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    F1: Russell comanda le libere 3 in Messico. Leclerc quarto, Sainz sesto

    CITTA’ DEL MESSICO – E’ di George Russell il miglior tempo nelle prove libere 3 al Gran Premio del Messico, valevole per la ventesima tappa del Mondiale Formula 1. Il pilota britannico, sull’autodromo Hermanos Rodriguez, firma il crono di 1:18.399 precedendo l’altra Mercedes di Lewis Hamilton e la Red Bull di Max Verstappen. Quarta posizione per la Ferrari di Charles Leclerc, davanti al padrone di casa Sergio Perez e al compagno di squadra Carlos Sainz.
    Gli altri tempi
    Settima piazza per la McLaren di Lando Norris, davanti all’Alfa Romeo di Valtteri Bottas e all’AlphaTauri di Yuki Tsunoda. A chiudere la top ten c’è la Williams di un ottimo Alexander Albon. Quasi in fondo l’Aston Martin di Sebastian Vettel, in diviannovesima piazza. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Messico: Russell comanda le libere 2, Leclerc a muro. Sainz ottavo

    CITTA’ DEL MESSICO – George Russell è il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento stagionale della Formula 1. Il pilota della Mercedes, all’autodromo Hermanos Rodriguez, firma il crono di 1:19.970 e chiude davanti all’AlphaTauri di Yuki Tsunoda e all’Alpine di Esteban Ocon, rispettivamente in seconda e terza posizione. Quarto posto per la Mercedes di Lewis Hamilton davanti alle due Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Settimo e ottavo tempo per le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz.
    Gli altri piloti
    Un venerdì storto per Leclerc, che durante la seconda sessione è finito a muro dopo aver perso il posteriore all’ingresso dello snake prima della fine del secondo settore. Il monegasco utilizzava però componenti usate e non dovrebbe incappare in penalità. A chiudere la top ten ci sono l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly. LEGGI TUTTO

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    F1: a Russell le libere 2 in Messico. La Ferrari di Leclerc a muro, Sainz ottavo

    CITTA’ DEL MESSICO – E’ di George Russell il miglior tempo nelle prove libere 2 al Gran Premio del Messico, valevole per la ventesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota della Mercedes, all’autodromo Hermanos Rodriguez, firma il crono di 1:19.970 e chiude davanti all’AlphaTauri di Yuki Tsunoda e all’Alpine di Esteban Ocon, rispettivamente in seconda e terza posizione. Quarto posto per la Mercedes di Lewis Hamilton davanti alle due Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. Settimo e ottavo tempo per le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz.
    Incidente per Leclerc
    Un venerdì storto per Leclerc, che durante la seconda sessione è finito a muro dopo aver perso il posteriore all’ingresso dello snake prima della fine del secondo settore. Il monegasco utilizzava però componenti usate e non dovrebbe incappare in penalità. A chiudere la top ten ci sono l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly. LEGGI TUTTO

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    F1, GP Messico: la Ferrari comanda le libere 1 con Sainz e Leclerc

    CITTA’ DEL MESSICO – E’ di Carlos Sainz il miglior tempo nelle prove libere 1 al Gran Premio del Messico, valevole per la ventesima tappa del Mondiale 2022 di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari, all’autodromo Hermanos Rodriguez, firma il crono di 1:20.707 e precede il compagno di squadra Charles Leclerc, che chiude in seconda posizione. Seguono le due Red Bull, con il padrone di casa Sergio Perez che chiude davanti al già campione Max Verstappen, quarto al termine delle FP1.
    Gli altri tempi
    Quinto tempo per la Mercedes di Lewis Hamilton, davanti alla Alpine di Fernando Alonso e all’Alfa Romeo di Valtteri Bottas. Ottava posizione per la McLaren di Lando Norris, mentre a chiudere la top ten ci sono l’AlphaTauri di Pierre Gasly e l’Aston Martin di Sebastian Vettel. Due le bandiere rosse nel corso della prima ora a Città del Messico, la prima per un problema alla Haas di Fittipaldi, mentre la seconda per fumo dall’AlphaTauri di Lawson a pochi minuti dal termine.
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    F1: ufficiale il rinnovo del GP in Messico, accordo fino al 2025

    ROMA – La Formula 1 ha rinnovato il suo contratto con il Gran Premio del Messico fino al 2025. L’annuncio è arrivato proprio durante il weekend della ventesima tappa stagionale, che prenderà il via ufficialmente nella serata italiana con le due sessioni di prove libere del venerdì. Il Circus farà quindi visita all’autodromo Hermanos Rodriguez almeno per altri tre anni, mentre c’è grande attesa per il Gran Premio di questo fine settimana, dove saranno tanti i piloti che punteranno alle prime posizioni.Guarda la galleryF1, Brad Pitt guest star al Gran Premio degli Stati Uniti
    Le parole di Domenicali
    Stefano Domenicali, Ceo della Formula 1, ha parlato in occasione dell’annuncio: “Sono molto lieto di annunciare che la Formula 1 continuerà a correre a Città del Messico per altri tre anni in base a questo nuovo accordo, ogni anno la gara attira un gran numero di fan appassionati e l’atmosfera è incredibile e so che tutti saranno entusiasti di questa notizia. Voglio ringraziare Claudia Sheinbaum, il capo del governo di Città del Messico, e Alejandro Soberón e il suo team per il loro continuo impegno per la Formula 1 e il continuo successo dell’evento”.
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    Ferrari in alta quota: ecco le insidie a Città del Messico

    TORINO – I duelli ad alta quota sono un’incognita. A dire la verità, ogni anno che si corre a Città del Messico è così, l’altitudine si fa sentire, taglia potenza ai motori e influisce sul rendimento delle monoposto. Il punto è che la potenza dei motori viene tagliata in maniera uguale per tutti, dunque i valori generali in pista non vengono alterati. Invece, per quanto attiene il rendimento della auto, nonché il raffreddamento, ogni progetto può comportarsi in maniera differente. Specie quest’anno, che le monoposto sono completamente diverse da quelle dell’anno scorso.

    Sembra di essere a Montecarlo

    Lo spiega bene Thomas Bouché, head of aerodynamic track performance group della Ferrari: «La riduzione della densità dell’aria, dovuta all’altitudine cui si trova il tracciato, costituisce una delle più grosse sfide tecniche della stagione: le forze aerodinamiche sono considerevolmente ridotte e per questo ci ritroviamo con valori di carico paragonabili a quelli di Monza nonostante si utilizzi la configurazione di Monaco». E ancora: «Accelerazione e velocità di punta sono tra le più elevate della stagione. Questo quadro porta con sé alcune insidie non indifferenti per il raffreddamento di motore e freni: le vetture di Formula 1 attuali non sono state disegnate e ottimizzate per girare in condizioni così particolari, per questo tutti i parametri verranno continuamente curati e analizzati dell’intero weekend. L’aria rarefatta potrebbe anche incidere nei duelli ruota a ruota perché chi insegue potrebbe ritrovarsi in difficoltà per il fatto di guidare nell’aria sporcata dalla vettura che lo precede». Quali effetti potrà avere tutto questo sul duello – ormai non più decisivo per la classifica, nemmeno dei costruttori – tra Ferrari e Red Bull? Lo si potrà capire (almeno un po’) dalle prima prove libere.
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