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    Ibra a Sanremo in moto, parla il motociclista: "Voleva guidare lui"

    MILANO – “E’ successo che ieri c’era un traffico impressionante e allora nel pomeriggio ho deciso di uscire in moto. Stavo tornando a casa a Borgio Verezzi e, fermo nel traffico, vedo questo van nero con due persone a bordo e vedo che uno sembrava Ibrahimovic. Ho pensato: ‘Ma questo è Ibra’” ha raccontato Franco ai microfoni di Radio Monte Carlo. Il motociclista, che ieri sera ha dato un passaggio a Zlatan Ibrahimovic fino a Sanremo, svela: “A quel punto l’autista ha abbassato il finestrino e mi ha detto: ‘Ibra chiede se lo porti a Sanremo’. Si’ certo ti porto, non c’e’ problema. Avevo un casco sotto la sella, ho chiamato mia moglie e le ho detto: ‘Sto accompagnando Ibra a Sanremo’ e lei non mi ha creduto. Io sono anche milanista”.

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    Sanremo, Donato Grande e Ibrahimovic palleggiano sul palco

    Ibra a Sanremo con motociclista, il racconto
    “Voleva guidare lui, però io gli ho detto ‘No no Ibra, guido io’. Quello che ha detto lui in televisione è vero: io sono un motociclista della domenica, non avevo mai preso l’autostrada in moto e la fortuna è che siamo andati ad Albenga a prendere l’autostrada verso Sanremo e c’erano pochissime auto e tutto sommato è stata una cosa piuttosto semplice. Ibra è stato carinissimo, è una persona squisita. Mi ha chiesto come poteva ringraziarmi, mi ha detto che mi manderà la maglia. Non sono neanche riuscito a fare una foto perché quando siamo arrivati lui era di corsissima, è sceso dalla moto ed è entrato all’Ariston. Mia moglie alla fine mi ha creduto, il matrimonio è salvo” ha rivelato Franco. 

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    Ibrahimovic e Mihajlovic cantano “Io vagabondo” a Sanremo! LEGGI TUTTO

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    LeBron replica a Ibrahimovic: “Anche tu parlavi di politica”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – Nella notte LeBron James ha risposto alle affermazioni di Zlatan Ibrahimovic in merito al coinvolgimento degli atleti in faccende inerenti alla politica. James da anni è impegnato nel sociale nella lotte per l’eguaglianza e al razzismo, questa è stata la sua risposta in conferenza stampa dopo il successo nella notte contro Portland: “Non starò mai zitto contro qualcosa che è sbagliato – aggiunge – Userò la mia piattaforma per continuare a far luce su tutto ciò che sta succedendo in questo paese e in tutto il mondo. Non potrei mai limitarmi allo sport, perché capisco quanto sia potente questa piattaforma e la mia voce”. Infine scocca lui a sua volta una frecciata all’attaccante del Milan riferendosi al suo passato: “In Svezia parlava delle stesse cose perché il suo cognome non era un cognome tradizionale, sentiva come se ci fosse del razzismo quando era in campo. Parlo da una mente molto istruita. Sono il tipo sbagliato in cui andare, perché faccio i compiti”. LEGGI TUTTO

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    LeBron risponde ad Ibrahimovic: “Anche tu lottavi contro il razzismo”

    LOS ANGELES (Stati Uniti) – L’intervista rilasciata da Zlatan Ibrahimovic alla Uefa dove parlava anche di LeBron James ha fatto il giro del mondo e nella notte la stella dei Lakers ha risposto allo svedese. Nell’intervista Ibrahimovic esprimeva il suo dissenso nel vedere atleti impegnati anche nella politica, James da anni è tra le superstar più attive nel sociale e ha voluto rispondere così: “Non starò mai zitto contro qualcosa di sbagliato”, aggiungendo: “Predico sulla mia gente e predico su uguaglianza, ingiustizia sociale, razzismo, soppressione sistematica degli elettori, cose che accadono nella nostra comunità”. James che ha proseguito sull’importanza di dare voce a chi non l’ha scoccando a sua volta uan frecciata allo svedese: “Lui Svezia parlava delle stesse cose, perché il suo cognome non era un cognome tradizionale, si sentiva come se ci fosse del razzismo in corso quando era in campo. Parlo da una mente molto istruita. Sono il tipo sbagliato in cui andare, perché faccio i compiti”. LEGGI TUTTO