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    NCAA Division I tra conferme e sorprese: cadono Kentucky e Gators

    Di Redazione Dopo un anno complicato, in cui alcune conference sono rimaste ferme ai box ed altre hanno ridotto le competizioni posticipandole in primavera, questa stagione dei campionati universitari NCAA sembra avere tutte le carte in regola per ritornare alla normalità, anche se ancora con qualche restrizione. Infatti, dopo che lo scorso anno la Big West Conference ha cancellato l’intera stagione della pallavolo femminile insieme ad altri sport, le università di questa conference, tra cui Hawaii University (vincitrice della conference nel 2019 e selezionata tra le favorite di quest’anno), torneranno in campo soltanto a porte chiuse. Il campionato NCAA Division I è iniziato da un paio di settimane, ma la classifica dei top team è già stata ribaltata a causa di una serie di risultati inaspettati: tra questi la sconfitta delle campionesse in carica della Kentucky University contro la Creighton University, che non compariva nemmeno tra le prime 25. Un ko che ha causato la discesa di Kentucky dalla terza all’ottava posizione. Salda al primo posto troviamo invece Texas University con uno score perfetto di 4-0, seguita con lo stesso risultato dalle vice campionesse della Wisconsin University, in cui milita l’italiana Giorgia Civita. A completare il podio troviamo Nebraska University, che ha guadagnato due posizioni grazie a 5 vittorie consecutive. Cinque su cinque anche per Ohio State e Pittsburgh che si contendono il quarto posto, mentre Purdue, as sua volta imbattuta, scala due posizioni ed è sesta. Brutta caduta invece per le Gators della Florida, che scendono di una posizione dopo la sconfitta rimediata dalla numero 14 Stanford. Quest’ultima continua la sua scalata a suon di vittorie: dopo due titoli Ncaa consecutivi (2018 e 2019), l’università aveva scelto di non disputare la scorsa stagione, e per questo era uscita dalla top 25 nella classifica di inizio stagione. Completano la top 10 Kentucky, Washington, anch’essa scivolata al nono posto (dal quarto di partenza) e Louisville, entrata nella top ten grazie a 5 vittorie consecutive. Se da una parte la situazione Covid sembra non aver precluso un inizio abbastanza regolare del campionato, purtroppo molte università della Louisiana hanno dovuto rimandare tutte le partite a data da destinarsi a causa dei gravi danni provocati nello Stato dal violentissimo uragano Ida abbattutosi nei giorni scorsi in ampie aree degli States. La speranza è che a breve possano anche loro riprendere le attività nei rispettivi college. LEGGI TUTTO

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    Nuova sfida per Madison Lilley: “Cerco sempre di uscire dalla mia comfort zone”

