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    Raducanu: “Vincere dopo tanto tempo è stato strano, mi ha quasi scioccato. Sono orgogliosa per come ho lottato”

    Emma Raducanu dopo il successo ad Auckland

    Non solo Nadal. Anche Emma Raducanu ha baciato con una vittoria il proprio rientro sul tour Pro dopo una lunghissima assenza. Otto mesi nel caso della stellina del tennis britannico, necessari per curare una tripla operazione a mani e piedi per cercare di risolvere definitivamente delle fastidiose infiammazioni che non le consentivano di allenarsi e competere alla massima intensità. La campionessa di US Open 2021 (la più giovane nella storia del torneo) ha battuto Elena Gabriela Ruse al debutto nel torneo WTA di Auckland, finendo la partita quasi in lacrime, stavolta di gioia e incredulità, per un successo che mancava da troppo tempo. Ad attenderla al prossimo turno, una super sfida contro Elina Svitolina.

    Back from an eight-month injury layoff with a BANG 💥@EmmaRaducanu defeats Ruse and will next face No.2 seed Svitolina in Auckland!#ASBClassic pic.twitter.com/XndduuP9F2
    — wta (@WTA) January 2, 2024

    Dopo la bella e confortante vittoria, ottenuta mostrando un po’ di ruggine ma anche tanta grinta in campo, si è lasciata andare nel post partita ai microfoni di Sky Sport, non nascondendo tutte le sue emozioni. Un vero “fiume in piena”. Riportiamo alcuni dei passaggi più significativi delle sue dichiarazioni.
    “È strano, non sapevo davvero cosa provavo durante o alla fine della partita. Di solito provi un’emozione chiara, che si tratti di nervosismo o di felicità. Penso di essere quasi sotto shock, davvero, perché otto mesi sono un tempo davvero lungo” confessa Emma. “Voglio dire, l’ho davvero superato, quindi è semplicemente fantastico essere di nuovo qua, in salute, in campo, poter competere di nuovo. Penso che sia stata una partita che davvero mi ha messo alla prova, c’è stata tanta la lotta. Una partita che mi ha permesso di mostrare la mia capacità di rimanere calma sotto pressione e di continuare a vivere il momento sotto stress. Nel complesso, per una prima partita dopo così tanto tempo, in termini di capacità di lottare e di restare lì nei momenti difficili, mi merito un 10″.
    “Penso di essere sempre stata un buona lottatrice, e questo è venuto fuori oggi. È venuto fuori anche se era rimasto nascosto negli ultimi otto mesi. Ce l’avevo ancora, cosa di cui vado davvero orgogliosa”.
    Raducanu sottolinea come dal punto di vista fisico si senta a posto: “Il corpo ha resistito davvero bene. Sono davvero grata e ringrazio la LTA (la federazione britannica, ndr), mi hanno aiutato tantissimo fisicamente. Mi sono sentita davvero bene in campo ed è stato bello ed emozionante tornare a giocare una partita senza pensare ai problemi, agli infortuni. Finalmente mi sono potuta concentrare solo sul tennis e su quello che volevo fare tatticamente e non sperare che i punti finissero rapidamente. Mi sentivo come se fossi lì, pronta fisicamente, per tutto il tempo necessario alla conclusione del punto. Anche quella è stata una bella sensazione”.
    Al prossimo turno l’aspetta Elina Svitolina. “Penso che il primo turno sia sempre difficile. Ma l’adrenalina che ottieni giocando una partita non può essere replicata facendo allenamento, o qualsiasi altra cosa nella vita. Quindi non vedo l’ora di riceverne un’ altro po’! Non abbiamo mai giocato prima, lei è stata ai vertici del gioco per così tanto tempo e non vedo l’ora di mettermi alla prova contro uno delle migliori. Non ho nulla da perdere e tantissima voglia di giocare, quindi non vedo l’ora”. conclude la britannica.
    Dopo un 2023 terribile, nel quale Raducanu ha giocato solo 10 partite (5 vittorie e altrettante sconfitte) sempre in preda agli infortuni, l’aver ritrovato la salute è la base necessaria sulla quale ripartire, con l’obiettivo di ritrovare quel tennis spumeggiante e di talento che l’aveva portata a vincere uno Slam. Sarà anche interessante valutare nelle prossime settimane la continuità del lavoro con i suoi tecnici, adesso quelli federali, visto che un continuo tourbillon di  cambi di coach non l’ha certamente aiutata nel recente passato, infortuni a parte.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Raducanu sul rapporto difficile con i coach: “Non sono una che esegue, prima voglio capire il perché e quindi lo farò”

