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    Paltrinieri: “Manca 1 anno alle Olimpiadi e sono molto carico”

    Gregorio Paltrinieri durante la presentazione degli Educamp del Coni, rivela all’Ansa come ha vissuto il lungo periodo di lockdown e i suoi progetti futuri. Come altri atleti, il nuotatore di Carpi ha confessato: “Sono cambiato tanto a livello mentale, stavo soffrendo una situazione in cui non trovavo più stimoli, e questo lockdown mi ha dato […]
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    Nuoto, Paltrinieri: ''Nuovi stimoli, pronto a ripartire''

    ROMA – “Sono cambiato tanto a livello mentale, stavo soffrendo una situazione in cui non trovavo più stimoli, e questo lockdown mi ha dato l’opportunità di fermarmi un po’, riflettere e adesso mi sento molto più motivato e molto meglio”. Lo confessa l’olimpionico di nuoto nei 1500 Gregorio Paltrinieri, all’Acquacetosa per una risonanza magnetica proprio mentre si svolgeva la presentazione degli Educamp del Coni.”Io portabandiera? Sarebbe un onore”E’ un Gregorio Paltrinieri nuovo quello versione post quarantena. A cominciare dal cambio di coach: “E un periodo di ripartenza, io ho anche cambiato allenatore nel frattempo. Mi sento molto motivato, sono molto carico”. Nonostante il rinvio di 12 mesi, la testa è già a Tokyo: “Ho cambiato modo di allenarmi, non ho lasciato la piscina che rimane la mia priorità, ma il mare credo che possa darmi tanto. Alle Olimpiadi farò 800, 1500 e 10 km in mare. Un tour de force che ho provato già ad affrontare lo scorso anno ai Mondiali, facendo alcune cose bene e altre male. Manca un anno e l’obiettivo è fare bene tutto”. A proposito di Tokyo, c’è chi vorrebbe vederlo come alfiere azzurro: “Sarebbe qualcosa di leggendario, di storico, per me sarebbe un enorme piacere”. LEGGI TUTTO

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    Tibor Benedek è morto: lutto nel mondo della pallanuoto

    Lutto nel mondo della pallanuoto: a 47 anni si è spento Tibor Benedek ex fuoriclasse dello sport acquatico che in Italia si era fatto conoscere indossando le calottine di Roma e Pro Recco, squadre con le quali era riuscito a vincere ben sette Scudetti in 13 stagioni complessive. È soprattutto con la formazione ligure che Benedek ha raccolto i maggiori successi vincendo quattro Champions League e altrettante Supercoppe europee tra il 2003 e il 2012.

    Attaccante, tra i più prolifici e temuti nella storia di questo sport, Benedek è stato per anni uno dei pilastri della Nazionale magiara con la quale ha vinto tre ori olimpici consecutivi (Sidney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008) oltre a un Mondiale (Barcellona 2003) e a un Europeo (Siviglia ’97). Dismessa la calottina da giocatore, era passato ad allenare a bordovasca, cogliendo un importante successo con la sua Nazionale ai Mondiali di Barcellona del 2013.
    Benedek si è spento oggi all’età di 47 anni, (ne avrebbe compiuti 48 il mese prossimo), lasciando la moglie, Panni Epres, e tre figli che lo avevano supportato nella lunga e dolorosa battaglia contro il cancro cui alla fine si è dovuto arrendere.
    Il ricordo della Pro Recco
    Tanti i messaggi di cordoglio da parte del mondo della pallanuoto. In particolare, è stata la Pro Recco a voler ricordare il suo fuoriclasse mancino con un post apparso sul proprio profilo Twitter:

    ?? Addio leggendario #Tibor.
    ? Tra il 2001 e il 2012 hai illuminato la storia biancoceleste, uno dei più grandi e vincenti di sempre. Non ti dimenticheremo mai! Alla famiglia le più sentite condoglianze dal Club.
    ➡️ https://t.co/UPSETo6QnD pic.twitter.com/DljFBqBuhU
    — Pro Recco (@prorecco) June 18, 2020

    “Tibor era un uomo straordinario anxhe fuori dall’acqua. Un professionista umile e carismatico, che ha dimostrato nei fatti la partecipazione alla causa recchelina. Le più sentite condoglianze da parte di tutta la Società a familiari e amici. Addio grande Tibor, hai scritto un pezzo della nostra storia: non ti dimenticheremo mai”. LEGGI TUTTO

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    Tempesti e il sogno olimpico: “Io portabandiera a Tokyo”

    Stefano Tempesti é una vera leggenda per la pallanuoto italiana. A 41 anni, il portiere della Nazionale e dell’Ortigia non pare avere nessuna intenzione di appendere la calotta al chiodo e, anzi, guarda agli obiettivi del prossimo futuro. Fra questi, l’Olimpiade di Tokyo del 2021, che sarebbe la sesta per lui. Un traguardo monumentale, cosí come monumentale é il palmares dello stesso Tempesti, capace di conquistare in carriera la bellezza di 14 Scudetti, 13 Coppe Italia e 5 Champions League.Un palmares che lo rende di diritto uno dei principali atleti del panorama Nazionale. Ecco perché, in vista dei Giochi di Tokyo del prossimo anno, una sua candidatura a portabandiere della squadra azzurra:“Fare la sesta Olimpiade e portare la bandiera a 41 anni sarebbe qualcosa di irripetibile per la pallanuoto” ha commentato Tempesti, che con la Nazionale si é laureato Campione del Mondo a Gwangju, in Cina, nel 2017 e a Pechino,nel 2011. Tempesti con l’Ortigia ha disputato una buona stagione, concludendo terzo alle spalle delle corazzate Pro Recco e Brescia, prima che la pandemia venisse a bloccare la stagione.Proprio del caso Covid il portiere pratese ha parlato ai microfoni di Rai Radio uno:“Se sia giusto tornare a gareggiare dopo il blocco causato dalla pandemia? Credo che la domanda vada posta a chi ci governa. Credo che sia giusto ripartire, ma a questo punto abbiamo aspettato tanto e la sicurezza di noi atleti e addetti ai lavori venga prima di tutto. Una ricaduta ora sarebbe mortale per la pallanuoto e lo sport italiano”. LEGGI TUTTO

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    Nuoto, Lombini e Rossetti muoiono in incidente aereo a Nettuno

    ROMA – Una vera tragedia ha colpito oggi il nuoto azzurro. Un aereo ultraleggero è infatti precipitato poco dopo il decollo presso la scuola di volo di Crazy Fly, a Nettuno, in provincia di Roma, in via Avezzano. E le due persone a bordo sono entrambe morte: si tratta di due nuotatori, il 22enne forlivese Fabio Lombini […] LEGGI TUTTO

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    Magnini pensa al ritorno: “A settembre decido,Tokyo è il mio sogno nel cassetto”

    Filippo Magnini, da molti considerato il miglior stileliberista di sempre,  non esclude di riprendere a nuotare a livello agonistico. Il rinvio dei Giochi Olimpici dal 2020 al 2021 consente all’ex nuotatore azzurro di sognare un’altra partecipazione alle Olimpiadi. L’ex capitano dell’ Italnuoto, scagionato dalle accuse di doping e pronto a diventare presto papà guarda al futuro con rinnovata fiducia: “Ad oggi è solo un pensiero, a settembre prenderò una decisione” dichiara ai microfoni di Skysport Magnini e aggiunge che “il miracolo, a 39 anni, sarebbe quello di partecipare all’Olimpiade”.

    L’obiettivo dell’ex nuotatore non è tanto la volontà di tornare a vincere ma quella di aiutare il mondo del nuoto: “Lo farei solo per aiutare il mio sport, tra i più colpiti in epoca Covid-19. Il mio ritorno potrebbe riaccendere la luce su questo sport”. A dargli la carica e la giusta motivazione proprio il rinvio dei Giochi Olimpici in quanto, precisa lo sportivo: “Per molti atleti un anno in più può essere uno svantaggio ma per un atleta come me, che ha smesso da tre anni e che dovrebbe rimettersi in piazza, avere un anno in più è un vantaggio. Il destino potrebbe aver giocato a mio favore”.

    Al momento, aggiunge Magnini, “mi alleno per divertimento e non certo per preparare un’Olimpiade, ma andare a Tokyo è il mio sogno nel cassetto“ e aggiunge “l’entusiasmo è tanto, perché dopo ventisette anni di carriera, quella macchia non la volevo assolutamente. Ho sacrificato molto tempo della mia vita, energie mentali, fisiche ed economiche per andare fino in fondo perché ero sicuro che la verità sarebbe venuta a galla, ed è stato così. E quindi adesso ho una bella spinta emotiva, per tutte le cose della vita e anche per sognare l’Olimpiade!! Tengo il sogno nel cassetto e poi, da settembre, vedremo se si materializzerà”. Appare evidente il riferimento dell’ex nuotatore, allo scandalo del doping che lo ha visto coinvolto, ma da cui ne è uscito a testa alta dimostrando la sua innocenza: “Mi hanno accusato di tentato doping venti giorni prima di un’Olimpiade, ma non sanno che non avrebbe nemmeno fatto effetto. Hanno chiesto otto anni di squalifica a un atleta mai risultato positivo. Ho lottato tre anni contro un’ingiustizia”. E sempre sulle accuse di doping Magnini aggiunge: “In questi tre anni ho avuto tante persone del nuoto che mi sono state vicine e ho pensato anche a un ritorno con il passare dell’età ho capito quali erano gli obiettivi”. LEGGI TUTTO