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    F1 Ferrari, Vasseur e il retroscena con Audi: “Ecco cosa mi hanno detto”

    ROMA – La nuova stagione di F1 si appresta a prendere il via con diverse novità: una di queste ha coinvolto anche la Ferrari, con l’annuncio di Frederic Vasseur come nuovo team principal al posto di Mattia Binotto. Il dirigente francese ha così lasciato l’Alfa Romeo e il gruppo Sauber, in un momento di profonda rivoluzione di quest’ultimo, con l’entrata in scena di Audi fissata ufficialmente per il 2026, anche se il processo di acquisizione è già iniziato. Vasseur ha quindi svelato cosa è successo con l’azienda dei quattro anelli quando è arrivata la chiamata da Maranello: “Quando mi hanno contattato, non l’ho detto a nessuno. Si trattava di una mia personale riflessione nei discorsi con John Elkann. Non l’ho detto nemmeno ad Audi, prima dell’annuncio ufficiale. A quel punto, ho parlato con alcuni di loro, i quali mi hanno detto che non si può rifiutare la chiamata di Ferrari”.  LEGGI TUTTO

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    Audi, frecciatina a Mercedes: “Orgogliosi di riportare un costruttore con sede in Germania in F1”

    ROMA – Audi non perde tempo, e anche se mancano tre anni al suo ingresso ufficiale in F1, non manca di mettere già un po’ di pepe nel confronto con le altre scuderie. In particolare, la casa dei quattro anelli ha preso di mira nientemeno che la Mercedes, soprattutto per il fatto che le Frecce d’Argento, pur essendo un costruttore tedesco, lavorano nel Regno Unito, con il quartier generale a Brackley e il centro di sviluppo delle power unit a Brixworth. “Siamo orgogliosi che nel campionato di F1 torni ad esserci una scuderia con sede in Germania; vogliamo dimostrare cosa rappresenta il Made in Germany”, ha infatti dichiarato Adam Baker, reponsabile Audi per il progetto in F1, ai microfoni della Bild. Audi entrerà nel Circus ufficialmente nel 2026, e in vista di allora, in quanto nuovo costruttore, avrà anche la possibilità di spendere 25 milioni in più per lo sviluppo del nuovo motore, oltre ad avere più ore da spendere sul banco dinamico.  LEGGI TUTTO

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    F1, Audi attacca Mercedes: “Orgogliosi di esportare il Made in Germany”

    ROMA – Deve ancora fare il suo ingresso ufficiale in F1, ma Audi non perde tempo e comincia subito a mostrare un atteggiamento molto spavaldo nei confronti degli altri team. In particolare, la casa dei quattro anelli ha preso di mira nientemeno che la Mercedes, soprattutto per il fatto che le Frecce d’Argento, pur essendo un costruttore tedesco, lavorano nel Regno Unito, con il quartier generale a Brackley e il centro di sviluppo delle power unit a Brixworth. “Siamo orgogliosi che nel campionato di F1 torni ad esserci una scuderia con sede in Germania; vogliamo dimostrare cosa rappresenta il Made in Germany”, ha infatti dichiarato Adam Baker, reponsabile Audi per il progetto in F1, ai microfoni della Bild. Audi entrerà nel Circus ufficialmente nel 2026, e in vista di allora, in quanto nuovo costruttore, avrà anche la possibilità di spendere 25 milioni in più per lo sviluppo del nuovo motore, oltre ad avere più ore da spendere sul banco dinamico.  LEGGI TUTTO

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    Audi, primi passi in F1: rilevata quota di minoranza di Sauber

    ROMA – Dopo l’annuncio dell’accordo con Sauber in vista del 2026, Audi muove concretamente i suoi primi passi in F1. La casa dei Quattro Cerchi, infatti, ha rilevato una prima tranche di azioni dalla Scuderia di Hinwil: un primo passo verso l’acquisizione del 75% previsto entro il 2025, prima di entrare ufficialmente nel Circus l’anno successivo, ovvero quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sulle power unit. Nonostante manchino ancora tre anni per l’effettivo ingresso in F1, quindi, Audi conferma ancora una volta di avere le idee chiare, dopo l’accordo con Sauber ufficializzato negli scorsi mesi. Una mossa che fa seguito anche all’annuncio di Andreas Seidl come nuovo CEO. 
    Il comunicato stampa
    Ecco quindi il testo del comunicato diffuso da Sauber: “Il Gruppo Sauber è lieto di annunciare che, come previsto dal piano presentato lo scorso ottobre, nel gennaio 2023 Audi ha acquisito una quota di minoranza del Gruppo stesso. Si tratta di una pietra miliare importante in vista dell’entrata di Audi in F1, programmata per il 2026, per la quale il Gruppo Sauber sarà partner strategico del marchio tedesco”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Audi acquista una parte delle azioni di Sauber

    ROMA – Audi muove i suoi primi passi nel mondo della F1, dopo l’annuncio dello scorso agosto a cui ha fatto seguito quello di ottobre, quando è stato ufficializzato l’accordo con Sauber. La casa dei Quattro Cerchi, infatti, ha rilevato una prima tranche di azioni dalla Scuderia di Hinwil: un primo passo verso l’acquisizione del 75% previsto entro il 2025, prima di entrare ufficialmente nel Circus l’anno successivo, ovvero quando entrerà in vigore il nuovo regolamento sulle power unit. Nonostante manchino ancora tre anni per l’effettivo ingresso in F1, quindi, Audi conferma ancora una volta di avere le idee chiare, dopo l’accordo con Sauber ufficializzato negli scorsi mesi. Una mossa che fa seguito anche all’annuncio di Andreas Seidl come nuovo CEO. 
    La nota ufficiale
    Ecco quindi il testo del comunicato diffuso da Sauber: “Il Gruppo Sauber è lieto di annunciare che, come previsto dal piano presentato lo scorso ottobre, nel gennaio 2023 Audi ha acquisito una quota di minoranza del Gruppo stesso. Si tratta di una pietra miliare importante in vista dell’entrata di Audi in F1, programmata per il 2026, per la quale il Gruppo Sauber sarà partner strategico del marchio tedesco”.  LEGGI TUTTO

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    Verso il 2026, sarà un festival di motori

    TORINO – Non a tutti piacciono i motori “semplificati” che verranno usati dal 2026, ma non c’è dubbio che l’intento di attirare nuovi motoristi (e dunque nuove Case costruttrici, in forma diretta o indiretta) sembra un obiettivo più che possibile, anzi ormai è vicino. Ai tre attuali (Ferrari, Mercedes e Renault) si affiancherà l’Audi, che rappresenta il grande ingresso del gruppo Volkswagen in Formula 1. Un inedito di grande importanza. Poi c’è la questione che riguarda la Red Bull e la Honda. La Red Bull, come tutti sanno, usano motori prodotti in collaborazione con la Honda, che tuttavia non è più presente ufficialmente in Formula 1. La Casa giapponese, tuttavia, ha firmato il documento per l’ingresso nel 2026 e a questo punto non è scontato che riprenda la collaborazione con la Red Bull. La quale, nel frattempo, si è attrezzata per dare vita a una propria unità motori. Anzi, secondo alcune voci che circolano in Formula 1, si profilerebbe un interesse della Ford, assente (come marchio) da molti anni. Sarebbe una grande operazione, a prescindere da quanto travaso di tecnologia (o di personale) possa esserci tra la Casa madre e la squadra britannica.
    Giapponesi a caccia di nuovi partner
    Se davvero si dovesse concretizzare questa ipotesi, allora la Honda sarebbe costretta a cercare altri partner. Che, dire il vero, non mancano (dalla Aston Martin alla Williams, per citarne due). Se si dovesse davvero andare in questa direzione, di passerebbe tra motoristi (e mezzo…) che caratterizza l’attuale ciclo di normative tecniche e sportive, a un campo partenti caratterizzato da sei marchi. Un ulteriore segno di come questa Formula 1 stia andando nella giusta direzione, all’insegna della crescita costante e a beneficio di competizione e spettacolo.
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    Audi, nuovo stabilimento per la Formula 1

    TORINO – L’Audi si candida, come da sua tradizione, a diventare protagonista nel panorama della Formula 1, sostenendo anche il non indifferente onore di portare il Gruppo Volkswagen dentro un mondo nel quale non è mai stato. Ma avere dei dubbi sulla capacità dell’Audi è impossibile, a favore della casa degli Anelli parlano i risultati (tanti, per tanti anni e in tante diverse categorie). Di questi giorni è la notizia dell’apertura del nuovo edificio di 3 mila metri quadri che ospiterà i banchi di prova per lo sviluppo della power unit presso il Competence Center Motorsport di Neuburg an der Donau (vicino a Ingolstadt, dove c’è la sede di Audi), un complesso inaugurato nell’estate del 2014, centro d’eccellenza da dove vengono coordinate le attività sportive del marchio. Qui sono state realizzate vetture che hanno scritto pagine di storia del motorsport, dal prototipo elettrico con range extender Audi RS Q e-tron (vincitore di quattro tappe alla Dakar 2022), alle R18 e-tron quattro (la prima ibrida a imporsi nella 24 Ore di Le Mans), alle RS 5 DTM, alle monoposto per la Formula E. I motori saranno forniti alla svizzera Sauber.
    Organici in crescita
    Cresceranno anche gli organici e, nel rispetto delle politiche ambientali (dell’Audi, ma anche di Fia e Formula 1), il nuovo stabilimento è certificato carbon neutral per quanto attiene approvvigionamento termico ed energetico: il sito è riscaldato grazie a calore di scarto industriale e alimentato con energia rinnovabile prodotta da centrali idroelettriche. Insomma, si procede a passo spedito. Il 2026 (data del debutto) non è vicinissimo, ma nemmeno così distante.  Gli avversari devono prepararsi, fare i conti con l’Audi sarà dura per tutti.
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    Dopo il tassello Audi, al mosaico manca la Porsche

    TORINO – L’Audi ha ufficializzato quel che in Formula 1 tutti sapevano, ossia l’accordo con la Sauber. Dopo aver reso noto di diventare fornitore di motori, mancava soltanto l’ultimo tassello, che adesso c’è. L’ultima volta che la Sauber si legò strettamente al una grande Casa fu con la Bmw e la collaborazione portò le auto svizzero-tedesche al vertice della Formula 1. Si vedrà se anche questa volta andrà così oppure no. In ogni caso una collaborazione più stretta scatterà soltanto dal 2024, perché sino a tutto il 2023 proseguirà la partnership tra la stessa Sauber e l’Alfa Romeo. In realtà non ci sono conflitti di interesse, l’operazione attuale è principalmente commerciale e i motori sono quelli della Ferrari, che continueranno a prendere la strada di Hinwil sino a tutto il 2025.
    La rivalità nell’Endurance
    La curiosità maggiore, a questo punto, riguarda la “cugina” dell’Audi, ovvero la Porsche. Le due Case vivono vite indipendenti l’una dall’altra, anche sportivamente (come dimostra la storia dell’Endurance), benché facciano parte dello stesso gruppo industriale. Ma è già stato detto che, nel caso in cui anche Porsche entri in Formula 1, non ci saranno sinergie di alcun genere. La Casa di Stoccarda pareva destinata a matrimonio certo con la Red Bull, poi tutti ricorderanno come è finita. Ora circolano voci di un possibile accordo con una squadra di nobile lignaggio, sebbene oggi decaduta: la Williams. La Porsche, pare di capire interpretando le ragioni del fallito accordo la Red Bull, non intende limitarsi a una collaborazione tecnica. E questo potrebbe tutt’altro che un problema per la Williams, oggi di proprietà di un fondo americano. Ma ci vorrà tempo per capire come finiranno le cose. Alla finestra c’è sempre la Andretti Motorsport, ma oggi come oggi la società che fa capo al figlio del grandi Mario pare destinata a restare affacciata…
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