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    Preoccupante infortunio per Aslan Karatsev

    Preoccupante infortunio per Aslan Karatsev

    Si conosce già l’avversario di Rafael Nadal nel secondo turno dell’ATP 250 di Brisbane. Jason Kubler, numero 102 nel ranking mondiale, si è guadagnato il duello con lo spagnolo di 37 anni, ma non nel modo in cui certamente avrebbe desiderato, perchè è avanzato a seguito di un infortunio del suo avversario dopo aver sprecato un importante vantaggio nell’incontro.
    Infatti, Kubler ha visto Aslan Karatsev (35° nel ranking) subire un infortunio apparentemente grave e preoccupante all’inizio del terzo set, ciò dopo che il russo aveva annullato uno svantaggio di un break per due volte nel secondo parziale, una di queste mentre Kubler stava servendo per chiudere l’incontro. Pertanto, Kubler avanza con i parziali di 6-4, 6-7(4) e ritiro, mentre Karatsev è in dubbio per l’Australian Open.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Zhuhai: Arnaldi serve per il match contro Karatsev ma subisce la rimonta del russo e cede in tre set

    Matteo Arnaldi (foto Getty Images)

    Arrivare a tre punti dalla vittoria e subire la rimonta dell’avversario è un boccone indigesto da mandare giù. Un debutto amaro per Matteo Arnaldi all’ATP 250 di Zhuhai: sotto un caldo infernale per un tasso di umidità davvero insopportabile, il 22enne di Sanremo è sconfitto da Aslan Karatsev per 6-7(5) 7-6(5) 6-2 dopo oltre tre ore di lotta. Un match durissimo, giocato esclusivamente sui game di battuta fino alla metà del secondo set e nel quale l’azzurro è calato vistosamente nel rush finale, per poi crollare terzo set, svuotato di energie fisiche (e anche un po’ mentali). Il grande rammarico per Matteo deriva dall’essersi ritrovato avanti per due volte di un break nel terzo set, sul 4-3 e soprattutto sul 5-4, con la chance di servire per chiudere. In entrambe le occasioni purtroppo ha giocato un tennis povero, troppo difensivo, non aiutato dal servizio (incluso un brutto doppio fallo nel decimo gioco) ha subito l’aggressività brutale in risposta di Aslan e quando si è scambiato non è riuscito a prendere l’iniziativa e verticalizzare con i suoi colpi in anticipo. Lì si è avvertito che qualcosa si era rotto nel gioco dell’azzurro, sicuramente per un calo di energia. Ha salvato ben 4 set point servendo sul 5-6, e nel tiebreak ha avuto un’altra chance conducendo per 4-2, grazie a qualche follia in spinta del rivale e un doppio fallo. Purtroppo la maggior potenza e aggressività di Karatasev hanno prevalso e nel terzo set non c’è stata più gara.
    Arnaldi esce dal campo sconfitto, ma è arrivato a tre passi dal successo grazie a un tennis tutto sommato discreto. Ha giocato fino al tiebreak del secondo set in modo ordinato e paziente, raccogliendo a tratti i molti errori provocati dalle sfuriate in spinta del rivale, ma complessivamente è corretto affermare che Karatsev ha meritato perché ha condotto di più il gioco, si è preso più rischi e soprattutto è stato molto più efficace nei colpi di inizio gioco, servizio e risposta. Lo confermano i numeri: Matteo ha vinto complessivamente 25 punti in risposta, Karatsev 50, il doppio. Anche col servizio Aslan è stato più incisivo, 17 Ace vincendo l’83% dei punti con la prima. In tutto il primo set il russo ha perso un solo punto con la seconda di servizio, segnale inequivocabile di una giornata in risposta negativa per Arnaldi.
    7 Ace e 4 doppi falli Matteo, con due punti su tre con la prima palla in gioco. Numeri nemmeno così malvagi ma il campo ha parlato chiaro, Karatsev ha spinto di più, è stato quasi sempre lui a fare il bello e il cattivo tempo, mostrando a tratti una capacità balistica formidabile. Arnaldi nel primo set ha tenuto a bada l’avversario commettendo pochi errori, pronto ad entrare nella palla quando il russo finiva corto, soprattutto capitalizzando gli “unforced” del russo. Lucidissimo Matteo nel tiebreak del primo set, non ha sbagliato niente, giocando qualche palla morbida sul rovescio di Aslan che gli ha fatto perdere la misura.
    Purtroppo il sanremese è mancato nel momento decisivo, avanti 4-3 e poi 5-4. Troppi errori col diritto, nessun punto gratis col servizio, è pure arretrato aprendo il campo agli affondi del rivale che, da grande colpitore, non s’è fatto certo pregare. Peccato per come abbia totalmente smarrito il servizio in quei due frangenti, soprattutto sul 5-4. Bastavano forse tre prime palle in campo, e sarebbe finita lì. Una sconfitta che brucia, ma dalla quale imparare qualcosa. L’attitudine è quella giusta, questo è l’aspetto più importante.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo confronto diretto tra Arnaldi e Karatsev scatta con l’azzurro alla battuta. Si scambia poco, tennis molto verticale, entrambi rischiano quasi subito l’affondo. Si avanza spediti sui turni di battuta, nessuno concede palle break. Buona resa del servizio del sanremese, sia per percentuali di prime palle in campo che per trasformazione; percentuali più basse per il russo, ma trova più Ace e col diritto è assai incisivo. Inoltre fa sempre il punto con la seconda di servizio (sul 5 pari è al 100%, 11 su 11). Manca totalmente Matteo in risposta, controlla bene i suoi game ma non riesce ad entrare quando serve Aslan. Qualche errore col diritto per l’azzurro, ma anche ottimi schemi offensivi, giocati con eccellente velocità in campo. L’equilibrio è totale, scontato l’approdo al tiebreak. Un Ace per parte, poi un gran rovescio vincente di Karatsev. Bene anche Arnaldi, 3-2. Si gira 3 pari, Il primo punto in risposta è di “Arna”, il russo sbaglia un rovescio in scambio, classico unforced che rompe finalmente l’equilibrio. Con un’ottima prima palla al T, è 5-3 Arnaldi. Si riscatta Aslan con una bordata di rovescio cross imprendibile, 4-5. Un altro rovescio in rete di Karatsev porta ad Arnaldi il 6-5, primo Set Point, al servizio. Se lo gioca bene, servizio esterno e diritto vicino alla riga. 7-5 Arnaldi, continua l’incredibile rendimento del ligure nei tiebreak in stagione, 8 TB giocati, 7 vinti. Ben +7 punti per Karatsev, per i suoi game di servizio quasi immacolati, ma alla fine è Matteo a spuntarla, perfetto nel “decider”. Fa talmente caldo che Matteo si toglie le scarpe e raffredda i piedi col condizionatore!
    Karatsev inizia con qualche incertezza alla battuta nel secondo set, anche un doppio fallo (primo del match) che trascina il game ai vantaggi, non era mai accaduto nel primo set. Nervoso il russo, con un altro rovescio out l’ex n.14 al mondo concede la prima palla break del match. Si salva con una bella prima di servizio “in pancia”. Un altro doppio fallo costa al seconda PB al russo. Con qualche patema di troppo sotto rete si salva ancora Aslan, 1-0. Più comodo il turno di Matteo, 1 pari. Si torna al canovaccio del primo set, in risposta le briciole, Karatsev a tratti incontenibile per spinta, preciso Arnaldi nei suoi schemi offensivi. Pericolo per l’azzurro servendo sul 2-3: concede qualcosa, soprattutto concede campo e gioca troppo passivo e centrale. Il game va ai vantaggi, Karatsev lo “grazia” sbagliando un affondo che sarebbe stato vincente e lo avrebbe portato a palla break. 3 pari. La piccola chance sprecata pungola il russo, sbaglia un’altra accelerazione, poi doppio fallo, per lo 0-30. Col secondo doppio fallo del game, Aslan concede due palle break. Magia di Matteo in difesa! Si butta avanti il russo ma non chiude con la volée incrociata, il recupero di Arnaldi è fantastico per tocco e controllo del corpo, per un passante stretto perfetto. BREAK Arnaldi, 4-3 e servizio per il ligure, a due passi dal successo. Purtroppo arriva il peggior game di Matteo: errore di diritto, gran risposta di Aslan ed errore di rovescio, male all’uscita dal servizio. 0-40, prime palle break concesse dall’azzurro nel match. Doppio fallo, pessimo gioco per Arnaldi, Contro Break e 4 pari. La bagarre continua, ora è il russo ad incappare in una brutta serie di errori, 15-40 e due palle break per Matteo. Con una buona risposta, profonda, Aslan sparacchia in rete. Terzo break di fila (non ce n’era stato alcuno nel match), Arnaldi è avanti 5-4 e serve per chiudere. Karatsev trova una risposta fantastica, Arnaldi accusa la pressione e commette un altro doppio fallo, 0-30. La prima di Matteo non va, con un altra bella risposta Aslan sale 15-40. E il quarto break di fila arriva, 5 pari, incredibile come il match sia completamente cambiato. Da 3 punti dal successo, ora Matteo serve sul 5-6. Troppo passivo Matteo da qualche game, sotto le risposte aggressive di Karatsev crolla 15-40, due Set Point per il russo. Finalmente ritrova il servizio e annulla le chance al rivale, anche una terza e poi pure una quarta con un serve and volley tanto rischioso quanto ben eseguito. Con un Ace Matteo chiude il game più duro del match (14 punti) e con 4 PB annullate. Tiebreak. Sul 2 pari Karatsev commette l’ottavo doppio fallo del match, Arnaldi “ringrazia” e con un bel diritto si prende il punto del 4-2. Si riprende il mini-break Aslan con un gran taglio di rovescio che sorprende completamente l’azzurro, gran punto. Spettacolare il punto per il 5 pari dell’azzurro, un acrobata sotto rete dopo un attacco non così profondo, che reattività! Spinge tanto, troppo Karatsev sul 5 pari, sfonda la resistenza estrema di Matteo, per il 6-5 e servizio. Quinto Set Point, stavolta con la battuta. Chiude di potenza il russo, 7-5. Peccato per i due game davvero brutti dell’azzurro avanti nel punteggio, soprattutto quello del 5-4.
    Terzo set, avvio in salita per Arnaldi, subisce i colpi aggressivi del russo, 0-30, poi torna a spingere e prendere l’iniziativa. Fa fatica Matteo, non trova equilibrio tra spinta e difesa, se rallenta troppo l’altro entra forte, spingendo forte è lui a sbagliare. Un errore di rovescio dopo 12 punti gli costa una palla break (la concede per il quarto game di fila). Niente prima palla, la risposta di Karatsev è potente e precisa, dopo 2 ore e 37 minuti c’è un BREAK in apertura. Sembra aver più energia Aslan, la sua palla resta potente, è calato nell’intensità di gioco Arnaldi e concede troppo campo. 2-0 Karatsev, può fare corsa di testa e martella duramente anche nel terzo game. Matteo non trova punti col servizio e subisce la forza dei colpi del rivale, Un doppio fallo sul 30-40 gli costa un altro BREAK, 3-0 “pesante” per il russo, lanciato verso il successo. Vola 4-0 Karatsev e di fatto il match termina qua, senza ulteriori sussulti. Aslan strappa un primo Match Point in risposta sul 5-1, lo annulla Matteo con un Ace al centro. Arriva un secondo MP con un errore nell’approccio del ligure, che si salva ancora con un tocco di volo da metà campo perfetto. Terzo Match Point con una risposta terrificante, ancora “Arna” lo annulla col servizio. Resta aggrappato al match Matteo, ma niente può nell’ottavo game, Aslan chiude 6-2 senza problemi. Peccato, era una partita da chiudere in due set ma onestamente Karatsev è stato più tosto e resistente.

    Arnaldi – Karatsev ATP Zhuhai Matteo Arnaldi762 Aslan Karatsev676 Vincitore: Karatsev ServizioSvolgimentoSet 3A. Karatsev 15-0 30-0 40-0 40-152-5 → 2-6M. Arnaldi15-40 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-5 → 2-5A. Karatsev 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-4 → 1-5M. Arnaldi0-4 → 1-4A. Karatsev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-3 → 0-4M. Arnaldi 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df0-2 → 0-3A. Karatsev 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 2-2* 3*-2 df 4*-2 4-3* 4-4* 4*-5 ace 5*-5 5-6*6-6 → 6-7M. Arnaldi 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace5-6 → 6-6A. Karatsev 0-15 df 15-15 30-15 40-15 ace5-5 → 5-6M. Arnaldi 0-15 0-30 df 15-30 15-405-4 → 5-5A. Karatsev 0-15 15-15 15-30 15-404-4 → 5-4M. Arnaldi 0-15 0-30 0-40 df4-3 → 4-4A. Karatsev 0-15 0-30 df 15-30 15-40 df3-3 → 4-3M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3A. Karatsev 15-0 ace 30-0 30-15 40-152-2 → 2-3M. Arnaldi 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2A. Karatsev 15-0 ace 15-15 df 30-15 ace 40-15 ace1-1 → 1-2M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1A. Karatsev 15-0 30-0 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 df 40-A 40-40 40-A df 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* ace 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* 5-5* 6*-56-6 → 7-6A. Karatsev 15-0 30-0 40-0 ace6-5 → 6-6M. Arnaldi 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-5 → 6-5A. Karatsev 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace4-4 → 5-4A. Karatsev 15-0 ace 30-0 40-0 ace4-3 → 4-4M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-3 → 4-3A. Karatsev 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3M. Arnaldi 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2A. Karatsev 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-1 → 2-2M. Arnaldi 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1A. Karatsev 15-0 30-0 ace 40-0 ace1-0 → 1-1M. Arnaldi 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-0 → 1-0

    Statistic
    Arnaldi
    Karatsev

    ACES
    17
    4

    DOUBLE FAULTS
    9
    7

    FIRST SERVE
    78/126 (62%)
    60/95 (63%)

    1ST SERVE POINTS WON
    52/78 (67%)
    50/60 (83%)

    2ND SERVE POINTS WON
    24/48 (50%)
    20/35 (57%)

    BREAK POINTS SAVED
    7/11 (64%)
    2/4 (50%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    16
    16

    RETURN RATING
    122
    145

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    10/60 (17%)
    26/78 (33%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    15/35 (43%)
    24/48 (50%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    2/4 (50%)
    4/11 (36%)

    RETURN GAMES PLAYED
    16
    16

    NET POINTS WON
    8/11 (73%)
    23/35 (66%)

    WINNERS
    19
    53

    UNFORCED ERRORS
    10
    16

    SERVICE POINTS WON
    76/126 (60%)
    70/95 (74%)

    RETURN POINTS WON
    25/95 (26%)
    50/126 (40%)

    TOTAL POINTS WON
    101/221 (46%)
    120/221 (54%)

    MAX SPEED
    205 km/h (127 mph)
    210 km/h (130 mph)

    1ST SERVE AVERAGE SPEED
    184 km/h (114 mph)
    203 km/h (126 mph)

    2ND SERVE AVERAGE SPEED
    156 km/h (96 mph)
    173 km/h (107 mph) LEGGI TUTTO

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    Le delusioni della stagione maschile 2022

    Daniil Medvedev, da n.2 a n.7 di fine anno

    Carlos Alcaraz, Rafael Nadal, Novak Djokovic. Questo il podio dei migliori giocatori del 2022. È indubbio che i tre grandi protagonisti della stagione appena andata in archivio sono il fenomenale nuovo n.1 al mondo, l’inossidabile campione maiorchino arrivato a 22 Slam e il serbo, che pur giocando “poco” per i noti problemi ha dominato Wimbledon e chiuso la stagione da vincitore alle Finals. Non è questo tuttavia l’approfondimento sui tre leader stagionali e su chi sia stato il migliore dei tre. Puntiamo invece la lente sulle delusioni del 2022, i giocatori che rispetto al proprio potenziale non hanno convinto, giocando al di sotto delle attese con poche vittorie, magari perdendo pure posizioni nel ranking ATP di fine anno rispetto allo scorso gennaio. Purtroppo anche nel 2022 ne troviamo diversi, e di importanti.

    Daniil Medvedev
    Può forse sembrare ingeneroso mettere in cima alla lista delle delusioni uno che ha toccato la prima posizione del ranking mondiale nella stagione, ma considerare positiva l’annata di Daniil Medvedev sarebbe un’offesa al suo talento e potenziale. Ha vinto due tornei, Vienna e Los Cabos, ma in questi eventi non ha affrontato nemmeno un top10. Qua casca l’asino… Il moscovita infatti quest’anno contro i migliori ha stentato assai. A parte l’Australian Open di gennaio, non ha più battuto uno tra i migliori 10 al mondo per il resto della stagione. Ha giocato un Roland Garros e soprattutto un US Open modesto, a chiusura di un’estate sul cemento nord americano mediocre, assai al di sotto delle aspettative. Ha delle scusanti: il problema alla schiena con la piccola operazione, e pure il non aver potuto giocare a Wimbledon per le note faccende belliche. Tuttavia la sensazione è che qualcosa in lui si sia rotto o almeno guastato con la terribile sconfitta agli Australian Open in finale, rimontato da Nadal. Daniil aveva la partita in pugno, saldamente al comando. È stato a una manciata di game dal secondo Slam in carriera. Per un suo momento di distrazione/follia nel terzo set ha avuto un calo, ha rimesso in corsa l’altro, e se lo trascini alla lotta feroce punto su punto, non lo batti più. Quel tarlo gli è rimasto, perché troppe volte in stagione, anche contro avversari assai meno quotati e attrezzati, nella lotta si è perso. Esempio lampante le sue ATP Finals: indoor il suo tennis fa faville, a Torino lo scorso novembre ha perso i suoi tre match, lotte, occasioni buttate. Poche volte è rimasto focalizzato sul proprio servizio, spesso è sembrato anche confuso su come giocare. Molti avversari hanno capito come giocargli contro, ma Daniil c’ha messo certamente del suo, non ottenendo assolutamente risultati in linea con il suo valore. Chiude il 2022 da n.7, l’aveva iniziato da n.2.

    Denis Shapovalov
    Niente di nuovo sul fronte canadese. E pensare che a Melbourne aveva illuso, con un torneo finalmente di una certa consistenza. Nessuna novità tecnica, fuochi d’artificio a go go, ma meno pallate sparacchiate via e una prima di servizio più continua. Aveva vinto battaglie nei primi turni e brillato contro Zverev negli ottavi, quindi ha ceduto contro Nadal in cinque tirati set nei quarti. Si ipotizzava un passo in avanti. Ennesima delusione. Shapo “Sciupovalov” ha ricominciato ad avvitarsi su stesso, perdendo alcune partite incredibili (vedi la semifinale a Dubai vs. Vesely, o contro Harris a Miami) e continuando a restare nel limbo del talento inespresso. Eccetto l’interessante parentesi di Roma (quarti di finale), dalla primavera all’estate ha inanellato una serie terribile di sconfitte, incluse quelle dolorose a Wimbledon (aveva fatto semifinale nel 2021) e al suo open del Canada, dove ha ceduto di schianto contro De Minaur. Dopo un match durissimo perso a New York contro Rublev (altro psicodramma, per entrambi), è volato in Asia dove ha ritrovato un barlume di efficacia, sprecando a Seoul la chance di vincere il secondo titolo in carriera, superato da un Nishioka che ha avuto solo il merito di tenerla in campo e lasciar sbagliare l’altro. A Vienna è tornato in finale, stavolta battuto da un discreto Medvedev. Shapovalov va per i 24 anni, ma di passi in avanti dal punto di vista mentale, della gestione dello stress nel match e della lucidità in campo non se ne vedono. I rivali corrono, il rischio è quello di restare solo il miglior highlights-maker del tour.

    Sebastian Korda
    Se non ci fosse stato il mese di ottobre, la sua stagione sarebbe stata davvero grigia e negativa. L’avevamo apprezzato alle NextGen Finals 2021 battagliare a viso aperto contro la “furia” Alcaraz, portando in campo un tennis di un’eleganza superiore. L’eleganza è rimasta, ma la consistenza? Il figlio di Petr promette molto, ma nel 2022 ha stentato terribilmente nel fare un salto di qualità, più agonistico che tecnico. Non gli manca molto, alla palla del “tu”, serve bene, forse la risposta è ancora non al livello del resto del suo bagaglio di gioco, ma è soprattutto nelle fasi caldi che “Sebi” è mancato. Ha perso troppe volte nel terzo set, troppi tiebreak, subendo più la personalità dei rivali che il loro gioco. Questo è un aspetto cruciale, che pone seri dubbi sulla sua futura evoluzione. Il lato agonistico non è per niente facile da allenare. Mentre “Shapo” scappa dalla lotta tirando a tutta e non pensando affatto, forse Korda pensa fin troppo ma diventa lento e attendista, e questo lo pone in condizione perdente contro avversari volitivi. È ancora giovane come tennis, quella 2022 è stata la sua prima vera annata completa sul tour, ma c’erano ben altre attese su di lui, come su Jenson Brooksy, altro statunitense che rientra a pieno tra le delusioni del 2022 con motivazioni piuttosto simili. Broosky si è scontrato contro avversari che non si sono fatti incantare dai suoi giochi di prestigio; Korda invece è mancato nell’imporre la sua personalità.

    Alsan Karatsev
    Il “ciclone” russo dopo un 2021 straordinario, soprattutto nella prima parte dell’anno, nel 2022 si è come eclissato, perdendo quella furia e intensità che l’avevano issato tra i migliori 15 al mondo. Ha toccato a febbraio il proprio best (14), forte di un successo a Sydney nella sua “amata” Australia, poi si è perso per strada, inanellando una quindicina di tornei di fila con sconfitte al primo o secondo turno. Tanti errori non forzati, servizio meno stabile, quel tennista che ti travolgeva con una velocità di piedi pazzesca e colpi a tratti straordinari è rimasto un ricordo. Ha chiuso l’anno con sole 17 vittorie e 29 sconfitte, al n.59. Se perderà i 250 punti di Sydney a inizio 2023 con un pessimo risultato uscirà addirittura dai 100. Possibile che la sua pazzesca annata 2021 resti quella della classica meteora. Peccato, perché di tennis ne ha mostrato, e anche parecchio.

    Cristian Garin
    Il 26enne cileno è stato uno dei “gamberi” del 2022: iniziato l’anno da n.17 (il suo best ranking) ha chiuso la stagione al n.85. È stato pure sfortunato, poiché il suo miglior torneo è stato Wimbledon (quarti, battuto da Kyrgios), quindi non ha ottenuto i punti conquistati sul campo per la nota questione legata ai tennisti russi e la ritorsione dell’ATP contro i Championships. Ha giocato non al meglio sull’amato rosso, alternando qualche buona prestazione e momenti di vuoto. Si era pure preso qualche settimana di pausa perché totalmente deluso dal proprio livello di gioco. Non è un campione, ma un tennista solido, uno che devi battere. Nel 2022 sembra aver perso la convinzione nei propri mezzi.

    Ugo Humbert
    9 vittorie e 21 sconfitte, passando dal n.35 di inizio stagione all’attuale n.86. Questo il magrissimo bottino del mancino di Metz, che nell’anno dei suoi 24 aspettavamo a ben altri risultati dopo la buona crescita mostrata nella scorsa stagione. Ha un tennis complicato, leggero, non può prescindere dal miglior servizio e da tanta fiducia per rischiare le sue giocate. Pare proprio averla persa per strada, vista la brutta serie di sconfitte nelle quali è incappato. Fino a Wimbledon non aveva mai vinto due partite di fila… Proprio sui prati più nobili si è preso almeno la soddisfazione di battere Ruud. È rimasta la sua unica gioia fino a settembre, quando ha vinto al Challenger di Rennes, dove tuttavia il miglior avversario sconfitto era il n,150 al mondo (l’olandese Brouwer). Davvero una miseria per un tennista estaticamente delizioso e con un certo talento.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Notizie dal Mondo: Chi vincerà più titoli nel 2022? Alexander Zverev dopo più di cinque anni perderà la top ten. Karatsev ritorna con il suo vecchio coach. Venus Wiliams in futuro potrebbe allenare

    Alexander Zverev nella foto

    Con solo il Masters 1000 di Parigi e le ATP Finals ancora da disputare, la lotta per lo status di giocatore con il maggior numero di titoli nel 2022 promette di scaldarsi fino alla fine della stagione. Carlos Alcaraz è solo al comando con cinque titoli vinti, quindi, la parità in vetta è uno scenario molto realistico per l’attuale numero uno del mondo.Subito dopo di lui ci sono i quattro candidati che hanno ancora una possibilità. Rafael Nadal, Novak Djokovic, Felix Auger-Aliassime e Andrey Rublev hanno quattro titoli conquistati ciascuno.

    Alexander Zverev, lontano dai campi di gioco dalla semifinale del Roland Garros, quando ha subito un grave infortunio contro Rafael Nadal, si prepara a lasciare la top 10 mondiale lunedì prossimo, quando i punti dell’ATP Masters 1000 di Parigi del 2021 (in cui è stato semifinalista), ma anche quelli delle ATP Finals (in cui è stato campione) saranno tolti dalla classifica.Il 25enne tedesco è nella top 10 mondiale dal 31 luglio 2017 e lunedì prossimo sarà il primo giorno in cui perderà questo status, più di cinque anni dopo.

    Il tennista russo Aslan Karatsev ha annunciato sui social media che il suo ex allenatore Yegor Yatsyk è tornato a far parte del suo staff: “Vorrei informarvi che ho ripreso a lavorare con Yegor Yatsyk. Quest’anno non è stato facile per me. Ho preso diverse decisioni sbagliate. Ora è tutto a posto e lavoreremo duramente per tornare al mio livello migliore”, ha detto Karatsev, che nel 2022 ha lavorato con Boris Sobkin. Yatsyk ha lavorato con Karatsev dal 2019 al 2021, aiutando il giocatore russo a raggiungere le semifinali degli Australian Open e a vincere due titoli ATP.

    La tennista americana Venus Williams è ancora attiva nel tennis, nonostante le poche presenze nei tornei del 2022. L’ex numero uno del mondo ammette a TennisUpTodate che le piace insegnare ai giovani a giocare a tennis: “Sono una persona che ama imparare e insegnare. Che ci crediate o no, mi piace insegnare il tennis ai più giovani. Adoro quel momento in cui gli occhi delle persone si illuminano e pensano: “Oh, ora ho capito”. Grazie a situazioni come questa, posso dire che mi piace molto allenare”, ha dichiarato Venus, che non gioca una partita ufficiale dall’ultimo US Open. LEGGI TUTTO

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    Due top40 ATP e un coach avrebbero truccato alcuni incontri

    L’agenzia che controlla l’integrità del tour Pro

    Il media tedesco ZDF ha pubblicato il risultato di una inchiesta secondo la quale due tennisti tra primi 40 del ranking ATP e un coach sono coinvolti nel match fixing di più partite. I tennisti interessati sarebbero il georgiano Nikoloz Basilashvili (attuale n.25 ATP) e il russo Aslan Karatsev (n.40). Da quanto riportato, il coach bielorusso Yahor Yatsyk ha offerto ai giocatori delle somme di denaro per perdere volutamente alcuni incontri nel recente passato. Questo deriverebbe da alcune carte private ​​della International Tennis Federation (ITF) venute a disposizione di ZDF. Karatsev ha lavorato con Yatsyk tra il 2018 e il 2021, mentre Basilashvili è stato insieme all’allenatore bielorusso per circa 18 mesi dal 2013.
    Un coach dell’est Europa (che ha preferito restare anonimo) ha dichiarato al media tedesco: “Yatsyk ha sempre molti soldi con sé, è in giro per il circuito e cerca giovani giocatori che hanno problemi finanziari, quelli che possono essere facilmente conquistati con i soldi… Yatsyk ha lavorato a stretto contatto con entrambi i giocatori e li ha osservati per anni. Sono entrambi giocatori incredibilmente talentosi, ma hanno avuto problemi finanziari e delle fasi di debolezza nei quali sono caduti in classifica. Li ha raggiunti in ogni momento critico della loro carriera”.
    Sarebbero cinque in totale gli incontri sospetti, nei quali si è generato un giro di scommesse anomalo per le medie del tipo di partita interessata. Karatsev sarebbe coinvolto in due incontri di doppio, disputati durante il periodo di collaborazione con Yatsyk: un torneo in Finlandia 2019 e un torneo in Kazakistan 2020, entrambi del Challenger Tour, quindi match precedenti alla clamorosa esplosione del russo avvenuta agli Australian Open 2021.
    Yatsyk e Karatsev sono stati interrogati dalla polizia francese durante gli Open di Francia del 2020, fatto rilevato dal quotidiano francese L’Equipe lo scorso maggio, quando si è saputo che l’International Tennis Integrity Agency ha sospeso per 16 anni un ex top 170 giocatrice, nata dal Kirghizistan, Ksenia Palkina e quelle indagini hanno collegato Palkina a Yatsyk.
    Karatsev è sospettato di aver manipolato l’ultima partita al torneo di Stoccarda dello scorso giugno. Nel primo turno di doppio, in coppia con Jonathan Erlich, ha perso per 6-4 6-0 contro Rohan Bopanna e Denis Shapovalov.
    Basilashvili invece è finito nell’indagine per un incontro di doppio disputato al primo turno di Wimbledon 2021, nel quale il georgiano in coppia col moldavo Radu Albot fu sconfitto per 3-6 6-2 6-2 contro l’ungherese Marton Fucsovics e l’italiano Stefano Travaglia. Durante la partita ci furono “scommesse esageratamente alte sulla sconfitta di Basilashvili e Albot, per una somma di qualche milione di dollari”.
    Tom Mace, Direttore operativo di Sportradar, la società di monitoraggio che controlla il mercato delle scommesse per la federazione mondiale, ha riferito a ZDF: “Posso confermare che abbiamo analizzato le partite di Aslan Karatsev, ma a causa dei nostri contratti con la federazione mondiale e l’ITIA non posso fornire informazioni su risultati specifici”. LEGGI TUTTO

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    Karatsev invia un consiglio a Medvedev: “Non puoi chiedere ai tifosi di sostenerti”

    Aslan Karatsev nella foto

    Daniil Medvedev non ha nascosto la sua frustrazione per aver perso la finale dell’Australian Open con un vantaggio di due set contro Rafael Nadal. Poco dopo la partita, in conferenza stampa, il numero due del mondo ha fatto un monologo in cui ha detto che ha smesso di sognare e ha puntato i riflettori sui tifosi. Medvedev non ha gradito il comportamento della folla a favore di Nadal, qualcosa che Aslan Karatsev, compatriota di Daniil, non comprende del tutto.
    “Per me è abbastanza normale che i tifosi sostengano Rafa. Nadal è appena tornato nel circuito, non giocava praticamente da sei mesi. È ovvio che i fan lo sosterranno. Sta tornando da un infortunio e la stessa cosa accadrà se affronterà Roger. Sì, so che può dare fastidio, soprattutto quando i tifosi cercano di distrarti sul servizio, ma credo che prima o poi Daniil si renderà conto di tutto questo e volterà pagina”, ha sottolineato.
    A Pune difendendo lo status di 1a testa di serie, Karatsev ha chiuso l’argomento con un messaggio piuttosto chiaro al connazionale e compagno di squadra in Davis e ATP Cup. “Questo è successo anche a me, ma non ci si può fare niente. Non puoi chiedere ai tifosi di sostenerti. Non ha senso”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Karatsev vince l’ATP Award di tennista più migliorato del 2021

    Aslan Karatsev, 28 anni

    Aslan Karatsev ha vinto il premio di Most Improved Player of the Year 2021. Il russo, talento molto promettente da giovane, ha vissuto anni grigi tra problemi fisici e la difficoltà di trovare la giusta direzione al suo tennis. Fino all’inizio del 2021, quando le sue bordate da fondo campo, potenti e precise, l’hanno issato tra i migliori del mondo. Una scalata che l’ha portato dal n.112 in classifica ad inizio stagione a toccare un best ranking di n.15 lo scorso novembre.
    Partendo dalle qualificazioni all’Australian Open (scattate con ranking al n.114), Aslan ha imperversato nel tabellone principale superando tennisti quotati come Diego Schwartzman, Felix Auger-Aliassime e Grigor Dimitrov, arrendendosi solo a sua maestà Novak Djokovic in semifinale. Proprio contro Djokovic a Belgrado il russo ha giocato una delle partite più belle dell’anno, battendo il n.1 ed arrendendosi in finale a Matteo Berrettini. Ha vinto i suoi primi due tornei ATP a Dubai e Mosca. In molte partite, soprattutto nella prima parte della stagione, il suo pressing è stato irresistibile, tanto da far pensare a molti “dove diavolo è stato questo finora?”. Oltre a Novak, in stagione ha sconfitto anche Medvedev a Roma, Sinner, Rublev ed Hurkacz tra i top players.
    Un grande riscatto per il 28enne, che pareva ormai perso per il tennis di vertice. “Sono davvero felice di ricevere questo premio, significa moltissimo per me, devo ringraziare tante persone che hanno creduto in me”, dichiara Karatsev ad ATPTour.com. “Tutto questo non  sta succedendo solo adesso dal niente, c’è molto lavoro che è stato fatto prima per arrivare fin qui. Nel tempo ho sofferto vari infortuni e tanti problemi, ma finalmente ho trovato continuità. Negli ultimi due anni e mezzo stiamo facendo un buon lavoro con il mio allenatore e adesso inizio a raccoglierne i frutti. È un lungo processo, nato dal duro lavoro di ogni giorno, non ci sono segreti. Devi essere lì ogni giorno e lavorare sodo. Allora ce la puoi fare”.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Belgrado: Berrettini sconfigge Karatsev dominando il tiebreak del terzo, vince con una prestazione maiuscola, quarto titolo in carriera

    Matteo Berrettini

    Super Matteo Berrettini! Sconfigge al tiebreak decisivo il fortissimo Aslan Karatsev di questo 2021, vincendo l’ATP 250 di Belgrado, 6-1 3-6 7-6 lo score della finale. Una prestazione maiuscola del romano, dominante nel primo set e bravissimo nella fase finale del terzo, perfetto al servizio e molto aggressivo in risposta.

