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    Vibo si gioca la stagione in tre scontri diretti, Basic: “Daremo fastidio a tutti”

    Di Redazione Dopo la vittoria di domenica con Ravenna, la quarta stagionale arrivata dopo ben 51 giorni dall’ultima, quella con Padova l’11 dicembre scorso, ora per Vibo Valentia arriva la resa dei conti con un filotto di scontri diretti che potrebbero segnare definitivamente la stagione in senso positivo o negativo. Dodici punti valgono al momento alla Tonno Callipo la penultima posizione, ma con meno gare disputate (quindici) di tutti. La precedono proprio le tre le avversarie che – dopo Civitanova il prossimo sabato – saranno ospiti del PalaMaiata in uno strano gioco del destino, sotto forma di calendario rimodulato. Ad aprire le danze sarà il 9 febbraio il match contro Taranto, a seguire mercoledì 13 quello contro Verona, per poi chiudere il probante mini-ciclo con Cisterna domenica 16. Prima però per la squadra vibonese i riflettori saranno puntati sull’anticipo di sabato 5 febbraio nella tana dei Campioni d’Italia. A fare il punto della situazione è lo schiacciatore francese Luka Basic: “Una vittoria – quella contro Ravenna, n.d.r. – che è servita a risollevare il morale e a spazzare via le nubi di un lungo periodo poco fortunato. Sappiamo che questa seconda metà di Campionato per noi sarà fondamentale e dobbiamo cercare di ricavare il massimo da ogni partita. Dovremo proseguire con lo stesso atteggiamento che abbiamo avuto a Ravenna, nonostante le incertezze del momento, siamo scesi in campo convinti e determinati a conquistare la vittoria. Ci fa bene anche il ritorno di Yuji che porta con se una grande carica. Non vogliamo fare progetti a lungo termine ma saremo concentrati su ogni singolo incontro che il calendario ci proporrà e cercheremo di essere più fastidiosi possibili per tutte le squadre che affronteremo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Basic, il giramondo: “Se penso a casa, penso alla Francia. Ma a Vibo sto bene”

    Di Redazione Luka Basic, schiacciatore francese che il 29 gennaio compirà 27 anni, approda la scorsa estate alla Tonno Callipo. Sempre un passo indietro Luka, per scelta non è sui social – anche se su Instagram esiste un fan club a lui dedicato – e non racconta pubblicamente gli step della sua quotidianità come invece fa la maggioranza degli atleti: “Non ho nulla contro l’uso dei social network ma fino ad ora – ammette semplicemente Luka – non ne ho sentito l’esigenza né mi interessa. Piuttosto amo fare le piccole cose, nulla di eclatante. Passo molto tempo a casa, vivo e assaporo le mie giornate: mi piace leggere nel tempo libero. Non faccio nulla velocemente, cerco di godere il tempo che ho per me, ad esempio la mattina mi sveglio e faccio colazione in tutta tranquillità. Insomma mi prendo cura di me”. È una storia fatta di passione e sacrifici quella di Basic, cresciuto con un pallone in mano visto il passato pallavolistico di mamma Jasmina e papà Veljko, quest’ultimo con oltre 200 presenze nella Nazionale Jugoslava. “Anche se i miei genitori sono nativi dell’ex Jugoslavia, io sono nato in Francia quindi la mia madrelingua è il francese. All’inizio loro non conoscevano neanche bene il francese e quindi io e mia sorella siamo cresciuti in una casa dove si parlava solo serbo-croato. Poi andando a scuola ho assimilato la mia identità francese, e con il tempo i miei genitori hanno preso la cittadinanza”. Ci sono delle tradizioni a cui sei legato fin da bambino e che la tua famiglia ti ha trasmesso per le sue origini? “Un po’ il cibo e da parte di mio papà anche alcune usanze legate alla religione in quanto lui è ortodosso. Ad esempio per loro il Natale si festeggia dopo rispetto a quello cristiano. Potrebbe fare un po’ ridere il fatto che a casa mia ci scambiavamo gli auguri di Natale due volte”. Cosa ha significato per te essere figlio d’arte? “Ho avuto la fortuna di non essere mai stato allenato da mio papà. Con me ha sempre fatto solo il papà. Ovviamente parliamo di pallavolo, anche con mia mamma ma non mi hanno mai messo pressione o negatività. Mi hanno lasciato sempre libero di esprimermi”. I giudizi post-partita dei tuoi genitori? “Di solito mi danno un supporto più che un giudizio su quello che ho fatto più o meno bene. Mi incoraggiano sempre, come fanno tutti i bravi genitori e non solo per la pallavolo”. Qual è il tuo legame con il Paese d’origine della tua famiglia? “Sicuramente mia nonna rappresenta un anello di congiunzione fondamentale con le mie origini. Con lei ho un rapporto particolare. Si chiama Mirna che in croato vuol dire calma…ma non lo è per nulla – sorride –, è una persona molto movimentata e dinamica. Naturalmente anche i miei genitori mi hanno permesso da sempre di mettermi in correlazione con il loro mondo di provenienza. Crescendo tra l’altro mi rivedo molto in loro e nel loro modo di fare: a livello caratteriale somiglio ad entrambi…mi hanno trasmesso pregi e difetti. Qualcuno? Da mio padre ho ereditato la timidezza e da mamma il fatto di essere molto riflessivo. Nella mia vita c’è anche mia sorella, più grande di me, siamo diversi ma anche molto legati. Ci prendiamo cura uno dell’altro. Lei vive in Bretagna e insegna nelle scuole”. L’atleta transalpino è approdato a Vibo Valentia lo scorso agosto. Indossa la maglia n. 10 della Tonno Callipo con cui ha fino ad ora disputato 14 partite e 40 set.Com’è stato il passaggio da Milano a Vibo? “Il passaggio da una grande città come Milano ad una cittadina come Vibo Valentia non mi ha fatto soffrire, anzi non ho avuto difficoltà ad ambientarmi. Milano è una città meravigliosa che offre tanto ma a Vibo ho anche l’opportunità di scoprire altro. Posti come questo ti permettono di stare a contatto con la gente. Io qui sto bene”. In squadra come ti trovi? “Molto bene: ho legato di più con Yuji Nishida, sono in camera con lui durante le trasferte. Siamo due stranieri da soli perché i brasiliani sono in coppia”. Cosa hai scoperto della città di Vibo? “Sto in centro e ho preso l’abitudine di andare a mangiare a pranzo in una trattoria vicino casa mia. Sto conoscendo i sapori calabresi come i fileja con le melanzane e guanciale. Questa è stata anche l’occasione per stringere amicizia con i gestori del locale. Di loro apprezzo che non mi considerano come il giocatore-Basic, ma sono semplicemente Luka, un ragazzo con cui hanno piacere a parlare.  