta l’azzurro.
    Terzo set, Sinner inizia alla battuta. La prima non è costante, Karatsev ne approfitta in risposta; come sul 30 pari, con un bel lungo linea col diritto. Immediata palla break per il russo. Come se la gioca Aslan: risposta precisa, cross di diritto e via a tutta lungo linea da destra. Sinner resta impietrito. Break Karatsev, Jannik è costretto a rincorrere, brekkato da 30-0 con quattro punti di fila. L’azzurro reagisce, molto aggressivo provoca tre errori del rivale, 15-40 e due palle del contro break immediato. Con un diritto perfetto Alsan cancella la prima, ma è costretto a cedere sulla seconda, sballottato da un ritmo infernale di Jannik. Contro Break, 1 pari. Si fa fatica al servizio adesso, l’efficacia delle prime è crollata e chi è alla risposta trova profondità e angolo. Sinner sotto 0-30… Ringhia dal fondo e trova pure una volée acrobatica che passa la rete per miracolo. Quattro punti in fila per l’altoatesino, che si porta avanti 2-1. Niente prime anche per Karatsev, che si innervosisce sul pressing dell’azzurro e sparacchia fuori tre palle. 15-40, due chance per l’allungo per Jannik. Cancella la prima col servizio il russo, e si salva sulla seconda grazie al classico “unforced” di Sinner, errore un po’ banale in un momento che poteva essere decisivo. 2 pari. Dopo oltre un ora di tennis di altissima qualità, ora, forse anche per stanchezza, fioccano gli errori. Sinner forza col diritto, esagera nella spinta e crolla sotto 15-40. Da destra cancella la prima palla break con Ace esterno; ma un rovescio troppo teso scuote il nastro, restando dalla parte di campo. Sinner passa dal possibile 3-1 e servzio ad un break sotto sul 2-3. Troppi errori di Jannik, forse un po’ stanco, leggermente in ritardo con i piedi nonostante la grande spinta. Karatsev in sicurezza consolida il vantaggio, 4-2, e in risposta prende il sopravvento nel settimo game. Si piega Jannik, in difficoltà in questa fase. Va sotto di nuovo 15-40, Aslan può scappare via definitivamente. L’azzurro lotta, trova una bella prima e quindi rischia un attacco col diritto molto pesante, centrale ma efficace. Ai vantaggi, Karatsev si appoggia benissimo sul diritto del’azzurro e chiude con una bordata cross ingestibile. Doppio Break Karatsev, 5-2 e servizio, ormai ad un passo dalla vittoria. Chiude con Ace Aslan, 6-2 al terzo dopo 2h e 29 minuti. Applausi al russo, ingiocabile in spinta dal secondo set per larghi tratti del match. Applausi anche a Sinner, che ha disputato una buonissima partita ma non è riuscito a cogliere delle chance in momenti chiave, subendo poi l’impeto del rivale.

    Marco Mazzoni
    [WC] Aslan Karatsev vs [16] Jannik Sinner ATP ATP Dubai Karatsev A.666 Sinner J.732 Vincitore: Karatsev A. ServizioSvolgimentoSet 3Karatsev A. 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 6-2Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-2 → 5-2Karatsev A. 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2Sinner J. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-2 → 3-2Karatsev A. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-301-1 → 1-2Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-401-0 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-305-3 → 6-3Sinner J. 15-0 30-0 40-0 40-155-2 → 5-3Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-1 → 4-2Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-1 → 4-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-0 → 3-1Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-0 → 2-0Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 3-5* 3*-6 4*-6 5-6*6-6 → 6-7Karatsev A. 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-305-5 → 5-6Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-5 → 5-5Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 4-5Karatsev A. 15-0 30-0 40-03-4 → 4-4Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A2-4 → 3-4Karatsev A. 15-0 30-0 40-0 40-151-4 → 2-4Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4Karatsev A. 15-0 30-0 40-0 40-150-3 → 1-3Sinner J. 15-0 30-0 40-00-2 → 0-3Karatsev A. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-400-1 → 0-2Sinner J.15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    6 Aces 104 Double Faults 467% (62/92) 1st Serve 57% (62/109)79% (49/62) 1st Serve Points Won 65% (40/62)50% (15/30) 2nd Serve Points Won 51% (24/47)67% (4/6) Break Points Saved 64% (9/14)15 Service Games Played 1435% (22/62) 1st Serve Return Points Won 21% (13/62)49% (23/47) 2nd Serve Return Points Won 50% (15/30)36% (5/14) Break Points Converted 33% (2/6)14 Return Games Played 1570% (64/92) Service Points Won 59% (64/109)41% (45/109) Return Points Won 30% (28/92)54% (109/201) Total Points Won 46% (92/201) LEGGI TUTTO

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    ATP Dubai: Sinner doma Bautista Agut 7-5 al terzo vincendo un match durissimo. Vola ai quarti di finale

    Jannik Sinner

    “Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare”. Nessuna massima è più azzeccata per descrivere la prestazione odierna di Jannik Sinner. L’azzurro è stato durissimo e continuo per tutto il match, superando Roberto Bautista Agut con lo score di 6-4 3-6 7-5. Una vittoria costruita punto dopo punto, “spallata dopo spallata”, accelerazione dopo accelerazione, soprattutto nella stretta finale, quando si è deciso questo match, durissimo, un braccio di ferro tra due colpitori “veri”, sempre in spinta, sempre in progressione. Nei quarti sfiderà il vincente di Sonego – Karatsev, nel terzo set in questo momento.
    Sinner oggi merita un lunghissimo applauso, perché la partita era obiettivamente complicata, per il valore dell’avversario (uno che gioca sempre benissimo in questo torneo, tra l’altro) e perché di fatto giocava a specchio, affrontando un rivale dotato di un tennis assai simile ma con tantissima esperienza in più. Per vincere era necessario mantenere altissima la concentrazione, non avere pause per consentire l’allungo di Bautista, e spingere con ancor più forza e precisione del “martello” iberico. La partita è stata non particolarmente “bella” perché il gioco è stato un po’ monocorde, in continua spinta da parte di entrambi senza grandi variazioni, ma di una intensità micidiale. Una delizia per i palati che prediligono la palla che corre a tutta, senza compromessi. Jannik si è meritato il successo sotto tutti i punti vista: è stato assai continuo e intenso sul piano fisico e mentale, chiave decisiva per il successo vista che la maratona era certa (Bautista non regala MAI niente); ha servito davvero bene per quasi tutta la partita, ricavando Ace in momenti decisivi; il diritto l’ha sostenuto con assai meno imprecisioni dell’ultimo periodo, forse anche perché la palla veloce e piuttosto pulita di Bautista è “ideale” per esser impattata d’incontro e con potenza. Dove ha vinto il match Sinner? È stato bravissimo nei break decisivi, come a respingere diverse palle break, quindi ottimo nei momenti decisivi. Ha avuto solo una vera incertezza nel secondo set, è bastata a fargli perdere il set, segnale evidente di come fosse necessaria enorme quantità di prestazione per vincere questa sfida. Oggi Sinner l’ha prodotta, con spinta, determinazione e qualità. Oltre al servizio – oggi davvero decisivo – ha brillato col rovescio in spinta nei momenti in cui ha prodotto l’allungo. È stato bravo a sentire quei momenti, a non cercare a tutti i costi il diritto ma affidarsi al suo colpo più sicuro, più stabile. Ha fulminato Bautista con 4-5 accelerazioni improvvise, imprendibili e molto belle.
    Davvero una prestazione importante, ben più della vittoria, perché è il segnale evidente di come Sinner senta il momento, la sfida, e sappia elevare il suo livello contro i migliori, andandoli a sfidare senza paura nel loro territorio e cercando di imporre il suo gioco. Bravo bravissimo Jannik.

    Ecco la cronaca della partita.
    Si parte con Bautista al servizio. La palla corre, tennis verticale alla ricerca della massima velocità col diritto senza aprire troppo l’angolo. Il diritto di Jannik sembra ben centrato, come nei due set conclusivi del match di ieri vs. Bublik, si prende grandi rischi in spinta. Fin troppi, tanto che concede una palla break sul 30-40 nel secondo game. È bravo a cancellarla con un Ace esterno. Lo spagnolo non concede niente nei suoi turni di battuta, molto aggressivo dopo una prima solida e con Jannik non incisivo in risposta; più lavorati i punti nei game di servizio dell’azzurro, scambi più lunghi e complessi. Nel quinto game Roberto vince uno scambio lungo e durissimo sul 30 pari, altra palla break per Bautista Agut. Perentorio Jannik: servizio esterno, botta cross a spostare l’avversario e poi accelerazione violentissima di diritto a pizzicare l’angolo scoperto sul lungo linea. 3 pari, tennis in progressione di alto livello. L’equilibro non si spezza, 4 pari. Nel nono game, Sinner finalmente trova un paio di risposte ficcanti, riesce a prendere il comando dello scambio e chiude in avanzamento. Sul 30-40 arriva la prima palla break del match per l’azzurro, ma l’iberico se la gioca con calma e precisione. Sinner non molla la presa, se ne procura una seconda e spinge fortissimo col rovescio, forzando finalmente l’errore di Bautista, stremato dopo una difesa estrema. Break Sinner, bravissimo a strappare in tutti i sensi il gioco di servizio al rivale. Jannik serve per chiudere il set avanti 5-4. Occhio di falco aiuta l’azzurro, confermando un Ace al centro di un millimetro, per il 30-15. Arriva anche un Ace di seconda sul 30 pari, una parabola totalmente esterna sorprende Bautista. È set point. Altro Ace, che game di battuta Jannik! 6-4 Sinner, un set meritato, giocato punto su punto, si potrebbe spallata su spallata, come due sprinter sul rettilineo del traguardo. Bene il diritto, stabile e sicuro, ottimo al servizio soprattutto nei momenti decisivi.
    Secondo set, inizia Bautista alla battuta, ma sullo slancio dell’ottimo finale di primo set è l’azzurro a spingere e pungere. La risposta di rovescio è lunga e precisa, Sinner pressa ed avanza, portandosi 0-30. Roberto è costretto a prendersi rischi totali facendo correre il braccio a tutta per respingere l’assalto di Jannik. Con fatica, si salva muovendo lo score nel set, che avanza seguendo i turni di servizio senza scossoni. Bautista avanza di più nel campo rispetto al primo set, ma meno di quanto è solito fare perché il palleggio dell’azzurro è molto lungo. Sinner regge e ripaga il rivale con la stessa moneta, pressing ad altissima velocità, a portare Roberto all’errore. Due Ace nel sesto game portano l’azzurro ad impattare sul 3 pari. Nell’ottavo game arrivano due errori di Sinner (uno assai evitabile in spinta), gli costano un pericoloso 15-40, due palle break. Bravo l’azzurro nella prima, botta al centro incontenibile; è costretto a difendersi sulla seconda, fin dalla risposta molto precisa, quasi sulla riga, finendo per sbagliare. Break Bautista, serve per il set avanti 5-3. Bravissimo Roberto nel gestire di volo un passante molto insidioso di Jannik, si porta 30-15 e quindi serve una prima esterna perfetta. Due set point. Basta il primo: accelerazione fulminante col diritto lungo linea. Un break decide il secondo set a favore dell’iberico, bravo a capitalizzare un paio di incertezze di Jannik. Giocando punto su punto, basta un minimo passaggio a vuoto per decidere l’andamento di un set.
    Terzo set, scatta Sinner col servizio. Il canovaccio tattico resta lo stesso dei primi due set: enorme pressione in spinta per entrambi, è una partita di scacchi a tutto pressing, un braccio di ferro continuo. Si va ai vantaggi, un diritto di Jannik muore sul nastro, è palla break immediata per Bautista. Ace! Si salva l’azzurro, è il 12esimo del suo match. Non molla la presa Roberto, avanza e si procura un’altra chance per scappare avanti. Ancora con la prima, al centro, si salva Jannik. Grazie al quinto Ace nel gioco riesce a strappare questo durissimo primo game del set. Più rapido il turno di servizio dell’iberico, che impatta 1 pari. Terzo game, ancora problemi per Jannik. Un doppio fallo da sinistra gli costa uno 0-30 molto pericoloso. Rimedia con un Ace al centro, una bordata col diritto dal centro incontenibile e quindi un’altra prima potente e precisa. Finora il servizio sta sostenendo molto bene Sinner. 2-1 avanti l’azzurro. Si avanza senza scossoni, chi è alla risposta difficilmente riesce ad imporsi in questa fase del match, fino al sesto game. Jannik trova due bordate di rovescio, prima cross in avanzamento, poi perfetta in lungo linea, che lo issano 15-30. Bautista sembra tirare il fiato, niente prima. Sinner prende il comando dello scambio e tira una bordata che pizzica un minimo di riga. 15-40, due palle break per l’azzurro! Esagera nella spinta sulla prima, eccesso di rotazione e il diritto decolla; trova uno schema perfetto nella seconda: smorzata a portare avanti il rivale e via passante di rovescio. BREAK Sinner, strappa il servizio all’avversario e va servire avanti 4-2. Potente e chirurgico Jannik in questa fase, bravo a trovare l’allungo. Bautista cerca l’immediata reazione, entra a tutta in risposta portandosi avanti 15-30 e poi 30-40 per un diritto di Jannik di poco lungo. Palla break: scambio duro, il primo a sbagliare è Sinner. Contro Break Bautista, tutto da rifare, il match è in equilibrio sul 4 pari. Nono game, con coraggio l’altoatesino entra in campo e spinge alla massima velocità; si difende su ogni palla l’iberico, ma non riesce a contenere l’impeto di Sinner, che si porta avanti 5-4. L’azzurro si trova a due punti dal match sul 30 pari, ma Bautista non sbaglia e si porta 5 pari. La tensione è massima, ma Jannik continua a spingere e trova pure un tocco sotto rete cross di pregevolissima fattura, giocato in totale allungo, vincente. Al contrario, Roberto grazia l’azzurro con una volée disastrosa a campo aperto, che regala al nostro il punto del 6-5. Jannik costruisce un punto straordinario, palla dopo palla, bordata dopo bordata, sul terzo punto, issandosi 15-30, di nuovo a due punti dal match. Bautista rifiata, si prende un time violation, ma la sua prima è lunga. Il nastro spazza via la secondo, primo doppio fallo del match nel momento più delicato. Doppio Match Point Sinner !!! Un diritto cross che pareva destinato lungo si abbassa e muore sulla riga. Game Set Match Sinner!!!!
    Grandissima partita per Jannik, capace di vincere al fotofinish dopo un braccio di ferro durissimo, epico.

    Marco Mazzoni

    [16] Jannik Sinner vs [4] Roberto Bautista Agut ATP ATP Dubai Sinner J.637 Bautista Agut R.465 Vincitore: Sinner J. ServizioSvolgimentoSet 3Bautista Agut R. 0-15 15-15 15-30 15-406-5 → 7-5Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-305-5 → 6-5Bautista Agut R. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5Sinner J. 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 5-4Bautista Agut R. 15-0 30-0 30-15 40-154-3 → 4-4Sinner J. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-404-2 → 4-3Bautista Agut R. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-403-2 → 4-2Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-302-2 → 3-2Bautista Agut R. 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2Sinner J. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Bautista Agut R. 0-15 15-15 30-15 40-153-5 → 3-6Sinner J. 0-15 15-15 15-30 15-40 30-403-4 → 3-5Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4Sinner J. 0-15 15-15 30-15 40-152-3 → 3-3Bautista Agut R. 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3Sinner J. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Sinner J. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1Bautista Agut R. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Sinner J. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4Bautista Agut R. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A4-4 → 5-4Sinner J. 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4Bautista Agut R. 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-3 → 3-3Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3Sinner J. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Bautista Agut R. 15-0 30-0 40-01-1 → 1-2Sinner J. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-400-1 → 1-1Bautista Agut R. 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1
    16 Aces 53 Double Faults 163% (64/101) 1st Serve 65% (53/82)78% (50/64) 1st Serve Points Won 79% (42/53)38% (14/37) 2nd Serve Points Won 55% (16/29)71% (5/7) Break Points Saved 40% (2/5)15 Service Games Played 1621% (11/53) 1st Serve Return Points Won 22% (14/64)45% (13/29) 2nd Serve Return Points Won 62% (23/37)60% (3/5) Break Points Converted 29% (2/7)16 Return Games Played 1563% (64/101) Service Points Won 71% (58/82)29% (24/82) Return Points Won 37% (37/101)48% (88/183) Total Points Won 52% (95/183) LEGGI TUTTO

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    Sinner: “Pensavano fossi irlandese. Tutti si aspettano titoli Slam, ma questo non mi disturba”

    Jannik Sinner

    Jannik Sinner tornerà in campo la prossima settimana nell’ATP 250 di Marsiglia. Il quotidiano transalpino “L’Equipe” lo appena ha intervistato, presentando ai propri lettori uno dei talenti più cristallini del firmamento internazionale. Jannik ha parlato del suo presente e della sua formazione, con alcuni aneddoti curiosi. Riportiamo alcuni estratti dell’intervista.
    “Tutti si aspettano che io vinca titoli Slam, ma questo pensiero non mi disturba. Ho solo 19 anni e sono consapevole che la strada per arrivare è lunga, e che la pressione più grande è quella che io metto su me stesso. Per vincere i grandi tornei è necessario prima imparare e perdere delle grandi partite, è una cosa che al momento fa male ma aiuta crescere, come successo all’Australian Open con la sconfitta contro Shapovalov. Ho parlato tanto con il mio team, vogliamo vincere, ma quando si è giovani è importante la sconfitta e imparare da queste. Non voglio mettermi fretta da solo, sono diventato professionista a 18 anni e vorrei giocare fino a 38!“.
    “Mi considero fortunato ad aver iniziato a giocare nella stessa epoca di campioni come Novak, Rafa e Roger, i più grandi di sempre, perché questo non soltanto perché mi dà la possibilità di giocare contro di loro ma soprattutto di imparare da loro. Il match contro Nadal a Roland Garros è stato importantissimo per me, e quindi aver avuto la possibilutà di allenarmi con Rafael a Melbourne lo è stato ancora più. Credo che sia la cosa migliore che mi potesse capitare a 19 anni, è stata un’esperienza di vita che non scorderò mai”.

    “La mia crescita? È diversa per ogni giocatore, per me il passaggio dalla posizione 500 del ranking alla 50 è stato veloce, così come quello dai Futures ai tornei ATP. Non ho giocato a livello juniores, ho preferito affrontare giocatori adulti nei Futures. Non ho giocato molti tornei Challenger, mi pare solo una decina, prima di affrontare l’ATP Tour. La scalata è stata rapida ma l’obiettivo è molto più avanti.Credo che i prossimi tre anni siano decisivi per la mia crescita. Dovrò allenarmi tanto, perderò delle partite e capire perché ho perso, quindi giocare più match possibili per crescere. Quando avrò fatto 200 partite a livello ATP inizierò a sapere meglio chi sono come tennista. Inoltre non è detto che continui come oggi, potrei rallentare o addirittura peggiorare se avessi un infortunio. Sono consapevole del mio percorso e di quello che ho scelto di essere come persona, il tennis è la cosa più importante per me”.
    “Da piccolo ero molto più sciatore che tennista. A 13 anni ho iniziato a perdere nelle gare di sci perché non ero abbastanza forte sul piano fisico, proprio in quel periodo ho incominciato ad apprezzare di più  il tennis perché è davvero un gioco. Amo lo sci ma come sport è diverso, fai una discesa di un minuto e mezzo e al primo errore è finita. Nel tennis invece puoi sbagliare ma la partita continua, anche altre due ore e mezza. A me piace giocare, avere la possibilità di esplorare soluzioni, accelerare la palla, rallentare, c’è tempo e tattica. Gli sci sono stati importanti per il mio gioco di piedi e per l’equilibrio, due aspetti fondamentali nel tennis. Quando sei rapido e hai equilibrio, non è indispensabile troppa potenza“.
    “Sono italiano al 100% ma sono di una piccola valle nell’estremo nord del paese, la vita è un po’ diversa nel Sud Tirolo rispetto al resto del paese. Ci sentiamo italiani perché si è cresciuti in Italia, ma la mia prima lingua è il tedesco. Tanto che quando a 13 anni sono andato a vivere a Bordighera, ad oltre sei ore di auto da casa mia, per allenarmi alla struttura di Riccardo Piatti, è stato un momento difficile. Davvero capivo ben poco di quello che mi dicevano, posso dire di averlo imparato lì l’italiano. Adesso lo parlo abbastanza bene, ma sento che ancora non è perfetto…”.
    “Non sono affatto freddo, il comportamento è una cosa di di famiglia. Sono uscito di casa molto giovane, ho dovuto crescere imparando a gestire me stesso, con la forza di tirarmi fuori da solo dalle difficoltà. Fino a quando avevo 15-16 anni dopo aver perso una partita chiamavo sempre mia mamma. Non mi mettevo a piangere o lagnarmi ero dispiaciuto e chiamavo per cercare un po’ di conforto, ma mia madre tagliava corto dicendomi che non aveva molto tempo per stare a telefono, dovendo lavorare. Lontano da casa ho dovuto prendermi le mie responsabiltà”.
    “Quando ero ragazzino portavo i capelli lunghi sulle spalle perché non mi piaceva andare dal parrucchiere, tanto che mi chiedevano se per caso fossi irlandese! Rispondevo che ero italiano e restavano stupiti”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Sinner, fatica e preparazione: il punto del suo coach e preparatore

    Jannik Sinner è stato oggi protagonista di una bellissima partita, nonostante la sconfitta al quinto set contro Shapovalov. Il giovane azzurro ha dato tutto, andando oltre la fatica accumulata nella durissima settimana scorsa. Tuttavia nella conferenza stampa post-match, è stato un vero signore, riconoscendo i meriti del rivale canadese, a suo dire più bravo nel […] LEGGI TUTTO

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    Sinner completa l’incredibile Italian Day. Prima storica finale tutta azzurra sul veloce (di Marco Mazzoni)

    Jannik Sinner, prima finale 2021

    Che il tennis maschile azzurro fosse pronto a regalarci un 2021 da protagonisti era più di una speranza. Ma arrivare alla prima “vera” settimana di tennis giocato, dopo l’antipasto di inizio gennaio, e ritrovare TUTTI azzurri nelle finali che contano, beh, è qualcosa di straordinario.
    L’incredibile Italian Day è scattato in piena notte all’ATP Cup con l’acuto Fognini, che finalmente ha scacciato l’incubo Carreno Busta, regolato in tre set. Bravissimo Fabio, a vincere e lanciare la “furia” di un Berrettini sempre più convincente. Matteo ha regalato il secondo punto al team azzurro, regolando in due set il pericoloso (soprattutto ad inizio stagione) Bautista Agut, con una dimostrazione di forza impressionante nel primo set. “Berretto” ha macinato servizi e diritti potentissimi, sfondando letteralmente l’iberico. L’Italia vola in finale nell’ATP Cup, domani sfiderà l’imponente “armata russa”. Sarà un match in cui pariamo sfavoriti, ma chissà… Bravissimi tutti, abbiamo la chance di vincere un trofeo nuovo, in una competizione interessante, ideale inizio di stagione “down under”.
    Quindi all’ATP Great Ocean Road Open, sempre in svolgimento sui campi di Melbourne Park, in campo Stefano “Steto” Travaglia che, dopo una partenza con troppa tensione, si libera a fila dritto come un treno, regolando in due set Monteiro e regalandosi la prima finale ATP. Bravissimo l’azzurro ad esplodere servizio e diritto, con potenza e precisione, ma finalmente molto incisivo anche in risposta e migliorato di rovescio. Ha impressionato la sua chiusura del match, quando in passato si faceva divorare dalla tensione. Oggi niente, voleva a tutti i costi prendersi la finale, tanto che nel game conclusivo ha sparato a tutta velocità, senza tremare, consegnando tre Ace e un dritto vincente al fulmicotone dei suoi. Travaglia si merita questo risultato: dopo il gravissimo infortunio al polso che qualche anno fa ha quasi rischiato di interrompere la sua carriera, “Steto” è cresciuto anno dopo anno, costruendosi fisico, testa, migliorando il rovescio e crescendo nell’intensità. Travaglia è un tennista molto più completo di quello che in tanti gli riconoscono, ha qualità e “garra”; ha servizio, un diritto “bestiale” e ha voglia di imporsi. Bravissimo “Steto”!

