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    Masters 1000 Shaghai: Sinner diesel, rimonta un set Baez e vola agli ottavi contro Shelton

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    C’ha messo un set Jannik Sinner a mettersi in moto e produrre sprazzi del quel tennis velocissimo ed efficace che diventa difficile da arginare, anche per un super-corridore come Sebastian Baez, un fulmine nella copertura del campo. L’azzurro nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai è costretto a rimontare un set all’ottimo argentino, entrato nel match con grandissima energia e producendo un tennis tatticamente perfetto per mettere spalle al muro un Sinner non così brillante e offensivo, nell’avvio sembrato “Out of Energy” o almeno piuttosto imballato, incapace di sciogliersi e giocare alla sua intensità. Alla fine Jannik entra in moto all’avvio del secondo set e vince 3-6 6-3 6-2 in due ore di gioco, qualificandosi per gli ottavi del torneo cinese dove trova Ben Shelton, in quella che si preannuncia come una sfida di un certo fascino vista la portata del giovane statunitense e il suo gioco unico nel panorama attuale.
    L’avvio di Jannik è stato pessimo. Ha servito malissimo (solo il 48% di prime in campo nel primo set), ha accettato passivamente il ritmo dell’avversario, senza riuscire ad entrare nella palla con la sua superiore spinta e velocità. Velocissimo invece è stato Baez nella copertura del campo e nello spingere col diritto, trovando una serie di accelerazioni che hanno mandato in crisi l’azzurro. L’argentino è un giocatore con precisi limiti, ma se lo lasci correre, imbastire scambi alla sua velocità di crociera e non riesci a mandarlo in difesa negli angoli, può essere molto pericoloso perché è lucido, è un vero agonista pronto a sorprende ogni avversario in giornata non così brillate. Assai brillante invece è stato il suo incedere, prontissimo a scagliare alla sua massima velocità accelerazioni di diritto e attaccare, prendendosi il punto anche a rete con piedi “alati”. Sinner ha subito per tutto il primo perché ha servito troppo male e nello scambio non è mai riuscito a cambiare passo, finendo sballottato dall’avversario. Leggermente in ritardo sulla palla, quasi mai ha sbracciato a tutta generando la sua massima potenza. “Devi rischiare di più” gli ha detto Vagnozzi verso la fine del primo set. Poche parole, ma esatte per farlo smuovere da uno status quo negativo.
    Il dubbio veniva dalla reale capacità di Sinner di alzare il ritmo, la spinta, il livello, vedendolo così passivo e con poca energia in campo. C’è riuscito solo in parte, ma quanto bastava per andar sopra alle qualità di Baez e girare la partita a suo favore. Dall’avvio del secondo set Jannik ha cambiato passo. Tutto è partito dal servizio, nei primi due turni ha servito 4 Ace e 8 prime in campo su 9 punti. Ancora qualche errore, diverse incertezze sui tempi di gioco e non sempre una posizione vicina alla riga di fondo, ma questa maggior aggressività, anche in risposta, ha subito cambiato l’inerzia della partita a suo favore. La maggior potenza impressa alla palla, spesso anche un po’ carica di spin col diritto, ha portato l’argentino a giocare su velocità per lui ingestibili. Un break immediato ha mandato Jannik al comando, e per fortuna non l’ha più mollato. Sinner è avanzato con alti e bassi, ha ancora concesso troppo cadendo di nuovo in fasi con qualche errore e incertezze, come la palla break pericolosissima servendo per il secondo set. Ma alla fine è stato bravo a reggere, servire bene e scappare via ancor più deciso nel terzo set, dove ha subito fatto capire chi era al comando, chi aveva più intensità e qualità.
    Pur sottolineando i meriti di un buonissimo Baez (n.29 al mondo e vincitore di tre tornei in stagione, anche sul duro prima di US Open), Sinner è mancato in energia, forza fisica e anche un po’ nel capire come aggredire e ribaltare il tennis del rivale. Baez giocando con intensità e bell’anticipo ha spostato tanto Sinner, si è aperto il campo e ha piazzato parecchi diritti vincenti o che hanno fatto perdere tanto campo all’azzurro. Jannik, forse perché stanco o poco reattivo, c’ha messo un set a capire che doveva insistere sul rovescio dell’avversario e quindi accelerare col lungo linea. Nello scambio alla velocità di Baez quasi mai ha rischiato un diritto lungo linea a maggior velocità; appena c’ha provato dal secondo set si è preso punti pesanti. Complessivamente 22 discese a rete per Sinner, continua questa positiva tendenza nell’avanzare, oggi 15 punti vinti.
    Alla fine è andata bene, ma contro un tennista “elettrico” e di potenza devastante come Shelton servirà un Sinner molto più attivo e reattivo, pena finir sotto, subire un break e non riuscire a recuperarlo. Jannik è in striscia positiva da Pechino, è possibile un po di stanchezza. Speriamo che il giorno di riposo domani lo aiuti a ripresentarsi martedì al meglio.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il terzo turno tra Sinner e Baez inizia con l’argentino alla battuta. Molto attivo in campo e reattivo con i piedi, più si corre più è “contento” e pericoloso. Muove la palla e cerca di muovere Jannik, a 15 muove lo score. Sinner ha altra potenza rispetto al 22enne di Baires, ma se non riesce a “tenerlo fermo” con i suoi drive può essere un avversario pericoloso. Per questo l’azzurro spinge tanto con l’angolo aperto, per mandarlo in difesa. Splendido il rovescio cross vincente sul 15 pari di Jannik, un colpo questo che nelle ultime due settimane ha funzionato benissimo. 1 pari. L’argentino spinge col diritto, si prende rischi. Con un Ace a 210 km/h chiude un altro buon turno di battuta. Poche prima per Jannik, e pure un po’ passivo nel quarto game, subisce gli affondi di Baez e concede la prima palla break del match. La annulla con una prima di servizio solida. Scappa via il diritto di Sinner, altra palla break difendere. Lunghissimo scambio, lavora la palla con attenzione senza mai accelerare a tutta, ma un gran cross di rovescio provoca l’errore del rivale. Il BREAK per Baez arriva alla terza chance, ancora il diritto tradisce l’azzurro. 3-1 Baez. Anticipa tanto Sebastian col diritto, la palla di Jannik non è così incisiva ed ha buon gioco nell’entrare e comandare. Male Sinner, troppi errori e sotto ritmo, 4-1 Baez. 8 vincenti per l’argentino, solo 5 per l’italiano. È davvero un fulmine Sebastian nel colpire col diritto con grande anticipo, Jannik alla velocità del rivale subisce. 5-2 Baez. Pur senza brillare Sinner resta in scia 3-5, Baez serve per il set. Non “spacca” la palla Jannik, comanda Sebastian. Con un altro vincente col diritto lungo linea vola 40-0, tre set point. Muore in rete la risposta di Sinner, colpita totalmente da fermo. 6-3 Baez, un set meritato con il 70% di prime in campo vincendo 18 punti su 21, e senza concedere palle break. Per Sinner un misero 48% di prime palle in campo ma in generale poca energia.
    Il secondo set inizia con un buon game di Sinner, avanza in campo e soprattutto mette tutte prime di servizio. In risposta finalmente Jannik martella con più decisione, anche più dentro al campo. 0-30. La posizione aggressiva in risposta dell’azzurro provoca il doppio fallo di Baez, sotto 0-40 per la prima volta in crisi in un suo game. Sul 15-40 altra risposta profonda e drive carichi e più vivaci che provocano un errore dell’argentino. BREAK Sinner, 2-0, per la prima volta al comando. L’inerzia del match è improvvisamente girata, con il quarto Ace in due turni lo score segna 3-0 Sinner, con 12 punti a 2 per lui nel set, cambio di marcia impetuoso per l’azzurro. Ritrova incisività col diritto Baez, muove lo score (1-3) e spinge a tutta anche in risposta. Con un altro gran diritto – sempre colpito quasi da fermo, dal centro del campo – vola 0-30. Ottima reazione di Sinner, gioca lucido, sicuro, fantastico sul 30 pari un diritto a sventaglio liftato e strettissimo. 4-1 Sinner. Ha piccola chance per il doppio allungo l’azzurro sul 15-30, ma Sebastian trova un gran servizio. Jannik ha ritrovato altra sicurezza e velocità nei colpi, come dimostra il diritto cross dal centro del campo che davvero “spacca” la palla e lascia totalmente immobile un super corridore come l’albiceleste. 5-2 Sinner. Serve per forzare il match al terzo Jannik, ma non è un game semplice. Subisce un gran difesa di Baez e poi sbaglia un diritto, 15-30. Arriva un Ace provvidenziale, ma un attacco perfetto porta l’argentino a palla break sul 30-40. Rischia la seconda palla l’azzurro, sulla riga, Baez sbaglia la risposta. Da destra la prima palla invece funziona, è Set Point. Ancora corto il primo drive dopo il servizio di Jannik, Baez corre a rete e chiude con ottima mano. Out di poco un rovescio di Sebastian, secondo Set Point Sinner. Spinge tanto l’azzurro, un nastro gli impenna un colpo ma gli apre lo spazio il successivo pesante. 6-3 Sinner. 65% di prime in campo, 5 Ace e 10 vincenti, soprattutto un’altra energia in campo, seppur con alti e bassi.
    Terzo set, Baez serve. Entra inizia bene, tanta spinta e vivacità (1-0), anche in risposta è prontissimo a buttarsi avanti e chiudere la porta di volo. Anche Sinner chiude a rete, 1 pari. Funziona l’affondo col lungo linea dell’azzurro, colpo che ha usato forse fin troppo poco finora insistendo sul ritmo in diagonale. Su, 15-30 Sinner chiude lo scambio più lungo con una frustrata di diritto cross eccezionale, giocato di puro braccio e polso. Fantastico vincente per il 15-40, due palle break. Baez ha pagato l’intensità del punto precedente, arriva per una volta con poche gambe sul rovescio e la palla non passa la rete. BREAK Sinner, 2-1 e servizio. Non costante nella spinta Sinner, e nemmeno con la prima di servizio, il quarto game va ai vantaggi. Fa bene l’azzurro a buttarsi avanti, per non cadere nelle lunghe corse sui ritmi dell’avversario visto che non riesce a generare la sua massima velocità e così sbaragliare Baez. il 3-1 arriva con due servizi vincenti, può fare corsa di testa. Non cala affatto l’intensità fisica dell’argentino, un fulmine nel coprire il campo, come sul rovescio in corsa perfetto che lo porta 2-3. Pur non perfetto e continuo, quando Sinner lascia correre il braccio trova velocità, angoli e intensità per Baez irraggiungibili. Jannik si porta 4-2 con un solido turno di battuta e poi punge in risposta. Con un gran rovescio e un’incursione a rete vola 15-40, Sebastian esagera col diritto per reggere la velocità superiore dell’azzurro e sbaglia. Altro BREAK, 5-2 Sinner, serve per il match. Scoccano le due ore sull’errore di Baez in spinta per il 30 pari. Ace! Ecco il primo match point Sinner. Con un’altra bella prima palla esterna chiude l’incontro. Un Sinner tutt’altro che perfetto, ma via via si è un po’ sciolto e ha trovato delle fasi con una spinta superiore che gli ha portato gli allunghi decisivi. Negli ottavi c’è Shelton, sarà una partita molto affascinante.

    [6] Jannik Sinner vs [25] Sebastian Baez ATP Shanghai Jannik Sinner [6]366 Sebastian Baez [25]632 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace5-2 → 6-2S. Baez 15-0 15-15 15-30 15-404-2 → 5-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 4-2S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-153-1 → 3-2J. Sinner40-15 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 A-402-1 → 3-1S. Baez 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1S. Baez40-A 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 40-40 A-405-3 → 6-3S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-305-2 → 5-3J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2S. Baez 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-304-1 → 4-2J. Sinner 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1S. Baez 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace2-0 → 3-0S. Baez 0-15 0-30 0-40 df 15-401-0 → 2-0J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 40-15 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 15-0 30-0 40-03-5 → 3-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-152-5 → 3-5S. Baez 15-0 15-15 30-15 40-152-4 → 2-5J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-4 → 2-4S. Baez 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-3 → 1-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A1-2 → 1-3S. Baez 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace1-1 → 1-2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1S. Baez 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1

    Tennis Statistics: Sinner vs Baez

    Sinner vs Baez

    Statistic
    Sinner
    Baez

    ACES
    8
    5

    DOUBLE FAULTS
    0
    1

    FIRST SERVE
    49/85 (58%)
    52/72 (72%)

    1ST SERVE POINTS WON
    40/49 (82%)
    36/52 (69%)

    2ND SERVE POINTS WON
    18/36 (50%)
    9/20 (45%)

    BREAK POINTS SAVED
    3/4 (75%)
    1/4 (25%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    13
    13

    RETURN RATING
    184
    101

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    16/52 (31%)
    9/49 (18%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    11/20 (55%)
    18/36 (50%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    3/4 (75%)
    1/4 (25%)

    RETURN GAMES PLAYED
    13
    13

    NET POINTS WON
    15/22 (68%)
    14/25 (56%)

    WINNERS
    29
    22

    UNFORCED ERRORS
    11
    7

    SERVICE POINTS WON
    58/85 (68%)
    45/72 (63%)

    RETURN POINTS WON
    27/72 (38%)
    27/85 (32%)

    TOTAL POINTS WON
    85/157 (54%)
    72/157 (46%)

    MAX SPEED
    210 km/h130 mph
    212 km/h131 mph

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    195 km/h121 mph
    193 km/h119 mph

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    150 km/h93 mph
    166 km/h103 mph LEGGI TUTTO

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    12 nuovi vincitori di tornei ATP nel 2022, ripercorriamo le loro vittorie

    Lorenzo Musetti campione ad Amburgo

    Tempo di bilanci per la stagione 2022, praticamente agli sgoccioli con gli ultimi tornei Challenger in corso. Sono terminati con le ATP Finals di Torino gli eventi del tour maggiore, che quest’anno hanno salutato ben 12 nuovi campioni. Ripercorriamo brevemente la stagione in ordine cronologico con i primissimi successi dei nuovi vincitori, da Kokkinakis a Huesler, passando per Auger-Aliassime e Musetti.

    Thanasi Kokkinakis – 15 gennaio – ATP 250 Adelaide 2
    Primo successo per lo sfortunatissimo talento australiano, uno che prometteva una carriera da top 10 ma che invece ha pagato un prezzo salatissimo agli infortuni. Ha vissuto una settimana magica nel suo paese, prendendosi una piccola grande rivincita dopo tonnellate di sfortuna. Purtroppo poi in stagione non si è ripetuto, tanto che ad inizio 2023 rischia seriamente di uscire di nuovo dalla top 100. Tuttavia, aver potuto giocare una stagione senza gravi infortuni e arrivando anche in finale di Davis è per lui, probabilmente, la vittoria più grande.

    Alexander Bublik – 6 febbraio – ATP 250 Montpellier
    Talento e follia, un tennis estroso tendente all’estremo. Ha varcato persino i confini (vedi la finale contro Sonego a Metz!), ma quando Bublik gioca centrato e con voglia, c’è sempre spettacolo e qualcosa di unico da gustare. Il russo accasato in Kazakistan ha vinto in Francia il suo primo titolo ATP. Mai aspettarsi qualcosa di concreto, ma con quel servizio e colpi piatti può impensierire chiunque sulla partita secca e magari ambire ad altri titoli.

    Felix Auger-Aliassime – 12 febbraio – ATP 500 Rotterdam
    Fa una certa impressione annoverare in questa lista di nuovi vincitori Felix Auger-Aliassime, talento purissimo e già discretamente navigato nonostante sia “solo” un classe 2000. Dopo una caterva di occasioni fallite, si è sbloccato in Olanda e non si è fermato più, segnando record importanti in autunno, dove è stato quasi imbattibile per varie settimane, e trascinando pure il suo Canada (ripescato) alla vittoria in Davis. Molto probabile che nel 2023 vedremo una prima volta per Felix in un 1000 o chissà, uno Slam.

    Pedro Martinez – 27 febbraio – ATP 250 Santiago
    24 anni, l’iberico ha macinato passo dopo passo una crescita lenta ma costante. Poco appariscente, concreto, solido, con qualche colpo che se prende ritmo può fare male. Si è tolto la grande soddisfazione di vincere il primo titolo sull’amata terra in Cile. Resta uno specialista di categoria, che si merita questa soddisfazione, con discreti spazi di crescita.

    Holger Rune – 1 maggio – ATP 250 Monaco
    Primo di tanti. Il danese è stato uno dei grandi protagonisti dell’anno. Partito appena fuori dai 100 nel ranking, con una stagione di continuo progresso è arrivato ad un passo dall’entrare tra i migliori 8 delle Finals, con pieno merito a soli 19 anni. Predestinato, concreto, solido, sportivamente “cattivo” e a molti nemmeno simpatico. Sua madre fece di tutto per fargli sperimentare qualcosa che fosse oltre al tennis da piccolo. Ha fallito. Lui, in pieno stile Djokovic, fin da piccolissimo voleva solo il campo da tennis, puntando a diventare un campione. Ce l’ha fatta, e siamo solo all’inizio…

    Sabastian Baez – 1 maggio – ATP 250 Estoril
    Nello stesso giorno di Rune, anche il furetto argentino ha alzato il suo primo titolo in carriera nel 2022. È uno sveglio, impara in fretta e non molla niente. A chi gli diceva di essere un classico terraiolo alle NGF 2021, rispose sul campo giocando in modo sorprendente nel suo torneo non sul rosso in carriera. Riesce a capitalizzare i momenti “no” dei rivali facendo fruttare la sua velocità, senso d’incontro sulla palla e combattività. A 21 anni, ha disputato anche altre due finali in stagione (Santiago, Bastad). Il tennis albiceleste ha trovato un’eccellente alternativa per il futuro.

    Tim Van Ritjthoven – 12 giugno – ATP 250 ‘s-Hertogenbosch
    L’erba regala meraviglie, sorprese. Meno di un tempo, ormai gli specialisti dei prati si contano sulle dita di una mano, ma la favola dell’olandese è una di quelle che non si dimenticano. 25 anni, gran braccio ma poco stabile, vince sull’erba di Den Bosch un torneo in cui non solo ha abbattuto uno dopo l’altro avversari assai più qualificati ma ha giocato un tennis clamorosamente bello e offensivo. Vedremo se riuscirà a brillare anche in futuro o resterà una splendida meteora. La seconda opzione sarebbe un peccato, perché Tim a tennis gioca proprio bene…

    Francisco Cerundolo – 17 luglio 2022 – ATP 250 Bastad
    Per il 23enne argentino, fratello maggiore di Juan Manuel, il primo titolo era solo una questione di tempo. Gran fisico, impeto tutto latino, con quel diritto pesante e quel rovescio che se prende fiducia può far altrettanto male era scontato che il successo sarebbe stato solo una questione di tempo. A Miami si è issato sul cemento sino in semifinale. Non gioca bene tutti i giorni, ha un discreto carattere focoso tendente al rissoso, ma è un classico rivale che si preferisce trovare dall’altro lato del tabellone, soprattutto nei primi turni. La sensazione è che avrà una carriera poco continua, ma alcuni strappi notevoli.

    Maxime Cressy – 17 luglio – ATP 250 Newport
    Per il franco-statunitense primo titolo in carriera sull’erba “del giorno dopo”, quella della costa est negli USA, appena dopo Wimbledon. Con quel gioco super offensivo, tendente ad un serve and volley moderno, normale che il successo sia arrivato sui prati. Ha dimostrato di saper governare bene anche i tagli e attaccare con convinzione e discreti risultati addirittura anche sul rosso. È un tennista particolare, che l’ATP ha pure inserito nei premi annuali come possibile vincitore nella categoria giocatore più migliorato. È certamente migliorato… ma forse in quella sezione c’erano altri giocatori che avrebbero meritato una nomination più di lui.

    Lorenzo Musetti – 24 luglio – ATP 500 di Amburgo
    Presentare Lorenzo “il Magnifico” è superfluo. Piace solo ricordare che è stato nel 2022, insieme a FAA, l’unico nuovo vincitore in un 500, tutti gli altri hanno alzato il primo trofeo in tornei 250. Ma a differenza del canadese, Musetti ha battuto in finale il nuovo fenomeno e n.1 Carlos Alcaraz in una delle partite più belle dell’anno (a parere di chi vi scrive, la più bella extra-Slam). Vorrà dire qualcosa. Ancor più se poi il nostro talento è esploso in autunno bissando il successo a Napoli e travolgendo il tour con un tennis di una bellezza unica.

    Brandon Nakashima – 25 settembre – ATP 250 San Diego
    Lo statunitense ha confermato i suoi importanti progressi alzato la coppa in California. Rapido, con un gran senso del ritmo e pronto a venire avanti senza paura (nonostante qualche difettuccio di tocco non proprio minimo), è uno che sui campi in duro devi affrontare molto concentrato, perché può essere pericoloso anche per i rivali affermati. Non sembra ha dimostrano finora una personalità vincente, ma è un ragazzo sereno con buoni margini di crescita. Poche parole e parecchia sostanza. Alla fine è salito più degli assai più celebrati connazionali Korda e Brooskby, un po’ fermi al palo nel 2022.

    Marc-Andrea Huesler – 2 ottobre – ATP 250 Sofia
    I nostri appassionati se lo ricorderanno benissimo per l’aver battuto Musetti in semifinale a Sofia, nel “feudo” di Jannik Sinner. Servizio di una precisione micidiale, freddo e concreto, lo svizzero nonostante le 26 primavere è ancora piuttosto giovane per il grande tennis. Ha vissuto forse la settimana della vita in Bulgaria, ma trovatemi sul tour oggi un tennista che abbia altrettanta qualità nel tocco sotto rete abbinato a posizione e tempi per l’attacco. La sensazione che il Marc-Andrea abbia semplicemente sbagliato epoca: se fosse nato con il tennis pre-2002, l’anno del sostanzioso rallentamento delle condizioni, beh questo svizzero garbato e offensivo sarebbe stato molto, molto insidioso.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis: Berrettini domina Baez, Italia sull’1-0 contro l’Argentina

    Matteo Berrettini in Davis a Bologna (foto Sposito)

    Matteo Berrettini porta il primo punto all’Italia nella sfida contro l’Argentina in Davis a Bologna battendo nettamente Sebastian Baez. Il 62 63 conclusivo è specchio piuttosto fedele di una prestazione ottima dell’azzurro contro l’albiceleste, nella quale ha comandato il gioco con potenza e precisione, servendo molto bene (quasi il 70% di prime in campo ricavando 3 punti su 4), tanto da non concedere nessuna palla break. Berrettini pareva tornato in campo “direttamente” dall’eccellente finale di partita contro Coric, molto reattivo e lucido nel capire il momento per rischiare l’affondo, chiudendo l’incontro con un bilancio molto positivo nei propri attacchi.
    La differenza di potenza tra i due è stata nettissima negli scambi, ma quel che ha davvero inciso sull’esito finale è stata l’incapacità di Baez di essere incisivo in risposta. Matteo è stato pronto ad alternare prime potenti ad altre molto lavorate (anche ottime seconde palle), con un rimbalzo così alto che hanno del tutto annullato la qualità in risposta del rivale. Inoltre Matteo è stato pronto ad arrivare bene sulla palla sul lato sinistro e lavorare con efficacia col back. Una soluzione tattica importante, che gli ha permesso di riguadagnare campo e farsi trovare nella miglior posizione per il colpo seguente nello scambio. Una prestazione ottima, positiva in ogni settore di gioco, anche col diritto da sinistra, spesso imprendibile. Matteo ha dominato, ha preso ritmo al servizio e non l’ha mai perso.
    Berrettini era nettamente favorito, ma riuscire a portare a casa l’incontro in modo così rapido, senza mai una pausa o momento di incertezza, è un segnale evidente di come sia sceso bene in campo e abbia imposto la sua qualità. A seguire tocca a Jannik Sinner contro Francisco Cerundolo. L’altoatesino è discretamente favorito, ma è all’esordio a Bologna, con condizioni assai diverse da quelle di New York, suo ultimo torneo disputato.

    All’avvio del match Berrettini mette pressione in risposta a Baez, incluso un attacco con lo slice che sorprende l’argentino. Ci sono tre palle break per l’azzurro sullo 0-40: Sebastian cancella le prime due, ma niente può sulla bordata col diritto cross di Matteo, imprendibile. Break e 2-0 avanti l’italiano. Berrettini ha una velocità di palla troppo superiore, Baez non riesce a contenere da fondo campo nello scambio e nemmeno incidere in risposta. 3-0 Berrettini in 12 minuti. Quando prima di servizio e diritto funzionano così, Baez sembra disarmato. L’albiceleste muove lo score nel set, si porta 15-30 in risposta approfittando dei primi errori di Matteo, ma l’azzurro respinge con fermezza il tentativo di rimonta con due servizi precisi, carichi di spin, che disarmano la ribattuta di Baez, in grave difficoltà nell’arrampicarsi sulle palle alte e veloci di Matteo. 4-1. Con un Ace al centro il romano vola 5-2, pochi scambi e tanti diritti “pesanti” dell’azzurro, in controllo del match, solido, reattivo. Sebastian subisce un altro break, cedendo con un doppio fallo sul set point, per il 6-2 Berrettini. Un set dominato dall’azzurro, netta la differenza tra i due.
    Il secondo set scorre sui turni di servizio. Sul 3-2 Berrettini, serve Baez e va in difficoltà. Un errore, quindi si butta avanti ma il passante di rovescio di Matteo è basso, complicato da toccare di volo. 0-30. È la prima chance per l’azzurro. Con pazienza regge da dietro sul 15-30, quindi al primo spiraglio attacca forte col diritto, avanza e chiude con un volee perfetta appena al di là della rete. 15-40, prime palle break del set. Come alla fine del primo set, con un doppio fallo malamente in rete, Sebastian concede il break, per il 4-2 Berrettini. Baez si ritrova ancora 15-30 in risposta, ma l’azzurro alza l’attenzione al massimo, è rapido nella ricerca della palla e corre a rete, dove con un tocco stretto si prende il punto del 40-30; quindi con un contropiede potente e preciso vince il punto del 5-2. Chiude in sicurezza 6-3 l’azzurro, è 1-0 Italia sull’Argentina. Il sogno Davis, continua e si fa sempre più intrigante.

    ITF Finals M. Berrettini66 S. Baez23 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini30-0 30-15 40-155-3 → 6-3S. Baez5-2 → 5-3M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-40 df3-2 → 4-2M. Berrettini 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2S. Baez 15-0 30-0 40-0 40-15 df ace2-1 → 2-2M. Berrettini 15-0 30-0 30-15 df 40-151-1 → 2-1S. Baez 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 0-15 15-15 15-30 15-405-2 → 6-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 40-15 ace4-2 → 5-2S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-154-1 → 4-2M. Berrettini 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1S. Baez 15-0 30-0 40-0 40-15 40-303-0 → 3-1M. Berrettini 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-0 → 3-0S. Baez 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-401-0 → 2-0M. Berrettini 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Gutierrez (coach di Baez): “Al primo posto viene la persona, non il giocatore”

    Sebastian Baez

    La rivelazione delle NextGen finals di Milano è Sebastian Gutierrez. L’argentino è approdato alle “semi” del torneo milanese senza esser mai entrato finora in carriera nel main draw di un torneo sul veloce. Nel pre torneo aveva dichiarato di aver giocato da ragazzo sui campi in cemento e che il suo tennis si sarebbe adattato velocemente. Aveva ampiamente ragione, e proprio una sua ottima prestazione ha sorpreso nella prima giornata Musetti, per una sconfitta amara che è costata l’eliminazione all’italiano.
    Il coach dell’argentino, Sebastian Gutierrez, ha raccontato al sito ATP alcuni momenti del suo percorso con Baez, con spunti interessanti. Ne riportiamo alcuni passaggi, che ci aiutano a scoprire il giovane albiceleste.
    Baez ti considera come il suo padre sportivo?“Per me è una grande motivazione e responsabilità. Tutto l’abbiamo costruito col lavoro insieme negli ultimi anni. Lui sa che io sono una persona molto diretta, che voglio il meglio per lui. Ho sempre messo lui come priorità, anche sopra a me stesso in certi momenti della mia vita. Sono orgoglioso di come “Seba” sta crescendo, un’ottima persona, equilibrata, che sa come ringraziare non solo il coach ma tutti coloro che lavorano intorno a noi, dagli addetti al campo agli incordatori. Quando vivi così, sei una persona più serena e più felice. Il tennis è oggi la parte più grande della tua vita, ma un giorno non sarà più e devi essere preparato a restare quella persona anche in futuro”.
    Quest’anno Baez è salito dalla top 300 ad un passo dalla top 100, come hai gestito questo importante progresso?“Abbiamo ancora una lunga via da percorrere per arrivare dove vogliamo. Un anno fa eravamo in un appartamento di Praga cucinando e incordando le racchette. E ci siamo divertiti in quel momento. Ora ci troviamo in un altro momento delle nostre vite, e non sappiamo dove saremo in futuro. L’unica cosa che conta è quello di essere felici ed equilibrati il più possibile, godere di quello che abbiamo e di quello che avremo. Stare nel presente, come si dice oggigiorno, è difficile. Sappiamo che la carriera di Sebastian è molto lunga, così come la sua strada da fare. Dobbiamo fare bene le cose nel lungo periodo per avere una chance di successo”.
    Come gestite l’attenzione che sta ricevendo?“Penso che sia molto focalizzato sul suo team, le sue persone, che lo consigliano su come andando, se va bene o se ha bisogni di aiuto. Sappiamo che la gente ha delle aspettative, ma non ci perdiamo troppo tempo dietro. Noi lavoriamo perché sia focalizzato sulle partite, sul suo gioco, con l’aggiunta che Daniel Orsanic e spesso col team, anche Mati Caceres. È importante, l’opinione delle tue persone vicine. Più ci isoliamo dall’eccesso di attenzioni e critiche, meglio è per lui”.
    Di cosa sei più orgoglioso nell’essere il suo coach?“Che cerca di migliorare ogni giorno, di essere una persona migliore, di fare meglio in ogni singola cosa. Prova a studiare il gioco, a muoversi meglio. In lui vedo una persona onesta, in salute, con un grande desiderio di crescere, questo mi rende orgoglioso”
    Cosa può imparare da un torneo come quello di Milano?“Intanto ci fornisce la possibilità di confrontarci contro ottimi giocatori, non ne abbiamo avuto la chance nei grandi tornei. È stato il n.1 junior, ha giocato la finale di Roland Garros giovanile e non ha mai ricevuto una wild card. Questo significa che non puoi giocare contro i migliori e questo è anche parte della curva di apprendimento. Qua siamo a giocare indoor su di un campo veloce, non abbiamo questa chance in Argentina. Qua può allenarsi con questi ragazzi, valutare a che livello si trova rispetto a loro, e tutto ciò per noi ha una grande importanza. Ricordo che quando giocavamo i Futures, speravo prima possibile di passare ai Challenger perché vedevo che aveva già il livello adeguato. Appena ha potuto farlo, ne ha vinti quattro. Non dico che appena al secondo torneo indoor in carriera sia già pronto per vincere anche qua, ma à un momento di verifica importante e così potrà imparare e migliorare su questo tipo di campi”. LEGGI TUTTO