consigliato per te

  • in

    La Mazda MX-30 raccontata da due designers emergenti

    In occasione del recente lancio della MX-30, Mazda ha voluto un parere da due designer emergenti e proiettati verso il futuro, l’americana Rachel Griffin, fondatrice di Earnest Studio, e l‘olandese Wisse Trooster, maestro nel saper restituire nuova vita a vecchi strumenti, reinventandone destinazione d’uso e funzionalità. Nei loro rispettivi campi, questi professionisti incarnano il minimalismo che incontra l’approccio artigianale, con un occhio sempre puntato alla sostenibilità. Quindi, di fatto, due ambasciatori “naturali” della filosofia Kodo e di tutto ciò che la Mazda MX-30 rappresenta.
    Scopri il nostro listino di auto usate: occasioni imperdibili con un click!
    I PARERI
    “La forma segue la funzione, la funzione segue il contesto – afferma Rachel Griffin – L’esperienza di utilizzo di Madza MX-30 è incentrata sulla familiarità, senza elementi inutili. Questo approccio è ideale non solo dal punto di vista dell’usabilità, ma anche della sostenibilità: non dovremmo usare più di quanto abbiamo bisogno”.
    “L’auto contiene semplicemente tutto ciò di cui ha bisogno, senza distrazioni – prosegue Wisse – Mazda ha reso l’MX-30 completamente elettrica, utilizzando una batteria compatta che ha un’autonomia di circa 200 chilometri. E senza far sembrare l’auto come qualsiasi altro veicolo elettrico in circolazione”.
    Rachel Griffin, che trova l’equilibrio tra minimalismo, artigianato e sostenibilità nei suoi prodotti, aggiunge: “I materiali riciclati all’interno dell’auto sono usati in un modo ponderato, che apprezzo molto. All’esterno, le porte freestyle sono una caratteristica attraente, perché forniscono all’auto un ingresso flessibile. Tutto è progettato come fosse un unico, grande, spazio vitale”.
    “I giovani si adattano piuttosto facilmente alle nuove tecnologie sostenibili, come i veicoli completamente elettrici – spiega Wisse, la cui attenzione è sempre rivolta alle esigenze dell’utente finale – È chiaro che Mazda ne è pienamente consapevole, come dimostra lo stile della MX-30”.
    “L’esperienza utente non è mai qualcosa che possiamo controllare completamente, perché le persone troveranno inevitabilmente i propri modi di interagire con un prodotto – conclude Rachel – Ma i conducenti di nuova generazione sono sempre più consapevoli del loro impatto sull’ambiente. La MX-30 incarna la loro aspirazione all’eco-sostenibilità. Il design, inoltre, ha il potere di influenzare il modo in cui ci sentiamo. Ogni prodotto deve essere in grado di connettersi con chi ne fruisce a un livello più profondo: funzione, forma e sensazione”.
    [embedded content]
    A PROPOSITO DI ECOSOSTENIBILITÀ
    Uno dei punti chiave del concetto di sostenibilità portato avanti dal crossover MX-30 è che il compatto pacco batterie da 35,5 kWh gioca un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di CO2 lungo l’intero arco della sua vita, dalla produzione allo smaltimento. Dal punto di vista del peso, aiuta inoltre a fornire maneggevolezza, agilità e coinvolgimento di guida superiori. Insomma, la prima auto completamente elettrica di Mazda sfida l’assunto di altri costruttori, secondo i quali “più grande è meglio”. Da una prospettiva ecologica in senso ampio, infatti, questo non è completamente esatto. In più, senza fermarsi al solo aspetto motoristico, Mazda ha optato per tecnologie e materiali sostenibili anche all’interno dell’abitacolo, come il PET riciclato e il sughero (che richiama direttamente la storia del brand). Tutto questo rende la MX-30 l’auto elettrica di chi guarda al futuro. Anche del pianeta!
    Tutta la gamma Mazda: il listino completo LEGGI TUTTO

  • in

    Mazda e Sumitomo: intesa per il 100% delle quote di MMVO

    Dopo l’annuncio degli obiettivi di vendite europee in linea con i programmi, ecco che Mazda è pronta a rilanciarsi ancora una volta attraverso la finalizzazione di un importante accordo. Infatti, la Casa automobilistica giapponese ha stretto nelle ultime ore un patto d’intesa con Sumitomo Corporation, che le garantirà l’acquisizione di tutte le azioni di MMVO, ovvero Mazda Mexico Vehicle Operation, in possesso della stessa Sumitomo.

    Mazda: 10 anni di stile Kodo
    MMVO produce il 90% dei veicoli esportati
    Dopo le iniziali formalità relative al trasferimento, MMVO sarà a tutti gli effetti una base di produzione di proprietà 100% Mazda. Tutto questo, fanno sapere attraverso un comunicato le due società, avverrà entro la fine dell’anno fiscale, che si concluderà il prossimo marzo.
    MMVO fu fondata nel settembre 2011 come impresa congiunta e cooperativa tra la stessa Mazda e Sumitomo, così da riuscire a garantire – attraverso i punti di forza di entrambe – una produzione automobilistica flessibile e allo stesso tempo capace di garantire tutta la qualità del marchio Mazda. Infatti, Il 90% delle automobili prodotte negli stabilimenti Mazda Mexico Vehicle Operation viene, ad oggi, esportato in più di 30 paesi del Nord, Centro, Sud America ed Europa, mentre il restante 10% rimane in Messico. Esportazione, questa, che le vale il merito di essere uno dei principali centri di produzione della Casa nipponica.
    Mazda e Sumitomo continueranno a collaborare
    Stando agli accordi, dunque, a partire dal 10° anniversario dalla sua fondazione, MMVO diventerà di proprietà esclusiva di Mazda Corporation: “in futuro, Mazda e Sumitomo continueranno a collaborare come importanti partner commerciali in varie aree di business dentro e fuori il Giappone – ha dichiarato attraverso una nota Sumitomo – , ma soprattutto MMVO continuerà a contribuire all’economia locale e all’ulteriore sviluppo dell’industria automobilistica nel paese”.
    Guidare elettrificato: Mazda MX-30, filosofia light LEGGI TUTTO