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    Djokovic: “Il mio più grande desiderio per il finale di stagione è vincere la Davis”

    Novak Djokovic (foto Getty Images)

    Novak Djokovic parlando alla stampa nazionale ha rivelato quale sia il suo vero obiettivo per la parte finale del 2023. Non le ATP Finals, o concludere da n.1 nel ranking per l’ennesima volta in carriera, ma riportare in Serbia la Coppa Davis.
    “Il mio desiderio più grande per il resto della stagione, anche se ho le aspettative alte per tutti e tre i tornei a cui parteciperò, è vincere la Coppa Davis. Spero di arrivare al massimo, come gli altri ragazzi della Nazionale” afferma il 24 volte campione Slam. Proprio da New York, fresco del titolo di US Open, Novak è volato in Europa per giocare con la sua squadra nazionale in Davis, giocando un solo match.
    Per Djokovic, la Gran Bretagna, prossimo avversario nella Final 8 di Malaga, è un team di tutto rispetto: “Sono una squadra completa, hanno quattro ottimi giocatori in singolare, mentre uno di loro, Evans, è estremamente bravo anche in doppio”, continua Novak. “Ho visto che giocava con continuità e che era la scelta del loro allenatore insieme a Skupski. Sono molto difficili da affrontare, spero che riusciremo a batterli dopo il singolare. Sarà una sfida complicata, se Evans giocherà l’altro singolare sarà un giocatore molto scomodo contro tutti. Credo comunque nei nostri ragazzi. E abbiamo anche molta scelta, magari non per il doppio, ma per il singolare sì, e spero che siano tutti in forma e in salute, così da poter pensare a chi giocherà”.
    Djokovic ha vinto con la squadra serba l’edizione 2010 della Coppa Davis. LEGGI TUTTO

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    Billie Jean King Cup Finals 2023: Le convocate di Tathiana Garbin. Si parte il prossino 07 Novembre