    A chiudere il filotto azzurro, ecco Jannik Sinner, nel match forse più atteso, sia per l’enorme interesse generato dal nostro “kid” (considerato la vera promessa del 2021 dalla maggior parte degli osservatori internazionali) che per l’avversario, il tosto russo Karen Khachanov. Che partita… che lotta. A dire il vero, non è stato un match squisitamente “bello” sul piano estetico e della pura qualità. I due giocavano un po’ a specchio, un tennis non identico ma simile come impostazione, e questo crea sempre le peggiori condizioni a livello meramente estetico. Però che lotta, che emozioni, che susseguirsi di fasi sportivamente drammatiche. Senza star a raccontare tutti momenti, up and down, di un match davvero sofferto, voglio assolutamente sottolineare il finale di partita, quello che racconta esattamente che razza di talento e potenziale super-campione sia Jannik Sinner. L’azzurro ha condotto l’intero match a livello di gioco, è stato più spesso in controllo dello scambio, prendendosi più rischi, anche se a mio avviso ha cercato troppo poco il cambio improvviso col rovescio lungo linea, per mettere a nudo la pesantezza di Khachanov sul contro piede. Avanti di un break nel terzo, conquistato di forza in spinta, Jannik non è riuscito a chiudere servendo per il match sul 5-4. Non è mai arrivato a match point, ha sbagliato col diritto, non ha ricavato nulla col servizio. In un amen è scivolato sotto 5-6, e sul 30-40 ha affrontato al servizio un match point. Chiunque avrebbe tremato, vista la recentissima memoria negativa dell’occasione sfumata per chiudere. Jannik no. Ha preso in mano lo scambio, ha spinto accelerando 5 o 6 palle una più potente e lunga dell’altra, stroncando senza paura la resistenza del russo, un grande lottatore. Superato il pericolo, al tiebreak ha giocato da campione, prendendo più rischi, spingendo e trovando finalmente un cambio col rovescio lungo linea che ha spezzato la resistenza del rivale, un affondo di una bellezza straordinaria e precisione chirurgica, soprattutto per il momento in cui l’ha giocato. Ha chiuso il tiebreak dopo oltre 3 ore di battaglia, esultando in modo molto composto, perché Sinner sa benissimo che questa nuova finale ATP è “solo” un altro importantissimo passo verso la vetta, un altro mattoncino dorato per costruire un castello meraviglioso. Bravo, bravissimo Jannik. Queste sono le vittorie più importanti per crescere, perché figlie di una grande lotta, ottenute in match in cui è stato bravo a risolvere problemi, a risalire dopo momenti difficili.
    Aveva chiuso il suo 2020 a Sofia vincendo il suo primo ATP, riparte con una finale ATP. Grandissimo.

    Domani quindi Travaglia vs Sinner, prima finale della storia tra due italiani NON su terra battuta, e settima finale di tutti i tempi sull’ATP tour tra due azzurri. Ecco le altre sei:
    A.Panatta b. Mulligan (Senigallia – 1971)
    A.Panatta b. Bertolucci (Firenze – 1974)
    Zugarelli b. Barazzutti (Bastad – 1976)
    Barazzutti b. Bertolucci (Cairo – 1980)
    Pistolesi b. Cancellotti (Bari – 1987)
    Narducci b. C.Panatta (Firenze 1988)
    Una finale che mancava da 23 anni e prima sul veloce, segno di come il tennis italiano si sia ormai pienamente evoluto dalla “natia” terra rossa.
    Ma prima di questa splendida finale, tutti a tifare Fognini, Berrettini & C nell’ATP Cup, contro la Russia. Di sicuro un italiano vincerà un torneo, ed il team azzurro lotterà per portare a casa l’ATP Cup. Un vecchio adagio dice “Se son rose, fioriranno”, qua il tennis azzurro rischia di regalarci molto più di una fioritura, ma un intero giardino incantevole…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO