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    F1, Mick Schumacher: “Penso sempre a mio padre”

    ROMA – Mick Schumacher, che è intervenuto nella docu-serie di Netflix sul padre Michael, online da lunedì 15 settembre, ha parlato del nuovo rapporto con lui, cambiato ovviamente dopo l’incidente di anni fa. Parole commoventi, quelle del giovane pilota, che quest’anno ha esordito in Formula 1 con la Haas. “Credo che io e lui ci capiremmo in un modo diverso ora, semplicemente perché entrambi parliamo la lingua del motorsport – ha detto -. Avremmo molto di cui discutere, ci penso sempre e immagino che sarebbe grandioso. Lascerei qualsiasi cosa per far sì che ciò accada”. 
    I ricordi di Mick
    “Quando ripenso al passato, mi tornano in mente tutti quei momenti in cui ci siamo divertiti – ha aggiunto Mick -. Quando guidavamo i kart, oppure quando mi metteva in sella ai pony. Sono veramente istanti che conservo con immensa gioia. Da quell’incidente, quelle esperienze che suppongo che molte altre persone abbiano vissuto con i propri genitori, non sono più presenti, o almenosi sono parzialmente cancellate. Dal mio punto di vista, questa cosa è ingiusta”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Voglio prendere subito confidenza con l'auto”

    ROMA – Mick Schumacher si avvicina ai primi test con la Haas, scuderia con cui farà poi il suo esordio in Formula 1 nel Gran Premio del Bahrain. Il giovane tedesco, intervistato dai canali ufficiali del team, ha parlato in vista dell’avvio di stagione: “Essere tra i venti migliori piloti del mondo è speciale. Da bambino ho sempre sognato di gareggiare in Formula 1. Sarà senza dubbio emozionante. Mio padre ha preso parte alla sua prima gara in F1 ormai trent’anni fa. Questo rende tutto più bello. Il mio obiettivo primario è quello di prendere subito confidenza con l’auto e con tutto il resto. Ci sto lavorando da ormai tanto tempo. Non vedo l’ora di essere ai test e poter iniziare a lavorare con la squadra. Ho avuto la fortuna di testare la vecchia auto ad Abu Dhabi. In questo modo abbiamo avuto modo di risparmiare tempo con il sedile, il volante e tutto il resto”.

    Gli obiettivi
    “Voglio arrivare pronto alla prima gara – ha aggiunto Mick -. I test saranno importanti per me e per il team. Possiamo raccogliere tanti dati e il fatto che la prima gara sia sullo stesso circuito ci aiuta molto. Inoltre il Bahrain ha una pista completa, che ci permette di analizzare in maniera completa la nostra monoposto. Rispetto alla Formula 2 ci sono tantissime differenze. Le gare sono molto più lunghe e faticose oltre che in numero maggiore. Mi sono allenato molto sotto questo aspetto, concentrandomi soprattutto sui muscoli del collo. Preparare il tuo corpo alle forze g è fondamentale, il tuo corpo deve essere in grado di reagire bene agli sforzi a cui è sottoposto. Ho parlato con molte persone che mi hanno dato diversi consigli. Spero di poterli mettere in pratica per ottenere il massimo possibile”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mick Schumacher: “Voglio arrivare pronto alla prima gara”

    ROMA – “Essere tra i venti migliori piloti del mondo è speciale. Da bambino ho sempre sognato di gareggiare in Formula 1. Sarà senza dubbio emozionante. Mio padre ha preso parte alla sua prima gara in F1 ormai trent’anni fa. Questo rende tutto più bello”. Queste le parole di Mick Schumacher ai canali ufficiali della Haas, con cui esordirà quest’anno nel Mondiale di Formula 1. “Il mio obiettivo primario è quello di prendere subito confidenza con l’auto e con tutto il resto – ha detto il campione in carica di F2 -. Ci sto lavorando da ormai tanto tempo. Non vedo l’ora di essere ai test e poter iniziare a lavorare con la squadra. Ho avuto la fortuna di testare la vecchia auto ad Abu Dhabi. In questo modo abbiamo avuto modo di risparmiare tempo con il sedile, il volante e tutto il resto”.

    Verso il Bahrain
    “Voglio arrivare pronto alla prima gara – ha aggiunto Mick -. I test saranno importanti per me e per il team. Possiamo raccogliere tanti dati e il fatto che la prima gara sia sullo stesso circuito ci aiuta molto. Inoltre il Bahrain ha una pista completa, che ci permette di analizzare in maniera completa la nostra monoposto. Rispetto alla Formula 2 ci sono tantissime differenze. Le gare sono molto più lunghe e faticose oltre che in numero maggiore. Mi sono allenato molto sotto questo aspetto, concentrandomi soprattutto sui muscoli del collo. Preparare il tuo corpo alle forze g è fondamentale, il tuo corpo deve essere in grado di reagire bene agli sforzi a cui è sottoposto. Ho parlato con molte persone che mi hanno dato diversi consigli. Spero di poterli mettere in pratica per ottenere il massimo possibile”. LEGGI TUTTO