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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Il solito Leon da 8,5. Patry, dove sei?

    Di Paolo Cozzi Dopo settimane di rinvii e ranghi ridotti, l’ottava giornata di campionato vede ai nastri di partenza tutte le squadre, con i palazzetti che finalmente tornano (nei limiti delle regole vigenti) a riempirsi di tifosi festanti e con un Modena-Perugia che è uno spot perfetto per descrivere la bellezza del nostro sport. La fisicità e la potenza fanno di Perugia la squadra più forte in Italia e in Europa, ma la volitiva Modena, con le sue amnesie ma anche la sua imprevedibilità, fa dei canarini la squadra più temibile sulla partita secca. Bene le prime della classe, con Milano che allunga per cercare di blindare il 5° posto, Monza che resuscita da un mese da incubo e Vibo che, con un perentorio 3-0 su Verona, riapre clamorosamente la corsa salvezza facendo venire i brividi freddi a Taranto, Cisterna, Padova e Verona stessa. Ma partiamo da Modena-Perugia, partita che per due set vede gli umbri perfetti prima di distrarsi, subire la rimonta gialloblu, innervosirsi e sembrare sull’orlo della capitolazione prima del guizzo finale ad opera del solito Leon (voto 8,5), che a suon di ace abbatte le ultime velleità di vittoria dei canarini. Se Perugia gira a mille molto lo deve a Giannelli (voto 8), che alterna abilmente pipe al gioco laterale e finalmente sfrutta la verve di un Solè (voto 8) che si prende la scena al centro della rete. Da sottolineare anche la prova di Piccinelli (voto 7,5), a suo agio nel ruolo di libero in attesa del rientro di Colaci. Modena cresce in attacco, Bruno (voto 6,5) pur mancando ancora un po’ di precisione nelle palle in banda, comincia a sentire saldamente fra le mani le fila del gioco ed esalta al massimo le doti di Ngapeth (voto 8) e Nimir (voto 7,5), entrambi ottimi in attacco ma soprattutto bravi a limitare al massimo gli errori. Chi stenta è il duo centrale Mazzone-Stankovic (voto 4) che non riesce mai ad anticipare le scelte di Giannelli a muro e, in attacco, non incide mai. Tutto facile per Trento nello scontro casalingo con una Taranto che comincia a venire risucchiata pericolosamente verso le zone buie della classifica. Al centro manca il duo serbo, ma è apprezzabile l’atteggiamento di Cavuto (voto 6) che non molla nonostante le difficoltà palesi. Meglio Sbertoli (voto 7,5) che, con una ricezione puntuale, riesce a giostrare meglio i suoi uomini rispetto al mercoledì di Champions. Importante infine, sempre in chiave Champions, il rientro di Kaziyski (voto 8) che con il 67% in attacco si merita la palma di MVP. In casa pugliese non basta un discreto attacco ad allungare la partita, la ricezione sprofonda con un Rafael (voto 4) bersagliato dai 9 metri, e non basta la buona verve di Randazzo (voto 7) perché muro e battuta sono non pervenuti in quel di Trento. Civitanova approfitta del match con il fanalino di coda Ravenna per affinare la squadra anti Zaska di mercoledì sera. Su tutti spicca Zaytzev (voto 8), che dopo un paio di partite sottotono torna prepotentemente al centro del gioco marchigiano e chiude con 24 punti. Bene come sempre De Cecco (voto 7,5), capace di accendere la potenza di Simon (voto 7). L’unico forse a perdersi nel grigiore di un match scontato è Lucarelli (voto 5) ma non è certo questa la partita dove servono i suoi colpi. Su Ravenna c’è ormai poco da dire, una squadra che attacca al 32% non può avere speranze di risultato, ma bisogna dare atto a Zanini che i suoi ragazzi ci provano fino all’ultima palla. Crolla Cisterna in casa con Milano, sicuramente una delle squadre più in forma del momento. La ricezione non è neanche troppo deficitaria, ma per una volta Baranowicz (voto 5) non riesce ad accendere le sue miccie, in particolare Maar (voto 5,5) apparso in difficoltà contro la sua ex squadra. Malissimo la coppia di centrali Bossi-Zingel (voto 4) apparsa inconsistente a muro e in attacco. Per Milano le chiavi sono una solida ricezione e un muro sempre pericoloso, con Piano (voto 8) sempre attento e ben coadiuvato da un Ishikawa (voto 7,5) in giornata positiva. Chi manca all’appello ormai da qualche giornata è Patry (voto 4,5) che continua nel suo momento no, soprattutto in attacco. Vittoria importantissima per Monza sul difficile campo di Padova, spinta dalle battute di Dzavoronok (voto 7,5) e dalla potenza di Grozer (voto 7,5). Molto bene anche l’apporto di Galassi (voto 8) al centro con attacco e muro. Soffre a muro e in ricezione Padova, con Zimmerman (voto 5) che non trova le giuste alchimie con i suoi schiacciatori. Si salva solo un mostruoso Weber (voto 8) mentre buca clamorosamente la partita Loeppky (voto 4) “desaparecido” in tutti i fondamentali a partire dalla ricezione. Vittoria importantissima anche per Vibo che non solo si rilancia nella corsa salvezza, ma trascina nelle sabbie mobili una Verona che continua ad avere il suo tallone d’Achille nell’opposto. Nella giornata no degli attaccanti scaligeri si salva il solo Cortesia (voto 7), mentre Mozic (voto 5) e soprattutto Qaferna (voto 4,5) sono le frecce spuntate di un attacco apparso ieri in grande difficoltà. Se la ride invece Vibo, che per una sera ritrova serenità e il miglior Saitta (voto 7,5) della stagione, bravo a sfruttare la serata positiva di Nishida (voto 8) e di un Borges (voto 7,5) ancora sottotono in attacco, ma lucido e decisivo in ricezione e al servizio. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi: Ora, comunque vada, De Giorgi è già da 10

    Di Paolo Cozzi Otto lunghissimi anni…. Era dal 2013 che la nostra Nazionale mancava da una Finale Continentale, un Purgatorio sportivo dal quale la giovane banda di De Giorgi ci ha trascinato fuori spingendosi oltre ogni più rosea aspettativa e ridando speranza e vigore ad un movimento che era uscito parecchio acciaccato dal torneo Olimpico di Tokyo 2021. È una nazionale che piace, che lotta, che sbaglia anche, ma non perde mai il bandolo della matassa e continua a seguire quella filosofia di gioco che il coach salentino sta insediando nei suoi ragazzi. Un gruppo giovane, sperimentale, chiamato più a non naufragare che a fare l’impresa…. E invece il sudore estivo mentre il gruppo di Tokyo usciva ai quarti, il profilo basso tenuto sempre e infine l’esplosione… otto vittorie di fila, 3 soli set persi lungo il cammino e una crescita continua…. Cosa chiedere di più a questi ragazzi? Di non farci svegliare bruscamente, di compattarsi ancora di più, di chiudersi a testuggine romana e non arretrare dietro le bordate di Urnaut e compagni che domani venderanno cara ,carissima la pelle inseguendo il loro sogno personale dopo due finali perse. È una Italia che attacca meglio, batte bene ma soprattutto sfoggia un muro compatto e preciso. Ma quello che stupisce è l’atteggiamento, la voglia di non fare cadere neanche un pallone, con tanta difesa e tanta copertura, ovvero quel lavoro sporco che costa poco ma rende tantissimo. Ma veniamo alle pagelle. foto Cev Giannelli voto 8. 7 punti, con tre ace e un muro più una regia sapiente, dove alterna intelligentemente tutte le sue bocche da fuoco spingendo palloni  a velocità siderali. Ottima la crescita dell’intesa sulla pipe con Michieletto, da rivedere solo i primi tempi, ieri sera spesso bassi. Lavia voto 7,5. 