Per questo con loro mi sento perfettamente a mio agio. Non mi fanno mai domande sulla squadra. Ad esempio quando torno dalle trasferte loro mi chiedono dove sono stato perché notano la mia assenza per qualche giorno e poi, come veri amici, mi domandano cosa ho mangiato in quella città, ma mai dei risultati sportivi”. Il destino di un atleta è cambiare spesso città, compagni, amici, abitudini. Per te è stato un problema? “Prima un po’ mi pesava, adesso che sto crescendo cerco di legarmi meno alle cose e ai posti. Mi affeziono ma vivo il presente senza pensare troppo a quello che sarà dopo. Quando poi vado via mi piace guardare avanti e scoprire nuove cose. Prima era difficile e doloroso per me cambiare. A volte mi rendo conto che nei rapporti interpersonali metto queste barriere ma nessuno me lo ha fatto pesare”. Qual è il posto che reputi casa tua? “Se penso di voler tornare a casa penso alla Francia, alla città dove sono cresciuto e dove ho vissuto fino a 16 anni. Poi la pallavolo mi ha portato per tre anni a Montpellier dove c’è il Centro nazionale di volley, poi due a Cannes e a Toulouse, quindi Milano ed ora Vibo. Vedremo cosa mi riserva il futuro…”. Rimpianti? “No, non ne ho. Se mi guardo indietro credo di aver sempre rispettato le persone che ho incontrato lungo la mia strada”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Basic, l’anti-divo: non ha profili social, ama leggere e godersi il tempo per sé

    Lo schiacciatore francese in questa confessione a cuore aperto svela passioni e abitudini, desideri e programmi. Legato alla famiglia, adora il mare, i fileja e i cannoli siciliani. Genitori ex pallavolisti che l’hanno lasciato libero di decidere e di forgiare la sua personalità. E che rapporto con nonna Mirna, una parola che significa ‘calma’  anche se lei non lo è per niente: “A Vibo sto bene. Il volley è sempre stato nel mio destino”. 
    Personaggio schivo, discreto, riservato. Tutto ciò che nel rumoroso universo sportivo dove spesso l’apparire conta più dell’essere, non può non fare notizia. Parliamo di Luka Basic, schiacciatore francese che il 29 gennaio compirà 27 anni, approdato la scorsa estate alla Tonno Callipo. Sempre un passo indietro Luka, per scelta non è sui social – anche se su Instagram esiste un fan club a lui dedicato – e non racconta pubblicamente gli step della sua quotidianità come invece fa la maggioranza degli atleti: “Non ho nulla contro l’uso dei social network ma fino ad ora – ammette semplicemente Luka – non ne ho sentito l’esigenza né mi interessa. Piuttosto amo fare le piccole cose, nulla di eclatante. Passo molto tempo a casa, vivo e assaporo le mie giornate: mi piace leggere nel tempo libero. Non faccio nulla velocemente, cerco di godere il tempo che ho per me, ad esempio la mattina mi sveglio e faccio colazione in tutta tranquillità. Insomma mi prendo cura di me”.
    FAMIGLIA&TRADIZIONI. È una storia fatta di passione e sacrifici quella di Basic, cresciuto con un pallone in mano visto il passato pallavolistico di mamma Jasmina e papà Veljko, quest’ultimo con oltre 200 presenze nella Nazionale Jugoslava. Il Paese che lo ha visto nascere è la Francia ma Luka è una di quelle persone che hanno avuto la fortuna di vivere “per addizione”, un concetto ben espresso dallo scrittore Carmine Abate, ossia ha preso e messo insieme il meglio dalla varietà delle sue origini familiari e al contempo del luogo in cui è nato e cresciuto. Così nel tempo, senza pregiudizi o riserve, ha scoperto i nuovi posti che lo hanno ospitato per lavoro senza mai dimenticare le sue radici.“Anche se i miei genitori sono nativi dell’ex Jugoslavia, io sono nato in Francia quindi la mia madrelingua è il francese. All’inizio loro non conoscevano neanche bene il francese e quindi io e mia sorella siamo cresciuti in una casa dove si parlava solo serbo-croato. Poi andando a scuola ho assimilato la mia identità francese, e con il tempo i miei genitori hanno preso la cittadinanza”.
    Lo schiacciatore giallorosso a Banjia Luka (Bosnia) insieme alla sorella Mirna e a papa Veljko
    Ti sei mai sentito ‘escluso’ o discriminato in Francia?
    “Non mi sono mai sentito straniero in Francia, mai. Mi sono sempre sentito un cittadino francese”.
    Ci sono delle tradizioni a cui sei legato fin da bambino e che la tua famiglia ti ha trasmesso per le sue origini?
    “Un po’ il cibo e da parte di mio papà anche alcune usanze legate alla religione in quanto lui è ortodosso. Ad esempio per loro il Natale si festeggia dopo rispetto a quello cristiano. Potrebbe fare un po’ ridere il fatto che a casa mia ci scambiavamo gli auguri di Natale due volte”.
    Cosa ha significato per te essere figlio d’arte?
    “Ho avuto la fortuna di non essere mai stato allenato da mio papà. Con me ha sempre fatto solo il papà. Ovviamente parliamo di pallavolo, anche con mia mamma ma non mi hanno mai messo pressione o negatività. Mi hanno lasciato sempre libero di esprimermi”.
    I giudizi post-partita dei tuoi genitori?
