in

New York o Bergamo, Rune è sempre lo stesso

Il baby-fenomeno non ha tradito. Costretto a scendere in campo alle 23 per il protrarsi dei match precedenti, Holger Vitus Nodskov Rune ha approcciato con grande professionalità l’impegno al Trofeo FAIP-Perrel (44.820€, indoor) e si è preso un posto negli ottavi. Se Bergamo è stata il trampolino di lancio per futuri campioni, in questa edizione è fin troppo facile individuare il danese come potenziale stella. Sotto gli occhi di mamma Aneke (che si è concessa una simpatica interazione con alcuni spettatori, a suon di pugnetti) e di coach Lars Christensen, si è imposto 6-3 6-4 sull’esperto Mathias Bourgue (n.223 ATP).

Lo si potrebbe definire un match di routine, ma impressiona che lo abbia gestito così ad appena 18 anni. Si è visto il Rune che abbiamo ammirato contro Djokovic allo Us Open: non c’era l’atmosfera delirante dell’Arthur Ashe, ma il centinaio di irriducibili che non ha voluto perdere il suo esordio ha potuto ammirare una prestazione tutto pepe, grinta, e alcune notevoli accelerazioni di dritto. Le stimmate si sono viste nella gestione dei punti importanti: sul 3-3 nel primo set si è trovato in svantaggio 15-40 e ha ricucito il game, strappando poi il servizio a Bourgue nel turno successivo. Nel secondo, invece, l’occasione nel settimo game l’ha avuta Holger e l’ha sfruttata, chiudendo quando la mezzanotte era scoccata da 23 minuti. Con l’eliminazione di tutti i giocatori italiani, gli occhi si concentrano ancora di più sul danese che aspetta di capire se potrà giocare le Next Gen Finals di Milano (“Dipenderà dalla presenza o meno di Sinner” dice la madre) e che potrebbe anche acciuffare in extremis l’ammissione diretta all’Australian Open 2022. Se anche non ce la facesse, è certo che sarebbe la sua seconda e ultima presenza nelle qualificazioni. Rune tornerà in campo giovedì sera, non prima delle 21, per sfidare Filip Horansky. In precedenza aveva esordito Alex Molcan, testa di serie numero 1, che ha tribolato più del dovuto per superare il lucky loser Nino Serdarusic. Lo slovacco è un pedalatore, carica ogni colpo con tanta rotazione (soprattutto con il dritto) e ha due gambe-motorino che sono la base di un’ottima fase difensiva. Non esattamente il prototipo del giocatore da indoor, ma la grinta e l’atteggiamento gli permettono di colmare qualche lacuna. Si è imposto 6-7 6-4 6-2, sfibrando alla distanza la resistenza croata, e tornerà in campo per gli ottavi contro il bosniaco Nerman Fatic. Nel frattempo prosegue la favola dell’ungherese Fabian Marozsan: alla seconda presenza in assoluto in un Challenger, e la prima in un main draw, ha superato in due set l’esperto Stakhovsky e ha centrato un posto nei quarti, in cui attende il vincitore di Donskoy-Novak. Storie da Challenger, storie da Bergamo.

TROFEO FAIP-PERREL BERGAMO (44.820€, indoor)

Primo Turno Singolare
Evgeny Donskoy (RUS) b. Federico Gaio (ITA) 6-3 6-3
Alex Molcan (SVK) b. Nino Serdarusic (CRO) 6-7(4) 6-4 6-2
Holger Rune (DAN) b. Mathias Bourgue (FRA) 6-3 6-4

Secondo Turno Singolare
Damir Dzumhur (RUS) b. Jiri Lehecka (CZE) 6-4 6-4
Liam Broady (GBR) b. Illya Marchenko (UCR) 6-4 4-6 6-3
Zdenek Kolar (CZE) b. Cristopher O’Connell (AUS) 5-7 7-6(5) 7-5
Fabian Marozsan (UNG) b. Sergiy Stakhovsky (UCR) 7-5 6-2

Primo Turno Doppio
Duje Ajdukovic / Pavel Kotov (CRO-RUS) b. Mats Hermans / Piotr Matuszewski (NED-POL) 3-6 6-4 10-8
Radu Albot / Artem Sitak (MDA-RUS) b. Anirudh Chandrasekar / Vijay-Sundar Prashanth (IND-IND) 6-2 6-2
Damir Dzumhur / Nerman Fatic (BIH-BIH) b. Luca Margaroli / Evan Hoyt (SUI-GBR) 7-6(4) 6-2
Federico Gaio / Francesco Forti (ITA-ITA) b. Sriram Balaj / Divij Sharan (IND-IND) 4-6 7-6(2) 13-11


Fonte: http://feed.livetennis.it/livetennis/


Tagcloud:

Volley Superlega, Padova espugna Trento che perde Michieletto per infortunio

Sir Safety Conad Perugia, Vittoria da tre punti a Taranto. Block Devils a punteggio pieno