consigliato per te

  • in

    PAOK, Lee Jae-Yeong torna in Corea dopo l’infortunio al ginocchio

    Di Redazione È durata pochissime settimane la prima avventura in Europa della schiacciatrice coreana Lee Jae-Yeong, arrivata in Grecia lo scorso 16 ottobre insieme alla sorella gemella Lee Da-Yeong per vestire la maglia del PAOK Salonicco. Mentre la palleggiatrice ha debuttato regolarmente pochi giorni dopo contro l’Olympiacos, ed è stata nominata MVP del match successivo contro le AON Amazones, Lee Jae-Yeong è rimasta in panchina per un dolore al ginocchio sinistro: a seguito degli esami medici le sono state prescritte sei settimane di terapia e riabilitazione. La giocatrice, come riportato dal Korea JoongAng Daily, ha deciso di rientrare in patria per proseguire le cure; la speranza è quella di poter tornare a giocare a gennaio 2022. (fonte: Korea JoongAng Daily) LEGGI TUTTO

  • in

    Ufficiale: le gemelle Lee sbarcano in Grecia al PAOK

    Di Redazione Si è finalmente conclusa la querelle internazionale che ha visto coinvolte le gemelle Lee Jae-Yeong e Lee Da-Yeong, le due giocatrici coreane rimaste coinvolte in uno scandalo per un caso di bullismo scolastico e sospese sia dal loro club (le Pink Spiders) sia dalla nazionale. Il PAOK Salonicco, che da tempo aveva contattato le gemelle per portarle nel campionato greco, nonostante l’opposizione della Federazione coreana è riuscito a ottenere l’ok della FIVB al trasferimento, e finalmente ieri ha potuto annunciare ufficialmente l’arrivo della palleggiatrice e della schiacciatrice classe 1996. Le due giocatrici coreane sono approdate a Salonicco domenica 17 ottobre, all’indomani della sconfitta al tie break subita dal PAOK sul campo dell’AEK Atene nella seconda giornata di campionato (la prima si era invece conclusa con il successo per 3-0 sul Thira Santorini). Nel frattempo Lee Da-Yeong è stata al centro di un nuovo scandalo in patria per le dichiarazioni dell’ex marito, che l’ha accusata di violenze e di avergli rivolto minacce di morte. Soltanto in questa occasione si è scoperto che la giocatrice fosse stata sposata e avesse poi divorziato. L’ex nazionale coreana ha smentito ogni accusa attraverso il suo legale. (fonte: AC Paok) LEGGI TUTTO

  • in

    Il PAOK ce l’ha fatta: le gemelle Lee arrivano in Grecia

    Di Redazione Pare finalmente vicino alla soluzione uno dei “gialli” di mercato dell’estate, almeno secondo quanto riportato dai media greci. FOS Online riporta infatti la notizia che, dopo due mesi di estenuanti trattative con la Federazione coreana (mediate dalla FIVB), il PAOK Salonicco avrebbe ricevuto l’ok per l’ingaggio delle due sorelle coreane Lee Da-Yeong e Lee Jae-Yeong, confermando i rumors diffusi negli ultimi mesi. Le gemelle Lee, come è noto, nella scorsa stagione sono state al centro di un caso di bullismo scolastico che ha condizionato la loro carriera, provocandone la sospensione sia dalla squadra di club, sia dalla nazionale. A fine stagione il PAOK si è interessato inizialmente alla palleggiatrice Da-Yong, per poi riuscire ad assicurarsi anche la sorella. (fonte: FOS Online) LEGGI TUTTO