13 punti, in attacco forse un po sottotono, ma in realtà è bravo a non sprecare palloni e a rigiocarli quando davanti si trova il muro serbo piazzato. Molto bene in seconda linea sia in rice che difesa dove è sempre molto reattivo- Bellissimo vedere come esulta dopo un muro chiave nel 4 set. Michieletto voto 9. Non ci sono più parole per descrivere il nostro giovane talento, 23 punti , 4 muri e un ace…. Alessandro prende per mano i suoi compagni e li porta in semifinale con un’altra prova monstre a tutto campo. E quando sbaglia, è disarmante la tranquillità con cui si getta tutto alle spalle e pensa alla palla dopo. Pinali voto 8. Che bella rivincita questo Europeo per un ragazzo che sembrava arrivato in nazionale più per mancanza di valide alternative che per scelta. Il numero di errori è ancora un po’ alto,ma il braccio è bello veloce e potente e scava solchi nella seconda linea serba a partire dalla battuta. 17 punti preziosissimi i suoi. Anzani voto 8. In attacco continua a “bisticciare” con la palla di Giannelli, lui spesso troppo attaccato a rete, la palla troppo bassa; ma è a muro che compie il capolavoro, lui che è l’ultimo centrale di una lunga tradizione in Italia, fatta di un muro a lettura, capacità intuitive e rapidità di spostamento. Galassi voto 8,5. In attacco è un’autentica spina nel fianco per il muro serbo che non sa più come fermarlo, ed è utilissimo per scaricare un po di pressione dai nostri attaccanti laterali. Cresciuto tantissimo in questa stagione, è sempre bravo a farsi trovare anticipato e con braccio veloce. Balaso voto 8. A volte il libero lo si nota meno che altri giocatori, ma lui è il metronomo che guida tutta la nostra seconda linea e garantisce palloni giocabili a Giannelli. E in difesa è sempre pronto a guizzi vincenti De Giorgi voto 10. Solo un grande come Fefè poteva in solo un mese di lavoro creare un gruppo cosi solido e compatto. Comunque vada la finale, il vero vincitore è lui, scaricato in fretta e furia da una Civitanova che lo rimpiangerà a lungo…. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Juantorena eterno, De Cecco Maradona

    Di Paolo Cozzi Finisce come da pronostico la finale Scudetto, con Civitanova che dopo qualche patema di troppo nel corso del quarto set sfrutta una serie in battuta di Juantorena per fare il balzo sul gradino più alto! Perugia si rammarica per le troppe occasioni non sfruttate, per una difesa che ha latitato tutta la partita e per una ricezione che ha subito davvero parecchio.I dati delle due squadre in realtà sono molto simili, entrambi i palleggiatori sono costretti a correre molto e a trovare soluzioni alternative, ma la pipe di De Cecco è un’arma che manca a Perugia che anche in questa gara 4 ha un Leon molto altalenante soprattutto nei primi due set.Per Civitanova la conferma di essere la squadra da battere, per Perugia una stagione sicuramente complicata, iniziata con l’acuto in Supercoppa e la vittoria della regular season, ma con tante situazioni(dalla gestione di Atanasijevic a quella di Heynen) lasciano molti dubbi sull’operato della squadra e della società. JUANTORENA voto 9 quando nel 4 set va in battuta zoppicante per crampi al polpaccio tutti si aspettano una battuta conservativa….. invece lui sfodera 5 mazzate tremende che danno il colpo di grazia alle speranze Sir. Gli anni passano e lui è come il vino….migliora!! ETERNOLEAL voto 8 in attacco è mostruoso, sia quando gioca palla quick che quando deve gestire palle alte e staccate. Ha uno strapotere fisico assoluto, che fa passare in secondo piano le consuete difficoltà in ricezione. Finale da standing ovation. STRARIPANTESIMON voto 6 per un altro centrale sarebbe stata comunque una partita discreta, ma dopo gli show delle ultime settimane vederlo subire 3 murate non sembra vero. Niente di preoccupante perché in quattro gare ha messo a referto quello che un comune centrale fa in un intero girone di campionato!! INGIOCABILERYCHLICKI voto 8 primo set perfetto, poi a parte un passaggio a vuoto, tanta tanta sostanza.Se l’anno scorso era l’anello debole, il giocatore che attaccava solo con muro a uno,quest’anno è diventato una prima scelta, anche sui palloni che scottano. Non male per un lussemburghese sconosciuto ai più fino a 3 anni fa. SORPRENDENTEDE CECCO voto 8,5 ad un anno dalla cacciata da Perugia si toglie un gran bel sassolino e l’ultimo punto in palleggio è l’apoteosi di una vendetta cucinata fredda. Alla faccia di chi lo criticava per la poca personalita, guida nel migliore dei modi i suoi bombardieri esaltandone il valore. Per me è il numero 1 mondiale. MARADONAANZANI voto 7,5 chiudere una partita con più punti di Simon è tanta roba, bravo in attacco è soprattutto a muro che aiuta la squadra ed è elemento fondamentale nella correlazione muro e difesa di Civitanova. CERTEZZABALASO voto 8 in difesa è cresciuto moltissimo, in ricezione copre sempre più campo, la sua consapevolezza è aumentata e ora è un valore assoluto di questa squadra. SPIDERMAN LEON voto 6 parte lento, fatica a entrare in partita, ma quando inserisce il turbo fa paura.Certo che da lui Perugia si aspettava ben altro per poter provare a riaprire la serie. Una serie di Finale non brillantissima per un campione che comunque se l’attacco stenta trova altri modi per fare sentire la sua presenzaATANASIJEVIC voto 9 chiude con il 67% in attacco senza un errore…. e la cosa ha dell’incredibile visto che avrà giocato si e no 6-7 gare negli ultimi 12 mesi. Quello che ha vissuto a Perugia è ancora avvolto nel mistero, lui però da gran Campione può permettersi di uscire dal campo a testa alta.TRAVICA voto 6 messo sulla graticola da tanti tifosi dopo gara 3, Dragan si carica tutto sulle spalle e va avanti per la sua strada, facendo chiudere i suoi con un ottimo 55% di squadra. È vero, quando la palla si stacca molto fatica e perde di precisione, ma la tigna che ha lui in campo vorrebbero averla in tanti.e se Perugia vince il terzo e ci crede nel 4, molto è anche merito suo.PLOTNYTSKYI voto5,5 in ricezione continua a tenere bene, ma in attacco torna a faticare un pochettino. Anche in battuta non riesce a trovare quegli angoli e quelle traiettorie che hanno riaperto la serie in gara 3.SOLE’ voto 7,5 La palla di Travica ogni tanto gli arriva bassa, ma lui è bravo a trovare sempre l’angolo giusto e ad essere una valida alternativa. Bene anche a muro, manca invece in battuta dove spesso viene sostituito.RUSSO voto 5 Nel momento chiave del match Travica lo chiama in casa due volte, ma lui spreca l’occasione subendo due murate secche che forse spengono le ultime speranze di Perugia di restare aggrappata al matchCOLACI voto 5,5 tenere testa alla schiera di battitori umbri non è facile, soprattutto quando si deve coprire tanto campo e i propri compagni. Ma è in difesa che più di una volta non riesce a tirare su quei 2-3 palloni che potrebbero fare la differenza in positivo per i suoi. LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi: l’ex Rossini si fa rimpiangere, Lavia in difficoltà

    Di Paolo Cozzi
    E’ da anni una delle classiche del volley italiano, un match che tante volte è stato sinonimo di Spettacolo, Emozioni e Tifo, di coppe e medaglie in palio. Modena – Trento è sempre un match affascinante, ma mai come quest’anno il divario fra le due squadre pare enorme, con i padroni di casa che seppur in fiducia dopo le vittorie di Champions non riescono mai a dare la sensazione di poter portare a casa la vittoria.
    Bene i trentini, che pur non giocando la loro miglior pallavolo continuano una striscia di risultati positivi sempre più lunga e si dimostrano la squadra più in palla del momento dopo il burrascoso e complicato inizio di stagione.La dimostrazione ancora una volta che nelle difficoltà le squadre con un DNA vincente trovano le risorse per resuscitare e gli anticorpi per non fermarsi più!
    Trento domina in tutti i fondamentali, ma è soprattutto al servizio che fa la differenza aprendo come burro la linea di ricezione modenese. Modena fatica molto, troppo anche a muro, dove più di una volta Mazzone e Stankovic vanno nel pallone.
    Ma veniamo alle pagelle del match
    NIMIR (voto 8,5) sempre più leader, sempre più trascinatore, sempre più maturo. La crescita di questo ragazzo è inarrestabile, e la guida di Lorenzetti gli ha fatto fare l’ultimo step di crescita, il più importante. Dieci anni fa lo affrontavo in Serie A ed era(senza offesa) un modesto palleggiatore con poco futuro. Complimenti a chi ha creduto in lui come attaccante e a Luca Monti per averlo portato a Milano 5 anni fa quando era una autentica scommessa.
    LUCARELLI (voto 7,5) l’arrivo del freddo non ferma la voglia del brasiliano di dimostrare tutto il suo valore, qualche difficoltà in ricezione ma per il resto la prova è solida e di spessore sia al servizio che in prima linea.
    GIANNELLI (voto 7) qualche imprecisione e la sensazione di una condizione fisica non perfetta, ma il palleggiatore della Nazionale è bravo a cambiare più volte schemi di gioco e a lasciare nel “balordone totale” il muro modenese. Adesso fategli tirare un pò il fiato!!!
    MICHIELETTO (voto 7) mezzo voto in meno perché i tre errori in attacco diretti pesano, ma il lungagnone trentino gioca al PalaPanini come un veterano chiudendo con 13 punti 3 ace e una discreta prova in ricezione.  Non è il futuro della Superlega, ma un bellissimo presente!
    PODRASCANIN (voto 5,5) partita incolore per il Potke che a muro non trova grossi guizzi vincenti, in attacco chiude con un modesto 50% e al servizio sbaglia ben 4 battute a fronte di zero ace.
    LISINAC (voto 7) Anche lui in attacco non sfonda quota 50, ma a differenza del compagno di reparto legge e anticipa il gioco di Christenson trovando 3 muri e anche due ace al servizio.
    ROSSINI (voto 8) Modena cerca di affondarlo in ricezione, ma lui da buon ex sfodera una super prestazione e per una sera Grebennikov prende nettamente la paga!
    VETTORI (voto 6) Il suo lo fa anche,non è un opposto da 40 palloni a partita, però Modena ha bisogno di numeri più importanti da lui se vuole puntare al 4 posto.  Troppo falloso in battuta e il muro continua ad essere un fondamentale dove ci azzecca poco.
    PETRIC (voto 6) In ricezione è l’unico dei suoi a non prendere l’ace diretto, però fatica molto ed è l’obiettivo numero uno dei battitori trentini che alla lunga gli tolgono lucidità in attacco. Bravo a limitare il numero di errori gratuiti, ma non basta contro le Big.
    LAVIA (voto 4,5) Giornata da dimenticare per il giovane martello gialloblu che stenta in attacco e subisce 3 ace prima di lasciare mestamente il campo
    KARLITZEK (voto 5,5) prova a portare un po di energia in attacco, ma le sue volontà si infrangono contro il muro dolomitico. Anche in ricezione non riesce a dare lo scossone che servirebbe alla sua squadra per tenere aperta la partita.
    STANKOVIC (voto 4,5) come spesso accade nelle partite di cartello, il suo palleggiatore si dimentica del gioco al centro e lui resta ai margini del match anche a muro dove più di una volta Giannelli lo fa correre a vuoto
    MAZZONE (voto 5,5) bene in attacco, ma a muro non trova mai il modo per fermare o quantomeno rallentare l’attacco avversario. Un passo indietro dopo alcune prove di buona fattura.
    CHRISTENSON (voto 5) La ricezione non gli permette di sviluppare e portare avanti una strategia di gioco precisa, ma come spesso gli accade nei match di livello dimentica i centrali e perde precisone e tensione di palla nei momenti chiave.
    GREBENNIKOV (voto 4,5) il tabellino recita 6 ace subiti…. E già questo dato lascia sbalorditi e increduli. In grossa difficoltà in ricezione per tutta la partita, in difesa è sempre strepitoso, ma questa volta non basta LEGGI TUTTO