    A breve il commento completo, ecco la cronaca della finale.
    Matteo inizia la finale al servizio, e parte forte. A zero muove lo score del match. Anche Karatsev spinge forte alla battuta, ricavando punti ma anche un doppio fallo. Berrettini vince il primo scambio del match, ma a 30 il russo impatta 1 pari. L’impressione iniziale è quella di un match assai diverso dalla durissima semifinale di ieri tra Aslav e Novak, oggi gli scambi saranno brevi, violenti, con grande rischi. Infatti il romano spara un diritto impressionante in lungo linea da destra che lascia fermo Karatsev, potentissimo e preciso. Colpi a grande rischio, ma entrambi cercano di accorciare i tempi di gioco; soprattutto l’azzurro, dare ritmo e velocità ad un “incontrista” in così grande forma tecnica e fiducia potrebbe essere rischiosissimo. Berrettini si porta 2-1 e col rovescio in back lungo linea cerca di proporre a Karatsev palle con poco peso e basse, situazione tecnica che non ama. 30 pari, lungo scambio, ne esce alla grande l’azzurro con una bordata di diritto cross in corsa, Aslan è sorpreso e sbaglia. Palla break, la prima del match. Sbaglia l’accelerazione Karatsev! BREAK Berrettini, avanti 3-1 e servizio. La potenza della combinazione servizio + diritto di Matteo frutta importanti dividendi, come la prima (Ace) e quel tocco di rovescio improvviso, a mascherare la smorzata. Ottimo, ottimo Matteo in quest’avvio, 4-1 avanti, perentorio e velocissimo. L’onda di Berrettini continua anche nel sesto game, 0-30. Finalmente Aslan mette in moto la sua accelerazione di rovescio, rischia un vincente su di un back un po’ lungo dell’azzurro. Idem sul punto seguente. Ma non trova la prima il russo, le sue percentuali sono basse. Tanto che Matteo entra forte in risposta col rovescio, per il 30-40. Palla per il doppio break per l’azzurro. Karatsev è fermo sulle gambe, prova ad accelerare in lungo linea uscendo dal servizio, ma la sua palla muore sul nastro. DOPPIO BREAK Berrettini, 5-1, serve già per il primo set. Ace! Aslan è vistosamente imballato, risente la fatica fisica e mentale della terrificante semifinale di ieri, ma “Berretto” non concede niente, spinge martellando in sicurezza col diritto e al primo Set Point chiude 6-1 un parziale praticamente perfetto. Karatsev travolto. Berrettini ottimo in ogni settore (86% di punti con la prima, dato eccezionale), agevolato anche un russo poco intenso e un po’ falloso.
    Secondo set, Karatsev inizia alla battuta. Cerca di scuotersi con un urlaccio dopo aver vinto uno scambio in progressione. Ritrova anche la prima di servizio nel game, ed un bel diritto inside out. Aslan con 4 punti di fila muove lo score nel set, interrompendo la striscia di cinque giochi persi. Secondo gioco, arriva il primo passaggio a vuoto dell’azzurro. Sparacchia malamente un diritto con troppa foga, si ritrova 0-30. Si prende tempo prima di servire, respira e via una botta al T imprendibile. Ci riprova da sinistra ma è appena lunga. Martella però col diritto, sballotta Aslan e lo forza all’errore difensivo. 30 pari. Matteo ha Troppa fretta nell’aggredire col diritto una palla “in pancia”, concede una palla break sul 30-40, e la prima non lo aiuta. Attacca di potenza col diritto l’azzurro, ma sceglie l’affondo sul rovescio e Karatsev arriva bene e trova un angolo stretto con palla bassa. Bravo il russo, Break e 2-0 avanti. Sembra più sciolto Aslan, i suoi colpi sono tornati fluidi e profondi, riesce a guadagnare campo. Non mette nemmeno una prima in campo, ma riesce a portarsi 3-0, con un solo break. Quarto game, continua il momento difficile di Berrettini, ha evidentemente perso precisione e intensità, strappa troppo i colpi, 15-30. Per fortuna trova un paio di Ace e quindi una smorzata vincente, dopo aver buttato lontano Karatsev con un kick esasperato. 1-3 Matteo, ora deve trovare un gran game in risposta per rientrare nel set. Quinto game, l’azzurro lotta e rimette tutto, Aslan regala col diritto. 0-30! Peccato per il quarto punto, Matteo ricaccia dietro il russo con un lob perfetto, ma poi affonda un rovescio in scambio, era una buona chance per strappare due palle del contro break. Con un gran tocco sotto rete Karatsev vince il terzo punto di fila, portandosi 4-1. Di nuovo troppo fretta dell’azzurro nel sesto game, sul 30 pari affossa col diritto in rete all’uscita dal servizio, è palla del doppio break per Karatsev. Uff, cerca un’accelerazione clamorosa il russo, la palla gli esce di pochissimo sul lungo linea, sarebbe stata vincente. Si salva il romano, sale 2-4. Settimo gioco, Berrettini è solido in risposta, si porta 15-30. Karatsev indovina col diritto, cadendo indietro, un angolo strettissimo, forse anche fortunato, vincendo un punto molto importante. Matteo c’è: spinge a tutta col diritto, forzando l’errore del rivale. Ecco la palla break sul 30-40. Se la gioca con attenzione Karatsev, spinge in lungo linea e la cancella. Ma esagera col rovescio cross nel punto seguente, c’è la seconda palla break del game. Buona prima al centro, Matteo è sorpreso. Si salva di nuovo Aslan, 5-2 avanti. Berrettini resta in scia, portandosi 3-5. Karatsev serve per chiudere il secondo parziale. Si porta 30-0, ma con paio d’errori lo score dice 30-30. Piccola chance per l’azzurro… Lungo scambio, corre avanti Matteo a tirare un passante di rovescio non così difficile ma, senza fiato per la grandi rincorse, la palla finisce in rete. Set Point Karatsev. Lunga la risposta di Matteo, 6-3 Karatsev. Un set meritato dal russo, più intenso e vincente dell’azzurro, calato all’inizio del set e in generale nell’efficacia della prima di servizio.
    La finale si decide al terzo set, con l’azzurro che inizia al servizio. Inizia aggressivo, servizio esterno e botta di diritto nell’angolo, potente e preciso. A 15 muove lo score nel set, 1-0. Karatsev parte a spron battuto, 40-0, ma poi si imballa in una serie di errori. Si va ai vantaggi. Lavora benissimo col baci di rovescio l’azzurro, Karatsev si spazientisce e spara una pallata lunga. Palla break in apertura per Matteo. Bravo Aslan, accelera a tutta in lungo linea e cancella la chance. Due risposte sbagliate da Berrettini, 1 pari. Bene con la prima il romano, a 30 chiude il game per il 2-1. Quarto game, il pressing dell’azzurro in risposta frutta due errori al rivale, 15-30. Tenta un diritto vincente Karatsev, ma la palla termina lunga. 15-40, due palle break per Matteo!!! Niente prima di servizio… Doppio Fallo!!! Ha cercato di sorprendere al centro Matteo, ma finisce ben lungo il russo. 3-1 avanti, dopo 1h e 36 minuti di partita. Inizia col doppio fallo pure Berrettini il quinto game. Rimedia con un Ace potentissimo all’angolo. Sarà fondamentale il rendimento della 1a per vincere questo set ed il torneo. Sulla seconda di servizio, la risposta di Aslan è molto aggressiva, strappa il punto ed è 15-30. Karatsev aggancia con la punta della racchetta anche la botta al centro di Matteo, la risposta è corta ed insidiosa, l’azzurro sbaglia. 15-40, due palle per il contro break. Con una risposta precisa e quindi un cross di rovescio splendido, il russo strappa il game in risposta. 3-2 Berrettini, tutto da rifare perché il russo accelera in scioltezza, comanda gli scambi e impatta 3 pari con un’accelerazione di rovescio lungo linea notevole. Non si fa intimidire Berrettini, con quattro punti potenti e precisi resta avanti 4-3. Ora tutta la pressione è su Aslan. Scaccia la tensione giocando bello aggressivo, in comando dello scambio. Berrettini però si difende con grinta, sprinta e rimanda palle profonde. Un errore col diritto cross costa al russo il 30 pari. Occasione ghiotta per Matteo… perché è seconda di servizio. Risponde profondissimo, ruba campo l’azzurro ma spedisce di poco lungo il rovescio seguente. Si va ai vantaggi. Spinge il russo, vince due punti importantissimi per il 4 pari. Bello il primo punto del nono game: passante di Matteo preciso. Segue un Ace imprendibile, 30-0. Molto bene l’azzurro al servizio, il secondo vinto a zero dopo il break subito. Potente, incisivo, sicuro. Vola 5-4 avanti, di nuovo grande pressione sul russo. Berrettini lotta su ogni palla, rimanda tutto con grande intensità, portandosi 15-30. Spinge a tutta anche Aslan, trovando grandissimo controllo per affondare su di un diritto molto stretto in recupero dell’azzurro. Davvero bravo il russo. 30 pari, sempre a due punti dal match Matteo. Karatsev rischia col diritto, grande anticipo e velocità, 40-30. Sbaglia un back Berrettini, è 5 pari. Il russo trova un’accelerazione di rovescio lungo linea strepitosa, che pizzica la riga. Non si scompone l’azzurro, quel vincente clamoroso è l’unico 15 vinto dal rivale nei suoi ultimi 3 turni di servizio. La prima di “Berretto” funziona, come il diritto in spinta. 6-5 per l’azzurro, che si assicura almeno il tiebreak decisivo. Inizia male Aslan, forza lungo un diritto su di una palla con poco peso proposta sapientemente da Matteo. 0-15. Spinge a tutta il russo col diritto, avanza e chiude i punti seguenti, senza paura. Riesce a gestire anche una risposta violentissima dell’azzurro, che mano Aslan… Ma una grande mano ce l’ha pure Matteo, che indovina un rovescio lungo linea improvviso, bellissimo. Si va ai vantaggi, di nuovo a due punti dalla vittoria l’azzurro. Grande risposta inside out di Berrettini, non contiene Aslan. MATCH POINT BERRETTINI!!! Con una prima esterna sul rovescio, molto carica, si salva il russo. Pizzica la riga il russo col diritto, che fighter e che coraggio. È il game più lungo del set, fa il pugno Berrettini sull’ennesima difesa con successo, ma alla fine è 6 pari, il tiebreak deciderà il vincitore del torneo serbo.
    TIEBREAK DECISIVO, dopo 2h e 21 di minuti di battaglia. Matteo serve per primo. Gran prima esterna, 1-0 Berrettini. Lungo scambio, sbaglia per primo Karatsev col rovescio, 2-0 Berrettini. Bravissimo Matteo, lungo scambio, chiama a rete il rivale con una palla corta e quindi chiude con uno smash potente. 3-0 Berrettini, con doppio mini-break. Che lottatore Matteo! Prima esterna violentissima, 4-0 Berrettini. Travolgente l’azzurro, 5-0 e poi addirittura 6-0, con un errore per una volta di frustrazione del granitico russo. 6 match Point per l’azzurro!!!! Via il rovescio di Karatsev! GAME SET MATCH BERRETTINI!!! 9 anni dopo Seppi, un azzurro torna a vincere in Serbia. È il quarto torneo vinto in carriera dal romano. BRAVISSIMO!

    Marco Mazzoni

    [3] Aslan Karatsev vs [2] Matteo Berrettini ATP ATP Belgrade Karatsev A.166 Berrettini M.637 Vincitore: Berrettini M. ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 0*-5 0*-66-6 → 6-7Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-6 → 6-6Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6Karatsev A. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5Berrettini M. 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5Karatsev A. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4Berrettini M. 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4Karatsev A. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-302-3 → 3-3Berrettini M. 0-15 15-15 15-30 15-401-3 → 2-3Karatsev A. 15-0 15-15 15-30 15-401-2 → 1-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Karatsev A. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-400-1 → 1-1Berrettini M. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-305-3 → 6-3Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-155-2 → 5-3Karatsev A. 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-2 → 5-2Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-404-1 → 4-2Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-1 → 4-1Berrettini M. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0Berrettini M. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-0 → 2-0Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-5 → 1-6Karatsev A. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-401-4 → 1-5Berrettini M. 15-0 15-15 30-15 40-151-3 → 1-4Karatsev A. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-401-2 → 1-3Berrettini M. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Karatsev A. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Berrettini M.15-0 30-0 40-00-0 → 0-1
    02:27:121 Aces 93 Double Faults 363% (65/104) 1st Serve 60% (47/78)60% (39/65) 1st Serve Points Won 81% (38/47)49% (19/39) 2nd Serve Points Won 55% (17/31)57% (4/7) Break Points Saved 33% (1/3)14 Service Games Played 1419% (9/47) 1st Serve Return Points Won 40% (26/65)45% (14/31) 2nd Serve Return Points Won 51% (20/39)67% (2/3) Break Points Converted 43% (3/7)14 Return Games Played 1456% (58/104) Service Points Won 71% (55/78)29% (23/78) Return Points Won 44% (46/104)45% (81/182) Total Points Won 55% (101/182) LEGGI TUTTO