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    “Dream Volley”: in libreria i primi due volumi della serie esordio di Myriam Sylla

    Sono disponibili in libreria i primi due volumi della serie “DREAM VOLLEY”, l’esordio nella letteratura per ragazzi di Myriam Sylla, che firma insieme ad Annalisa Strada. Edito da Il Castoro nella collana “Il castoro bambini”, i volumi (consigliato dai 9 anni in su) contano 128 pagine.

    Alla fine di ogni volume, una parte dedicata ai consigli della campionessa, per viversi meglio lo sport ma anche la vita.

    La trama: Caterina, Elisa e Victoria vivono appieno la loro età: a 12 anni ci sono la scuola, la famiglia, gli amici, i primi amori, tutte le emozioni e le avventure del quotidiano. In più, per loro, c’è anche la passione per la pallavolo: giocare nella Dream Volley, la squadra locale, le unisce e le rafforza, perché le sfide, le conquiste e i valori dello sport le aiutano a conoscersi e a crescere.

    (fonte: Editrice Il Castoro) LEGGI TUTTO

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    Sylla vuole tornare a volare alto, con Milano e la Nazionale: “Vincere crea dipendenza”

    Myriam Sylla, come si fa a non amarla? Capitano della nazionale, idolo di centinaia di migliaia di ragazzine, trascinatrice come ce ne sono poche nello sport, non solo nel volley.

    Una voce e una disinvoltura davanti alle telecamere che un giorno potrebbero farne un meraviglioso personaggio tv, magari proprio della tv dei ragazzi, ma questo solo quando deciderà di appendere le ginocchiere al chiodo, e ancora ce ne vuole. Per sua e nostra fortuna.

    Il presente e il futuro prossimo le hanno già messo davanti sfide che Sylla non vede l’ora di giocare e vincere. Con la sua Milano, tra Champions (finale già conquistata) e corsa scudetto, e la Nazionale.

    Foto CEV

    “Le emozioni della vittoria generano dipendenza, e ora sono un po’ in crisi di astinenza” racconta la schiacciatrice sulle colonne de Il Corriere della Sera intervistata dal collega Pierfrancesco Catucci. “Amo vincere e amo le sfide. È per questo che ho lasciato Conegliano per Milano. Alla Vero Volley volevo contribuire a costruire qualcosa di grande, stiamo lavorando per questo e stiamo rispettando le aspettative”.

    “Perché ancora non abbiamo battuto l’Imoco in una finale? Loro hanno mentalità e meccanismi rodati a prescindere dalle giocatrici. Sembra abbiano sempre una soluzione a tutto e ti lasciano una cicatrice ogni volta che ti battono. Ma in finale di Champions sarà diverso: arrivarci ci ha dato la consapevolezza che abbiamo i mezzi per essere come loro”.

    foto Cev

    Detto del club, Sylla sarà attesa anche da un’estate decisamente intensa in maglia azzurra. In panchina troverà un nuovo ct, Julio Velasco, e sul campo ci sarà una qualificazione olimpica ancora da conquistare e poi, incrociando le dita, il grande sogno da coronare: una medaglia ai Giochi di Parigi, magari quella più pesante.

    “Sì, saranno mesi intensi – ammette –. Il fatto di non essere ancora qualificate alle Olimpiadi ci mette un po’ di pressione, ma sono fiduciosa. Velasco? Vorrei tanto avere il suo palmares. Sono estremamente curiosa, non ho mai lavorato con lui, ma è Velasco… (sorride). Sappiamo che sarà un percorso in salita, ma sappiamo anche ciò che vogliamo e lotteremo per ottenerlo. Non sarà facile nemmeno per lui, ma da parte nostra c’è tutta la disponibilità del mondo e la voglia di arrivarci. Sappiamo ciò che abbiamo vissuto – conclude –, da dove partiamo e dove vogliamo andare”. LEGGI TUTTO

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    Paola Egonu e Myriam Sylla ospiti al Festival del Bene Comune

    Ci saranno anche Paola Egonu e Myriam Sylla, stelle della nazionale e dell’Allianz Vero Volley Milano, tra gli ospiti della prima edizione del Festival del Bene Comune, evento che vedrà al centro della scena 20 associazioni della Lombardia per arrivare alla firma di una Carta dei Valori condivisa. Un appuntamento dal forte imprinting pallavolistico, dunque, e non potrebbe essere altrimenti vista la location: la Opiquad Arena di viale Stucchi a Monza, sede del Consorzio Vero Volley.

    L’appuntamento è per venerdì 8 marzo dalle 17 alle 20: durante il Festival, condotto dalla giornalista  Alessia Tarquinio con le incursioni di Luca Abbrescia dal “Milanese Imbruttito“, verranno presentati progetti passati e futuri, con un focus speciale sull’importanza della formazione per i giovani.

    Il Festival del Bene Comune con la sua Carta dei Valori rappresenta un impegno da sottoscrivere che farà da guida al percorso futuro del gruppo di lavoro, che vede la partecipazione di realtà come: Acli, Aidda, Azione Cattolica, Bcc, Caritas Ambrosiana, Cisl, Compagnia delle Opere, Confartigianato Imprese, Confcooperative, Confindustria Lombardia, Csi, Festival della DSC, Lions, Oratori Diocesani Lombardi, Progetto Arca, Rotary, Ucid Gruppo Lombardo e Uneba.

    La partecipazione all’evento è gratuita: per prendervi parte è sufficiente registrarsi online.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Zackhaiou si gode l’aperitivo al lago, il nuovo look di Sylla…

    FRANCESCO RECINE E BEATRICE PARROCCHIALE……direttamente dal loro album di famiglia

    1 mese di te… #SiennaZaytsev ?
    Un post condiviso da Ivan Zaytsev (@zaytsev_official) in data: Feb 4, 2018 at 7:32 PST

    PAOLA EGONUsorrisoni 

     
    Olè ?
    Un post condiviso da Simone Buti (@simo.buti) in data: Gen 28, 2018 at 7:33 PST

    KATERINA ZACKHAIOUaperitivi in riva al lago

     
    #DesLeDepart #FamilyFirst
    Un post condiviso da Swan Ngapeth (@swan0u) in data: Feb 3, 2018 at 11:56 PST

    FRANCESCA VILLANIe le trasferte turche 🇹🇷

     
    Partenza per Istanbul ✈️✈️✈️ #CEV #championsleague #team #volleyball #lube
    Un post condiviso da Tsvetan Sokolov (@tsvetan_sokolov) in data: Gen 30, 2018 at 2:35 PST

    MYRIAM SYLLA…cambio look 💇🏾

     
    Weekend in montagna alla @malgastablasolo di @lorisb18 in ottima compagnia ?✌? #friends #malgastablasolo #weekend #nature #relax #nello #picoftheday #bellagente
    Un post condiviso da Gabriele Nelli (@gabry_nello) in data: Gen 28, 2018 at 6:22 PST

    SOFIA MONZA E FERNANDO CACHOPAdue cuori e una polaroid

     
    Happy girl, mom and granny visiting?
    Un post condiviso da Celeste Plak (@celesteplak) in data: Feb 4, 2018 at 6:50 PST

    FEDERICA CARLETTItra outfit, gite e abbracci

     
    Día a día tenemos la oportunidad de mejorar en todas las facetas de la vida. Vamos juntos a seguir dando grandes pequeños pasos hacia convertirnos en nuestra mejor versión.☝?♥️?? Gracias por siempre motivarme ? Les envio un ? desde Florencia!
    Un post condiviso da Daly Santana (@dalysantana) in data: Feb 4, 2018 at 3:46 PST

    ANASTASIIA KAPRALOVAshooting time 📸

     
    Tutto scorre
    Un post condiviso da Monica De Gennaro-Santarelli (@mokidegennaroofficial) in data: Feb 2, 2018 at 11:06 PST

    AGNESE CECCONELLO…cartoline dal Marocco 🇲🇦

     
    ..Sono 24!!!? Grazie a tutti quelli che hanno avuto un pensiero per me oggi.. avete reso questa giornata speciale? #2febbraio #bdaygirl
    Un post condiviso da Caterina Bosetti (@caterinabosetti) in data: Feb 2, 2018 at 10:51 PST

    GIULIA MANCINI…giornata di relax

     
    Amore puro ?
    Un post condiviso da Lauren Gibbemeyer (@lgibby5) in data: Feb 7, 2018 at 11:38 PST LEGGI TUTTO

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    Gaspari e Sylla in coro: “Stiamo diventando un gran bel gruppo”

    Arriva la miglior risposta possibile per Marco Gaspari dallo scontro al vertice contro Scandicci: la sua Allianz Vero Volley Milano si impone con un netto 3-0, convincendo dall’inizio alla fine. Ai microfoni di Rai Sport l’allenatore non nasconde la sua soddisfazione: “Bella partita. Ho sempre avuto la percezione che la squadra ci fosse, eravamo in fiducia. Grande vittoria, però come tutte le grandi vittorie vanno archiviate, non bisogna sedersi su queste vittorie perché non servono a un tubo… per noi è importante dare continuità al lavoro che stiamo facendo, ci si allena poco in palestra, per cui ci stiamo allenando così“.

    A rendere felice Gaspari è soprattutto la conferma di un periodo molto positivo: “La squadra da due mesi a questa parte ha trovato un bell’equilibrio, c’è un bel gruppo e si vede che stanno giocando con fame. Noi dobbiamo vincere e per farlo c’è da sudare, bisogna affrontare queste partite per portarle a casa, non tanto per esserci, e lo faremo anche martedì contro il VakifBank. Noi ci siamo, dobbiamo crescere ancora sulla battuta, ma la squadra ha imparato che ci sono momenti in cui non serve essere ‘ignoranti’ e bisogna essere un pochino più ‘smart’“.

    “Sono contenta – aggiunge Myriam Sylla – venivamo da una settimana un po’ difficile, tra viaggi e qualche intoppo, e credo si sia visto perché abbiamo fatto un po’ fatica dal punto di vista fisico. Siamo state brave a restare unite e quello è stato il nostro punto di forza oggi. Eravamo una squadra e stiamo diventando un gran bel gruppo: ci stiamo unendo di più e incastrando bene. Oggi ho detto alle compagne che sono ‘quasi’ simpatiche… Volenti o nolenti, siamo una famiglia!“.

    Premio di MVP per Nika Daalderop, che commenta così il successo: “Abbiamo combattuto tanto, abbiamo avuto una grande organizzazione a muro e difesa e giocato una grande partita“. Martedì la schiacciatrice olandese ritroverà la sua ex squadra, il Vakif, in Champions League: “Sarà una partita importante, dobbiamo riposare bene e allenarci il più possibile. Certo, è speciale giocare contro di loro e sarà bello rivedere le ragazze, ma il Vakif lo abbiamo già incontrato a Istanbul, e questa sarà una partita come le altre“.

    (fonte: RaiSport) LEGGI TUTTO

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    Sylla spegne le candeline, Kaczmarek e Sliwka in tutta la loro eleganza…

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    La CEV sceglie Sylla e Orro come ambassador degli Europei in Italia

    Si avvicina l’appuntamento con i Campionati Europei femminili 2023, che prenderanno il via il prossimo 15 agosto con la sfida inaugurale tra Italia e Belgio nella straordinaria cornice dell’Arena di Verona. Nel percorso di avvicinamento all’evento, la CEV svelerà i nomi di 8 giocatrici selezionate come “Ambassador” della manifestazione, due per ognuno dei paesi ospitanti (gli altri tre sono Belgio, Germania ed Estonia), e farà altrettanto anche per la competizione maschile.

    Le prime due Ambassador a essere annunciate sono proprio due giocatrici della nazionale italiana: il capitano Myriam Sylla e la palleggiatrice Alessia Orro. Non a caso entrambe militano nella Vero Volley Milano, di casa per gli allenamenti e molte partite all’Arena di Monza, dove l’Italia giocherà parte del girone iniziale degli Europei. Per ognuna delle due giocatrici è prevista una pagina dedicata che raccoglierà dati statistici, curiosità, brevi dichiarazioni e, da qui all’inizio della manifestazione, aggiornamenti sulle varie iniziative in programma: ecco la pagina di Myriam Sylla e quella di Alessia Orro.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    Myriam Sylla: “Alle critiche non penso più. Sono soddisfatta di me stessa”

    Di Eugenio Peralta

    Una nuova città, una nuova maglia, una nuova avventura. Una nuova Myriam Sylla, a cominciare dal nome di battesimo: esatto, Myriam con la “Y”, e non con la “I” come siamo sempre stati abituati a leggerlo negli ultimi 15 anni e rotti. Nessuna variazione all’anagrafe, il motivo lo spiega la stessa schiacciatrice della Vero Volley Milano e della nazionale: “È che all’inizio con la ‘Y’ mi sentivo troppo diversa, così sui social lo avevo scritto in modo più ‘normale’. Poi invece ho imparato che è bellissimo e ho cominciato a scriverlo come si deve“. Risposta che dice già tutto del carattere, e della maturità, che la campionessa azzurra rivela (o meglio, conferma) nell’intervista concessa in esclusiva a Volley NEWS.

    foto LVF

    Togliamoci subito il pensiero: hai guardato Sanremo?

    “L’ho guardato sì, diversamente dagli altri anni, quando non lo vedevo mai. È stato emozionante vedere Paola scendere quelle scale, è stata molto elegante e devo dire che se l’è cavata molto bene. Penso che da casa tutti noi pallavolisti ci siamo un po’ immaginati nei suoi panni, e non so quanti ce l’avrebbero fatta a reggere davanti a un pubblico del genere“.

    E di tutto quello che è successo dopo, e intorno, all’intervento di Egonu cosa hai pensato?

    “Devo dire che spesso alcune frasi vengono estrapolate dal contesto e ingigantite in tantissimi modi differenti. Ci sono tante sfumature nelle parole e tanti modi di analizzarle; bisogna anche capire che Paola è una ragazza giovane, e in alcuni momenti è istintiva. Poi tutti i commenti e i discorsi sui social… be’, sono sempre gli stessi, sono 28 anni che li sento ed è sempre la stessa storia, anzi si va peggiorando. Sinceramente, mi astengo e vado avanti così“.

    Foto Gabriele Sturaro

    Passiamo alla pallavolo giocata. Milano per te è una grande sfida: sei arrivata in una squadra che “deve” vincere, per come è stata costruita.

    “Non lo so se ‘deve’, ma sicuramente vuole vincere. Noi vogliamo arrivare a realizzare i nostri sogni. È una cosa bella ma… ok, da un lato anche brutta, perché a differenza degli anni scorsi in questa stagione non ho ancora nulla in bacheca e siamo in via di costruzione. Sono cambiate tante cose, perché sono cambiate anche le compagne di squadra: integrarsi e creare un nuovo sistema non è mai facile, ma è sempre molto divertente. Un atleta è sempre più stimolato quando ci sono nuove sfide“.

    La pressione c’è alla Vero Volley, ma c’era sicuramente anche a Conegliano. Quali sono le differenze?

    “Be’, sono passata da una squadra che ha vinto tutto e sta ancora vincendo a livello mondiale a una che sta cercando di affermarsi sempre di più, dopo aver già dato filo da torcere all’Imoco. La pressione c’è da entrambe le parti, ma chi gioca in queste squadre vuole proprio questo tipo di pressione: ci stimola essere sempre un po’ sul filo del rasoio, è il nostro lavoro“.

    Foto Rubin/LVF

    Negli anni sei diventata la giocatrice delle partite decisive, quella che dà il meglio nelle semifinali e nelle finali, quando l’obiettivo conta. È qualcosa di voluto o che riesci a gestire?

    “(ride, n.d.r.) Pensa che all’inizio della carriera mi dicevano esattamente il contrario… Ma secondo te, se avessi questo tipo di potere, non lo avrei usato – ad esempio – per vincere la Coppa Italia? Assolutamente per me non esiste il concetto di risparmiare energie, se gioco male è perché gioco male e basta, io faccio sempre ‘all in’ in tutte le partite“.

    Spesso ti è capitato di essere sostituita e di non avere il “posto fisso”, soprattutto in nazionale. Come si gestiscono queste situazioni a livello emotivo e mentale?

    “È capitato spesso e capiterà ancora, perché credo che il posto sicuro non ce l’abbia nessuno. Non è che io non abbia mai subito la cosa: ci rimango male se vado in panchina o se non vengo schierata. Il fatto è che io ho fiducia in me stessa, conosco Myriam e so che ci metterò tutto l’impegno possibile per arrivare al mio obiettivo. Poi se arriva quello che spero sarò ancora più contenta, altrimenti continuerò a lavorare per far sì che avvenga“.

    Foto Volleyball World

    Tra le giocatrici della tua generazione sei quella che è esplosa più tardi, facendo il definitivo salto di qualità quando avevi 22-23 anni. Cosa è cambiato per te in quel periodo?

    “È una questione di occasioni. Prima ero sempre stata la giocatrice ‘sì, ma…’, quella non abbastanza convincente, anzi a dire la verità per qualcuno lo sono ancora. Poi ho avuto la mia occasione con i Mondiali del 2018, sarà che quell’anno sono successe tante cose importanti nella mia vita, ma era ciò che volevo e ci ho messo tutto quello che potevo per arrivare. Quello è stato l’inizio di tutto per me“.

    Davvero c’è qualcuno che ancora, dopo tutto quello che hai vinto, non ti considera “abbastanza convincente”?

    “Lo sento dire spesso, in realtà. Ma non mi interessa. Quando avevo 25 anni ci rimanevo male, mi chiedevo: ‘Perché la gente non mi capisce?’. Adesso ne ho 28, non posso stare ancora dietro a quelle cose. Non ci penso più, quando torno a casa e mi guardo allo specchio vedo un’atleta che si è fatta un c… così per arrivare a quello che si è guadagnata, tra medaglie e premi individuali. Nessuno mi ha regalato niente e io sono soddisfatta. Poi non si può piacere a tutti, come nella vita: anche Paola, che è un fenomeno, ha gente che la accusa di essere scarsa… figuratevi io!“.

    Un’ultima cosa: qual è stata la persona più importante per la tua carriera, quella che ti ha aiutato di più?

    “I miei genitori sono stati l’esempio di quello che sono io. In campo e fuori, il modo in cui mi comporto, è tutto merito loro in primis. Poi ci sono stati tantissimi allenatori che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui, tante compagne di squadra, è difficile citare una persona sola: per arrivare a fare una carriera così hai bisogno di tante persone buone e brave, ma anche di persone cattive, che ti danno contro. Servono anche quelle“. LEGGI TUTTO