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    Corea: le Pink Spiders condannano il KGC Ginseng all’ultimo posto

    Foto Instagram Pink Spiders

    Di Redazione
    Rinascono le Heungkuk Life Pink Spiders dopo quattro sconfitte consecutive, e lo fanno proprio nel momento più delicato: travolta dallo scandalo delle gemelle Lee, sospese dalla Federazione a tempo indeterminato, la capolista riesce a risollevarsi battendo il KGC Ginseng Corporation per 3-1 (25-18, 22-25, 25-17, 25-22) e mantiene – con una partita in meno – una vittoria e un punto di vantaggio sul GS Caltex, che nel frattempo ha collezionato altre due vittorie contro l’Expressway (3-0, 3-2). Decisivo l’impatto della brasiliana Bruna Moraes, autrice di 30 punti.
    La sconfitta contro Kim e compagne è nefasta per la squadra di Valentina Diouf (35 centri personali), che precipita addirittura all’ultimo posto in classifica, scavalcata dalla Hyundai E&C Hillstate che ferma sul 3-2 la corsa dell’IBK. È vero che il KGC ha una partita da recuperare rispetto alle rivali, ma a 5 gare dalla fine della regular season sembrano davvero troppi 10 punti da recuperare sul terzo posto (dove resiste l’Expressway).
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Corea: anche la nazionale sospende le gemelle Lee

    Di Stefano Benzi
    Si aggrava ancora il caso riguardante le gemelle Lee Da-Yeong e Lee Jae-Yeong, giocatrici simbolo della nazionale della Corea del Sud e della squadra che fino a oggi ha dominato il campionato, l’Heungkuk Life Pink Spiders. Le accuse di bullismo scolastico alle due giocatrici, costrette a scusarsi pubblicamente, hanno provocato prima la sospensione a tempo indeterminato da parte del club e poi anche quella della Korean Volleyball Association: una tegola anche per il CT Stefano Lavarini in vista dell’avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo.
    I fatti si riferiscono ad alcuni anni fa e sono diventati di dominio pubblico solo dopo la denuncia di un’ex compagna di classe, che avrebbe trovato conferma in diverse altre testimonianze. Un vero e proprio scandalo che ha travolto due tra le atlete più popolari dell’intero paese, chiamate a giustificarsi e a chiedere scusa attraverso i propri mezzi social dopo che la vicenda è diventata di interesse mediatico nazionale.
    Le due giocatrici si erano inizialmente auto-sospese dal loro club, primo in classifica e con largo margine nella V-League femminile, “per recuperare il loro equilibrio emotivo”. Una scelta che si era resa necessaria dal notevole clamore che la vicenda aveva suscitato in tutto il paese. Ieri l’ultimo e più clamoroso sviluppo della vicenda, la sospensione a tempo indeterminato. Una tegola non da poco anche perché non è dato sapere se e quando la KVA, l’associazione sudcoreana di pallavolo, deciderà di dare un termine a un’eventuale squalifica che potrebbe essere di lunga durata.
    Nel frattempo si è venuto a sapere qualcosa di più degli episodi attribuiti alle due gemelle: si parla di violenze fisiche, sotto la minaccia di un coltello. Ma anche di furti di denaro ed episodi di violenza privata. Alcune compagne di scuola nell’accademia che le due giocatrici hanno frequentato prima di diventare professioniste, sarebbero state costrette a rassettare il loro appartamento e a fare il bucato.
    Lo scandalo si è allargato a macchia dolio con altre denunce che hanno coinvolto altri atleti, in particolare Song Myung-Geun e Sim Gyeong-Seop, accusati a loro volta di bullismo, molestie e violenze. Anche loro sono stati sospesi a tempo indeterminato dal loro club, l’OK Financial Group di Ansan.
    Un episodio senza precedenti per la Corea del Sud, paese che da tempo si sta battendo per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità ma anche contro il bullismo, una vera e propria piaga sociale soprattutto nelle scuole superiori e nelle accademie militari dove negli ultimi anni si sono verificati alcuni episodi drammatici.
    A giugno 2020 la triatleta Choi Suk-Hyeon si è tolta la vita stremata da anni di abusi fisici e verbali da parte del suo staff tecnico, mentre il mese scorso l’ex allenatore nazionale di pattinaggio di velocità Cho Jae-Beom è stato arrestato e condannato a dieci anni e mezzo di reclusione per abusi sessuali su una sua atleta, la due volte medaglia d’oro olimpica Shim Suk-Gee. Mentre tre dirigenti della nazionale sudcoreana di curling, tra i quali l’allenatore della squadra femminile argento alle Olimpiadi di Pyeongchang, sono stati squalificati a vita per violenza e abusi sessuali.
    A questo punto la partecipazione delle due gemelle, oro ai Giochi d’Asia del 2014, alle prossime Olimpiadi è molto improbabile. La Corea del Sud è stata sorteggiata con Giappone, Serbia, Brasile, Repubblica Dominicana e Kenya nella Pool A del torneo di Tokyo 2020. Il comunicato delle Pink Spiders riporta la decisione della sospensione delle due atlete scusandosi con fan e appassionati: “Siamo molto dispiaciuti e ci sentiamo profondamente responsabili di aver deluso tutti quelli che amano la pallavolo. La violenza nelle scuole è una piaga che non deve accadere e non può più essere tollerata per nessun motivo”. LEGGI TUTTO

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    Corea: il GS Caltex ci prova, playoff lontani per Diouf