    Tathiana Garbin nella foto

    La capitana della nazionale italiana di Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin, ha diramato la lista delle giocatrici convocate per le attese Finals della competizione, che si svolgeranno dal 7 al 12 novembre sul veloce indoor dello ‘Estadio de la Cartuja’ di Siviglia.
    Ecco il quintetto azzurro:• Lucia BRONZETTI• Elisabetta COCCIARETTO• Jasmine PAOLINI• Lucrezia STEFANINI• Martina TREVISAN
    Le ragazze di Tathiana Garbin esordiranno l’8 novembre alle ore 10 contro la Francia, che ha trionfato 3 volte nella competizione. Il giorno seguente, giovedì 9 sempre alla stessa ora, le azzurre sfideranno le due volte campionesse della Germania. Il Gruppo D si chiuderà quindi venerdì 10 (inizio alle ore 10) con il confronto tra la nazionale tedesca e quella transalpina, vincitrice dell’edizione 2019.L’Italia è alla seconda partecipazione consecutiva alle Finals della Billie Jean King Cup. Nel 2022, a Glasgow, Martina Trevisan, Jasmine Paolini, Lucia Bronzetti ed Elisabetta Cocciaretto avevano chiuso la fase finale con due sconfitte in altrettante partite nel girone contro il Canada e la Svizzera, che avrebbe poi vinto il torneo. Anche Germania e Francia prendono parte per la seconda volta alle Billie Jean King Cup Finals.
    Tathiana Garbin, Capitana della Nazionale italiana di Billie Jean King Cup: “Ci stiamo preparando intensamente per questa fase finale della Billie Jean King Cup. Quello con la maglia azzurra è un impegno che vogliamo sempre onorare al meglio. La mia è una squadra compatta, solida, composta da ragazze eccezionali. Un gruppo affiatato che in questi anni è cresciuto tantissimo, sotto ogni punto di vista, raggiungendo ottimi risultati. Le ragazze stanno tutte attraversando un periodo d’eccellente stato di forma. Offrendo un tennis di altissimo livello, la Paolini ha raggiunto il terzo turno a Pechino, giocando alla pari con la n.1 del mondo Sabalenka; la Cocciaretto, qualche settimana fa, ha vinto il primo titolo WTA e poi centrato il suo best ranking di n.29; la Trevisan è arrivata nei quarti di finale del 1000 di Guadalajara, battendo tra l’altro in rimonta una campionessa come la Jabeur; la Bronzetti ha raggiunto il terzo turno agli US Open, perdendo soltanto al terzo un match tiratissimo con la Zheng; poi c’è la new entry di questa trasferta che è la Stefanini, una ragazza che ha meritato la convocazione, giusto coronamento di quella che è stata finora la sua migliore stagione in carriera. Ci dispiace molto che non potrà essere con noi la Giorgi. Purtroppo, da tempo, Camila è alle prese con un fastidioso problema al piede che non le consente di allenarsi come vorrebbe. Tra un mese saremo pronte, per affrontare,innanzitutto, squadre temibili come Francia e Germania. Il percorso non sarà facile e le insidie molte ma sono convinta che sapremo affrontarle al meglio. Per noi sarà la seconda partecipazione consecutiva alle Finals e l’esperienza maturata lo scorso anno a Glasgow ci servirà per fare ancora meglio a Siviglia. Le sensazioni non possono che essere positive rispetto a questa trasferta: ogni volta che le nostre ragazze vengono in nazionale, riescono ad andare oltre i propri limiti, in virtù dell’amore e del rispetto che nutrono verso questa maglia, per l’orgoglio che provano nell’indossarla”.
    Il PROGRAMMA DELLE BJKC FINALS – Questo il quadro completo delle Billie Jean King Cup Finals 2023:FASE A GIRONI (da martedì 7 a venerdì 10 novembre – primo match alle 10, secondo non prima delle 16)
    SEMIFINALI (sabato 11 novembre – prima semi alle 10, seconda non prima delle 16)▪ 1: Vincente del Gruppo A – Vincente del Gruppo C▪ 2: Vincente del Gruppo D – Vincente del Gruppo BFINALE (domenica 12 novembre – ore 15)
    COPERTURA TELEVISIVA – Le sfide di Billie Jean King Cup saranno trasmesse in diretta esclusiva per l’Italia su SuperTennis Tv – il canale televisivo in chiaro della Federazione Italiana Tennis e Padel – e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.INFO BIGLIETTERIA – È possibile acquistare i biglietti per assistere alla competizione direttamente sul sito della competizione, al seguente link: https://www.billiejeankingcup.com/en/tickets.
    Gruppo A• (1) Svizzera• Repubblica• Ceca Stati Uniti
    Gruppo B• (2) Australia• Kazakistan• Slovenia
    Gruppo C• (3) Spagna• Canada• Polonia
    Gruppo D• (4) Francia• ITALIA• Germania LEGGI TUTTO

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    Sinner, il più presente in Davis negli ultimi 3 anni

    Jannik Sinner in Coppa Davis

    L’assenza di Jannik Sinner alla fase a gironi di Coppa Davis a Bologna ha scatenato molte reazioni nel mondo della racchetta, con severe critiche piovute sull’altoatesino e alimentate dal “classico” tam tam social. Senza voler entrare nel merito delle polemiche, ci limitiamo a riportare un fatto statistico che banalmente è possibile rilevare andando a vedere quante volte Jannik ha giocato con la maglia azzurra dal suo esordio (2021) ad oggi. I numeri dicono che Sinner è il giocatore italiano che ha disputato più incontri in Coppa Davis, 10 tra singolo e doppio, quindi è stato di fatto il più presente negli ultimi 3 anni.
    Infatti Jannik dalla sua prima convocazione ha disputato 7 match in singolare (6 vittorie e 1 sconfitta) e 3 in doppio (sempre sconfitto, due volte in coppia con Fognini, una con Bolelli).
    Grazie alle partite disputate a Bologna a metà settembre, anche Lorenzo Sonego è salito a quota 10 incontri giocati (sempre conteggiando dal 2021, l’anno di esordio di Sinner in Davis), con nove presenze in singolare (bilancio 6 vittorie e tre sconfitte) e una in doppio.
    Lorenzo Musetti è a quota 8 match: 5 singolari (bilancio due vittorie e tre sconfitte) e 3 doppi; Matteo Berrettini ha giocato 4 partite (3 singolari, tutti vinti, e un doppio, perso), Matteo Arnaldi 3 match (fresco d’esordio a Bologna), con 2 vittorie in singolare e una sconfitta in doppio. Il veterano Fabio Fognini dal 2021 ha disputato 7 incontri, tutti in doppio, come Simone Bolelli impiegato in Davis solo in coppia con vari compagni.
    Tutti ci auguriamo che Jannik sia presente alle Final 8 di Malaga, dove un team italiano al completo, si spera anche con un Matteo Berrettini recuperato, può essere davvero competitivo e puntare alla vittoria finale.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Haggerty confermato presidente dell’ITF

    David Haggerty

    La tanto sperata “spallata” non c’è stata. David Haggerty, discusso presidente dell’ITF per colpa della faccenda Coppa Davis-Kosmos, è stato rieletto presidente dall’Assemblea generale annuale della Federazione Internazionale svoltasi ieri a Cancun, in Messico. Lo statunitense ha ricevuto il 72,94% dei voti e quindi resterà in carica per altri quattro anni, dal 2023 al 2027. Sono stati espressi 436 voti, per una maggioranza richiesta di 219 voti. Haggerty ha ricevuto 318 voti. Una vittoria chiara, netta, contraria alle speranze del suo più grande oppositore, il tedesco Dietloff Von Arnim.
    Haggerty ha dichiarato: “Vorrei ringraziare i membri dell’ITF per aver riposto la loro fiducia in me per un ulteriore mandato. La nostra strategia di crescita sostenibile a lungo termine, ITF 2024, ha portato i finanziamenti dell’ITF per lo sviluppo del tennis quasi a raddoppiare in pochi anni dalla sua introduzione. Non vedo l’ora di lavorare a fianco del nostro esecutivo e del nostro consiglio di amministrazione per rivedere e aggiornare la nostra strategia per la prossima fase. Ci assicureremo di porre le competizioni dell’ITF su basi solide e continueremo ad alimentare gli investimenti nello sviluppo globale del nostro gioco per realizzare la missione del tennis dell’ITF per le generazioni future”.
    La procedura di voto per le elezioni presidenziali e del consiglio è stata approvata e supervisionata dal pannello elettorale (un sottogruppo della commissione etica indipendente), con procedure di voto elettronico implementate per la prima volta e fornite da Lumi Global (un fornitore esperto di soluzioni elettroniche sistemi di voto per multinazionali e organizzazioni sportive internazionali).
    Nonostante molte federazioni si fossero dette assolutamente contrarie alle politiche attuate da Haggerty in merito ai rinnovamenti di Coppa Davis e Billie Jean King Cup, con procedure a loro dire “poco trasparenti”, lo statunitense continuerà la guida dell’organo che amministra il tennis giovanile, dei veterani, il circuito di Futures e soprattutto le due più importanti manifestazioni a squadre nazionali, Coppa Davis e BJK Cup. Sarà curioso vedere che ne sarà della Davis dall’anno prossimo, quando alcuni accordi (esempio Malaga come sede delle finali) scadranno. C’è già chi vocifera di una conferma in toto del format attuale – visti i pochissimi spazi nel calendario ATP e la totale assenza di una volontà di fare ulteriori concessioni all’evento – e di finali di Davis 2024 in Arabia Saudita. Inoltre è in corso una battaglia legale con Kosmos, che si sente addirittura parte lesa per la rottura del contratto avvenuta ad inizio 2023 per la gestione della Davis, il cui esito potrebbe portare un ulteriore terremoto in seno alla federazione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Da Santa Margherita di Pula: Il resoconto di giornata

    Federica Bilardo nellla foto

    Daniel Michalski per il poker, Federico Arnaboldi per il primo hurra. Saranno loro i due finalisti dell’Itf maschile sui campi in terra battuta di Santa Margherita di Pula, il primo dei sei tornei Itf Combined internazionali organizzati dall’ASD Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna.
    Il davisman polacco, che ha vinto su questi campi l’ultimo torneo del 2022 e due in primavera, ha regolato 6-1, 6-2 Gabriele Piraino, testa di serie numero 9, mentre Arnaboldi, numero 8 del seeding, ci ha messo un game in più (6-1, 6-3) per superare il numero 3 del tabellone Giovanni Oradini.Due italiane sono entrate nelle semifinali del tabellone femminile. La qualificata Federica Bilardo ha avuto la meglio per 7-5, 6-3 sulla finlandese Laura Hietaranta e domani sfiderà la numero 1 del seeding, la spagnola Carlota Martinez Cirez (6-1, 6-3 a Martina Colmegna, numero 5 del seeding). Deborah Chiesa ha regolato con un doppio 6-3 la qualificata tedesca Carolin Raschdorf e ora se la vedrà con un’altra tennista teutonica, Katharina Hobgarski, numero 4 (6-1, 6-2 a Diletta Cherubini). LEGGI TUTTO

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    Final 8 di Coppa Davis: L’Italia affronterà l’Olanda il 23 novembre

    Coppa Davis, prima edizione 1900

    È stato comunicata la programmazione dei quarti di finale delle Final 8 di Coppa Davis, atto conclusivo della manifestazione tennistica nazionale a squadre di scena a Malaga il prossimo novembre. L’Italia sfida l’Olanda giovedì 23 novembre, con inizio alle ore 10. Nel pomeriggio (non prima delle 16) l’altro quarto di finale tra Gran Bretagna e Serbia che decreterà l’eventuale avversaria degli azzurri in caso di passaggio del turno.
    Le Final 8 inizieranno il 21 novembre (ore 16) con la sfida tra i campioni in carica del Canada e la sorpresa Finlandia. Il 22 novembre (ore 16) in campo Australia vs. Repubblica Ceca. Venerdì 24 si disputerà la prima semifinale, tra le vincenti delle prime due sfide, mentre l’Italia in caso di vittoria sugli “Orange” giocherà sabato 25 novembre. Domenica 26 l’atto conclusivo, con l’assegnazione della mitica “insalatiera”.

    Get the calendar out 📆✍️
    Here’s the #DavisCup Final 8 schedule!
    More info 👉 https://t.co/5Ez1jB9Rwp pic.twitter.com/PcyldQDAUP
    — Davis Cup (@DavisCup) September 22, 2023

    L’Italia non ha mai perso in Davis contro l’Olanda, 7-0 i precedenti. Tutti i match si svolgeranno presso il Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga. LEGGI TUTTO

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    Von Armin (candidato alla Presidenza dell’ITF): “C’è bisogno di un cambiamento. Il tennis deve ancora svilupparsi in molti angoli del globo”

    David Haggerty e Dietloff Von Arnim

    Domenica prossima si svolgeranno a Cancun (Messico) le elezioni per il rinnovo della carica di Presidente dell’ITF. L’attuale Presidente David Haggerty è candidato per quello che sarebbe il suo terzo mandato, ma dopo otto anni di governo sul tennis internazionale e con la scottante questione della Davis Cup (e anche della BJK Cup, seppur con minore risonanza mediatica) una sua rielezione è a serio rischio. Dietro scalpita Dietloff von Arnim, capo del tennis tedesco e fiero oppositore fin dalla prima ora dello sciagurato progetto messo in opera da Kosmos e ITF per il rinnovo della più antica competizione nazionale a squadre. Von Armin ha concesso a Sebastian Varela per Clay una lunga e interessante intervista nella quale parla della sua candidatura, dei problemi che a suo dire affliggono il tennis attuale e su dove pensa di intervenire in caso di una sua elezione al vertice dell’ITF. Uno dei punti cardini della sua visione è la necessità di sviluppare la disciplina in tante aree del mondo nelle quali il tennis è ancora ai margini e invece potrebbe avere un grande potenziale sociale e sportivo. Riportiamo alcuni passaggi del pensiero del candidato tedesco.
    “Sfavorito? Va bene così visto che vado contro il presidente che governa già da otto anni. Abbiamo parlato con molte federazioni e quello che abbiamo sentito è che c’è bisogno di cambiamento. Un cambio di leadership. Quando ho iniziato la mia campagna, ho detto che l’ITF può fare di meglio. Questo è il desiderio di molti leader di diverse federazioni in tutto il mondo. Quindi sono abbastanza ottimista riguardo a quel che potrebbe accadere a Cancun. Le nazioni non vogliono aspettare altri quattro anni per un cambiamento. Saremo più trasparenti, più democratici. Sosterremo maggiormente i paesi e le federazioni regionali”.
    Von Arnim crede che tre mandati siano troppi: “Le persone durante la mia campagna mi hanno chiesto direttamente ‘Dietloff, un mandato forse non è sufficiente per realizzare le tue idee. Ti candideresti per un secondo?’ Ebbene, se fossi eletto, proverei a realizzarle, ma credo che basterebbero due mandati. Ciò che non sei riuscito ad ottenere in otto anni, non lo otterrai nel terzo mandato. Dovremmo chiedere alle federazioni in modo molto democratico se possiamo cambiare la costituzione per limitare al massimo una rielezione”.
    Ecco cosa pensa il tedesco sui risultati dei due mandati di Haggerty: “Penso che la situazione attuale dei tornei ITF sia buona. È stabile per i seniores e con i giocatori emergenti, quindi è una cosa positiva, ma possiamo fare meglio. Ad esempio, alcuni Challenger non fanno più parte dell’ATP, quindi man mano che l’ITF li sta conquistando, dobbiamo lavorare con le federazioni nazionali e regionali per sfruttare al massimo questa opportunità. In cosa ha fallito Haggerty? Gli eventi a squadre, Coppa Davis e Billie Jean King Cup… tutti diranno che abbiamo commesso un errore nel concludere l’accordo con Kosmos. Alla fine, si è svolta una votazione per accettare la partnership e il consiglio di amministrazione e l’amministratore delegato hanno deciso di appoggiarli. Persone esperte dicevano che non avrebbe funzionato, che sarebbe crollato tutto. Non sappiamo esattamente dove siano finiti i soldi, non riceviamo queste informazioni, il che non è un buon segno. Sappiamo che c’è una causa da parte di Kosmos e c’è una causa da parte di ITF contro di loro. Qual è la situazione esatta? Abbiamo una garanzia? Spero che tutti avremo presto queste informazioni. L’ITF ha perso il controllo sia della Coppa Davis che della Billie Jean King Cup”.
    L’ITF ha venduto gran parte della competizione femminile: “Sì, abbiamo venduto il 49% della Coppa BJK. Il flusso di cassa in arrivo aiuterà l’ITF, ma alla fine è come un prestito e deve essere rimborsato. Questo sarà abbastanza difficile. Per la Coppa Davis dobbiamo riconsiderare attentamente ciò che faremo. L’ITF ha promesso che le finali si terranno solo due anni a Málaga. Ci sono cose che dobbiamo accettare e che devono essere fatte meglio”.
    Von Arnim predica la necessità di maggiore trasparenza: “Con la situazione della Coppa Davis, per esempio, non abbiamo avuto alcuna trasparenza. E quando è arrivato il nuovo accordo con la BJK Cup abbiamo posto domande a cui si sono rifiutati di rispondere. È importante dare e spiegare tutte le informazioni ai nostri membri”.
    La Davis tornerà nella varie nazioni? È uno dei temi più scottanti: “La Coppa Davis ha ancora i confronti in casa, è per le 16 nazioni finaliste che le cose cambiano. Non dimentichiamolo: ci sono molti paesi che non hanno eventi ATP o WTA. La Repubblica Ceca, ad esempio, non ha un evento ATP. L’unica volta in cui il pubblico guarda i propri giocatori a casa è in occasione della Coppa Davis. E questo va cambiato. Alla fine, il successo per una federazione non è avere un giocatore che vince uno Slam. È avere più giocatori, più bambini in campo. Più il tennis si allarga, maggiore sarà il nostro successo in tutto il mondo. Come arrivarci? Dobbiamo sostenere le federazioni con consigli e competenze. Dobbiamo andare in ogni angolo del globo. Non è che dobbiamo preoccuparci solo delle nazioni leader che hanno un torneo dello Slam, lì la disciplina è forte e radicata. Molto più importante è andare in Africa, Asia, America Centrale, Sud America… dove il tennis può davvero svilupparsi e avere molto più successo. Un esempio? Il Pakistan ha una popolazione di 230 milioni di abitanti, ma non dispone di un solo campo da tennis coperto. E c’è una stagione piovosa! Nessuno finora ha visitato il Pakistan per dare un’occhiata, parlare con loro e discutere cosa possiamo fare. Dobbiamo vederlo con i nostri occhi, acquisire quell’esperienza, quindi possiamo applicare lì modelli di lavoro. A volte può essere utile dare loro soldi, a volte competenze. Perché non sempre devi portare il pesce alla gente. Puoi avere più successo se insegni loro a pescare”.
    Vedremo se Haggerty rilascerà a sua volta qualche intervista o meno entro i prossimi giorni. L’appuntamento di Cancun è importante, e in ballo non c’è solo il futuro della Coppa Davis. Tante sono le questioni sul tavolo, con l’ATP in grande fermento da molti punti di vista, tanto che i rapporti tra ITF e ATP sono decisivi alla stabilità e crescita dello sport. Il prossimo Presidente dell’ATP avrà un mandato di una certa importanza.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis, l’Italia aspetta Sinner e punta al trofeo: in quota è sfida alla Serbia di Djokovic

    Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo – Foto Getty Images

    L’Italia ha ottenuto la qualificazione alle Finals di Coppa Davis, in programma a Malaga a fine novembre, nonostante la sconfitta contro il Canada nella prima sfida del girone a Bologna, dove gli Azzurri erano orfani del numero uno Jannik Sinner. Proprio contro i nordamericani si fermò il sogno azzurro lo scorso anno, in semifinale.
    Secondo gli esperti quella dell’Italia potrebbe diventare una Coppa Davis indimenticabile e addirittura valere un secondo storico titolo a 47 anni dall’unica vittoria della nostra nazionale. C’è da battere la concorrenza della Serbia di Novak Djokovic, possibile avversaria in semifinale e in cima alla lavagna dei bookmaker, proiettata verso il secondo titolo della sua storia in quota a 3,50.
    L’Italia, unica nazione ad avere tre giocatori under-25 tra i primi 50 al mondo (Sinner, Musetti, Arnaldi), vede il trionfo nella coppa del mondo del tennis a 4. L’esordio ai quarti sarà contro l’Olanda, contro cui i precedenti sorridono agli Azzurri: 7-1 i confronti contro una nazionale affrontata l’ultima volta nel 2010. Tra le altre pretendenti si fa strada l’Australia, finalista lo scorso anno e offerta tra 5 e 6, stessa quota della Gran Bretagna. Un secondo successo consecutivo del Canada, invece, oscilla tra 6 e 7,50. LEGGI TUTTO