    Emma Raducanu in un servizio fotografico

    Emma Raducanu ha rimandato il ritorno sul tour WTA al 2024. La stellina del tennis britannico, più giovane campionessa a US Open nel 2021 a soli 19 anni, si sta riprendendo dopo la triplice operazione alle ossa di polso e piedi resa necessaria per risolvere una grave infiammazione che per oltre un anno l’aveva penalizzata, trasformando gli allenamenti in un cumulo di dolore e poco intensi. In Gran Bretagna è acceso il dibattito sul suo difficile rapporto con i coach. In pochi anni di vita sportiva ne ha cambiati molti, fin troppi per gli osservatori che predicano pazienza e lavoro per ricostruire quel tennis fantastico che nella quindicina newyorkese aveva esaltato il mondo della racchetta.
    In una breve chiacchierata alla radio BBC 4, Raducanu si è soffermata su quest’argomento, affermando che le relazioni con i suoi coach in passato non hanno funzionato per vari motivi, ma in particolare perché pone molte domande e sfida il loro modo di pensare. Un’attitudine che ha finito per provocare le rotture della collaborazione.
    “Faccio molte domande ai miei allenatori” dichiara Emma. “In certe occasioni non sono riusciti a tenere il passo con le domande che ho posto e forse è per questo che è finita. È qualcosa che ho sempre fatto, fa parte del mio carattere. Continuo a stimolare e fare domande agli allenatori e sfidare anche il loro modo di pensare. Non sono qualcuno a cui puoi semplicemente dire cosa fare e io lo farò, devo capire il perché della richiesta e poi lo farò.” conclude Raducanu.
    Un’affermazione che rivela un certo carattere, aspetto positivo per eccellere in una disciplina tanto complessa come il tennis, nella quale la capacità decisione – con tempi di gioco e reazione minimi – è uno dei punti di forza; ma allo stesso tempo anche una spigolosità e forse presunzione che non aiuta a costruire rapporti duraturi e di successo. Un successo che lei ha bisogno di costruire lavorando su fisico e molti aspetti tecnici.
    Raducanu ha iniziato la sua carriera con l’allenatore Nigel Sears, che se ne andò poco dopo aver raggiunto gli ottavi a Wimbledon nel luglio 2021, prima che Andrew Richardson la guidasse alla sua clamorosa vittoria a Flushing Meadows un paio di mesi dopo. Torben Beltz è diventato suo coach nel novembre 2021 ma ha lasciato l’incarico nell’aprile 2022. È stato sostituito da Dimitri Tursunov, che ha mollato poco dopo mettendola in guardia contro le “troppe campane” e potenziali problemi se Raducanu avesse continuato ad ascoltare troppe voci intorno a lei e non farsi guidare da una persona.
    “Tornerò con una classifica molto bassa, ma in realtà non vedo l’ora di ricominciare, una specie di reset”, ha detto alla conduttrice Karthi Gnanasegaram. “Ho ancora nuovi obiettivi, nuove cose che voglio raggiungere. Ma mi restano ancora circa 15 anni nella mia carriera, quindi non c’è fretta. Slam e Olimpiadi i miei obiettivi. Da piccola ho sempre guardato tutte le Olimpiadi, è un’esperienza che non vedo l’ora di provare” conclude Emma.
    Vedremo la prossima stagione come la britannica tornerà sul tour, e se sarà assistita da un nuovo allenatore o allenatrice. Qualcuno, forse, capace di tenerle testa e farsi ascoltare…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Raducanu torna nel 2024. “Sogno di vincere Wimbledon”

    Emma Raducanu

    Emma Raducanu saluta il 2023 e punta ad un completo recupero per iniziare regolarmente la stagione 2024 dall’Australia. Così ha raccontato la ex campionessa a US Open a BBC London, stabilendo finalmente una data certa per il suo rientro sul tour Pro. Emma è ancora impegnata nel recupero dalla tripla operazione a mani e piedi subite nei mesi scorsi per risolvere in modo definitivo problemi ai tendini e ossa che non le consentivano una preparazione continua e adeguata.
    “Ormai gli Slam sono andati, e io sono ancora impegnata in una fase di recupero, quindi è meglio restare fedele al mio programma più prudente, non sgarrare cercando di affrettare i tempi e concentrarmi solamente sul mio corpo” afferma Emma.
    Alla domanda su come affronta le critiche, Raducanu ha detto: “Il fatto che parlino ancora di me anche se non sono presente a questi eventi è solo un complimento. Qualcuno mi ha detto ‘preoccupati quando non parlano di te’”.
    “Un sogno che coltivo? Beh, facile, sono cresciuta con il mito di Wimbledon, il mio sogno è un giorno poter vincere Wimbledon”.
    Raducanu ha giocato solo 10 partite quest’anno. Ha ricominciato blandi allenamenti lo scorso agosto. Lunedì è uscita dalle prime 200 del ranking WTA, il suo rientro la prossima stagione non sarà in ogni modo facile. LEGGI TUTTO

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    Raducanu: “A volte vorrei non aver mai vinto gli US Open”

    Emma Raducanu

    La stella del tennis britannico Emma Raducanu ha rivelato di aver pensato più volte che forse sarebbe stato meglio se non avesse vinto gli US Open quando aveva solo 18 anni nel 2021. La pressione che ha accompagnato quel clamoroso e inaspettato successo è stata talmente alta da costringerla a dover stare attenta a coloro di cui si circondava. Parlando al Sunday Times, l’ex campionessa a New York ha dichiarato: “Ho dovuto maturare molto in fretta. Quando ho vinto era estremamente ingenua. A volte penso che…. vorrei non aver mai vinto uno Slam così presto”.
    La più giovane campionessa degli US Open si è resa conto negli ultimi due anni che “il tour e tutto ciò che ne consegue non è esattamente uno spazio molto piacevole e sicuro. Devi stare in guardia perché ci sono molti squali là fuori”. Ci sono “persone del settore” che hanno cercato di approfittarsi di lei a causa della sua età. “Mi vedono come un salvadanaio”, ha detto, “sono rimasta scottata un paio di volte. Ora ho imparato, devi mantenere il tuo cerchio il più piccolo possibile.”
    Dalla sua vittoria, ha ammesso di aver avuto “molte battute d’arresto, una dopo l’altra”, anche per colpa di nuovi problemi fisici. “Il dolore è aumentato la scorsa estate dopo Wimbledon. Ho iniziato con un nuovo allenatore ed ero davvero motivata ad andare avanti, nonostante i problemi. Ci stavamo allenando troppo… e ho continuato anche con il dolore perché non volevo essere percepita come una persona debole”.
    Dopo le sconfitte al primo turno a Miami e Stoccarda, Raducanu ha deciso di sottoporsi ad una serie di interventi per provare a risolvere i problemi alle mani e piedi, affrontando così una lunga riabilitazione che la terrà ferma sicuramente per tutta l’estate. Non c’è una data precisa per il rientro, non è detto che sia pronta a tornare per US Open alla fine del prossimo agosto. Una situazione tutt’altro che facile, e che sta affrontando ufficialmente anche senza coach, visto che il suo rapporto con Sebastian Sachs è ufficialmente terminato.
    In patria c’è chi è seriamente preoccupato per il suo futuro, temendo che Emma possa restare una splendida meteora, mentre altri sono sicuri che rimessa a nuovo fisicamente il suo talento sia troppo evidente per non consentirgli una piena ripresa e buoni risultati. LEGGI TUTTO

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    Raducanu stella a Città del Messico per un evento di moda

    Emma Raducanu nel backstage dello shooting

    Emma Raducanu ha preso parte a uno splendido evento di moda organizzato dalla Maison di alta moda Dior (della quale è testimonial) a Città del Messico. Maria Grazia Chiuri, stilista della casa francese, ha centrato la nuova collezione Cruise 2024 tra questo “luogo dell’anima”, la figura di Frida Kahlo e Christian Dior, presentando una serie di look ispirati alla cultura, all’artigianato e alla tradizione dell’affascinante capitale dello stato nordamericano. Abiti splendidi, con colori e ricami che mimano il guardaroba della creativa ribelle e riportano a nuova vita l’heritage della Maison, sotto la pioggia, nel cortile del suggestivo Collegio di San Ildefonso.
    La sede è stato un luogo importante nella vita della pittrice: ex convento gesuita, non è solo uno dei palazzi più suggestivi della capitale ma anche un luogo simbolo poiché tra le mura di questa fantastica costruzione ispanica Frida Kahlo studiò e conobbe il maestro Diego Rivera, che proprio nel palazzo dipinse alcune delle sue opere.
    Raducanu ha preso parte all’evento, immortalata dagli scatti dei tantissimi fotografi presenti, e poi ha fatto un giro turistico tra le bellezze della città, soffermandosi sulla nota casa Azul, sita nel pittoresco quartiere di Coyoacán, dove la pittrice visse insieme al marito Diego Rivera.

    “Uno spettacolo sbalorditivo con Dior a Città del Messico♥️ mi sono innamorata di questo ricamo” scrive la tennista, attualmente in fase di riabilitazione dopo essersi sottoposta ad un triplo intervento alle mani e al piede per risolvere un problema ai tendini che si trascinava da mesi. Al momento non è prevista alcuna data per un suo rientro in competizione, è quasi sicuro che salterà tutta l’estate. Nel caso in cui non potesse giocare nemmeno a New York (torneo da lei vinto, più giovane campionessa di US Open nella storia), è possibile che rientri direttamente nel 2024.
    In patria c’è chi parla addirittura di carriera a rischio visti i problemi sofferti in così giovane età, ma il suo staff medico invece ha rassicurato sul futuro della giovane britannica. LEGGI TUTTO

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    Emma Raducanu completa le tre operazioni

    La foto di Emma dall’ospedale

    3 su 3. Così Emma Raducanu commenta la foto social nella quale si mostra con entrambe le mani operate e anche il piede sinistro. Il ciclo di interventi “minori” a quali aveva annunciato di dover sottoporsi sembra così completato. La stellina del tennis britannico aveva da tempo problemi e non riusciva ad allenarsi con continuità, come da lei scritto in una toccante lettera con la quale annunciava la necessità di uno stop piuttosto lungo, di sicuro tutta l’estate, per provare a risolvere definitivamente i fastidi.

    opa. 3/3❤️‍ 🙂 pic.twitter.com/YbXQS5PZtX
    — Emma Raducanu (@EmmaRaducanu) May 15, 2023

    Purtroppo la britannica ha forse spinto troppo nelle passate stagioni, peggiorando il problema, senza peraltro riuscire ad ottenere buoni risultati. Non resta che augurale buona fortuna e una pronta ripresa.Forza Emma! LEGGI TUTTO

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    Johanna Konta esprime fiducia e ottimismo sulla ripresa di Emma Raducanu

    Emma Raducanu GBR, 13.11.2002

    Johanna Konta, una delle figure di spicco del tennis britannico degli ultimi tempi, ha condiviso con grande convinzione il suo punto di vista sulla convalescenza della connazionale Emma Raducanu.
    Nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sports, Konta ha rivelato che l’intervento chirurgico subito da Raducanu non è stato un evento inaspettato per la giovane promessa, pertanto ha avuto l’opportunità di prepararsi mentalmente al percorso di recupero.“Emma è agli inizi della sua carriera e ha tutto il tempo per potenziare il suo fisico e ritornare al top della forma”, ha sostenuto Konta. “La storia dello sport è piena di atleti che, operati in giovane età, sono riusciti a tornare più forti di prima.”Konta ha sottolineato l’importanza che Raducanu non acceleri i tempi del suo recupero, sebbene creda che la talentuosa tennista stia puntando a un ritorno in tempo per l’US Open 2023.“È fondamentale che non affretti la sua convalescenza, pur avendo l’impressione che stia mirando a un ritorno per l’US Open 2023”, ha aggiunto Konta.
    Le parole di Konta rappresentano un messaggio di incoraggiamento e positività per Raducanu, attualmente alle prese con uno degli ostacoli più difficili per un atleta: il ritorno alla competizione dopo un intervento chirurgico. LEGGI TUTTO

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    Il pessimo momento del tennis femminile britannico: nessuna top100 e presenze al prossimo Roland Garros

    Emma Raducanu, per lei una tripla operazione a mani e piede

    Il tennis britannico al femminile sta attraverso il suo peggior momento dal 2008. In attesa del rientro di Emma Raducanu, che proprio oggi dopo la mano destra è stata operata al piede (e attende la terza e ultima operazione, all’altra mano), dalla prossima settimana non ci sarà alcuna tennista del Regno Unito tra le prime top 100 WTA. Come riporta il collega Stuart Fraser, non accadeva dal 2008.
    A peggiorare un quadro tutt’altro che positivo, nessuna tennista britannica sarà del main draw del prossimo Roland Garros, e nemmeno nelle qualificazioni, pertanto lo Slam francese scatterà senza suddite del nuovo Re Carlo. Era da US Open 2009 che uno Slam femminile non vedeva al via alcuna britannica.
    Nel ranking di questa settimana, Raducanu è ancora n.85, ma è destinata ad uscire dalle prime 100. A seguire, troviamo Jodie Burrage (n.110) e Harriet Dart (n-140), con “solo” 7 giocatrici tra le migliori 200. LEGGI TUTTO