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    A Roeselare e al PalaPanini le due bolle di Champions League di Modena

    Di Redazione
    Ora è ufficiale, la Leo Shoes Modena giocherà le fasi a gironi della Champions League in due “bolle”, la prima avrà luogo in Belgio, a Roeselare, dal 15 al 17 dicembre, la seconda al PalaPanini dal 9 all’11 febbraio 2021.
    Nel girone dei gialli rientrano oltre alla Leo Shoes e alla squadra fiamminga anche i russi del Kemerovo e i polacchi del Varsavia. L’esordio nella massima competizione europea si terrà a Roeselare il 15 dicembre prossimo alle 17,30 contro il Kuzbass Kemerovo, seguirà il match del 16 contro Varsavia al medesimo orario e a chiudere la “bolla” in Belgio sarà la partita del 17 dicembre alle 20,30 con i padroni di casa.
    I match al PalaPanini vedranno protagonista la Leo Shoes il 9 febbario alle 20,30 con Kemerovo, il giorno seguente allo stesso orario si terrà il match con Varsavia, la terza e ultima sfida sarà l’11 alle 18 con Roeselare.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Capitan Chirichella: “Fermare il campionato? Ennesima sconfitta della pallavolo”

    Di Redazione
    Il Covid-19 è arrivato anche tra le fila dell’Igor Gorgonzola Novara che, oggi pomeriggio, ospiterà la compagine de Il Bisonte Firenze. Sulla panchina piemontese tornano Smarzek e Washington, risultate negative all’ultimo tampone, mentre un’altra atleta è ancora positiva.
    Una situazione di continui rinvii ed incertezze, che non risparmia nessun campionato, né maschile né femminile. A rimanere fiduciosa sul proseguo del campionato è Cristina Chirichella, capitana dell’Igor Volley, come dichiara nell’intervista a La Stampa Novara.
    Che ne pensa della “bolla” proposta dal presidente di Lega Mauro Fabris?
    “Io sono per giocare in sicurezza, se questo significa poter giocare diverse partite ravvicinate contenendo il problema, allora sono favorevole”.
    Come accoglierebbe un eventuale stop del campionato?
    “Fermare il campionato non credo sia la soluzione migliore, penso ci siano tanti altri modi per proseguire in sicurezza. Il fatto di giocare ogni tre giorni non ci aiuta, certo. Secondo me però bloccare l’attività sarebbe una sconfitta per tutti, l’ennesima sconfitta della pallavolo”.
    Anche a costo di assumersi rischi e pericoli?
    “Non vedo alternative, siamo tutte professioniste e ci assumiamo dei rischi ma il discorso alla base di tutto è la sicurezza. Intendo dire che se si fanno i tamponi bisogna aspettare l’esito prima di giocare, se serve fare accertamenti le partite verranno rinviate. Certo, sarà difficile andare avanti, non lo nascondo. Ma viviamo di volley e fermare tutto significherebbe un pessimo segnale, come alzare bandiera bianca. Noi giocatrici vogliamo continuare”.
    “Bisogna stare tranquilli, e fare una vita da atleti, casa­-palestra, ma tanto già siamo in una zona rossa ed è quelloche avverrà” chiosa Chirichella. LEGGI TUTTO

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    Vergnano: “Sospendere tutto un mese, poi giocare a ritmo serrato fino a Natale”

    Di Redazione
    Il virus non risparmia il mondo della pallavolo. Notizia proprio di ieri infatti, il rinvio di altre due partite della Reale Mutua Tenera Chieri ’76 (contro Busto e Scandicci) in quanto nella squadra piemontese sono presenti più di tre positive.
    Il tema principale che tiene banco in questo momento è la sospensione o meno del campionato visti tutti i rinvii, e anche il patron delle biancoblù, Filippo Vergnano, intervistato da TuttoSport vuole dire la sua in merito: “Anche in presenza di un solo caso di positività le squadre vanno fermate . Non si deve giocare a cigni costo. Il campionato è falsato. Bisogna avere il coraggio di sospendere tutto per un mese. Poi, se i DPCM, come mi auguro, daranno dei risultati, giocare a ritmo serrato fino a Natale per chiudere l andata. Quindi, nel 2021 ripartire con un nuovo format, Si potrebbero dividere le squadre in due poule e limitare partite e spostamenti o passare subito ai playoff e alla Coppa Italia. Le retrocessioni vanno bloccate”.
    Sull’ipotesi “bolla” sostiene: “Vedo complicata ed onerosa l’idea. Le squadre non dovrebbero avere più positivi e bisognerebbe limitarla temporalmente. Il nostro business non è certo quello miliardario della NBA Questa stagione anomala è un bagno di sangue per tutti. Non abbiamo incassi ma solo costi in più, per fortuna gli sponsor nel nostro caso non si sono defilati A fine annata riusciremo a far quadrare i conti“
    Per Chieri diventano così tre la partite da recuperare, data quella non giocata contro Trento il 28 Ottobre. LEGGI TUTTO

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    Garbellotto: “Bisogna assolutamente andare avanti”

    Foto Facebook Imoco Volley

    Di Redazione
    La pallavolo sta vivendo sicuramente un periodo “movimentato”. Chi è costretto a fermarsi, chi non ha ancora chiare direttive e chi “deve” per forza continuare.
    Proprio di ieri l‘ennesima proposta nel creare una “bolla” arriva da Fenoglio, e oggi c’è chi gli dà corda, sostenendo che bisogna assolutamente andare avanti.
    È il caso di Piero Garbellotto, presidente dell’Imoco Volley che intervistato da Il Gazzettino Treviso afferma: “Tra presidenti ci siamo dati appuntamento per discutere di aspetti come il protocollo medico e il planning per il recupero delle partite non disputate per le positività al Covid dei gruppi squadra”.
    Come potremmo fermare il campionato per un mese? “L’Imoco è stata ancora una volta tra i primi club a prendere posizione dichiarandosi favorevole alla creazione delle “bolle” per concentrare i gironi di Champions League in una o due settimane e sedi di gioco uniche, così da evitare lunghe e insidiose trasferte internazionali e liberare caselle per i recuperi di campionato: con la “bolla” si ampliano gli spazi del calendario, si riducono i costi e si aumenta la sicurezza di tutti. Che lo si faccia qui o in altri Staticambia poco”. LEGGI TUTTO

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    Il coprifuoco nell’hotel della “bolla”

    Stadio vuoto a New York

    Curiosità da New York. Il coach olandese Sven Groeneveld sta condividendo sui propri canali social (Twitter e Instagram) alcuni interessanti spaccati della vita nella “bolla” di Flushing Meadows, tra foto e commenti. Nei giorni scorsi Sven ha documentato l’arrivo nella grande città statunitense, la coda per effettuare i test sanitari, l’uso di mascherine di protezione, e varie curiosità come il cibo da asporto e gli spazi comuni, tutto molto diverso dalla vita normale sul tour Pro.

    Stanotte ha twittato un messaggio molto curioso, che riportiamo fedelmente: “Nuova regola nell’hotel della bolla. Il coprifuoco è stato imposto nel bar della hall. Ultima chiamata 21:45 e 22:00 luci spente, TV spente! Benvenuto a NewYork 2020 @USopen. Questo dove le partite notturne in un bar sportivo erano la norma nella città che non dorme mai. Adesso siamo costretti ad andarcene e tornare nella nostra stanza!”. Kirsten Flipkens risponde divertita “…anche al collegio alle 10 le luci erano spente”, e Sven commenta “Vabbè se è per la sicurezza di tutti noi, allora capisco e mi adeguo!”. Ovviamente tutti possono vedere i match dalle tv nelle proprie stanze.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO