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“Tour de France a porte chiuse per coronavirus”: la proposta del Ministro francese

Il Ministro dello Sport francese, Roxana Maracineanu, ha proposto di correre il Tour de France 2020 senza pubblico a causa dell’emergenza coronavirus: “E’ un prodotto che si basa sui diritti tv, è una soluzione che stiamo vagliando con gli organizzatori”. Lo scorso anno dai 10 ai 12 milioni di tifosi hanno assistito alla ‘grande boucle’ da bordo strada

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“Correre il Tour de France 2020 a porte chiuse è una possibilità”. Parole di Le parole di Roxana Maracineanu, Ministro dello Sport francese, ai microfoni di ‘France Bleu’. “Tutti gli scenari sono possibili – ha detto il Ministro -. Siamo in costante contatto con gli organizzatori, anche se ad oggi è probabilmente prematuro fare previsioni”. Maracineanu ha poi spiegato la propria teoria di organizzare la ‘grande boucle’ e di chiuderla al pubblico, rendendola dunque esclusivamente un prodotto fruibile dalla televisione: “Il modello economico di una corsa come il Tour de France non si basa sugli incassi da biglietteria, ma sui diritti televisivi – ha detto il Ministro -. In questo periodo di confinamento, tutto il mondo sta rispondendo in modo cosciente e responsabile. Tutti hanno capito i benefici di restare a casa e dunque si privilegia lo spettacolo televisivo a quello live. Alla fine non sarebbe così penalizzante seguire il Tour in televisione“. Il Tour, a differenza di altri grandi corse come il Giro, la Sanremo e le Classiche del Nord, non è ancora stato colpito dall’emergenza coronavirus: la partenza è al momento programmata per il 27 giugno da Nizza. ASO ha stimato che nel 2019 dai 10 ai 12 milioni di tifosi si sono riversati per le strade francesi ad assistere alle 21 tappe della ‘grande boucle’. La Francia conta 25233 casi confermati da Covid-19, con 1331 persone decedute (bollettino aggiornato alle 12.15 del 26 marzo).  


Fonte: https://sport.sky.it/rss/sport_ciclismo.xml

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