    Di Alessandro Garotta Malgrado non abbia prerogative di avanguardia dal punto di vista tecnico-tattico, la pallavolo del campionato NCAA femminile mantiene sempre salda la capacità di generare una grande attenzione mediatica attorno a quelle giocatrici che hanno la bravura e la fortuna di sfoderare delle ottime prestazioni al momento giusto, lasciando intravedere mezzi tecnici evidenti abbinati a un’età che lascia sognare margini di crescita senza limiti.  Alla palleggiatrice Madison Lilley è bastato guidare le Kentucky Wildcats alla vittoria dello storico primo titolo nella Division I per far scattare il meccanismo. Così, uno dei più grandi talenti statunitensi, con un biglietto da visita importante a livello giovanile, è diventato in breve tempo l’oggetto del desiderio di molte squadre europee. Alla fine, Lilley – in collaborazione con l’agenzia Athletes Abroad Management – ha scelto l’SC Potsdam in Germania come prima destinazione di una carriera che si preannuncia di successo.  Ecco la nostra intervista esclusiva all’MVP delle ultime finali NCAA.  Madison, per iniziare parlaci un po’ di te, del tuo carattere, dei tuoi hobby.  “Ho 22 anni, e non vedo l’ora di iniziare la mia carriera pallavolistica oltreoceano e nel frattempo andare alla scoperta di altre culture. Per carattere cerco sempre di uscire dalla mia comfort zone e provare cose nuove. Mi piace leggere e fare piccoli lavori manuali, queste sono le attività a cui mi dedico nel tempo libero“.  Foto Instagram Madison Lilley Quando hai scoperto il tuo talento per la pallavolo? E come sei diventata una palleggiatrice?  “Ho iniziato a giocare a 9 anni. Posso dire di essere cresciuta guardando mia madre allenare: ero sempre in giro per seguire le sue partite, fino al momento in cui la mia passione per questo sport ha incontrato il talento e l’opportunità. Infatti, il mio primo allenatore (Phil Craven, n.d.r.), ex giocatore della nazionale statunitense maschile, aveva grande occhio nello scovare giocatrici di prospettiva, anche molto giovani. È stato lui ad affidarmi il compito di alzatrice della squadra, e da allora non ho mai smesso di ricoprire questo ruolo in campo“. Poi com’è proseguito il tuo percorso giovanile prima del college?  “A 15 anni avevo già un accordo con l’University of Kentucky, ma prima di andare al college, ho vinto il campionato statale e quello nazionale (con la Blue Valley West High School, n.d.r.): perciò, sono arrivata in NCAA già con l’idea di cosa si prova a vincere“.  Come giudichi l’esperienza nel volley universitario con le Kentucky Wildcats e quanto è stata importante per te?  “I miei 4 anni alla University of Kentucky hanno avuto un impatto talmente significativo nella mia carriera che è difficile da descrivere a parole. Ho imparato ad allenarmi con costanza e competere ad alto livello, oltre ad avere avuto la possibilità di guidare altre persone nel percorso che ha permesso a me stessa di crescere come persona e atleta“. Foto Kentucky Volleyball Da senior hai guidato Kentucky alla vittoria del suo primo titolo. Cosa hai pensato dopo aver raggiunto questo traguardo?  “Alzare il trofeo dopo 9 mesi in cui ci siamo rimboccate le maniche e abbiamo lavorato con grande sacrificio – in un contesto generale difficile per tutti – mi ha fatto dire ‘ne è valsa la pena’. La fatica, il sudore e le lacrime hanno reso quel momento ancora più bello“.  Sei stata nominata National Championship MVP, SEC Player of the Year, AVCA All-Southeast Region Player of the Year e inserita nel First Team All-American (solo un altro atleta della University of Kentucky ci è riuscito nella sua disciplina: la stella NBA Anthony Davis). Qual è il segreto del tuo successo? “Be’, in realtà non c’è un vero e proprio segreto: semplicemente è questione di lavoro duro e impegno costante. In generale, cerco sempre di tenere gli obiettivi di squadra ben fissi nella mente, ma allo stesso tempo è fondamentale la motivazione interiore di diventare la migliore in assoluto“.  Cosa ti ha insegnato questa stagione, così positiva per te?  “La più grande lezione che ho imparato è che il successo non arriva mai senza sacrificio: ho compreso più che mai il significato di questo concetto. Inoltre, non saremmo mai riuscite a vincere come squadra senza il contributo di ogni giocatrice e l’impegno per un obiettivo comune“.  La tua carriera da professionista avrà inizio nella Bundesliga tedesca. Come mai hai scelto l’SC Potsdam?  “Sono davvero entusiasta di fare la prima esperienza oltreoceano all’SC Potsdam: quando dovevo decidere in quale squadra andare a giocare, era senza dubbio quella che spiccava tra tutte le altre. Gioca ormai da tempo ad alti livelli, ha una buona organizzazione e si trova in una città molto bella, poco fuori Berlino“. Foto SC Potsdam Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?  “So che può sembrare strano, ma andrò in Germania senza particolari aspettative. In questo modo, sarà l’esperienza stessa a svelarsi per ciò che è realmente, e quindi non mi farò influenzare da come l’ho immaginata o desiderata“.  Un obiettivo che ti piacerebbe raggiungere a Potsdam?  “Vorrei fare tutto il possibile per vincere la Coppa di Germania“.  Sogni di vestire la maglia della nazionale seniores un giorno?  “Far parte del Team USA non può che essere un onore, soprattutto per l’opportunità di giocare insieme ad alcune delle migliori giocatrici al mondo. Rappresentare gli Stati Uniti è sicuramente qualcosa che ho sempre sognato“. LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: la finale per il titolo è Texas-Kentucky

    Di Redazione Una storica “big” del campionato universitario e una debuttante assoluta: saranno Texas e Kentucky le protagoniste della finale per il titolo della Division I di NCAA femminile. Le Longhorns, già due volte campionesse nella loro storia (1988 e 2012), hanno raggiunto nuovamente l’obiettivo della finalissima piegando per 3-0 (26-24, 25-19, 25-23) le favorite numero uno per la vittoria, le Wisconsin Badgers dell’italiana Giorgia Civita. Sarà quindi Adhuoljok Malual la prima giocatrice del nostro paese a disputare una finale di Division I, anche se l’ex Club Italia non è mai andata a referto in questi play off. Dall’altra parte del tabellone le Kentucky Wildcats hanno sconfitto Washington per 3-1 (25-18, 23-25, 25-23, 25-17) con una prestazione super di Avery Skinner, autrice di 19 attacchi vincenti e grande protagonista della cavalcata vincente delle biancoblu insieme alla sorella Madi (le due sono figlie dell’ex giocatore NBA Brian Skinner). In passato Kentucky era entrata soltanto tre volte tra le migliori 8 del campionato e non era mai andata oltre i quarti di finale. La sfida decisiva per il titolo si disputerà sempre a Omaha nella notte italiana tra sabato e domenica, con inizio alle 2. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: le semifinali sono Wisconsin-Texas e Kentucky-Washington

    Di Redazione I quarti di finale della Division I di NCAA femminile, svoltisi nella “bolla” di Omaha, hanno definito gli accoppiamenti per le due semifinali del massimo campionato universitario degli USA. Protagoniste tre delle prime 4 teste di serie del tabellone: da una parte si sfideranno infatti la numero 2 Kentucky e la numero 6 Washington e dall’altra la numero 1 Wisconsin contro la 4 Texas. La prima notizia è che da quest’ultima semifinale verrà decretata la prima giocatrice italiana a disputare una finale NCAA tra Adhuoljok Malual (Texas) e Giorgia Civita (Wisconsin). Le due atlete hanno raggiunto questa Final Four con due percorsi completamente diversi: Adhu, freshman (matricola) appena arrivata a gennaio, ha avuto ancora poco spazio nella fortissima squadra delle Longhorns che raggiungono la semifinale grazie alla vittoria per 3-1 (25-22, 19-25, 25-15, 25-21) contro la numero 5 Nebraska; Giorgia Civita, dopo essersi laureata e aver dato un contributo importante alla squadra di Wichita State University, ha scelto di trasferirsi a Wisconsin per cercare di puntare al titolo nazionale. Anche nella fortissima squadra delle Badgers, Giorgia si sta ritagliando molto spazio entrando spesso come defensive specialist e con le sue difese ha aiutato la squadra a vincere per 3-2 (30-28, 18-25, 25-22, 18-25, 15-12) la combattutissima sfida contro Florida. Wisconsin quindi, nonostante un quarto di finale molto più difficile di quanto ci si aspettasse, si conferma la favorita alla vittoria del titolo, sfumato nel 2019 per mano di Stanford, che in questa edizione ha patito molto l’emergenza Covid e non ha raggiunto nemmeno il primo round. Si preannuncia una sfida equilibratissima, con due squadre che sono un mix di grande fisicità e centimetri e giocatrici tecniche e di equilibrio. La sorpresa della prima parte del torneo Pittsburgh non riesce invece a completare l’impresa e, dopo aver eliminato una delle favorite alla Final Four (la numero 3 Minnesota), si arrende ai quarti in un’altra partita da cinque set contro Washington (25-20, 25-21, 16-25, 24-26, 9-15). Washington, sotto 0-2, dimostra di saper combattere e darà filo da torcere alla testa di serie numero 2 Kentucky nell’altra attesissima semifinale. Quest’ultima, dopo aver battuto per 3-0 la numero 7 Purdue (25-23, 25-20, 25-16), raggiunge per la prima volta nella storia dell’università la Final Four, ed è la squadra che sembra aver sofferto meno fino ad adesso, vincendo per 3-0 sia negli ottavi sia nei quarti di finale. Le quattro semifinaliste avranno un paio di giorni di riposo prima del rush finale: il fischio d’inizio delle semifinali è in programma nella notte italiana tra il 22 e il 23 aprile, all’1 per Washington-Kentucky e alle 4 per Wisconsin-Texas. LEGGI TUTTO

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    NCAA femminile: definiti gli ottavi di finale. Wisconsin e Kentucky a gonfie vele

    Di Redazione Si è conclusa la prima fase del tabellone play off della NCAA Division I femminile, in attesa degli ottavi e dei quarti di finale che si disputeranno tra domenica e lunedì. Nessuna grossa sorpresa nei primi due turni a eliminazione diretta: le prime 13 teste di serie sono ancora in corsa per la finale. Le imprese più inaspettate e firmano Pittsburgh che, dopo aver superato Long Island al primo turno, elimina la numero 14 del tabellone Utah con un secco 3-0 (25-16, 25-18, 25-19), e Western Kentucky, che la spunta per 3-2 (25-22, 25-20, 21-25, 17-25, 15-10) sulla numero 15 Washington. Tutto secondo i piani per il resto: la favorita numero 1 Wisconsin, in cui gioca Giorgia Civita, avanza senza problemi battendo Weber State per 3-0 e affronterà BYU negli ottavi, mentre nei quarti (se passerà il turno) se la vedrà con la vincente tra Ohio State e Florida. Anche Kentucky, numero 2 del tabellone, vince in tre set contro Nevada e ora attende il derby contro Western Kentucky, per poi incrociare eventualmente la superstite tra Purdue e Oregon. 3-0 anche per Minnesota ai danni di Georgia Tech; ora c’è Pittsburgh e poi, se tutto andrà secondo i piani, la vincente del match tra Washington e Louisville. La numero 4 Texas University asfalta Wright State e ora attende Penn State (che ha passato il primo turno senza giocare a causa del ritiro delle Rice Owls per casi di positività al Covid-19), per poi sfidare in caso di vittoria una tra Nebraska e Baylor. Da notare che, per la prima volta nella storia di Division I, nessuna squadra della California si qualifica agli ottavi dei play off. Tutte le gare del tabellone vengono trasmesse in diretta tv nazionale su ESPN e anche questa è una storica prima volta, anche se la decisione dell’emittente di mostrare le partite senza commento (poi rientrata) ha suscitato qualche polemica. (fonte: Ncaa.com) LEGGI TUTTO