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Fabio Gulianelli senza filtri: “Questa Lube? Incompiuta. Medei? L’uomo giusto, l’ho voluto io”

Quella di quest’anno è stata una delle più difficili per la Cucine Lube Civitanova che mai è riuscita a trovare il giusto ritmo in una Superlega di sempre più alto livello. L’eliminazione dalla corsa scudetto in gara 5 per mano di Monza ha messo la pietra tombale su una stagione da dimenticare.

Ora per i cucinieri, abituati da anni alla Champions, resta solo il quinto posto da conquistare per garantirsi l’ultima spiaggia europea: la Challenge Cup. Per garantirsi la Challenge però la Lube deve vincere i play off 5° posto, iniziati con la vittoria per 3-1 su Modena nel posticipo di giovedì.

A dare un parere sulla nuova fase che vede impegnata la Lube Fabio Gulianelli che non si risparmia: “Nessuno gioca per perdere ma la sera prima mi ero goduto semifinali scudetto di grande tecnica e intensità e Civitanova-Modena di giovedì è stata un po’ una mortificazione.”

Foto di LVM

Anche l’anno scorso la Lube aveva faticato sia nei quarti, dove aveva rimontato Verona dal due a zero, sia nelle semifinali dove aveva eliminato Milano dopo essere stata sotto due a uno. Nel mezzo la sfuriata pubblica di Gulianelli che però diede i suoi frutti. La Lube si arrese in finale a Trento al termine di un’incredibile serie di cinque gare. “Quest’anno la strigliata mi sono limitato a farla negli spogliatoio, drammatico che non sia servito a nulla.”

Il bilancio dell’Ad Lube è assolutamente negativo: “Stagione deludente e purtroppo si è intuito fin dall’inizio punto la squadra non aveva la capacità di reagire e non trovava antidoti alle difficoltà. Il mix tra senatori e i giovani non ha funzionato non c’è stata chimica. Una incompiuta.”

Foto Asseco Resovia

Ma Gulianelli guarda già al futuro e promette: “Il prossimo anno sarà una Lube ancora più giovane, prenderemo dei rischi con giocatori senza grande esperienza e ci saranno dei sacrifici in uscita ma è la strada giusta per completare il cambiamento.” E a guidare la nuova Lube Giampaolo Medei, al ritorno sulla panchina marchigiana: “Lui è l’uomo giusto. L’ho voluto io perchè serve un uomo Lube per questo progetto.”

Dito puntato anche sull’esperienza Blengini: “Ognuno fa le sue scelte ma io avevo criticato l’essere dimissionario ad inizio stagione. Ha reso tutto più complicato. La squadra ha avuto tanti blackout anche perché non c’è stata la giusta fiducia tra giocatori e apparato.”

Foto CEV

Smentite invece le voci su una perdita di entusiasmo: “Siamo la società più longeva ma bisogna capire quando è il momento di ricostruire per tornare in alto.”

(fonte: Il Resto del Carlino di Macerata)


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