  • in

    La cubana Yunieska Robles si trasferisce in Grecia all’AO Lamia

    Di Redazione Dopo ben sei stagioni in Kazakhstan, paese di cui ha assunto anche la nazionalità, proseguirà in Grecia la carriera dell’opposta di origini cubane Yunieska Robles. La giocatrice classe 1993 ha infatti accettato l’offerta dell’AO Lamia, squadra che dallo scorso anno milita nella massima serie. Robles ha vestito negli ultimi anni le maglie di Astana, Altay VC e Zhetysu aggiudicandosi per tre volte il campionato kazako; in aprile era circolata la voce del suo passaggio all’Ilbank Ankara, poi non concretizzatosi. Il Lamia ha già ingaggiato anche un’altra straniera, la brasiliana Heloiza Pereira (ex Munster), che a questo punto verrà quasi certamente utilizzata nel ruolo di schiacciatrice. Il PAOK Salonicco, intanto, rimpingua la sua rosa promuovendo in prima squadra due giovani promettenti: la centrale Kyriaki Terzoglou (2003) e il libero Eleni Papadopoulou (2004). Ma la voce più clamorosa riguarda il possibile trasferimento in bianconero di entrambe le gemelle Lee, le ex giocatrici della nazionale coreana squalificate in patria per un caso di bullismo scolastico. Già da tempo si parlava dell’arrivo della palleggiatrice Lee Da-Yong, ma ora, secondo i rumors, il PAOK sarebbe riuscito a trovare l’accordo anche con la sorella Lee Jae-Yong, schiacciatrice. (fonte: Volleynews.gr) LEGGI TUTTO

  • in

    Il CT Lavarini sul caso delle gemelle Lee: “Un fulmine a ciel sereno”

    Di Redazione
    Lo scandalo del bullismo scolastico che sta scuotendo il volley coreano, con la sospensione a tempo indeterminato delle gemelle Lee, rischia di avere pesanti riflessi anche sull’attività della nazionale femminile: la palleggiatrice Lee Da-Yeong e la schiacciatrice Lee Jae-Young sono infatti due colonne della formazione guidata da Stefano Lavarini, che parteciperà alle prossime Olimpiadi di Tokyo.
    “un fulmine a ciel sereno – ha commentato il CT della Corea e allenatore dell’Igor Gorgonzola in un’intervista al Corriere di Novara – perché nella mia esperienza con le ragazze della nazionale non ho mai avuto sentore di questioni del genere. Anzi, ho recepito e toccato con mano quale sia in quella nazione la cultura del rispetto. Prendo atto della decisione della Federazione e del fatto che per le Olimpiadi non avrò due giocatrici titolari a disposizione”.
    “È di sicuro una cosa preoccupante – ha continuato Lavarini – il ruolo che oggi hanno i social media, che ultimamente in Corea hanno portato a diversi casi di condizionamenti negativi sfociati anche in situazioni estreme. Questo a fare il paio con situazioni di bullismo scolastico e sportivo che hanno costretto il governo a un’attenzione particolare. Per me quindi, da qui, è difficile giudicare se questo provvedimento drastico verso le due atlete, per fatti accaduti dieci anni addietro, sia quello giusto, e di conseguenza mi astengo dal farlo“. LEGGI TUTTO

  • in

    Corea: anche la nazionale sospende le gemelle Lee

    Di Stefano Benzi
    Si aggrava ancora il caso riguardante le gemelle Lee Da-Yeong e Lee Jae-Yeong, giocatrici simbolo della nazionale della Corea del Sud e della squadra che fino a oggi ha dominato il campionato, l’Heungkuk Life Pink Spiders. Le accuse di bullismo scolastico alle due giocatrici, costrette a scusarsi pubblicamente, hanno provocato prima la sospensione a tempo indeterminato da parte del club e poi anche quella della Korean Volleyball Association: una tegola anche per il CT Stefano Lavarini in vista dell’avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo.
    I fatti si riferiscono ad alcuni anni fa e sono diventati di dominio pubblico solo dopo la denuncia di un’ex compagna di classe, che avrebbe trovato conferma in diverse altre testimonianze. Un vero e proprio scandalo che ha travolto due tra le atlete più popolari dell’intero paese, chiamate a giustificarsi e a chiedere scusa attraverso i propri mezzi social dopo che la vicenda è diventata di interesse mediatico nazionale.
    Le due giocatrici si erano inizialmente auto-sospese dal loro club, primo in classifica e con largo margine nella V-League femminile, “per recuperare il loro equilibrio emotivo”. Una scelta che si era resa necessaria dal notevole clamore che la vicenda aveva suscitato in tutto il paese. Ieri l’ultimo e più clamoroso sviluppo della vicenda, la sospensione a tempo indeterminato. Una tegola non da poco anche perché non è dato sapere se e quando la KVA, l’associazione sudcoreana di pallavolo, deciderà di dare un termine a un’eventuale squalifica che potrebbe essere di lunga durata.
    Nel frattempo si è venuto a sapere qualcosa di più degli episodi attribuiti alle due gemelle: si parla di violenze fisiche, sotto la minaccia di un coltello. Ma anche di furti di denaro ed episodi di violenza privata. Alcune compagne di scuola nell’accademia che le due giocatrici hanno frequentato prima di diventare professioniste, sarebbero state costrette a rassettare il loro appartamento e a fare il bucato.
    Lo scandalo si è allargato a macchia dolio con altre denunce che hanno coinvolto altri atleti, in particolare Song Myung-Geun e Sim Gyeong-Seop, accusati a loro volta di bullismo, molestie e violenze. Anche loro sono stati sospesi a tempo indeterminato dal loro club, l’OK Financial Group di Ansan.
    Un episodio senza precedenti per la Corea del Sud, paese che da tempo si sta battendo per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità ma anche contro il bullismo, una vera e propria piaga sociale soprattutto nelle scuole superiori e nelle accademie militari dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi drammatici.
    A giugno 2020 la triatleta Choi Suk-Hyeon si è tolta la vita stremata da anni di abusi fisici e verbali da parte del suo staff tecnico, mentre il mese scorso l’ex allenatore nazionale di pattinaggio di velocità Cho Jae-Beom è stato arrestato e condannato a dieci anni e mezzo di reclusione per abusi sessuali su una sua atleta, la due volte medaglia d’oro olimpica Shim Suk-Gee. Mentre tre dirigenti della nazionale sudcoreana di curling, tra i quali l’allenatore della squadra femminile argento alle Olimpiadi di Pyeongchang, sono stati squalificati a vita per violenza e abusi sessuali.
    A questo punto la partecipazione delle due gemelle, oro ai Giochi d’Asia del 2014, alle prossime Olimpiadi è molto improbabile. La Corea del Sud è stata sorteggiata con Giappone, Serbia, Brasile, Repubblica Dominicana e Kenya nella Pool A del torneo di Tokyo 2020. Il comunicato delle Pink Spiders riporta la decisione della sospensione delle due atlete scusandosi con fan e appassionati: “Siamo molto dispiaciuti e ci sentiamo profondamente responsabili di aver deluso tutti quelli che amano la pallavolo. La violenza nelle scuole è una piaga che non deve accadere e non può più essere tollerata per nessun motivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Corea: il caso delle gemelle Lee travolge le Pink Spiders

    Di Redazione
    Tra tanti ostacoli che avrebbero potuto incontrare nella V-League coreana, le Heungkuk Life Pink Spiders si trovano a fare i conti con quello più imprevisto: uno scandalo mediatico che coinvolge due delle loro giocatrici di punta, le gemelle Lee Da-Yeong (palleggiatrice) e Lee Jae-Yeong (schiacciatrice). Le due giocatrici classe 1996 sono state accusate di bullismo da una loro ex compagna di scuola e sono state costrette a scusarsi pubblicamente con un messaggio sui social network (“Ho ferito molte persone a causa del mio comportamento irresponsabile e immaturo” ha scritto Jae-Yeong).
    Le due giocatrici non sono partite per la trasferta sul campo dell’Expressway e le Pink Spiders sono andate a incontro a una secca sconfitta per 3-0 (25-16, 25-12, 25-14), la terza consecutiva in campionato: un risultato che mette a serio rischio la leadership in classifica, anche se le inseguitrici del GS Caltex non hanno fatto molto meglio, perdendo per 3-2 (25-23, 25-22, 17-25, 22-25, 15-13) sul campo della Hyundai E&C Hillstate.
    “È imbarazzante – ha detto l’allenatore Park Mi-Hee a The Spike – dover affrontare un avvenimento imprevedibile. La società sta discutendo le eventuali sanzioni disciplinari da applicare“. L’ingresso della giovane classe 2002 Park Hye-Jin in palleggio non ha migliorato le cose, anche se il tecnico ha dichiarato che ha intenzione di puntare molto su di lei per il prosieguo della stagione. Kim Yeon-Koung ha provato inutilmente a incoraggiare le compagne: “Era una situazione difficle anche per me, ma ho cercato di non mostrarlo e di prendermi cura delle altre“.
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO