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US Open, il programma delle partite di oggi: Berrettini sfida Murray, c'è Serena Williams

L’azzurro e l’ex n. 1 al mondo apriranno il programma sull’Arthur Ashe alle ore 18. Oggi in campo anche Medvedev e Kyrgios. Nel tabellone femminile l’attenzione è rivolta su Serena Williams, impegnata contro l’australiana Ajla Tomljanovic

Il Sir contro il “Martello”, risposta in anticipo e rovescio lungolinea contro servizio imprendibile e dritto fulminante: il terzo turno agli US Open tra Andy Murray e Matteo Berrettini già profuma di quarto di finale anticipato. D’altronde, impossibile per entrambi non pensare che il loro tabellone si sia spalancato dopo le premature eliminazioni di Stefanos Tsitsipas e Taylor Fritz. Sia lo scozzese che l’italiano negli anni hanno dimostrato di avere un ottimo feeling con Flushing Meadows. Dieci anni fa, un Murray che inseguiva il primo titolo Slam, sfiorandolo soltanto contro i migliori Federer e Djokovic, riuscì a spezzare la maledizione al quinto tentativo proprio sull’Arthur Ashe e proprio contro l’eterno rivale Nole. A Berrettini, invece, le luci scintillanti di New York rievocano i fasti di un 2019 da sogno in cui il romano raggiunse la prima semifinale in carriera in un Major, sconfiggendo in cinque set Gael Monfils al termine di un epico quarto di finale che poi, numeri alla mano, si rivelò decisivo per la qualificazione di Matteo alle ATP Finals di Londra.

I precedenti: Berrettini in vantaggio

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Se è già possibile prevedere che le intenzioni tattiche di Murray e Berrettini saranno agli antipodi, i precedenti tra i due restituiscono un’immagine di totale equilibrio. L’italiano conduce per 2-1 negli scontri diretti, ma lo scozzese ha vinto l’unico match giocato sul cemento, nell’ATP 500 di Pechino, a ottobre del 2019. Quel Murray, in tabellone grazie al ranking protetto, era da poco rientrato nel circuito maggiore dopo l’operazione all’anca e, contro ogni pronostico, piegò Matteo in due tiebreak, complicandogli il cammino verso le ATP Finals. Due settimane dopo lo scozzese poi vinse il titolo nell’ATP 250 di Anversa contro Stan Wawrinka, l’ultimo (per ora) in carriera. I due successi di Berrettini, invece, sono arrivati entrambi sull’erba e, soprattutto, in tempi ben più recenti. Al secondo turno nell’ATP 500 del Queens’ nel 2021, l’italiano rifilò un doppio 6-3 al padrone di casa, mentre in finale, nell’ATP 250 di Stoccarda, a giugno di quest’anno, Matteo ha avuto bisogno di tre set per scardinare la resistenza di un Murray volenteroso, ma, sul finale di partita, bloccato da uno stiramento agli addominali.

Come arrivano al match

Tornando al presente, né Murray né Berrettini vengono da una campagna nord-americana incoraggiante. Lo scozzese è uscito all’esordio a Montreal, sconfitto da Fritz, e al secondo turno a Cincinnati, piegando un acciaccato Wawrinka, e perdendo in tre set il derby britannico contro Norrie. Destino pressoché analogo per l’italiano, fermato al debutto sia in Canada che in Ohio, rispettivamente dal futuro campione di Montreal, Pablo Carreno Busta e da Frances Tiafoe. La simile tendenza di condizione fisica si è confermata agli US Open, dove, dopo un debutto agevole rispettivamente contro l’argentino Francisco Cerundolo e il cileno Nicolas Jarry, sia Sir Andy che Matteo hanno chiuso in quattro set i propri incontri di secondo turno rispettivamente contro la wild card statunitense Emilio Nava e il lucky loser francese Hugo Grenier. Se Murray, però, ha aspettato che la tempesta passasse nel primo parziale, per poi lasciare appena quattro game al malcapitato – e stravolto – statunitense, non abituato a simili ritmi, Berrettini è sembrato un po’ più arrugginito soprattutto con il rovescio durante tutto l’incontro, rifugiandosi fin troppo nello slice ed evitando guai ulteriori grazie a due autentiche prodezze di dritto sul 7-7 nel tiebreak del quarto set.

La chiave tattica

Perché Matteo possa dare fastidio a Murray, quindi, meglio sarebbe evitare di impostare lo scambio sulla diagonale di sinistra, proprio quella di rovescio, che è sempre piaciuta allo scozzese e su cui l’italiano, nonostante i progressi, finisce per irrigidirsi più facilmente. Il piano dovrà essere non tanto provare a muovere Sir Andy lateralmente, situazione che, in modo inspiegabile per le leggi della fisica, il campione degli US Open 2012 sembra non soffrire, ma metterne sotto pressione il dritto sfruttando magari qualche seconda di servizio di troppo, costringendolo a rischiare di più con il fondamentale un po’ più ballerino. In palio non sembra esserci soltanto la seconda settimana di uno Slam, traguardo che in un Major sul cemento a Murray manca addirittura dagli Australian Open 2017, quando, da numero 1 al mondo, fu sorprendentemente sconfitto negli ottavi di finale da Mischa Zverev, ma, probabilmente, una grossa fetta di semifinale.

Il programma dei match più importanti

  • Murray (Gbr) vs [13] BERRETTINI, ore 18.00 italiane sull’Arthur Ashe;
  • [1] Medvedev vs [Q] Wu (Chn), 2° incontro dalle 01.00 sull’Arthur Ashe;
  • [12] Carreno Busta (Esp) vs [18] De Minaur (Aus), non prima delle 23.00 sul Grandstand;
  • [23] Kyrgios (Aus) vs [WC] Wolf (Usa), 2° incontro dalle 01.00 sul Louis Armstrong;
  • Tomljanovic (Aus) vs S. Williams (Usa), ore 01.00 sull’Arthur Ashe;
  • [20] Keys (Usa) vs [12] Gauff (Usa), 2° incontro dalle 18.00 sull’Arthur Ashe;
  • Andreescu (Can) vs [17] Garcia (Fra), ore 01.00 sul Louis Armstrong.


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_tennis.xml

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