    Di Redazione
    Il GS Caltex prova ad approfittare della grave crisi di cui sono vittime le Heungkuk Life Pink Spiders, capolista della V-League femminile coreana: la squadra della capitale si impone per 3-0 (25-22, 30-28, 25-21) ai danni del KGC Ginseng Corporation e sale a meno 5 dal primo posto, anche se con una partita in più. 23 i punti di Merete Lutz e 26 quelli di Valentina Diouf, la cui squadra è sempre più lontana dalla qualificazione ai play off: 9 le vittorie della formazione di Daejeon contro le 11 di Expressway e IBK.
    A regalare una piccola speranza a Diouf e compagne è la sconfitta casalinga dell’IBK per 1-3 (24-26, 22-25, 25-17, 21-25) contro la rediviva Hyundai E&C Hillstate, malgrado i 41 punti di Anna Lazareva. Intanto, le Pink Spiders hanno deciso di sospendere a tempo indeterminato le gemelle Lee Da-Young e Lee Jae-Young, protagoniste di uno spinoso caso di bullismo scolastico: una scelta difficile che rischia di incidere pesantemente sull’esito del campionato, ma anche sulla convocazione delle due giocatrici nella nazionale di Stefano Lavarini.
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Corea: il caso delle gemelle Lee travolge le Pink Spiders

    Di Redazione
    Tra tanti ostacoli che avrebbero potuto incontrare nella V-League coreana, le Heungkuk Life Pink Spiders si trovano a fare i conti con quello più imprevisto: uno scandalo mediatico che coinvolge due delle loro giocatrici di punta, le gemelle Lee Da-Yeong (palleggiatrice) e Lee Jae-Yeong (schiacciatrice). Le due giocatrici classe 1996 sono state accusate di bullismo da una loro ex compagna di scuola e sono state costrette a scusarsi pubblicamente con un messaggio sui social network (“Ho ferito molte persone a causa del mio comportamento irresponsabile e immaturo” ha scritto Jae-Yeong).
    Le due giocatrici non sono partite per la trasferta sul campo dell’Expressway e le Pink Spiders sono andate a incontro a una secca sconfitta per 3-0 (25-16, 25-12, 25-14), la terza consecutiva in campionato: un risultato che mette a serio rischio la leadership in classifica, anche se le inseguitrici del GS Caltex non hanno fatto molto meglio, perdendo per 3-2 (25-23, 25-22, 17-25, 22-25, 15-13) sul campo della Hyundai E&C Hillstate.
    “È imbarazzante – ha detto l’allenatore Park Mi-Hee a The Spike – dover affrontare un avvenimento imprevedibile. La società sta discutendo le eventuali sanzioni disciplinari da applicare“. L’ingresso della giovane classe 2002 Park Hye-Jin in palleggio non ha migliorato le cose, anche se il tecnico ha dichiarato che ha intenzione di puntare molto su di lei per il prosieguo della stagione. Kim Yeon-Koung ha provato inutilmente a incoraggiare le compagne: “Era una situazione difficle anche per me, ma ho cercato di non mostrarlo e di prendermi cura delle altre“.
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Corea: le Pink Spiders vanno in testacoda, il KGC Ginseng torna a sperare

    Di Redazione
    Inaspettato capitombolo delle Heungkuk Life Pink Spiders nel testacoda della V-League coreana: la capolista cede per 3-2 (23-25, 25-22, 19-25, 25-23, 15-10) sul campo del fanalino di coda Hyundai E&C Hillstate, che non vinceva ormai da 5 partite. Una partita decisamente combattuta in cui i 30 punti di Héléne Rousseaux fanno la differenza per la squadra di casa. La sconfitta è comunque indolore per Kim Yeon-Koung e compagne, perché anche la seconda in classifica GS Caltex si arrende sul 2-3 (12-25, 25-22, 25-20, 21-25, 14-16) contro l’IBK.
    Vince invece il KGC Ginseng Corporation, che tiene vive le speranze di qualificazione ai playoff con il 2-3 (23-25, 25-19, 19-25, 25-23, 8-15) sul campo dell’Expressway, forse la squadra più in forma del momento. 40 punti di Valentina Diouf permettono alla squadra di Daejeon di restare in corsa, anche se sono ancora due le vittorie in meno rispetto all’IBK.
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Corea: il GS Caltex riapre la corsa al primo posto

    Di Redazione
    Due vittorie nel giro di pochi giorni per il GS Caltex nella V-League coreana: la squadra di Seul prima supera al tie break l’Expressway, rimontando per due volte lo svantaggio (20-25, 25-18, 22-25, 28-26, 15-12), e poi si impone con un 3-1 molto convincente sull’IBK (25-17, 23-25, 25-9, 25-19). Merete Lutz è sempre la protagonista, con 29 punti nella seconda partita; da notare che anche in Corea cominciano a registrarsi i primi sospetti casi di Covid-19, con la palleggiatrice dell’IBK Cho Song-Hwa costretta a saltare la partita dalla febbre alta (ma poi reintegrata in squadra in seguito al tampone negativo).
    Il Caltex si riporta a meno 7 dalla vetta approfittando dell’imprevisto scivolone delle Heungkuk Life Pink Spiders, che cadono al tie break (27-25, 14-25, 20-25, 25-21, 15-10) nel testacoda con la Hyundai E&C Hillstate. Per Héléne Rousseaux (22 punti) e compagne è soltanto la quinta vittoria stagionale; Kim Yeon-Koung realizza 30 punti, ma la serata è da dimenticare per la capolista, che comunque mantiene un considerevole vantaggio vista anche la partita disputata in meno rispetto alle rivali.
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO