consigliato per te

  • in

    Vicenza, Giulia Malvicini: “La felicità per la promozione è enorme”

    Di Redazione Iniziata la stagione con la maglia della Conad Alsenese, la palleggiatrice Giulia Malvicini ha concluso poi il campionato con l’Anthea Vicenza conquistando la promozione in Serie A2 Femminile. La sua felicità traspare dalle parole della stessa giocatrice nell’intervista rilasciata al quotidiano La Libertà. Se diciamo serie A cosa le viene in mente? “Sono molto contenta, è vero che era l’obiettivo e non una sorpresa, ma finché non ce l’hai in mano non puoi tirare il fiato. La felicità è enorme“. Anche perché non è stata proprio una passeggiata. Fin dai quarti di finale. “È vero. Nel match d’andata contro Porto Mantovano ci siamo trovate sotto 2-0 in trasferta, non è stata facile, ma lì si è vista la grinta che contraddistingue questa squadra e questo gruppo. Chiunque entrava riusciva a dare qualcosa in più di chi usciva in un momento di difficoltà e siamo riuscite a rimontare, spuntandola al tie break”. Nel match di ritorno, invece, un rotondo 3-0 a Vicenza. “È stato tutto più semplice, probabilmente ci eravamo già sbloccate a livello mentale e sapevamo già le difficoltà a cui saremmo potute andare incontro“.  Anche in semifinale è servita una grande Anthea nel derby veneto contro Verona. “Le mie compagne avevano già sfidato la Vivigas Arena durante la regular season ed era andata bene, ma all’andata abbiamo giocato malissimo, perdendo 3-1 e dovendo affrontare un nuovo cammino in salita”. Un ultimo duplice atto dove cambiava anche il contesto: non più un pronostico, seppur incerto, da rispettare, ma un vero e proprio braccio di ferro contro una formazione, Aragona, ai top della categoria. “In casa siamo state perfette, chiudendo 3-0, poi abbiamo battagliato in Sicilia. Dopo aver vinto il primo set, abbiamo ceduto nel secondo, ma la conquista del terzo parziale ha regalato la serie A, rendendo ininfluente il ko al tie break”. Come ha vissuto questa avventura a Vicenza? “Sono molto contenta di come sono stata accolta dal gruppo: hanno fatto sì che il loro sogno diventasse anche il mio. Inoltre, sono arrivata in un’ottima società con obiettivi ambiziosi“. Il tuo futuro? “Ancora da delineare. Mi piacerebbe comunque disputare un’annata da protagonista”. LEGGI TUTTO

  • in

    HRK Motta, Kristian Gamba: “Se rimarrò qui? Perché no”

    Di Redazione È il miglior battitore della Serie A3 Credem Banca come media. Per tutto l’anno non si è mai arreso, dimostrando una maturità da veterano. Kristian Gamba è diventato uno dei punti di riferimento dell’HRK Motta di Livenza in questa stagione, colui che ha “tolto le castagne dal fuoco” in diverse occasioni, trascinando la squadra al primo posto in Regular Season e alla promozione in Serie A2. È lui a tirare le somme nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Gazzettino Treviso. Un veterano che proprio ieri ha compiuto 21 anni. C’è da scommettere che un compleanno così se lo ricorderà per un pezzo. Kristian, sensazioni? «Siamo molto contenti di aver vinto e ce lo siamo meritato visto il percorso di tutto l’anno. Abbiamo avuto un po’ di difficoltà durante il periodo del Covid, come tutti d’altra parte. Ne siamo usciti bene, abbiamo realizzato una buona scalata al vertice durante il torneo. Chiudendo in prima posizione la stagione regolare. Questo ci ha dato la forza di credere nel gruppo e in noi stessi. I playoff si sono rivelati difficilissimi: sia nel primo che nel secondo turno siamo arrivati a gara tre. In casa abbiamo una marcia in più e si è visto. Però per la finale abbiamo voluto dare il massimo. Gara2 a Macerata è stata più è stata tecnicamente perfetta però avevamo voglia di vincere». Volevate sfatare il tabù della gara esterna… «E ci siamo riusciti. Li abbiamo aggrediti bene, loro ci hanno studiato parecchio da gara1, si è visto. Hanno ricevuto meglio, ci hanno contenuto maggiormente in attacco. Ma la nostra voglia di vincere è stata maggiore. Noi abbiamo dimostrato di essere più forti non come singoli ma proprio come gruppo. Abbiamo espresso il gioco migliore del campionato, obiettivamente. Abbiamo incontrato squadre fisicamente più forti, tecnicamente anche sulla carta. Ma siamo riusciti esprimere un gioco più ordinato e fluido. Alla fine questa è stata la nostra forza». Un risultato atteso in società. «Io non c’ero sei anni fa ma conosco la storia. Per cui questa vittoria se la merita tutta, come la città. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione che il tifo non è mai mancato. Non sugli spalti, ma sappiamo che i tifosi ci sono sempre. Siamo fiduciosi che saranno presenti anche il prossimo anno». Quindi l’anno prossimo ci sarai? «Perché no?». LEGGI TUTTO

  • in

    Motta vola in A2. Lorizio: “Gioia incredibile”. Scaltriti e Arienti: “Ce lo meritiamo”

    Di Redazione Prima storica promozione in A2 dal Campionato di Serie A3 Credem Banca, che lo scorso anno al debutto era stato interrotto nella seconda parte della Regular Season. La HRK Motta di Livenza ha staccato il lasciapassare per il salto di categoria grazie al successo corsaro per 3-1 sul campo della Med Store Macerata. Le dichiarazioni dei protagonisti raccolte a fine match dal quotidiano Il Gazzettino Treviso. «È stata una partita che ci ha dato una gioia incredibile – dice Lorizio -. Il merito è di tutti: merito della società che ci ha creduto e che ci ha fatto lavorare con grande tranquillità anche quando le cose magari non andavano bene. Quindi merito anche allo staff sanitario, al fisioterapista e a tutto lo staff tecnico, dal settore media agli addetti stampa, tutti quanti hanno lavorato alla grande, la dirigenza, i tifosi, gli addetti al campo, tutti quanti. Non vorrei dimenticare qualcuno. Soprattutto grazie a questi ragazzi che ci hanno creduto fino in fondo. Hanno giocato una serie di playoff di grandissimo livello. Penso alle serie con Torino e Pineto, ma soprattutto questa con Macerata sempre di altissimo livello. Quindi da parte mia grandissimi complimenti». Capitan Scaltriti: «Sembra una frase fatta ma io non ho parole. Quello che abbiamo fatto è qualcosa di indescrivibile. È stato un anno pesantissimo e questo è la giusta ricompensa per quello che abbiamo fatto. Ce lo meritiamo. Siamo una vera squadra, unita e compatta e lo abbiamo meritato». Alessandro “Ario” Arienti: «La cosa fondamentale di questa stagione è che il gruppo si è sempre rialzato ad ogni difficoltà, è sempre stato presente, attento, concentrato. Quando è caduto si è rialzato immediatamente. È stato qualcosa di indescrivibile. Siamo stati bravi a tenere la testa sempre alta non solo stasera ma durante tutto il corso dell’anno. Perché davvero è andata così, siamo stati bravi in questo. Ce lo meritiamo tutti per il gran lavoro che siamo riusciti a fare settimana dopo settimana. Da agosto in poi tutti hanno remato dalla stessa parte. Ce lo meritiamo». LEGGI TUTTO