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    Bortoluzzi: «Sbagliato cambiare obiettivo in corsa, pensiamo a salvarci»

    Responsabilità e attaccamento alla maglia: due aspetti su cui Alessio Bortoluzzi potrebbe scrivere un trattato. Perché non stiamo parlando di un semplice team manager, ma di un punto di riferimento della Pallavolo Belluno targata Da Rold Logistics. Fin da quando era atleta. Insomma, se l’intento è quello di lasciarsi alle spalle la fase di difficoltà scandita da quattro passivi in sequenza, allora le parole di Bortoluzzi non possono non assumere un peso significativo: «Siamo moderatamente preoccupati. La flessione nasce da colpe generali e da una differenza in termini di linguaggio tra le parti: in particolare, nel modo di intendere gli obiettivi. Il gruppo, infatti, ha un po’ perso la via maestra. E le ultime partite non rispecchiano il nostro reale valore: al contrario, sono frutto di un momento di appannamento a livello mentale». 
    REAZIONE – Ma la trasferta di Grottazzolina, nonostante il ko in tre parziali, ha dato risposte importanti: «Al cospetto di un avversario dai valori indiscutibili, la reazione c’è stata. I ragazzi erano lucidi e presenti. Rimane un pizzico di rammarico perché, se avessimo sempre giocato con un simile atteggiamento, non saremmo usciti a mani vuote dalle tre sfide precedenti. Questo conferma che i problemi non sono certo di natura tattica». 
    CORAGGIO – Ora, all’orizzonte, c’è il derby veneto con San Donà di Piave, in programma domenica (ore 18) alla Spes Arena: «È una partita fondamentale – riprende Bortoluzzi -. Dobbiamo ottenere punti, in un modo o nell’altro. Punti che ci darebbero coraggio». Anche perché la classifica è ferma da quattro giornate: «Ai ragazzi chiedo solo di giocare senza scorie mentali e in modo da non avere rimpianti a fine gara. L’auspicio è che tutti riescano a mettere in campo la migliore versione di loro stessi. Insomma, mi aspetto una partita robusta».
    INSEGNAMENTO – Mancano tre tappe al traguardo della regular season: «A inizio stagione avevamo in testa solo la salvezza. Poi, strada facendo, abbiamo innestato una marcia più alta. Ma cambiare l’obiettivo in corsa si è rivelato fuorviante: non tutti hanno l’esperienza per svoltare mentalmente». Il sogno playoff, quindi, sembra destinato a rimanere tale: «Non parliamone più – frena il team manager – dobbiamo guardarci alle spalle ed essere bravi a non finire risucchiati in zona playout». Anche per coronare al meglio un’annata, la prima in A3, che è e rimane positiva: «Dalle difficoltà è necessario trarre il giusto insegnamento. E questo vale il presente, ma anche per il futuro».  LEGGI TUTTO

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    Nuovo test per Belluno: arriva il Motta, neopromosso in A2

    Si alza l’asticella. Dopo l’allenamento congiunto con un sestetto di serie B, come il Cus Trieste, la Da Rold Logistics Belluno torna sotto rete per confrontarsi con un avversario di categoria superiore: la Pallavolo Motta, neopromossa in A2. 
    PRESTAZIONE – L’appuntamento è previsto per sabato (tra le 17.30 e le 18), alla Spes Arena. Ancora a porte a chiuse: il pubblico potrà tornare in tribuna solo nelle gare ufficiali: «Affronteremo una compagine di valore – sono le parole del team manager, Alessio Bortoluzzi – e, di conseguenza, andremo maggiormente in difficoltà rispetto al test precedente. Anche perché la palla viaggerà molto più veloce. Ma è quello che vogliamo in questa fase della preparazione. Al di là del risultato, il cui peso è del tutto relativo, ci aspettiamo determinate conferme sotto il profilo della prestazione e dell’atteggiamento». 
    TUFFI E INCITAMENTI – Buone indicazioni erano emerse già sabato scorso: «Non è mai mancato mancato quel tuffo in più per evitare che il pallone cadesse a terra – prosegue il team manager – e nemmeno l’incitamento al compagno in difficoltà. Sono aspetti importanti. Aspetti che, alla lunga, possono fare la differenza». 
    CARTE GIUSTE – Bortoluzzi segue il gruppo da vicino. Anzi, da dentro: «Sta nascendo una squadra interessante, che lavora bene e capisce in fretta il sistema di gioco e le idee di coach Diego Poletto. Noto già un buon affiatamento. I nuovi? Si sono inseriti al meglio e hanno portato una mentalità orientata al professionismo. Noi, dal canto nostro, cerchiamo di non far mancare nulla agli atleti: vogliamo creare le migliori condizioni affinché chiunque possa esprimersi su buoni livelli». La fiducia non manca: «Mettiamola così, ci siamo seduti al tavolo con le carte giuste. Anche se sappiamo che le carte, da sole, non bastano».  LEGGI TUTTO