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F1, per Liberty Media incassi record nel 2022: le cifre che fa girare la Formula 1

ROMA – La crescita commerciale e di interesse che sta vivendo la Formula 1 negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti, grazie al lavoro di Liberty Media. Infatti, nonostante alcune scelte possano non essere gradite al 100% dai più “puristi” del motorsport (come la creazione della serie Drive to Survive, per citare un esempio), è innegabile che a livello globale i numeri siano dalla parte dell’azienda che controlla la F1. A certificarlo sono anche le entrate registrate nel 2022, che hanno toccato quota 2,5 miliardi di dollari (circa 2,350 miliardi di euro): una cifra record, che fa segnare un +20% rispetto al 2021, per un reddito operativo schizzato a 239 milioni di dollari. Diversi i fattori che hanno portato a questa crescita. Prima di tutto, il ritorno alla piena capacità di pubblico, con un totale di 5,7 milioni di presenze (+36% rispetto al 2019, l’ultimo anno prima delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid). L’aumento delle entrate è andato di pari passo con l’aumento dei costi, che ammontano a 593 milioni (contro i 421 del 2021) tra le diverse aree, anche se una discreta parte rientra nelle spese di promozione del GP di Las Vegas (circa 19 milioni di dollari), appuntamento clou del 2023 nonché simbolo della crescita di popolarità della Formula 1 negli Stati Uniti. 

Il commento di Liberty Media 

Liberty Media ha commentato i risultati ponendo l’accento anche sulla crescita del settore streaming e social media: “Le entrate da diritti tv sono aumentate grazie all’incremento delle sottoscrizioni a F1 TV”. Altre entrate derivano “dall’incremento degli incassi nell’area hospitality generati dal Paddock Club, attivo in 19 gare, contro le 11 del 2021 […] e dalla possibilità di mettere in atto un più ampio ventaglio di attività rispetto al periodo pandemico”. Per quanto riguarda l’incremento dei costi, questo deriva “prima di tutto dall’aumento dei costi di trasporto sostenuti, con tre eventi in più avvenuti fuori dall’Europa”, oltre che dai costi per l’organizzazione del già citato Paddock Club in un numero maggiore di weekend, e dall’aumento delle spese per F2 e F3. “Ancora una volta siamo lo sport che è cresciuto più velocemente sui social media. Stiamo continuando ad accrescere il coinvolgimento dei fan tramite le nostre trasmissioni di alta qualità, i nostri contenuti della F1 TV, i canali social e nuove esperienze immersive come la F1 Arcade e la F1 Exhibition. I nostri sforzi a livello globale e verso il principio di sostenibilità ha attratto nuovi costruttori come Audi e Ford dal 2026, e contiamo sul fatto che portino un ulteriore valore aggiunto allo sport”, ha infine concluso Stefano Domenicali


Fonte: http://www.tuttosport.com/rss/formula-1


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