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    MotoGp, Espargaro: “Gara noiosa, spero di tornare al mio livello”

    SEPANG – Era difficile la rimonta, ma dopo il Gp di Malesia, per Aleix Espargaro svanisce matematicamente il sogno mondiale. L’iberico dell’Aprilia, al contrario di Bagnaia e Quartararo, non è riuscito a rimontare dopo il decimo posto delle qualifiche, posizione in cui ha terminato anche la gara. “La gara di oggi è stata noiosa – ha spiegato ai microfoni di Sky Sport MotoGP – eppure potevano ancora vincere questo campionato. Mi dispiace soprattutto perché anche Pecco sapeva che Fabio era più veloce di noi e che le loro squadre hanno più esperienza di noi. Poi mi dispiace soprattutto finire la stagione nel modo in cui stiamo finendo, ad un livello veramente basso e lontano dalla nostra miglior versione. Per di più senza darmi una spiegazione. Sono triste“.
    “Meritiamo di finire bene la stagione”
    Nel momento clou della stagione, quattro gare senza mai andare oltre la nona posizione, rendimento che rischia di precludergli anche il podio visto l’insidia Bastianini. “Spero che a Valencia le cose cambino. Faremo il massimo ed adesso dobbiamo analizzare – sottolinea il pilota catalano –  cosa sta succedendo e perché il nostro livello è stato molto più basso nelle ultime quattro gare. Abbiamo dimostrato durante l’anno di avere la velocità e spero di tornare alla nostra miglior versione, per finire al meglio. Resta una stagione impressionante e ci meritiamo di finirla bene“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Espargaro è una furia: “Sono inca****o, la moto non andava”

    PHILLIP ISLAND – Aleix Espargaro ha parlato dopo il nono posto nel Gran Premio d’Australia, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota di Aprilia, nonostante un piazzamento poco utile ai fini della classifica, rimane terzo in graduatoria e ancora in corsa per il titolo. “Sono partito bene, aggressivo e la prima parte di gara ero in gruppo – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Poi man mano che passavano i giri la gomma si consumava e l’elettronica toglieva moltissimo, la moto non andava avanti. E’ stato molto frustrante, non c’era niente che potessi fare”. 
    Rabbia e frustrazione
    “Avevamo la velocità, che era la parte più difficile, ma non so cosa è successo nella seconda parte di gara – ha aggiunto Espargaro -. Pecco ora è molto in forma, ma può succedere ancora di tutto. Andiamo in Malesia e vediamo. Sono molto frustrato. Qui è difficile andare forte e quindi sono inca****o, perchè se non hai la velocità è un conto, ma se ce l’hai allora ti inca**i ancora di più”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “La moto non andava, non so cos'è successo”

    PHILLIP ISLAND – “Sono partito bene, aggressivo e la prima parte di gara ero in gruppo. Poi man mano che passavano i giri la gomma si consumava e l’elettronica toglieva moltissimo, la moto non andava avanti. E’ stato molto frustrante, non c’era niente che potevo fare”. Aleix Espargaro ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il nono posto nel Gran Premio d’Australia, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota di Aprilia, nonostante un piazzamento poco utile ai fini della classifica, rimane terzo in graduatoria e ancora in corsa per il titolo.
    Le parole di Aleix Espargaro
    “Avevamo la velocità, che era la parte più difficile, ma non so cosa è successo nella seconda parte di gara – ha aggiunto Espargaro -. Pecco ora è molto in forma, ma può succedere ancora di tutto. Andiamo in Malesia e vediamo. Sono molto frustrato. Qui è difficile andare forte e quindi sono inca****o, perchè se non hai la velocità è un conto, ma se ce l’hai allora ti inca**i ancora di più”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: la rivoluzione Honda? copiare Ducati e Aprilia

    TORINO – C’era una volta in cui la Honda, prim’ancora di essere, “si sentiva” di essere la moto migliore. Al punto da lasciare andare via (anzi, spingere via) Valentino Rossi, stufo di sentirsi dire che vinceva perché sulla Honda l’avrebbe fatto chiunque e desideroso di dimostrare il suo peso, trasformando la Yamaha da cenerentola in principessa. Vent’anni dopo (gli ultimi tre vissuti come un incubo) la storia da favola s’è tramutata in horror e la situazione è rovesciata. Pur di trattene il suo fenomeno ferito (nel corpo da quattro operazioni, nell’anima dal dolore, nella convinzione dal vedere uno squadrone aver perso la bussola) ha deciso di rivoluzionare la propria filosofia e organizzazione, accettando anche l’onta del dover copiare gli altri. Soprattutto il made in Italy delle due ruote, mai così in voga.Dopo le prime novità viste nel test di Misano un mese fa (con una carena “ a gradino” che sembrava essere presa piè pari dalla RS-GP di Noale) e il forcellone prodotto dall’europea Kalex e utilizzato in gara in Thailandia, ieri Marc Marquez ha portato al debutto a Phillip Island (Australia) la nuova configurazione aerodinamica della RC213V che non fa nulla per mascherare la derivazione Ducati e Aprilia. Le ali sono davvero più simili a quelle delle moto di Noale, i deviatori verso il basso laterali per risolvere i problemi di surriscaldamento e convogliare meglio i flussi sono identici a quelli delle Desmosedici, così come le alette comparse sul codone (due invece che le quattro quasi sovrapposte delle Rosse).«Ho testato una nuova carenatura che abbiamo sviluppato dopo i test di Misano. Il risultato è quello che avete visto qui. La sensazione è diversa, ma la moto diventa meno fisica» racconta Marquez, che nonostante il buon sesto tempo di giornata davanti ad Aleix Espargaro e Pecco Bagnaia, conferma di lavorare soprattutto in funzione del prossimo anno. «Fisicamente rispetto alle prime gara dal rientro sento di aver fatto un passo avanti. Se mi sveglierò bene darò il massimo, ma ovviamente, testando tante cose, si sacrifica un po’ di potenziale per la gara, si è un po’ più condizionati. E con tante novità da provare si fatica anche a lavorare sul set-up ideale di gara, ma il nostro obiettivo non è il 2022». LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Io bloccato in Giapppone, ora sono pronto a lottare”

    ROMA – Ritornare a vincere. È questo l’obiettivo di Fabio Quartararo al Gran Premio di Thailandia, diciassettesimo fine settimana della MotoGp. Il francese della Yamaha non vince ormai da giugno, dalla gara al Sachsenring, e ha pronunciato queste parole in conferenza stampa: “In Giappone non sono riuscito a superare. Il nostro passo era abbastanza buono, ma siamo rimasti bloccati. Qui possiamo riuscire a portare a casa degli ottimi risultati sull’asciutto o sul bagnato. Sono pronto a lottare”. “Penso che a Motegi io sia stato un po’ troppo aggressivo, e questo non ha funzionato sul bagnato. Dobbiamo fare del nostro meglio e cercare di trovare il nostro ritmo, così come fatto in Giappone”, ha poi concluso Quartararo, che al momento si trova a +18 punti su Francesco Bagnaia.
    La prospettiva di Espargaro
    All’incontro con la stampa era presente anche Aleix Espargaro, che in Giappone ha sofferto di un problema tecnico, pregiudicante poi per la sua performance. “Siamo tristi per quello che è successo domenica. Il mio team e tutte le altre persone – ha detto il pilota della Aprilia – erano ancora più giù di me, ma ho detto loro di riprendersi. Cercherò di recuperare qui i punti persi settimana scorsa. Tutti i membri del team hanno analizzato assieme a me il problema, e ci siamo detti che è un errore umano, che queste sono le gare. Siamo positivi per questo weekend”. Poi lo spagnolo aggiunge: “Non so se questo circuito mi piace, non mi ricordo come mi ero trovato nel 2019, ma quest’anno è un’altra storia. Anche se pioverà penso che sarà un’ottima opportunità per noi. Dopo la gara ero arrabbiato anche per come era andata. Poteva essere un’opportunità per recuperare qualche punto, ma 25 punti non sono così tanti”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: Weekend da valutare, potrei avere problemi al braccio”

    ROMA – “A Motegi sottoporrò a grande stress il braccio destro, perché ci sono tante frenate lunghe e forti a destra. Qui la domenica potrebbe essere un problema, ma lo capiremo dalle FP1”. Marc Marquez mette le cose in chiaro in conferenza stampa prima del Gran Premio del Giappone, sedicesimo weekend della MotoGp. Ad Aragon lo spagnolo puntava a un ritorno tranquillo, ma è stato costretto al ritiro dopo neanche un giro. Il circuito di Motegi, però, nasconde delle insidie per il pilota otto volte campione del mondo, dalla tenuta fisica ancora tutta da verificare dopo l’operazione al braccio destro. Poi il “Cabroncito” illustra i vantaggi di andare in Giappone: “È importante tornare, siamo costantemente in contatto ma vedersi di faccia è importante. È stato importante vedersi e sono qui per aiutarli a tornare al top”.
    Le parole di Espargaro
    Nell’incontro con la stampa è intervenuto anche Aleix Espargaro, al contrario di Marquez in piena lotta per il titolo mondiale. “È stato bello tornare sul podio ad Aragon. Per Motegi non sono troppo preoccupato. È da tanto che non giriamo qua, tutto può succedere. Le condizioni sul bagnato (prevista pioggia per domenica, ndr) non saranno le migliori per nessuno. Oltretutto il programma sarà diverso. Non credo che l’esperienza conterà molto”. “Quando ho iniziato ad andare regolarmente a podio – afferma poi il “Capitano” dell’Aprilia – ho iniziato a sentire la pressione, perché ho capito che c’era la possibilità di lottare per il titolo. Ora va meglio, mi sto godendo questa stagione”. Conclude infine lo spagnolo, vera sorpresa di questo Motomondiale: “È un anno speciale, che non dimenticherò mai, ma sono rilassato”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Marquez: “Potrei avere problemi, lo capiremo domani”

    ROMA – Dopo la gara di Aragon durata appena pochi metri, Marc Marquez spera in una domenica più lineare al Gran Premio del Giappone, sedicesima tappa della MotoGp. Il circuito di Motegi, però, nasconde delle insidie per il pilota otto volte campione del mondo, dalla tenuta fisica ancora tutta da verificare dopo l’operazione al braccio destro. È lo stesso Marquez a parlare in conferenza stampa delle criticità che lo aspettano: “A Motegi sottoporrò a grande stress il braccio destro, perché ci sono tante frenate lunghe e forti a destra. Qui la domenica potrebbe essere un problema, ma lo capiremo dalle FP1. L’obiettivo di Aragon era quello di macinare km e cercare di finire la gara, ma purtroppo ho fatto un solo giro”. Poi il “Cabroncito” si rallegra al pensiero di incontrare i dirigenti della Honda in questo anno così difficile per l’Ala Dorata in termini di risultati e prestazioni: “È importante tornare in Giappone, siamo costantemente in contatto ma vedersi di faccia è importante. È stato importante vedersi e sono qui per aiutarli a tornare al top”.
    Il commento di Espargaro
    Nell’incontro con la stampa è intervenuto anche Aleix Espargaro, al contrario di Marquez in piena lotta per il titolo mondiale. “È stato bello tornare sul podio ad Aragon. Per Motegi non sono troppo preoccupato. È da tanto che non giriamo qua, tutto può succedere. Le condizioni sul bagnato (prevista pioggia per domenica, ndr) non saranno le migliori per nessuno. Oltretutto il programma sarà diverso. Non credo che l’esperienza conterà molto”. Poi lo spagnolo dell’Aprilia conclude con una panoramica su questo 2022, che per lui è stato pieno di soddisfazioni: “Quando ho iniziato ad andare regolarmente a podio ho iniziato a sentire la pressione, perché ho capito che c’era la possibilità di lottare per il titolo. Ora va meglio, mi sto godendo questa stagione. È un anno speciale, che non dimenticherò mai, ma sono rilassato”, ha infatti concluso. LEGGI TUTTO