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    Il campionato cambia volto: niente retrocessioni e nuova formula per i play off

    Di Redazione
    È ufficiale: cambia la formula della Superlega maschile 2020-2021, in considerazione dell’elevato numero di rinvii e dell’incertezza sullo svolgimento del campionato. Il Consiglio di Amministrazione della Lega Pallavolo Serie A ha approvato la revisione e riprogrammazione del planning, che si concretizza in una serie di interventi tra cui l’eliminazione dell’unica retrocessione prevista e la variazione della formula dei play off Scudetto.
    Tra le altre novità, non ci saranno dunque retrocessioni in A2 e il termine della regular season sarà anticipato al 7 febbraio (era previsto una settimana dopo), in modo da lasciare una “zona franca” di due settimane per eventuali recuperi. Inoltre, nel mese di gennaio le squadre che hanno giocatori impegnati nelle qualificazioni ai Campionati Europei dovranno comunque disputare le gare previste da calendario: una norma che tocca da vicino formazioni come Monza (che dovrà rinunciare a Adis Lagumdzija) o Ravenna (con Grozdanov).
    I Play Off inizieranno il 21 febbraio e coinvolgeranno 11 squadre su 12: nel turno preliminare si affronteranno le squadre classificate dal sesto all’undicesimo posto. Nei quarti di finale (dal 10 marzo) scenderanno in campo anche le prime 5 classificate, mentre le semifinali (dal 28 marzo) e la Finale Scudetto (dal 14 aprile) saranno gli unici turni al meglio delle 3 vittorie su 5. Per tutto l’arco dei play off non saranno consentiti rinvii dei match per casi di positività al Covid-19.
    Questo il programma completo:Turno preliminare: 8° classificata-9° classificata; 7°-10°; 6°-11° (21 febbraio, 28 febbraio, 7 marzo)Quarti di finale: 1° classificata-vincente 8/9; 4°-5°; vincente 6/11-3° classificata; 2° classificata-vincente 7/10 (10, 14 e 21 marzo)Semifinali: 28 e 31 marzo, 4,7 e 11 aprileFinale: 14, 18, 21, 24 e 27 aprile
    La dodicesima classificata al termine della regular season potrà prendere parte al play off 5° posto, insieme alle tre squadre eliminate dal turno preliminare e alle quattro eliminate dai quarti di finale. Le 8 squadre giocheranno un girone all’italiana di 7 giornate, semifinali e finale per l’assegnazione del 5° posto finale assoluto, che vale un posto in Europa.Spiega il presidente di Lega, Massimo Righi: “Sarebbe molto semplice e sbrigativo, e ideale per un titolo di giornale, scrivere che abbiamo abolito le retrocessioni, o meglio la retrocessione, visto che è di una sola squadra che parliamo. In realtà, questo è l’effetto finale di un ragionamento ben diverso. I recuperi gare sono arrivati ad un numero ingestibile e con l’attuale planning abbiamo esaurito le date riservate ai recuperi. L’unica possibilità per rendere disponibili altre date per eventuali recuperi è stata quella di intervenire sui turni di campionato di gennaio 2021, coincidenti con le Qualificazioni ai Campionati Europei“.
    “In particolare – continua Righi – non saranno rinviate le partite dei club che hanno propri atleti impegnati nelle qualificazioni ai prossimi Europei. Ciò significa mandare le squadre in campo a organico più ristretto, meno competitivo, negando l’equità sportiva. Rischiamo di compromettere la classifica finale, per alcuni, la partecipazione ai play off, per altri, o aumentiamo il rischio della retrocessione per una squadra rispetto ad un’altra. Per questo, la logica conseguenza, condivisa con tutti i club di SuperLega, è stata quella di aprire le maglie dei play off e, in ultimissima istanza, evitare che un club scenda in A2. Infine, per mantenere il livello tecnico del campionato, abbiamo previsto un sistema sanzionatorio per i club che provvederanno a cedere giocatori“.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bonitta: “Il Covid determina la classifica. Vibo non conosce la vergogna”

    Di Redazione
    Non si è mai nascosto e non ha mai fatto mistero della sua posizione durante questo periodo così particolare che sta avendo ripercussioni, ovviamente, anche sulla pallavolo. Stiamo parlando di Marco Bonitta, allenatore della Consar Ravenna, squadra che più di tutte ha risentito della pandemia con uno stop di 34 giorni dopo l’ultimo match giocato e con solamente sette partite all’attivo.
    Il coach romagnolo è, da sempre, pro blocco delle retrocessioni, in quanto per lui si starebbe giocando un campionato falsato e lo riafferma nell’intervista odierna a cura di Enrico Spada per il Corriere di Romagna Rimini: “Il blocco delle retrocessioni è una proposta avanzata da diverse società, non solo Ravenna. Dobbiamo mettere mano sulle retrocessioni, noi a fine febbraio determiniamo la squadra che retrocede e fino a quel momento ci potranno essere ancora pause. Il campionato è falsato sotto l’aspetto sportivo e medico. Noi chiediamo a grandissima voce che vengano tolte le retrocessioni, che si allarghino i play-off a 12 e se qualcuno dall’A2 vorrà venire su, si farà un campionato a 13 o 14. In una situazione straordinaria bisogna adottare misure straordinarie, non possono valere le stesse regole di inizio anno. Le cose sono completamente cambiate. Alcune squadre hanno la fortuna di incontrare squadre non in forma. È il Covid a determinare la classifica, non credo che sia giusto. La maggioranza delle squadre penso che sia allineata“.
    Il coach dei giallorossi, tira poi le somme su come la pensano le altre società. “Vibo Valentia non è d’accordo. Anche Milano, Piacenza e Modena non lo sono. Civitanova ha espresso una posizione intermedia, proponendo una retrocessione magari decisa a maggio. A quel punto magari tutte le squadre potrebbero essere tornate alla pari e dunque dare vita a un play-out. Noi pensiamo che togliere la regola delle retrocessione sarebbe la strada giusta e sarebbe anche un toccasana a livello finanziario. Non capiamo proprio certe posizioni: Vibo Valentia, in particolare, non conosce la vergogna. Gli interessi personali vengono messi sempre davanti. Io sapevo che non avremmo fatto una squadra per l’alta classifica, ma abbiamo avuto un atteggiamento di coerenza. Quando abbiamo capito che il Covid poteva incidere tantissimo abbiamo voluto bloccare le retrocessioni. Vibo Valentia è in SuperLega per il grande senso di appartenenza a una società storica e perla forza di un grande imprenditore come Pippo Callipo, però c’è stato un voto all’unanimità per riportare Vibo in SuperLega senza che ne avesse diritto, al di fuori delle regole e adesso sono loro a voler imporre le regole senza deroghe”. LEGGI TUTTO