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Auguri Rino Tommasi, 90 anni da ‘circoletto rosso’

“Un cervello essenzialmente matematico, però capace di digressioni etico-fantastiche quali consentono sport come il pugilato e il tennis. Rino Tommasi va chiamato Professore, senza la minima ombra di esagerazione scherzosa”. Bella eh..?  Mi piacerebbe molto fosse di mio pugno, questa definizione del maestro Rino, ma invece è del più più grande (giornalista sportivo) di tutti – Gianni Brera – il quale ne parlava come di un professore. Appunto. In realtà, per noi ragazzi innamorati del tennis Tommasi è un insegnante. Anzi, molto di più. È quello che ci ha fatto scattare la scintilla. Un telecronista, uno scrittore, un volto televisivo, un giornalista che sa tante cose, da cui imparare la passione assoluta per lo sport, la professionalità, la difesa delle opinioni e delle idee. Un uomo libero, mai sceso a compromessi. Con nessuno, meno che mai con il “padrone”. Rino ha sempre detto e scritto ciò che pensava, a qualunque costo. Un suo aforisma classico era: “Non siamo qui a vendere i tappeti”.

I suoi aforismi eterni: da circoletto rosso a nastro azzurro

Le sue invenzioni linguistiche le portiamo tatuate addosso, indelebili. Circoletto rosso, Veronica, punteggio isoscele, voleé agricola, nastro azzurro, gli ha fatto fare il tergicristallo, chiamato a giocare di fino rivelava le sue umili origini. E ce ne sarebbero altri 1000, spesso usati da lui in telecronaca col grande amico Gianni Clerici, perle di saggezza e ironia. Per farla breve: Cultura Sportiva. Per questo e molto altro Rino Tommasi andrebbe insegnato nelle scuole di giornalismo. Perché, come diceva sempre: per un giornalista è molto più importante scrivere in fretta che scrivere bene. Se poi scrive anche bene, allora è Tommasi.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml

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