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A Mattia Cereda le chiavi della seconda linea della WiMORE Parma

Di Redazione

Ancora una novità per la WiMORE Volley Parma in vista del prossimo campionato di Serie A3: la società emiliana ha annunciato l’ingaggio del libero Mattia Cereda, nelle ultime tre stagioni punto di forza della Canottieri Ongina in Serie B. Nato il 12 novembre 1997 a Merate, in provincia di Lecco, è cresciuto pallavolisticamente proprio tra le fila del Merate Volley, con cui ha ottenuto la prima delle tre promozioni in carriera dalla C all’allora B. Poi il biennio a Cisano, condotto al salto di categoria dalla B, l’esperienza a Piacenza come vice Fanuli, contraddistinta dalla doppietta campionato e Coppa Italia in A2, e, infine, i tre anni a Ongina, dove è andato più volte vicino al traguardo della promozione senza mai centrarlo.

Adesso la chiamata di Parma, che lo aveva già cercato in passato: “Sono molto contento dell’opportunità che mi è stata data e della fiducia dimostrata dalla società nei miei confronti. Parma è una piazza storica che ha un nome importante, non vedo l’ora di iniziare. In A3 mi immagino una categoria più fisica rispetto alla Serie B e un maggior numero di battitori in salto: in ricezione e in difesa non dovremo mai perdere la concentrazione“.

Cereda racconta poi l’annata vissuta in Serie A con la maglia di Piacenza: “Ho appreso tanto dal punto di vista tecnico e umano allenandomi quotidianamente con professionisti esemplari dai quali sono riuscito a trarre molti insegnamenti: il non mollare mai, l’importanza del lavoro e dell’umiltà. Aver già calcato i campi della Serie A mi faciliterà parecchio il compito a Parma“.

Il libero parla così dell’esperienza a Ongina: “Sono stati tre anni ricchi di emozioni, c’è rammarico perché in ogni stagione avremmo potuto raggiungere l’obiettivo. È mancato veramente poco, però posso dire che mi si è riaccesa la scintilla che si era un po’ spenta dopo il Covid e altre situazioni personali“. Due stagioni fa, Cereda ha giocato anche al PalaRaschi da avversario: “Ne sono rimasto affascinato, senti qualcosa dentro che ti viene voglia di dare il 110%. E’ stata una bella emozione, respiri un’aria diversa e questo caricherà molto sia me che i miei compagni“.

Infine le fonti di ispirazione: “Chiunque faccia il libero non può non rispondere Grebennikov, ma in realtà cerco di prendere spunto un po’ da tutti, anche per quanto riguarda il posizionamento in campo. Se dovessi fare due nomi con i quali ho giocato direi Fanuliche per me è stato un maestro a Piacenza, e Scanferla, che avevo conosciuto all’inizio della stagione successiva in un torneo in Polonia“.

(fonte: Comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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