consigliato per te

  • in

    Primo rinforzo per l’ASPTT Mulhouse: è la belga Hélène Rousseaux

    Di Redazione Reduce da una stagione non facile, in cui è riuscito a mettere in bacheca “solo” la Supercoppa di Francia, l’ASPTT Mulhouse si prepara a una vera e propria rivoluzione. Tantissime partenze e altrettanti arrivi in programma per la formazione di François Salvagni, anche se per ora soltanto uno è ufficiale: quello di Hélène Rousseaux, schiacciatrice belga classe 1991 vista anche in Italia, ormai molti anni fa, a Modena, Novara e Busto Arsizio. Benché abbia girato pressoché tutto il mondo pallavolistico – le sue ultime esperienze sono in Corea del Sud allo Hyundai E&C Hillstate e in Turchia al PTT – Rousseaux vivrà nella prossima stagione la sua prima esperienza in Francia. La scelta, spiega la stessa giocatrice, non è casuale, perché le consentirà di riavvicinarsi al marito Faruk Feray Dzankovic, assistente allenatore dell’Allianz MTV Stuttgart, e al padre Emile, CT della nazionale francese, che le ha caldamente raccomandato il trasferimento in Alsazia. “Cercavamo un’attaccante di livello internazionale – spiega Salvagni – ed Hélène è una giocatrice che porterà a Mulhouse, oltre alle sue qualità fisiche e tecniche, tanta esperienza e leadership. È una schiacciatrice molto potente, capace di adattarsi a un gioco veloce come quello che svilupperemo con la nostra squadra. Le ho parlato del nostro progetto, l’ho trovata molto motivata e pronta a giocare per vincere qualcosa di importante: sarà una pedina fondamentale per le Coppe europee“. (fonte: ASPTT Mulhouse) LEGGI TUTTO

  • in

    Belgio: le giocatrici accusano di violenze psicologiche il CT Vande Broek

    Di Redazione Bufera sulla nazionale femminile del Belgio dopo la trasmissione del programma televisivo “Canvas“, nel corso del quale tre ex giocatrici delle “Yellow Tigers” hanno accusato il CT Gert Vande Broek, alla guida della squadra da ben 13 anni, di violenze psicologiche ed emotive. Le accuse sono riferite in particolare agli Europei 2013, quando le belghe centrarono uno storico terzo posto arrendendosi solo in semifinale alla Germania; le giocatrici, riporta il quotidiano Nieuwsblad, sono state spinte a denunciare il comportamento del CT da una lettera aperta pubblicata dalle nazionali di ginnastica artistica, con analoghi contenuti. “Quando ho letto la lettera – ha spiegato Freya Aelbrecht – ho pensato: questo è successo anche a noi, questa è la nostra storia. Non abusi fisici, ma emotivi. Controllo, manipolazione, dimostrazioni di potere… soprattutto la paura con cui siamo state educate fin dalla più tenera età. Non era il modo giusto di crescere come atlete e come persone“. Ed Hélène Rousseaux ha confessato: “Ci sono tante belle immagini di quel bronzo europeo, che dovrebbe essere una bellissima storia. Eppure non riesco a godermelo. Vorrei dimenticare tutto, ma non posso. Sono stata davvero vittima di bullismo da parte dell’allenatore“. Aelbrecht ha proseguito spiegando che Vande Broek utilizzava la tecnica del “divide et impera“, mettendo le giocatrici una contro l’altra per acquisire più potere, oltre a riversare su di loro pesanti insulti e offese, prendendo di mira anche le loro caratteristiche fisiche. Una testimonianza confermata anche dal libero Valerie Courtois. Immediata la reazione della Federazione belga, che si è rammaricata dell’immagine “negativa ed estremamente unilaterale” diffusa dal programma, e ha sostenuto in un comunicato di essere “convinta che Vande Broek abbia sempre cercato un clima di crescita, in cui le giocatrici potessero eccellere sia individualmente sia come squadra, e non abbia mai avuto intenzione di offendere personalmente nessuno“. Il presidente Jean-Paul De Buysscher ha affermato: “La Federazione mantiene una fiducia costante e permanente in Vande Broek“, lamentando anche il fatto che l’allenatore non sia stato interpellato se non pochi giorni prima della trasmissione. Da parte sua, Vande Broek si è detto “scioccato da quello che ho sentito e confuso dall’immagine che si è voluta dare di me come allenatore, ma anche come persona“, riferendo di aver ricevuto numerose manifestazioni di solidarietà da giocatrici come Britt Herbots e Virginie De Carne, oltre che dalla Federazione. Sulla vicenda ha preso posizione via social media anche il capitano della nazionale, Ilka Van de Vyver, che ha spiegato: “Quanto detto nel programma è assolutamente corretto, le tre giocatrici hanno raccontato la loro storia, ma ora le circostanze sono cambiate. Negli ultimi 5 anni non si sono più ripetuti i comportamenti e le parole di allora. Vorrei che ogni giocatrice, se vuole esprimere il suo parere, parlasse esclusivamente a suo nome“. Al tempo stesso, però, Van de Vyver ha annunciato il suo addio alla nazionale: una decisione, a quanto pare, maturata già due mesi fa e indipendente da questo episodio. (fonte: Nieuwsblad) LEGGI TUTTO

  • in

    Hélène Rousseaux è il nuovo colpo di mercato del PTT?

    Di Redazione Il PTT alza la posta sul mercato internazionale: dopo una stagione poco soddisfacente la squadra di Ankara sta lavorando per rinforzarsi e, secondo Voleybol Plus, avrebbe già messo sotto contratto la schiacciatrice Hélène Rousseaux. La 29enne belga, vista anche in Italia a Modena, Novara e Busto Arsizio, è reduce da una stagione nella V-League coreana con la Hyundai E&C Hillstate, ma in precedenza aveva già giocato in Turchia con le maglie del Nilüfer e del Besiktas. Il PTT ha già ufficializzato le conferme di Emiliya Nikolova e dell’allenatore Mehmet Bedestenlioglu e, sempre secondo i rumors, avrebbe chiuso anche per l’opposta Cagla Erdem e la palleggiatrice Sila Caliskan. (fonte: Voleybol Plus) LEGGI TUTTO