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    Il giornalismo sportivo italiano piange la scomparsa di Vanni Loriga

    Di Redazione Lutto nel mondo del giornalismo italiano: è venuto a mancare oggi Vanni Loriga, storica e apprezzata firma del Corriere dello Sport. Nel corso della sua lunga e brillante carriera, Loriga ha seguito diverse discipline sportive, legandosi anche al volley in qualità di capo ufficio stampa della Federazione Italiana Pallavolo. Il presidente della Fipav Giuseppe Manfredi, insieme a tutto il Consiglio Federale, ha rivolto le sue condoglianze alla famiglia del giornalista. La redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di amici e familiari del collega e di tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Kertu Laak diventa giornalista: dirigerà una testata online in Estonia

    Di Redazione Svolta imprevista nella carriera di Kertu Laak, giovane attaccante estone che abbiamo visto all’opera per due stagioni in Italia con la maglia della Reale Mutua Fenera Chieri, dal 2019 al 2021. L’opposta classe 1998, eletta miglior giocatrice del suo paese, aveva iniziato l’attuale stagione in Germania all’SSC Palmberg Schwerin, ma ha risolto il contratto con la società tedesca a dicembre 2021 ed è tornata in patria per vestire la maglia del Viljandi Metall. Da oggi, però, alla carriera agonistica affiancherà una nuova avventura, quella da giornalista. Fino alla fine del mese di aprile, Laak ricoprirà infatti il ruolo di caporedattore della testata online specializzata Vorkpall24, per la quale aveva già scritto alcuni articoli in passato. “Quando si è saputo che avrebbe giocato a Viljandi fino a fine stagione – dice il suo predecessore nel ruolo, Karl Rinaldolt – è nata subito l’idea di offrirle un periodo di prova nel suo secondo lavoro, il giornalismo. I prossimi tre mesi le faranno capire se, dopo la fine della sua carriera pallavolistica, la sua attività principale potrebbe essere legata alla stampa“. “Il potenziale di Kertu come giornalista – assicura Rinaldolt – è paragonabile a quello nella pallavolo. Ricordo bene il suo primo articolo: mentre, di solito, le prime prove dei nuovi collaboratori devono essere pesantemente corrette, nel suo caso la forma e l’ortografia erano già perfette. La sua attenzione, la capacità di imparare e l’impegno mi danno fiducia nella sua possibilità di affrontare bene il suo nuovo ruolo“. Laak, a sua volta, si dice “piacevolmente sorpresa” dall’offerta dell’incarico e aggiunge: “Penso che sia il momento ideale per raccogliere questa sfida e conoscere ancora meglio il lavoro da giornalista!“. (fonte: Vorkpall24) LEGGI TUTTO

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    Premiati dal CONI i giornalisti Flavio Vanetti e Giorgio Marota

    Di Redazione Si è svolta oggi nel Salone d’Onore del CONI la cerimonia annuale per la consegna dei Premi Letterari e Giornalistici CONI. La cerimonia, alla presenza del presidente Giovanni Malagò e del segretario generale Carlo Mornati, ha visto la partecipazione di Paolo Garimberti, presidente del Concorso Letterario, di Giulio Anselmi, presidente del Racconto Sportivo, di Mimma Calligaris, vicepresidente vicario dell’USSI, e di Ivana e Daniele Tosatti, moglie e figlio dell’indimenticato Giorgio, cui è intitolato il Premio speciale “Una penna per lo sport”. Tra i premiati figurano due colleghi particolarmente legati al mondo della pallavolo: Flavio Vanetti, storica firma del Corriere della Sera, secondo classificato nella sezione Narrativa con il libro “Tonfi e trionfi” edito da Minerva, e Giorgio Marota, giornalista del Corriere dello Sport e ufficio stampa della Fipav Lazio, che si è aggiudicato il premio CONI-USSI 2021 nella sezione Under 35. Ai due colleghi vanno le sincere congratulazioni della redazione di Volley NEWS. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Luca Vettori attacca i giornalisti: “Non distinguono il vero dal falso”

    Di Redazione
    È il giornalismo sportivo, in particolare quello di pallavolo, il nuovo bersaglio di Luca Vettori. Nel suo ultimo post su Facebook l’opposto della Leo Shoes Modena esprime una forte critica alla categoria: “Mi trovo sbalordito – scrive – nell’appurare che nessun giornalista pallavolistico abbia quanto meno tentato di avanzare, e mi pare dovrebbe risiedere in questo l’ambizione massima del suo lavoro, una critica di quanto sta accadendo, una riflessione pregnante di ciò che rappresenta questo momento per la pallavolo, o anche solo di ciò che potrebbe cambiare da qui ai prossimi mesi. In questo periodo delicato in cui ci si trova fragili e desiderosi di progetti spesso impossibili“.
    Nel suo sfogo Vettori mette in discussione metodi e contenuti delle principali testate: “Il giornalista pallavolistico, mi pare – per la stragrande maggioranza, continua a bearsi dei suoi contenuti immediati, dell’emozione sollecitata dagli scoop, dalle ingiurie, dalla gogna pubblica. Il giornalismo pallavolistico non distingue il vero dal falso, il certo dal probabile, il bello dal meno bello, e non aiuta il suo pubblico a farlo. Fa piuttosto il contrario: mette in atto un concatenarsi di supposizioni, di titoloni che generano una sete, una fame di nuove, brillanti, patinate notizie. A vincere, come sempre, è chi la sa più lunga. Tanto che l’arte di distinguere si trasforma in arte di saper scegliere da che parte stare“.
    “Oggi invece – continua l’opposto – sento di aver bisogno di qualcuno che mi narri la pallavolo, qualcuno che avvii una narrazione rispetto a ciò che accade dentro al nostro sport. È dentro alla storia che si immagina il futuro. Un futuro incerto, non neghiamocelo. Un giornalista ambizioso è un giornalista che sa trasformare il suo linguaggio, che precorre i tempi dopo averli meditati in silenzio, è colui che fa ricerca e la consegna al lettore. Il giornalismo della pallavolo attuale – inserendosi magnificamente nell’andazzo circostante – ha contribuito a costruire ‘la grammatica dell’ascolto distratto’. Ciò che ci viene offerto ci basta, perché l’indifferenza ha creato il suo monopolio: ha estinto l’attenzione“.
    Parole, quelle di Vettori, che senza dubbio colpiscono e spingono a un approfondimento sul presente e sul futuro della professione giornalistica. Ma anche accuse generalizzate e pesanti (ai limiti del diffamatorio, per una categoria che ha il rispetto della verità come primo obbligo inderogabile) nei confronti di una categoria che, proprio come i pallavolisti, svolge un lavoro troppo spesso non riconosciuto e sottostimato. La critica, come dice Luca, è sana e benefica, l’attacco indiscriminato no: l’invito alla riflessione è dunque reciproco.
    (fonte: Facebook Luca Vettori) LEGGI TUTTO