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Belluno, Della Vecchia si racconta: “Con il mio fisico non pensavo di fare strada”

Di Redazione

“Come sto vivendo la stagione in A3? Come un sogno. Ancora non ho realizzato il fatto di essere parte di questa squadra: forse la più forte Pallavolo Belluno degli ultimi decenni”. Parole e musica di Alessandro Della Vecchia. Il palleggiatore, nato sotto il segno del rinoceronte, ha un duplice compito: coprire le spalle al regista titolare, Filippo Maccabruni. E pungere al servizio: “Un sogno, sì. Ma richiede molti sacrifici: non è sempre facile districarsi tra il lavoro e il volley. In ogni caso, la Serie A rappresenta il traguardo più importante: per me è così fin da piccolo. Anche perché c’è la possibilità di vedere in azione giocatori di altissimo profilo”. 

SCALATA – Dopo aver calcato i parquet di serie D, C e B, Della Vecchia ha completato pure l’ultimo step di una scalata che lui stesso non esita a definire inimmaginabile: “Non mi aspettavo di raggiungere un simile livello. In primis per i miei limiti fisici: quest’anno, come non mai, fanno la differenza. E in secondo luogo perché emergere in una realtà così piccola, come quella del Bellunese, non è facile”. Il debutto con l’Abba Pineto lo racconterà perfino ai nipotini: “Nessun dubbio, il momento indimenticabile della stagione è coinciso con il mio esordio alla Spes Arena, in una cornice di 400 spettatori pronti a supportarmi. È qualcosa che non dimenticherò facilmente”. Anche se gli ostacoli, lungo il percorso, non mancano: “Non è automatico tenere sempre alta l’asticella della qualità, sia a livello fisico, sia mentale. Anzi, è piuttosto dispendioso, ma porta a grandi soddisfazioni”. 

STALLO – Dal pari-ruolo Maccabruni, il venticinquenne col “9” stampato sulla schiena sta imparando molto: “Con Pippo mi ci trovo bene, è un ragazzo simpatico e con la testa a posto, in campo e fuori. In più, ha un potenziale fisico e tecnico elevato e lo sta dimostrando partita dopo partita”. La fase attuale, però, non è delle migliori per la Da Rold Logistics, reduce da due sconfitte consecutive: “La stanchezza può essere uno dei fattori che hanno contribuito al calo di prestazioni, ma non deve essere una scusa. Abbiamo degli ottimi atleti in rosa e si allenano duramente: sono certo che sapremo superare il momento di stallo”. 

TRAGUARDO – Puntare ai playoff o accontentarsi di tagliare quanto prima il traguardo salvezza? Delle Vecchia frena: “Non è il caso di fissare obiettivi precisi. Ragioniamo di gara in gara, per dare il meglio a ogni scontro. Va da sé che con una buona prestazione arriva pure il risultato”. Ora un weekend di meritato riposo. E, alla ripresa del campionato, torneranno a spalancarsi le porte della Spes Arena: domenica 13 (ore 18) arriva Garlasco.

(fonte Comunicato stampa)


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