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Sinner parla a Roma: “Giocherò a Parigi solo se sono al 100%, curare il corpo è più importante. La situazione è abbastanza sotto controllo”

Jannik Sinner ha tenuto una breve conferenza stampa agli Internazionali d’Italia insieme al Presidente della FITP Angelo Binaghi. Proprio il Presidente ha iniziato con una breve dichiarazione: “Ho visto che Jannik mi aveva cercato, c’ho messo mezz’ora per ritrovare il coraggio di richiamarlo… Sarebbe stata la sua festa. Sarebbe stato il vero favorito di questo torneo. Credo che la sua scelta sia stata giusta, merito del suo staff che è del massimo livello. L’obiettivo suo e del tennis italiano deve essere nel medio termine, come dissi dopo la Coppa Davis a Bologna. Per quanto sia una scelta dolorosa, è una scelta giusta. Ci ha insegnato che dalle sconfitte si deve imparare e ripartire più forte di prima”.

Queste le Sinner risposta di Sinner alle domande della stampa:
“Prima del torneo di Madrid stavo meglio. A Madrid c’erano dei giorni dove sentito di più il problema, altri andavano meglio. È una situazione un po’ strada. Il giorno prima della partita sembrava meglio di nuovo, ma sapevo che qualcosa non andava. Il giorno dopo la partita con Karen ho fatto una risonanza e c’era qualcosa non a posto al 100%. Abbiamo così deciso di non giocare a Madrid; a Monaco ho fatto altri esami e ho perso questa decisione non facile. Roma è il torneo più speciale di tutto l’anno. Fa male, ma c’è da accettare questa cosa. Succede, ho 22 anni, ne farò 23, spero di giocare altri 10 o 15 anni qua”.

“Il bicchiere è già molto pieno visto la stagione che sto facendo. Ci saranno sempre momenti di difficoltà, alcuni problemi si possono prevedere altri no. Lo scorso anno non ho avuto grandi infortuni, finora era andata bene. Impariamo e andiamo avanti. A Monte Carlo il corpo era stanco dopo Indian Wells e Miami, il prossimo anno avrò qualcosa in più per gestire la stagione. Non si può essere perfetto, a me piace giocare e vorrei giocare tutti i tornei. Io ero il primo a dire proviamo comunque qua a Roma, ma poi mi hanno fatto pensare a cosa era la cosa più corretta. Non la vedo come una sconfitta. Ci sono delle cose che potremo fare meglio”.

“Non so se ho fatto qualche errore, non saprei. Mi rendo conto che il riposo è molto importante, ma già dall’anno scorso ho capito che se non devo toccare la racchetta per qualche giorno, non la tocco. È importante per la parte mentale capire quando giocare o no. Dopo Monte Carlo non ho giocato per 5 giorni. Sono abbastanza tranquillo”.

“Ora ci sarà un periodo senza giocare , è ovvio. Vogliamo vedere dalla prossima settimana in poi come lavorare, dobbiamo ancora decidere alcune cose. Ovviamente la preparazione per Roland Garros non sarà ottimale, siamo molto stretti, ma io e il mio team daremo il massimo per arrivare con la percentuale più alta possibile per competere. Roma è importante, e lo è anche per arrivare bene a Parigi”.

“Finora non ho avuto problemi fisici cambiando da terra a erba. Non posso dire quanto mi sento io in grado di poter fare in futuro, stiamo facendo alcune cose ma con bassa intensità. Ci saranno più risposte tra una settimana o dieci giorni. Giocherò Parigi se mi sento al 100%. Se c’è anche solo mezzo dubbio, dobbiamo vedere. Lì si gioca 3 su 5 quindi dovremo valutare”.

“L’appuntamento clou di questa stagione era qua a Roma… Speriamo di aver la possibilità di giocare Torino davanti al pubblico italiano. Quando posso giocare in Italia è il momento più speciale. Sono in una buona posizione, quindi giocare qua era importante per i punti. Oggi l’obiettivo è andare a Torino, speriamo di riuscirci. Il vero obiettivo è tornare al 100% fisicamente, se mi sento bene in campo posso fare bene”.

“Pensavamo fosse un problema non grave, invece con la risonanza abbiamo visto che qualcosa non va al 100%. Non voglio dire cosa è nello specifico, ma la situazione è abbastanza sotto controllo. Se non dovesse essere a posto, mi fermerò ancora. Non ho fretta, se non è a posto mi fermo perché non voglio rischiare anni di carriera, curare il corpo è la cosa più importante”.

“Abbiamo fatto tutte le cose giuste, ci siamo presi delle giornate di riposo, mi sentivo fresco per Madrid, non sempre quando c’è un infortunio c’è stato qualche errore. Tornando indietro non saprei cosa fare di diverso. Ci può stare, è molto che non avevo un infortunio”.


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


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