consigliato per te

  • in

    Christina Bauer rientra in Francia con il Pays d’Aix Venelles

    Di Redazione Dopo l’esperienza italiana dell’ultima stagione con la Bartoccini Fortinfissi Perugia, la centrale francese Christina Bauer torna in patria: nella prossima stagione giocherà con la maglia del Pays d’Aix Venelles. La 34enne ex Busto Arsizio, Piacenza e Bolzano era rientrata in campo nella stagione 2020-2021 proprio in Ligue A, a Mulhouse, dopo la pausa per la maternità. Bauer farà coppia al centro con l’ucraina Olga Trach, una delle poche giocatrici confermate dal Pays d’Aix, che ha invece salutato ufficialmente la palleggiatrice Tanja Grbic e la statunitense Kendra Dahlke. (fonte: PAVVB) LEGGI TUTTO

  • in

    Top & Flop della Serie A1: il meglio e il peggio del girone d’andata

    Di Alessandro Garotta Il campionato di Serie A1 femminile si è fermato a un passo dal giro di boa: com’è noto, l’ultima giornata del girone di andata (prevista per il 26 dicembre) non si è disputata a causa dei numerosi rinvii per casi di Covid, e nella situazione attuale è estremamente difficile ipotizzare la tempistica dei recuperi. Tuttavia, la sosta forzata è comunque un buon momento per tracciare una panoramica su quello che si è visto fin qui. Come da tradizione, andiamo dunque ad individuare quali giocatrici si sono particolarmente distinte e chi invece ha deluso le aspettative. LE TOP Foto LVF/Rubin Paola Egonu. Qualora servissero controprove, l’opposta della Prosecco DOC Imoco Conegliano dimostra una volta di più di essere decisiva come nessun’altra. Viaggia sui 21,83 punti di media a gara (262 in totale di cui 22 ace e 14 muri) con il 48,60% di positività e il 37,85% di efficienza in fase offensiva, mettendo in mostra un repertorio di colpi sempre più completo e la capacità di giocare pure dei palloni più dolci rispetto alle schiacciate a tutto braccio che l’hanno sempre contraddistinta. Alterna pallonetti in posto 3 a diagonali nei 3-4 metri in cui passa sopra al muro con la naturalezza di un adulto che gioca nel Minivolley. Nei frangenti decisivi, quando la squadra campione d’Italia e d’Europa ha bisogno di portare a casa qualche punto importante, ci pensa lei, o con il servizio o in attacco (vedasi tie break delle sfide contro Monza, Busto Arsizio e Cuneo). Foto LVF/Rubin Eleonora Fersino. Una giocatrice che quest’anno non ha sbagliato ancora una partita è il libero della Igor Gorgonzola Novara. Stimolata dalla concorrenza interna con Caterina Bosetti, che in quanto a tecnica in ricezione rivaleggia alla pari con le specialiste della seconda linea, Fersino sta offrendo prestazioni di alto livello in serie (53,18% di ricezione perfetta e solo 8 errori nel fondamentale), al punto che nessun tifoso azzurro è caduto nell’abisso della nostalgia dopo l’addio di Stefania Sansonna. Ancor meno dopo aver visto quanto difende l’ex di Conegliano e Bergamo, decisiva in molte ricostruzioni. I meriti vanno divisi con quelli del muro, quasi sempre composto ed ordinato, ma poi il pallone bisogna comunque tirarlo su e lei lo fa con reattività, coraggio e qualità tecniche fuori dal comune. foto Vero Volley Monza Anna Danesi. Nel terzo posto in classifica della Vero Volley Monza c’è tanto, tantissimo della centrale della nazionale, che sta confermando l’altissimo rendimento della scorsa stagione e dei Campionati Europei, anche grazie alla grande fiducia che ripone in lei la palleggiatrice Alessia Orro, come dimostrano il fantastico 51,41% di positività su una buona quantità di assist (145) e i soli 9 errori in attacco. La velocità del suo braccio e la capacità di girare la sfera evadendo quasi sempre dal controllo delle avversarie, ne fa un vero incubo per le altre compagini. Ovviamente fa la voce grossa anche a muro, da sempre il suo marchio di fabbrica, in cui si dimostra granitica con 38 stampate e un patrimonio di tocchi decisivo quando conta. Foto Savino Del Bene Volley Scandicci Ofelia Malinov. Se dovessimo scegliere la miglior palleggiatrice del girone di andata, non potrebbe essere altri che lei. A fare la differenza è la sua distribuzione del gioco, che si adatta perfettamente alle diverse circostanze proposte dal match: quando può utilizzare le centrali lo fa con regolarità; quando la ricezione la fa correre o nei momenti caldi si appoggia alle attaccanti di palla alta, che tirano la carretta senza preoccuparsi più di tanto. E poi una voglia di trascinare, uno spirito di sacrificio e una dedizione per la causa che non hanno eguali: Malinov è sempre in prima linea a dare l’esempio, ad indicare la strada maestra, che per la Savino Del Bene Scandicci è una soltanto e porta ad arrivare in fondo a ogni competizione. Foto Unet E-Work Busto Arsizio Alexa Gray. Soverato, Casalmaggiore, Caserta, Scandicci. E poi Unet E-Work Busto Arsizio. C’è un prima e un dopo nella carriera della giocatrice canadese. C’è un prima fatto di speranza e un talento che bussa alla porta della pallavolo italiana, c’è un dopo che equivale a responsabilità, concretezza e consapevolezza di essere un perno fondamentale per la propria squadra. Cresciuta esponenzialmente sotto la guida di Marco Musso, nella prima parte del campionato Gray si conferma una macchina da guerra con 181 punti, il 47,38% di positività e il 39,09% di efficienza in attacco: nel dubbio, Jordyn Poulter chiama il suo martello all’esecuzione e la palla va giù emettendo un suono fortissimo. Foto Fenera Chieri ’76 Héléna Cazaute. “Impatto” è una parola spesso abusata, svuotata dalla retorica sportiva, ma assume consistenza in relazione ai primi mesi della schiacciatrice francese in Italia. Si tratta di una sensazione che si costruisce attraverso due chiavi di lettura: quella matematica dei numeri grezzi e delle statistiche (120 punti, 15 muri, il 43,58% in fase offensiva e il 45,73% di ricezione positiva), e quella non propriamente empirica relativa all’influenza tattica ed emotiva di una giocatrice sulla propria squadra. Ora la miglior banda d’equilibrio del campionato deve solo compiere il passo più difficile, cioè mantenere la continuità e confermare le qualità mostrate fino a qui. Foto Il Bisonte Volley Firenze Sylvia Nwakalor. Ci eravamo abituati a considerare la giovane opposta come un talento brillante e con colpi da campionessa, ma ancora incostante nell’arco del match. Quest’anno Nwakalor sta squarciando il velo e mostrando quanto possa essere decisiva una con il suo atletismo e il suo killer instinct. Lo si legge nei numeri, prima di tutto: 171 punti (di cui 4 ace e 20 stampate), attaccando col 41,61% di positività. Il girone di andata ci restituisce dunque una giocatrice nel pieno della maturazione tecnica, fisica e psicologica, che sa mettere il suo talento sconfinato al servizio del Bisonte Firenze, per elevarne a potenza i valori offensivi. foto Megabox Vallefoglia Sinead Jack-Kisal. Nella pallavolo è innegabile che, se dei grandi numeri individuali non sono accompagnati dai successi della propria squadra, quelle cifre perdono buona parte del loro valore. Alcune volte, però, è difficile far passare inosservate certe strisce di prestazioni o delle singole performance, perché il cosiddetto “losing effort” non può sminuire totalmente quanto realizzato dall’atleta in questione. A proposito di ciò, Jack-Kisal è probabilmente uno dei massimi esempi in questa prima parte di Serie A1: a suon di punti (136), muri (31) e alte percentuali in attacco (49,48% di positività e 46,91% di efficienza) la centrale di Trinidad e Tobago ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile per una Megabox Ondulati Del Savio Vallefoglia che sta vivendo una stagione stimolante ma, allo stesso tempo, tortuosa. I FLOP foto Igor Volley Novara Britt Herbots. No, non è un girone di andata da ricordare per la schiacciatrice belga dell’Igor Gorgonzola Novara. Tutto sembrava apparecchiato per il suo decollo verso lo spazio, soprattutto dopo quelle prestazioni estive in nazionale da vera leader, che sembravano aver cancellato persino il calo nel finale della scorsa stagione. Invece, anche la nuova annata si piega presto su se stessa. Prima uno strappo ai muscoli addominali che condiziona la sua preparazione, poi le difficoltà nel ritrovare la forma migliore, con ingressi in campo non sempre convincenti e prestazioni altalenanti (56 punti con il 37,39% di efficienza in attacco e il 29,52% di ricezione positiva). Tuttavia, nella sfida con la Savino Del Bene Scandicci si sono rivisti sprazzi della vecchia Herbots: speriamo sia di buon auspicio in vista del 2022, l’anno decisivo per capire se ritroveremo tutto il suo talento o se dobbiamo rassegnarci ad una carriera in tono minore. foto Instagram Hanna Orthmann Hanna Orthmann. In che senso “flop”? Rispetto alla sua versione di Monza? Rispetto a compagne o avversarie che giocano nello stesso ruolo? A tutte le giocatrici del campionato tout court? Orthmann è certamente una delle più talentuose schiacciatrici in Europa, gioca in una delle migliori squadre della Serie A1 e inserirla in una qualche classifica che contempli l’essere meno incisiva di altre fa sempre un po’ strano. Eppure in quella sinfonia wagneriana che dovrebbe essere il gioco della Savino Del Bene Scandicci, al momento suona come un bemolle, una nota che, diminuita di mezzo tono, fluttua a mezz’aria, come sospesa, e dà un senso di incompiutezza (seconda scelta per coach Massimo Barbolini, mette a referto 23 punti, 2 muri e 4 ace con il 18,33% di efficienza offensiva in soli 16 set giocati). foto VBC Casalmaggiore Luna Carocci. È vero che la stagione della VBC Trasporti Pesanti Casalmaggiore non sta andando negativamente rispetto alle premesse iniziali, ma non per questo rimane esente da giudizi. In particolare, tra le giocatrici apparse più in difficoltà finora c’è la 33enne toscana, che non riesce a portare quella dose di esperienza per guidare al meglio la seconda linea e facilitare i compiti in regia di Marta Bechis. Nelle prime 12 partite Carocci chiude con il 28,85% di positività, il 24,52% di efficienza e ben 18 errori in ricezione, collocandosi all’ultimo posto nella graduatoria riferita ai liberi titolari, che combina tutti gli indici di rendimento nei fondamentali difensivi: per puntare a qualcosa in più di una salvezza tranquilla la formazione casalasca ha bisogno della miglior Luna. Foto Volley Bergamo 1991 Ana Paula Borgo. Il fatto è che si può fallire in molti modi, ma quello della giocatrice brasiliana del Volley Bergamo 1991 ha proprio i connotati rotondi e corposi di un Cabernet Franc che ti fa schioccare la lingua prima di dire al cameriere che “sì, può servirlo anche alla signora”. Ovviamente sarebbe ingiusto pretendere che riesca a fare bene pur non avendo la possibilità di attaccare palle sempre perfette, ma purtroppo in questo sport se un opposto mette a terra 62 palloni su 184 (66 punti totali in 27 set giocati se aggiungiamo anche 1 ace e 3 muri) di solito per la propria squadra non ci sono tante speranze di riuscire a vincere. Inoltre, mancano la personalità e l’esperienza che è lecito aspettarsi da una giocatrice che ha vestito la maglia della nazionale verdeoro e di club brasiliani prestigiosi, prima di approdare in Europa. Foto Delta Despar Trentino Rebecca Piva. Le grandi aspettative, inevitabilmente, anticipano grandi reazioni. Nel caso dell’ex martello di Ravenna alla Delta Despar Trentino tutto faceva pensare all’operazione perfetta: una delle migliori giocatrici dell’ultima A2 aveva scelto di vivere la prima avventura nel massimo campionato in una piazza dove potesse crescere senza troppe pressioni. Purtroppo, però, questo sodalizio sta un po’ deludendo. Complice lo stop per l’operazione al menisco di Vittoria Piani e il conseguente spostamento di Jessica Rivero in posto-2, Piva ha finalmente l’occasione di partire nel sestetto titolare, ma non la sfrutta a dovere: fatica a trovare ritmo in attacco (33 palloni a terra, 19 errori e 13 murate su 116 assist) e in battuta (8 ace a fronte di 23 errori), soffre tantissimo in ricezione (29,46% di positiva e 25,58% di efficienza), tramutandosi più in un flop che in una risorsa per la squadra gialloblù. foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi perugia Britt Bongaerts. Essere “peggiore” alla prima esperienza in Italia, porta con sé tutto un codazzo di attenuanti, e non ha mai il suono perentorio di una bocciatura definitiva: c’è un sacco di tempo per recuperare. Se però a guardarsi indietro ci viene da sollevare un piccolo sospiro di rimpianto, ecco significa che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Infatti, quando la palleggiatrice olandese era stata annunciata dalla Bartoccini Fortinfissi Perugia, in molti si aspettavano la sua esplosione consacratoria dopo stagioni positive tra Germania e Polonia. Tuttavia, Bongaerts sta incontrando qualche difficoltà ad imporsi: le sue alzate non sono facili da gestire per le bocche da fuoco; con le centrali va anche peggio, dato che difficilmente riescono a fare la differenza in attacco. Foto Maurizio Lollini/Bartoccini Fortinfissi Perugia Christina Bauer. Anche una realtà di bassa classifica come quella di Perugia sembra diventata un vestito troppo largo per una giocatrice che nella sua carriera ha vinto tutto e ora appare in un’evidente fase di calo – tendenza peggiorata ancor di più dal contesto tattico della squadra di Luca Cristofani. Poco coinvolta dalla regia di Britt Bongaerts, la centrale francese prova ugualmente a mettere in difficoltà le avversarie sfruttando tutti i palloni che le arrivano, anche se trovare la marcia è davvero complicato, così come dare una mano alla difesa sporcando più palle possibili sotto rete. Alla fine, segna 39 punti con il 40,28% di positività e il 38,89% di efficienza offensiva, 9 muri e 1 ace (11 errori al servizio). LEGGI TUTTO

  • in

    Christina Bauer torna in Italia e si accasa a Perugia

    Di Redazione Dopo una stagione conclusa con la vittoria del campionato transalpino Christina Bauer torna in Italia. La centrale di 196cm  nata a Bergen (Norvegia) ma francese a tutti gli effetti, ha ceduto al corteggiamento messo in atto dalla dirigenza rosso-nera, andando così a completare il reparto centrali della Bartoccini Fortinfissi. Con sè la dote di una carriera di risultati (tra cui convocazioni con la selezione nazionale francese) che la rendono una delle atlete più di successo in forza alla Bartoccini Fortinfissi Perugia per la prossima stagione. Christina comincia a muovere i primi passi nella pallavolo che conta nel 1998 nelle giovanili del Volley Pfastatt nel 1998, dal 2000 al 2004 passa al VBCKingersheim dove cresce fino ad essere notata dal Mulhouse che la fa esordire nella stagione 2004/2005 nel massimo campionato transalpino, lì vi resta fino al 2010 ottenendo: 4 secondi posti in Campionato, oltre a due bronzi e due argenti in Coppa di Francia ed il titolo di MVP della stagione 2007/2008, la sua voglia di successi però la spinge ad osare di più e dunque si sente pronta a travalicare il confine alpino per arrivare in Italia chiamata da Busto Arsizio che la prende con se per la stagione 2010/201. Dopo il primo anno passato ad ambientarsi, i trofei cominciano ad arrivare e nella stagione 2011/2012 conquista: Scudetto, Coppa Italia e Coppa CEV, oltre al titolo di miglior centrale sia nel Campionato Italiano che in Coppa CEV. La permanenza a Busto dura fino alla stagione 2012/2013 la conquista della Supercoppa Italiana decide di volare in Turchia al Fenerbahce per due stagioni, il primo anno vince la sua seconda Coppa CEV, mentre nel secondo Campionato e Coppa di Turchia. Il campionato italiano però non smette di lusingare Christina e dunque sceglie di tornarvi nella stagione 2015/2016 chiamata a Piacenza dove trova il secondo posto sia in Campionato che in Coppa Italia. Nell’anno seguente passa Bolzano ma la nostalgia si fa sentire nel 2017 torna in Francia, prima con il Cannes (due stagioni dal 2017 al 2019) dove vince Coppa di Francia, Scudetto e riconoscimento di “Miglior Centrale”, per poi fare ritorno a casa con il Mulhouse nella scorsa stagione  che ora è pronto per renderla “profeta in patria” e portarla alla conquista di Scudetto e Coppa di Francia. Palmares ClubChampions LeagueBronzo: 1 (2012/2013 Coppa CEVOro: 2 (2013/14, 2011/12) Campionato Italiano di Serie A1Oro: 1 (2011/2012)Argento: 1 (2015/2016)Bronzo: 2 (2012/2013, 2010/2011) Coppa ItaliaOro: 1 (2011/2012)Argento: 1 (2015/2016)Bronzo: 2 (2012/2013, 2010/2011) Supercoppa ItalianaOro: 1 (2012/2013) Campionato TurcoOro: 1 (2014/2015)Argento: 1 (2013/2014) Coppa di TurchiaOro: 1 (2014/2015)Argento: 1 (2013/2014) Supercoppa TurcaArgento: 1 (2014/2015) Campionato Francese: Oro: 2 (2018/2019, 2020/2021)Argento: 5 (2006/2007, 2007/2008, 2008/2009, 2009/2010, 2017/2018) Coppa di FranciaOro: 2 (2017/2018, 2020/2021)Argento: (2008/2009, 2009/2010)Bronzo: 2004/2005, 2005/2006) Nazionale:Savaria CupOro: 20019 Riconoscimenti individualiMiglior Centrale del Campionato Francese: 2018/2019Miglior Centrale del Campionato Turco: 2013/2014Miglior Centrale del Campionato Italiano: 2011/2012Miglior Centrale Trofeo Valle d’Aosta: 2008MVP Lega Francese: 2007/2008 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

  • in

    La Bartoccini Fortinfissi Perugia punta su Christina Bauer?

    Di Redazione Aspettando gli ultimi annunci ufficiali, è di fatto quasi completo il roster della Bartoccini Fortinfissi Perugia per la prossima stagione. All’appello manca soltanto una terza centrale, ma le trattative sono ormai in fase avanzata: secondo Pianeta Volley la scelta della società umbra è caduta su una vecchia conoscenza del campionato italiano come la francese Christina Bauer. 33 anni, già protagonista di uno scudetto a Busto Arsizio e di altre stagioni a Piacenza e Bolzano, Bauer è tornata all’attività nell’ultima stagione dopo la maternità, conquistando campionato e Coppa di Francia con l’ASPTT Mulhouse. Inizialmente Perugia sembrava essere sulle tracce della centrale statunitense Briana Holman, prodotto dell’università del Nebraska e messasi in luce nel primo campionato professionistico americano di Athletes Unlimited. In seguito, tuttavia, il ds Remo Ambroglini sembra aver deciso di investire sull’esperienza. (fonte: Pianeta Volley) LEGGI TUTTO