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Il centralone Alex Sokolowski torna alla Roma 7 Volley

Di Redazione

Alex Sokolowski, centrale classe 1997, ultima altezza registrata all’anagrafe 2,07 metri, torna a vestire la maglia della Roma 7 Volley tra le mure amiche del Giorgi, dove aveva maturato delle buone esperienze nel girone di serie B.

Bentornato Soko, cosa ti ha spinto a tornare nelle fila romasettine?

Ad inizio agosto è arrivata la chiamata di Ivano, che chiaramente si è rivelata la soluzione più comoda ed intelligente viste le mie esigenze personali. Oltretutto fa un immenso piacere ritrovare in squadra amici stretti come Teti, Memo, Casini e Mor, con cui ho condiviso diverse esperienze in passato sia fuori che dentro il campo e dei quali, devo ammetterlo, ho sofferto la mancanza nella scorsa stagione“.

Cosa rappresenta per te il ruolo del centrale?

Il ruolo del centrale credo sia un ruolo generoso e di grande cuore, molto fisico e poco riconosciuto. Poco riconosciuto perché il centrale solitamente non è quello che ‘fa la differenza’, è quello che ‘dà una mano’, è quello che ha responsabilità a muro ma cifre relativamente basse sul tabellino finale. Il centrale salta a vuoto, attacca secondo i capricci del palleggiatore, si spacca le articolazioni e corre lungo tutta la rete, per poi magari toccare il pallone a muro, vedere attaccare l’opposto a muro a uno e prendersi gli applausi dell’intero palazzetto“.

Cosa ti aspetti da questo campionato?

A differenza degli anni passati devo ammettere che c’è un maggiore ottimismo nello spogliatoio ed una maggiore consapevolezza dei nostri mezzi. Il capitano qualche settimana fa ci ha fatto un bel discorso in cui delineato con correttezza e veridicità l’ambiente Roma 7, i suoi pregi e i suoi difetti, ed ha fissato l’asticella abbastanza in alto per questa stagione. Personalmente metto subito le mani avanti asserendo che sarà dura trovare spazio in un reparto centrali come quello di quest’anno: non mi è mai successo di avere così tanti compagni di reparto e così competitivi. Forse siamo la squadra con la panchina più lunga nel repartocentrali e non vorrei mai trovarmi nella situazione di Ivano a dover scegliere i migliori due ogni settimana e lasciare gli altri due in panchina“.

Come sta andando la preparazione fisica?

Personalmente la sto soffrendo parecchio. La scorsa stagione non è stata pesantissima, ed in più sono stato fermo durante tutto il periodo di lockdown, quindi ora mi ritrovo ad arrancare per palestre del quinto municipio. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici ci stiamo concentrando principalmente nel fare i gradoni, e solo gradoni. Gradoni come riscaldamento, gradoni come potenziamento, gradoni come pesi, gradoni come trasformazione, gradoni come stretching e gradoni come doccia. Quest’anno è tutto incredibilmente fatto a scalini“.

Un consiglio per un giovane romasettino?

Uno rapido e conciso: impara il bagher e non farti convincere a fare il centrale. Mai!“.

(fonte: Comunicato stampa)


Fonte: http://www.volleynews.it/feed/


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