    “Di solito mi danno un supporto più che un giudizio su quello che ho fatto più o meno bene. Mi incoraggiano sempre, come fanno tutti i bravi genitori e non solo per la pallavolo”.
    Qual è il tuo legame con il Paese d’origine della tua famiglia?
    “Sicuramente mia nonna rappresenta un anello di congiunzione fondamentale con le mie origini. Con lei ho un rapporto particolare. Si chiama Mirna che in croato vuol dire calma…ma non lo è per nulla – sorride –, è una persona molto movimentata e dinamica. Naturalmente anche i miei genitori mi hanno permesso da sempre di mettermi in correlazione con il loro mondo di provenienza. Crescendo tra l’altro mi rivedo molto in loro e nel loro modo di fare: a livello caratteriale somiglio ad entrambi…mi hanno trasmesso pregi e difetti. Qualcuno? Da mio padre ho ereditato la timidezza e da mamma il fatto di essere molto riflessivo. Nella mia vita c’è anche mia sorella, più grande di me, siamo diversi ma anche molto legati. Ci prendiamo cura uno dell’altro. Lei vive in Bretagna e insegna nelle scuole”.
    Luka Basic insieme a nonna Mirna qualche anno fa
    LA SCELTA DI VIBO. L’atleta transalpino è approdato a Vibo Valentia lo scorso agosto. Indossa la maglia n. 10 della Tonno Callipo con cui ha fino ad ora disputato 14 partite e 40 set.Com’è stato il passaggio da Milano a Vibo?
    “Il passaggio da una grande città come Milano ad una cittadina come Vibo Valentia non mi ha fatto soffrire, anzi non ho avuto difficoltà ad ambientarmi. Milano è una città meravigliosa che offre tanto ma a Vibo ho anche l’opportunità di scoprire altro. Posti come questo ti permettono di stare a contatto con la gente. Io qui sto bene”.
    In squadra come ti trovi?
    “Molto bene: ho legato di più con Yuji Nishida, sono in camera con lui durante le trasferte. Siamo due stranieri da soli perché i brasiliani sono in coppia”.
    Ti sei mai chiesto se volevi fare altro?
    “La pallavolo era nel mio destino: non ho mai pensato di prendere altre strade. Adesso inizio a farmi qualche domanda per quello che sarà il mio futuro quando finirò di giocare. Non ho ancora le idee ben chiare”.
    CARATTERE&PASSIONI. Osservandolo dall’esterno Luka Basic, si ha l’impressione di avere a che fare con una persona molto riservata e anche disponibile con i suoi compagni…
    “Confermo! Mi piace avere il mio spazio, stare da solo anche a casa, sento che ne ho bisogno. Allo stesso modo però mi piace pure stare in compagnia di amici e persone care”.
    Dei tanti anni passati in giro che esperienze ti porti dietro?
    “Bei legami con tanti compagni di squadra che sono diventati amici fraterni fuori dal campo. Di meno con allenatori con cui c’è sempre un rapporto più professionale”.
    Gusti sulle letture?
    “Leggo prevalentemente libri di filosofia e di psicologia ”.
    Ed in cucina come te la cavi?
    “In Italia ho imparato a cucinare il ragù! So cucinare ma non faccio piatti troppo complicati”.
    Cosa hai scoperto della città di Vibo?
    “Sto in centro e ho preso l’abitudine di andare a mangiare a pranzo in una trattoria vicino casa mia. Sto conoscendo i sapori calabresi come i fileja con le melanzane e guanciale. Questa è stata anche l’occasione per stringere amicizia con i gestori del locale. Di loro apprezzo che non mi considerano come il giocatore-Basic, ma sono semplicemente Luka, un ragazzo con cui hanno piacere a parlare.  Per questo con loro mi sento perfettamente a mio agio. Non mi fanno mai domande sulla squadra. Ad esempio quando torno dalle trasferte loro mi chiedono dove sono stato perché notano la mia assenza per qualche giorno e poi, come veri amici, mi domandano cosa ho mangiato in quella città, ma mai dei risultati sportivi”.
    Ma oltre i fileja cosa apprezzi a tavola?
    “Pasta, pizza…non sono molto goloso ma adoro il cannolo siciliano”.
    Formuli i tuoi pensieri in francese perché è la tua lingua ma sei un vero poliglotta…
    “Non so come ho imparato il croato-serbo. A casa i miei genitori parlavano questa lingua, mentre a scuola e fuori dalle mura domestiche sentivo parlare francese. Quindi ho assimilato in maniera naturale entrambe le lingue. L’inglese l’ho studiato a scuola e poi parlando con i compagni di squadra”.
    Il destino di un atleta è cambiare spesso città, compagni, amici, abitudini. Per te è stato un problema?
    “Prima un po’ mi pesava, adesso che sto crescendo cerco di legarmi meno alle cose e ai posti. Mi affeziono ma vivo il presente senza pensare troppo a quello che sarà dopo. Quando poi vado via mi piace guardare avanti e scoprire nuove cose. Prima era difficile e doloroso per me cambiare. A volte mi rendo conto che nei rapporti interpersonali metto queste barriere ma nessuno me lo ha fatto pesare”.
    E nel tempo libero?
    “Amo andare al mare. Sono rimasto ammaliato da una spiaggia, il Paradiso del Sub, sulla costa tirrenica. Anche mia nonna in Croazia è al mare a Parenzo. Sono due anni che non ci vado e mi manca tanto”.
    Una giornata al mare, in Croazia, con mamma Jasmina
    Si può dire che il tuo rapporto con i social media è ai minimi termini?
    “Non seguo i social quindi non percepisco bene la forza mediatica di alcuni miei compagni di squadra. Io li conosco personalmente e so come sono nella vita reale. Non amo stare sotto i riflettori”.
    ABITUDINI&DESIDERI“Sono estremamente ordinato in casa in cui ho bisogno dei miei spazi. Ad esempio nello spogliatoio Nicotra – ride – è molto disordinato e un po’ questa cosa mi dà noia”.
    Qual è il posto che reputi casa tua?
    “Se penso di voler tornare a casa penso alla Francia, alla città dove sono cresciuto e dove ho vissuto fino a 16 anni. Poi la pallavolo mi ha portato per tre anni a Montpellier dove c’è il Centro nazionale di volley, poi due a Cannes e a Toulouse, quindi Milano ed ora Vibo. Vedremo cosa mi riserva il futuro…”.
    Rimpianti?
    “No, non ne ho. Se mi guardo indietro credo di aver sempre rispettato le persone che ho incontrato lungo la mia strada”.
    Grazie Luka per averci fatti entrare nel tuo universo permettendoci di sfogliare qualche pagina della tua vita e del tuo album di famiglia!
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    L’esordio da titolare di Basic: “Baldovin mi ha chiamato e io ero pronto”

    Di Redazione Una vittoria tonificante quella di domenica scorsa ottenuta tra le mura amiche del PalaMaiata dalla Tonno Callipo che, finalmente, dopo quattro stop consecutivi, ha potuto riassaporare il dolce gusto dei tre punti. Lo ha fatto contro un avversario, la Consar Ravenna, che pur essendo fanalino di coda della classifica, non ha lesinato forze ed impegno seppur con alcuni limiti. Basic, chiamato per la prima volta nel sestetto iniziale della Tonno Callipo, ha totalizzato alla fine 13 punti realizzati, un muro, 67% in attacco e 31% di ricezione positiva. Non c’è che dire, davvero un ottimo esordio per il nazionale francese che, dopo il triennio a Milano, vuol confermarsi nella sua prima stagione in Calabria. Nel complesso una vittoria che fa il paio con quella dell’esordio a Taranto e che rilancia le ambizioni della squadra giallorossa. È stato già evidenziato come questa stagione la Callipo abbia, ancor di più dell’anno scorso, operato un profondo rinnovamento del roster. Ben dieci nuovi elementi, a fronte dei soli tre riconfermati, necessitano del naturale tempo necessario per la giusta amalgama e conoscenza sul campo. Solo il costante lavoro in palestra aumenterà l’intesa tra i reparti, oltre a quella alchimia che Baldovin ed il suo staff hanno saputo creare nella passata stagione, in un gruppo che allora presentava otto elementi nuovi. Menzione particolare merita il giapponese Yuji Nishida, autore di altri 16 punti che portano il suo score complessivo a 101 punti in virtù del quale occupa la sesta posizione nella classifica generale dei bomber. Ottima anche quella relativa agli ace siglati: con ben 14 totali nelle sei gare finora disputate vien fuori una media di 2,3 a partita. In classifica, prima di lui, Lucarelli primo con 18 e Grozer con 17. Di rilievo per la Callipo anche il dato relativo al miglior attacco di giornata: i giallorossi hanno fatto registrare una percentuale del 57,5%. Ritornando allo schiacciatore Luka Basic, ecco il suo pensiero sul ritorno ai tre punti di domenica scorsa. “Contro Ravenna – spiega il francese – è arrivata una vittoria molto importante dopo quattro sconfitte consecutive. Era fondamentale vincere e portare a casa dei punti: non saprei se ci è servito per sbloccarci o darci sicurezza. Credo che bisogna essere obiettivi: dopo le quattro sconfitte non eravamo i più scarsi  e ora che abbiamo vinto non siamo diventati i campioni del mondo. Piuttosto siamo tutti consapevoli che possiamo fare anche molto meglio e soprattutto giocare con più continuità. Concentriamoci sulla nostra qualità del gioco. Poi è vero che vincere aiuta a vincere e dà grinta e carica”. Soddisfatto Basic anche a livello personale: “Per quanto riguarda la mia prima partita da titolare credo di aver fatto quello che spetta fare in questi casi. Penso che tutti in una squadra devono essere pronti quando vengono chiamati in causa, quindi sono soprattutto contento della vittoria finale. Ognuno di noi sarà importante per il prosieguo del campionato e per la nostra stagione”. L’ex posto-4 di Milano cerca di individuare anche i motivi del periodo opaco attraversato. “Nelle quattro sconfitte consecutive penso ci sia mancata soprattutto continuità nel gioco, perché la maggior parte dei set li abbiamo persi ai vantaggi, avevamo la possibilità di chiudere a nostro favore ma ci sono stati cali del livello di gioco. Ed in questo campionato un errore del genere si paga”. Sul delicato impegno di domenica prossima, Basic lancia il monito: “Contro la Lube sarà una gara difficile, hanno tanti campioni. Sarà un buon test per noi perché di fronte avremo una squadra che non perdona alcun errore seppure piccolo. Per noi sarà importante valutare il percorso di crescita contro una squadra di questo alto livello e come possiamo giocarcela. Contiamo tanto sul nostro pubblico: è un piacere giocare davanti ai tifosi ammirati domenica scorsa, che ci trasmettono tanta grinta e non mollano mai. Tutto ciò ci dà grande carica e vogliamo fare bene anche per loro”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Tonno Callipo scalda i motori in vista del match con Civitanova

    Lo schiacciatore transalpino Basic: “Possiamo fare molto meglio giocando con più continuità”.
    “Per quanto riguarda la mia prima partita da titolare, penso che tutti in una squadra devono essere pronti quando vengono chiamati in causa, quindi sono soprattutto contento della vittoria finale. Ognuno di noi sarà importante per il prosieguo del campionato e per la nostra stagione”.
    Una vittoria tonificante quella di domenica scorsa ottenuta tra le mura amiche del PalaMaiata dalla Tonno Callipo che, finalmente, dopo quattro stop consecutivi, ha potuto riassaporare il dolce gusto dei tre punti. Lo ha fatto contro un avversario, la Consar Ravenna, che pur essendo fanalino di coda della classifica, non ha lesinato forze ed impegno seppur con alcuni limiti. Seppur sul piano tecnico la differenza era palpabile, la Callipo è stata abile a superare un certo blocco sul piano mentale, derivante dalle scorie accumulate nell’ultimo periodo opaco quanto a risultati. Così è servito quell’approccio feroce spesso ammirato durante la gestione-Baldovin della scorsa stagione, unito alla necessaria concentrazione su ogni pallone. Oltre ad alcune variazioni tecniche proprio da parte del coach bellunese. Ad iniziare dallo schieramento iniziale delle novità Gargiulo e Basic. Il centrale campano ha mostrato sensibili segnali di progressiva crescita, sia a livello tecnico che sul piano degli schemi voluti da Baldovin, che ormai conosce bene vista la positiva esperienza dello scorso anno al debutto in Superlega.
    Dal canto suo Basic, chiamato per la prima volta nel sestetto iniziale, ha totalizzato alla fine 13 punti realizzati, un muro, 67% in attacco e 31% di ricezione positiva. Non c’è che dire, davvero un ottimo esordio per il nazionale francese che, dopo il triennio a Milano, vuol confermarsi nella sua prima stagione alla Tonno Callipo.
    Nel complesso una vittoria che fa il paio con quella dell’esordio a Taranto e che rilancia le ambizioni della squadra giallorossa. È stato già evidenziato come questa stagione la Callipo abbia, ancor di più dell’anno scorso, operato un profondo rinnovamento del roster. Ben dieci nuovi elementi, a fronte dei soli tre riconfermati, necessitano del naturale tempo necessario per la giusta amalgama e conoscenza sul campo. Solo il costante lavoro in palestra aumenterà l’intesa tra i reparti, oltre a quella alchimia che Baldovin ed il suo staff hanno saputo creare nella passata stagione, in un gruppo che allora presentava otto elementi nuovi.
    Menzione particolare merita il giapponese Yuji Nishida, autore di altri 16 punti che portano il suo score complessivo a 101 punti in virtù del quale occupa la sesta posizione nella classifica generale dei bomber. Ottima anche quella relativa agli ace siglati: con ben 14 totali nelle sei gare finora disputate vien fuori una media di 2,3 a partita. In classifica, prima di lui, Lucarelli primo con 18 e Grozer con 17. Di rilievo per la Callipo anche il dato relativo al miglior attacco di giornata: i giallorossi hanno fatto registrare una percentuale del 57,5%.
    Ritornando allo schiacciatore Luka Basic, ecco il suo pensiero sul ritorno ai tre punti di domenica scorsa. “Contro Ravenna – spiega il francese – è arrivata una vittoria molto importante dopo quattro sconfitte consecutive. Era fondamentale vincere e portare a casa dei punti: non saprei se ci è servito per sbloccarci o darci sicurezza. Credo che bisogna essere obiettivi: dopo le quattro sconfitte non eravamo i più scarsi  e ora che abbiamo vinto non siamo diventati i campioni del mondo. Piuttosto siamo tutti consapevoli che possiamo fare anche molto meglio e soprattutto giocare con più continuità. Concentriamoci sulla nostra qualità del gioco. Poi è vero che vincere aiuta a vincere e dà grinta e carica”. Soddisfatto Basic anche a livello personale: “Per quanto riguarda la mia prima partita da titolare credo di aver fatto quello che spetta fare in questi casi. Penso che tutti in una squadra devono essere pronti quando vengono chiamati in causa, quindi sono soprattutto contento della vittoria finale. Ognuno di noi sarà importante per il prosieguo del campionato e per la nostra stagione”. L’ex posto-4 di Milano cerca di individuare anche i motivi del periodo opaco attraversato. “Nelle quattro sconfitte consecutive penso ci sia mancata soprattutto continuità nel gioco, perché la maggior parte dei set li abbiamo persi ai vantaggi, avevamo la possibilità di chiudere a nostro favore ma ci sono stati cali del livello di gioco. Ed in questo campionato un errore del genere si paga”. Sul delicato impegno di domenica prossima, Basic lancia il monito: “Contro la Lube sarà una gara difficile, hanno tanti campioni. Sarà un buon test per noi perché di fronte avremo una squadra che non perdona alcun errore seppure piccolo. Per noi sarà importante valutare il percorso di crescita contro una squadra di questo alto livello e come possiamo giocarcela. Contiamo tanto sul nostro pubblico: è un piacere giocare davanti ai tifosi ammirati domenica scorsa, che ci trasmettono tanta grinta e non mollano mai. Tutto ciò ci dà grande carica e vogliamo fare bene anche per loro”.
    RIPRESA IN PALESTRA. La squadra dopo il riposo di lunedì 15 novembre, ha ripreso nella mattinata di ieri a lavorare in sala pesi e a ha proseguito anche nel pomeriggio con una seduta di tecnica. Doppio lavoro anche oggi e venerdì. Giovedì invece solo seduta pomeridiana di tecnica sempre al PalaValentia. Si arriva dunque al lavoro tecnico mattutino di sabato al PalaMaiata, dove domenica mattina è prevista la rifinitura, per lasciare poi spazio al match interno di domenica 21 novembre (ore 15.30) contro la Lube Civitanova dell’ex coach giallorosso Chicco Blengini e tra le cui fila militano altri due ex Callipo, Daniele Sottile e Enrico Diamantini. La formazione marchigiana arriverà in Calabria dopo la gara interna di giovedì con Taranto anticipata per consentire ai cucinieri di avere poi più giorni a dicembre per preparare il Mondiale per Club.
    IL CALENDARIO. Mercoledì 24 novembre Saitta e compagni saranno impegnati a Verona per il secondo turno infrasettimanale della stagione e sabato 27 in casa contro Monza nell’anticipo televisivo della nona giornata. Poi la trasferta in casa di Perugia il 5 dicembre per godere del turno di riposo mercoledì 8 dicembre.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Luka Basic alla corte di coach Baldovin: “Scriverò una nuova storia con Vibo”

    Di Redazione Sarà il settimo giocatore francese nella storia della Tonno Callipo: si tratta dello schiacciatore Luka Basic 26 anni compiuti lo scorso 29 gennaio (201 cm, 77 kg), nato a Rennes da genitori bosniaci, entrambi pallavolisti di spessore. Basic, braccio potente, incisivo in attacco e concreto a muro, è il quinto rinforzo per la Tonno Callipo edizione 2021-22, dopo i brasiliani Borges, Flavio e Douglas, il centrale Candellaro ed i riconfermati Rizzo e Saitta.Si tratta di uno schiacciatore-ricevitore che arriva alla Callipo dopo anni di esperienza accumulata prima in Francia e poi in Italia. Cresciuto negli eccellenti centri francesi di formazione di avviamento alla pallavolo, Basic è figlio d’arte e come tale ha assorbito fin da piccolo tutti i benefici effetti di avere entrambi i genitori votati a questa disciplina sportiva. Dopo gli anni transalpini, il grande salto nella Superlega italiana da parte di Basic: a Milano, targata Revivre prima e Powervolley poi. Appena arrivò nel capoluogo meneghino vennero espressi giudizi lusinghieri sull’allora 23enne Basic, ovvero ragazzo giovane e molto interessante con le potenzialità di diventare un giocatore di prima fascia. Da allora Basic è cresciuto ancor di più e ora arriva a Vibo con grande voglia di consacrarsi definitivamente nell’Olimpo del volley, grazie ad una Callipo ormai entrata, con i suoi 15 tornei di Serie A1, nel ristretto novero delle società blasonate oltre che più longeve della Superlega. Basic cercherà di imporsi soprattutto con il lavoro, concetto emerso spesso nelle sue prime dichiarazioni in giallorosso a riprova della grande ambizione del giocatore per il suo percorso professionale. DNA-VOLLEYIl francese Basic dopo aver giocato tanti anni in Patria, da tre è approdato in Italia nelle file di Milano. Il suo approccio al mondo del volley già all’età di sei anni è stato più che naturale avendo ricevuto un’importante eredità genetica da parte della madre, ex giocatrice e dal padre Veljko affermato allenatore ed ex atleta con oltre 200 presenze con la maglia della Jugoslavia. Attualmente è la guida tecnica della Nazionale del Montenegro ed in passato ha allenato in Francia (Paris Volley e Tours) oltre alle Nazionali di Tunisia e Turchia. Insomma è proprio il caso di dire che Luka è cresciuto a ‘crepes’…e volley! CARRIERAÈ in terra francese che il nuovo acquisto della società del presidente Pippo Callipo muove i primi passi sul campo, crescendo nel centro di formazione Creps di Montpellier, prima di fare il suo esordio con l’AS Cannes. Due anni nella regione Paca, dal 2014 al 2016, poi il passaggio di Basic per altre due stagioni al Club Spacer’s Toulouse Volley, dove 4 stagioni fa, nella lega nazionale francese, ha totalizzato 256 punti, 28 muri e 15 ace in 22 partite giocate. Nelle successive tre stagioni a Milano, Basic invece ha giocato 66 gare disputando 122 set e realizzando 181 punti di cui 163 in attacco. Cinque sono stati gli ace e 13 i muri. TITOLIDue i trofei più importanti per Basic: una medaglia di Bronzo al Campionato Europeo Under 20, nel 2014, battendo per 3-0 la Slovenia in finale. E la più recente Challenge Cup dello scorso marzo, vinta con la Powervolley Milano. DICHIARAZIONIDopo le esperienze francesi con Cannes e Toulouse, ed il triennio a Milano, sarà la prima volta al Sud per lo schiacciatore Luka Basic che sull’immediato futuro spiega: “Mi aspetto una stagione molto difficile, perché ogni anno il Campionato italiano diventa sempre più competitivo ed ogni squadra si rinforza. Ho scelto di rimanere in Italia perché mi piace l’idea che ogni weekend siamo chiamati ad affrontare squadre blasonate e forti. Ogni partita è una sfida ad alta tensione”.  Che Basic fosse un predestinato nel volley lo racconta la carriera compiuta dai suoi genitori, campioni di volley. “Ovviamente a casa si viveva solo di pallavolo – ammette – quindi era naturale che anch’io prendessi questa strada. Diciamo pure – sorride – che non c’erano tante altre scelte per me, visto che andavo al palazzetto da quando sono nato. La mia vita è iniziata all’insegna della pallavolo ed è continuata sempre lungo questa strada”.  Addentrandoci nella realtà vibonese chiediamo a Basic le sensazioni provate ogni qual volta si è trovato ad affrontare la Tonno Callipo da avversario. “A Vibo col pubblico ci ho giocato solo una volta, perché nelle ultime due stagioni a causa del Covid abbiamo disputato le partite a porte chiuse ma – sottolinea – ho già avuto modo di apprezzare quanto i tifosi siano passionali. Alcuni dei miei ex compagni mi avevano già avvisato del calore della gente del Sud e soprattutto a Vibo. Sono molto contento ovviamente di entrare in questo ambiente e non vedo l’ora di ritrovare i supporters giallorossi e di provare dal vivo cosa significhi giocare per la Tonno Callipo”.  Idee chiare anche su quella che dovrà essere la nuova stagione e sulle difficoltà di bissare il quinto posto. “L’anno scorso – ricorda Basic – Vibo ha fatto un campionato incredibile, coronando una stagione superlativa con grandi risultati. Adesso a noi toccherà scrivere una nuova storia come squadra. Sicuramente sarà un nuovo roster ma cercheremo di fare il meglio ogni giorno, in ogni allenamento e partita, e poi vedremo dove ci porterà questo atteggiamento”.  Basic è stato da sempre indicato dagli addetti ai lavori come uno schiacciatore dalle grandi potenzialità e chissà che quella di Vibo non possa essere la stagione della consacrazione. “Non saprei – si schermisce il posto-4 -, io ogni anno cerco di dare il meglio, cercando di diventare più forte ogni giorno e poi vedremo dove mi porterà questo percorso, quindi mi aspetto grandi cose e non vedo l’ora di iniziare e di dare il 100%”. Batteria degli schiacciatori della Callipo, come un po’ tutta la squadra, che ha subìto un profondo rinnovamento: su cosa servirà per trovare subito la giusta coesione, Basic spiega: “Penso che l’unica cosa che può farci sentire un gruppo unito fin da subito sarà il lavoro. Servirà massimo impegno e abnegazione, cercando di migliorarsi fin dal primo giorno, spingendo subito forte e non mollando mai. Questa è la chiave: lavorare tanto insieme ogni giorno”.  Lusinghiero infine il giudizio sul tecnico Baldovin. “Il coach lo conosco da avversario, ci ho già parlato prima che firmassi per la Callipo. Su di lui ho sempre avuto una impressione positiva, sia come persona che come allenatore. Tanti giocatori mi hanno parlato bene di lui. Affrontandolo le sue squadre allenate ho sempre apprezzato il buon gioco che riescono a mettere in campo. Quindi mi aspetto di lavorare bene con lui, spero che faremo un percorso stimolante e che potremo crescere insieme, sperando di non doverci privare – conclude Basic – del supporto dei nostri tifosi”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luka Basic è un giocatore della Tonno Callipo: “Non vedo l’ora di vivere l’entusiasmo del Sud”

    Lo schiacciatore transalpino con origini balcaniche e figlio d’arte aggiunge: “Dovremo trovare la giusta coesione e possiamo riuscirci subito soltanto col lavoro. Servirà massimo impegno e abnegazione, cercando di migliorarsi fin dal primo giorno, spingendo subito forte e non mollando mai. Questa può essere la chiave: lavorare tanto insieme e poi penseremo ai risultati”.
    Sarà il settimo giocatore francese nella storia della Tonno Callipo: si tratta dello schiacciatore Luka Basic 26 anni compiuti lo scorso 29 gennaio (201 cm, 77 kg), nato a Rennes da genitori bosniaci, entrambi pallavolisti di spessore.
    Basic, braccio potente, incisivo in attacco e concreto a muro, è il quinto rinforzo per la Tonno Callipo edizione 2021-22, dopo i brasiliani Borges, Flavio e Douglas, il centrale Candellaro ed i riconfermati Rizzo e Saitta.Si tratta di uno schiacciatore-ricevitore che arriva alla Callipo dopo anni di esperienza accumulata prima in Francia e poi in Italia. Cresciuto negli eccellenti centri francesi di formazione di avviamento alla pallavolo, Basic è figlio d’arte e come tale ha assorbito fin da piccolo tutti i benefici effetti di avere entrambi i genitori votati a questa disciplina sportiva. Dopo gli anni transalpini, il grande salto nella Superlega italiana da parte di Basic: a Milano, targata Revivre prima e Powervolley poi. Appena arrivò nel capoluogo meneghino vennero espressi giudizi lusinghieri sull’allora 23enne Basic, ovvero ragazzo giovane e molto interessante con le potenzialità di diventare un giocatore di prima fascia. Da allora Basic è cresciuto ancor di più e ora arriva a Vibo con grande voglia di consacrarsi definitivamente nell’Olimpo del volley, grazie ad una Callipo ormai entrata, con i suoi 15 tornei di Serie A1, nel ristretto novero delle società blasonate oltre che più longeve della Superlega. Basic cercherà di imporsi soprattutto con il lavoro, concetto emerso spesso nelle sue prime dichiarazioni in giallorosso a riprova della grande ambizione del giocatore per il suo percorso professionale.
    DNA-VOLLEYIl francese Basic dopo aver giocato tanti anni in Patria, da tre è approdato in Italia nelle file di Milano. Il suo approccio al mondo del volley già all’età di sei anni è stato più che naturale avendo ricevuto un’importante eredità genetica da parte della madre, ex giocatrice e dal padre Veljko affermato allenatore ed ex atleta con oltre 200 presenze con la maglia della Jugoslavia. Attualmente è la guida tecnica della Nazionale del Montenegro ed in passato ha allenato in Francia (Paris Volley e Tours) oltre alle Nazionali di Tunisia e Turchia. Insomma è proprio il caso di dire che Luka è cresciuto a ‘crepes’…e volley!CARRIERAÈ in terra francese che il nuovo acquisto della società del presidente Pippo Callipo muove i primi passi sul campo, crescendo nel centro di formazione Creps di Montpellier, prima di fare il suo esordio con l’AS Cannes. Due anni nella regione Paca, dal 2014 al 2016, poi il passaggio di Basic per altre due stagioni al Club Spacer’s Toulouse Volley, dove 4 stagioni fa, nella lega nazionale francese, ha totalizzato 256 punti, 28 muri e 15 ace in 22 partite giocate. Nelle successive tre stagioni a Milano, Basic invece ha giocato 66 gare disputando 122 set e realizzando 181 punti di cui 163 in attacco. Cinque sono stati gli ace e 13 i muri.TITOLIDue i trofei più importanti per Basic: una medaglia di Bronzo al Campionato Europeo Under 20, nel 2014, battendo per 3-0 la Slovenia in finale. E la più recente Challenge Cup dello scorso marzo, vinta con la Powervolley Milano.DICHIARAZIONIDopo le esperienze francesi con Cannes e Toulouse, ed il triennio a Milano, sarà la prima volta al Sud per lo schiacciatore Luka Basic che sull’immediato futuro spiega: “Mi aspetto una stagione molto difficile, perché ogni anno il Campionato italiano diventa sempre più competitivo ed ogni squadra si rinforza. Ho scelto di rimanere in Italia perché mi piace l’idea che ogni weekend siamo chiamati ad affrontare squadre blasonate e forti. Ogni partita è una sfida ad alta tensione”. Che Basic fosse un predestinato nel volley lo racconta la carriera compiuta dai suoi genitori, campioni di volley. “Ovviamente a casa si viveva solo di pallavolo – ammette – quindi era naturale che anch’io prendessi questa strada. Diciamo pure – sorride – che non c’erano tante altre scelte per me, visto che andavo al palazzetto da quando sono nato. La mia vita è iniziata all’insegna della pallavolo ed è continuata sempre lungo questa strada”. Addentrandoci nella realtà vibonese chiediamo a Basic le sensazioni provate ogni qual volta si è trovato ad affrontare la Tonno Callipo da avversario. “A Vibo col pubblico ci ho giocato solo una volta, perché nelle ultime due stagioni a causa del Covid abbiamo disputato le partite a porte chiuse ma – sottolinea – ho già avuto modo di apprezzare quanto i tifosi siano passionali. Alcuni dei miei ex compagni mi avevano già avvisato del calore della gente del Sud e soprattutto a Vibo. Sono molto contento ovviamente di entrare in questo ambiente e non vedo l’ora di ritrovare i supporters giallorossi e di provare dal vivo cosa significhi giocare per la Tonno Callipo”. Idee chiare anche su quella che dovrà essere la nuova stagione e sulle difficoltà di bissare il quinto posto. “L’anno scorso – ricorda Basic – Vibo ha fatto un campionato incredibile, coronando una stagione superlativa con grandi risultati. Adesso a noi toccherà scrivere una nuova storia come squadra. Sicuramente sarà un nuovo roster ma cercheremo di fare il meglio ogni giorno, in ogni allenamento e partita, e poi vedremo dove ci porterà questo atteggiamento”. Basic è stato da sempre indicato dagli addetti ai lavori come uno schiacciatore dalle grandi potenzialità e chissà che quella di Vibo non possa essere la stagione della consacrazione. “Non saprei – si schermisce il posto-4 -, io ogni anno cerco di dare il meglio, cercando di diventare più forte ogni giorno e poi vedremo dove mi porterà questo percorso, quindi mi aspetto grandi cose e non vedo l’ora di iniziare e di dare il 100%”. Batteria degli schiacciatori della Callipo, come un po’ tutta la squadra, che ha subìto un profondo rinnovamento: su cosa servirà per trovare subito la giusta coesione, Basic spiega: “Penso che l’unica cosa che può farci sentire un gruppo unito fin da subito sarà il lavoro. Servirà massimo impegno e abnegazione, cercando di migliorarsi fin dal primo giorno, spingendo subito forte e non mollando mai. Questa è la chiave: lavorare tanto insieme ogni giorno”. Lusinghiero infine il giudizio sul tecnico Baldovin. “Il coach lo conosco da avversario, ci ho già parlato prima che firmassi per la Callipo. Su di lui ho sempre avuto una impressione positiva, sia come persona che come allenatore. Tanti giocatori mi hanno parlato bene di lui. Affrontandolo le sue squadre allenate ho sempre apprezzato il buon gioco che riescono a mettere in campo. Quindi mi aspetto di lavorare bene con lui, spero che faremo un percorso stimolante e che potremo crescere insieme, sperando di non doverci privare – conclude Basic – del supporto dei nostri tifosi”.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    Basic: “Ravenna è una squadra tosta che è riuscita a mettere in difficoltà tutti”

    Di Redazione Focus spostato sulla quinta giornata dei playoff 5° posto per l’Allianz Powervolley. Lunedì pomeriggio, con inizio alle ore 17.00, Milano scende in campo per la sfida contro la Consar Ravenna. Teatro del confronto non sarà l’Allianz Cloud, bensì il Centro FIPAV Pavesi di via de Lemene, che già aveva ospitato le gare dei meneghini in stagione per gli ottavi della Coppa Italia. Non un vero e proprio ‘Monday night’, ma una ‘Monday afternoon’ all’insegna del volley con l’obiettivo per Piano e compagni di conquistare altri 3 punti nella pool. Avversario sul cammino dell’Allianz Powervolley sarà la Consar Ravenna: la giovane squadra guidata da coach Bonitta sta confermando quanto di buono ha già fatto vedere nella regular season. È ancora nella mente dei ragazzi di coach Piazza la gara d’andata dello scorso ottobre quando Milano fu costretta ad arrivare al tie break per strappare poi la vittoria. Anche questi playoff per il quinto posto stanno evidenziato il carattere intraprendente dei romagnoli che, con 7 punti, fanno parte del gruppo di squadre che cercano il miglior piazzamento tra le prime quattro del girone per accedere alla semifinale. Dall’altra parte della rete ci sarà però un’Allianz Powervolley con il vento in poppa, derivante dal grande entusiasmo del successo per 3-1 su Piacenza in cui la squadra ha mostrato un gioco fluido e cinico con cui ha conquistato la vetta del girone, senza dimenticare che nella sfida contro la formazione di Bernardi sia Piano sia Ishikawa hanno raggiunto record personali. Se il capitano ha toccato quota 1800 punti in carriera, il giapponese ha superato il traguardo dei 1400 punti. Solo lo scorso settembre, al termine della sfida con Cisterna nella prima giornata di regular season, Ishikawa aveva raggiunto i 1000 punti in carriera: un dato che dimostra la centralità del martello nipponico nello scacchiere di coach Piazza. Assieme a lui il tecnico può contare anche su altri attaccanti di palla alta che, in questi playoff, stanno trovando tutti spazio. Ed è proprio uno di loro, Luka Basic, a dire la sua alla vigilia della sfida con Ravenna: «Aver centrato quattro successi è molto importante, perché vincere fa sempre bene al morale, ti dà grinta ed energia. Noi cercheremo di fare lo stesso anche contro Ravenna, continuando a sviluppare il nostro gioco di squadra e proseguendo così il nostro percorso in questi Play Off 5° Posto. Ravenna è una squadra tosta che è riuscita a mettere in difficoltà tutti con un’ottima difesa: possiamo dire che è una squadra tignosa. Sarà sicuramente una partita difficile: noi cercheremo di portare a casa i tre punti». STATISTICHE Il match Allianz Powervolley Milano – Consar Ravenna sarà il confronto numero 16 tra le due società. 9 vittorie per Milano, 6 successi per Ravenna. EX Non ci sono ex tra le due squadre. DIRETTA TV Il match delle h 17.00 Allianz Powervolley Milano – Consar Ravenna sarà visibile in diretta streaming sulla piattaforma Eleven Sports. PROBABILI FORMAZIONI Allianz Powervolley Milano: Sbertoli – Patry, Kozamernik – Piano, Ishikawa – Urnaut, Pesaresi (L). All. Piazza. Consar Ravenna: Batak – Stefani, Arasomwan – Grozdanov, Recine – Zonca, Giuliani (L). All. Bonitta. Arbitri: Caretti – Papadopol. Terzo Arbitro: Manzoni. Impianto: Centro Fipav Pavesi di Milano. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO