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    MotoGp, Zarco: “Bagnaia si stava giocando il campionato, non ho voluto rischiare”

    BURIRAM – Johann Zarco è stato protagonista di un Gp di Thailandia a due facce. In occasione del diciassettesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp, il francese è partito male per poi risalire la china e arrivare persino a sfiorare il podio. Alla fine ha chiuso quarto alle spalle del compagno di squadra in Ducati Pecco Bagnaia, dando quasi l’impressione di non volerlo sorpassare. A fare chiarezza è stato proprio Zarco, che ai microfoni di Sky Sport ha spiegato la situazione con la massima onestà.
    Il commento di Zarco
    “Se la pista si fosse asciugata prima avrei avuto la velocità per prendere Oliveira. E’ incredibile la differenza che c’è tra pista asciutta e pista bagnata. L’inizio della gara è stato difficile, ho perso troppo tempo”. Zarco ha poi parlato del mancato sorpasso ai danni di Bagnaia: “Ho preferito mantenere la calma dietro di lui, guardando allo stesso tempo se ci fosse Marquez ad attaccarmi. Per superare Pecco sarei dovuto passare su una linea meno asciutta con il rischio di scivolare. Con Marc ho rischiato e ce l’ho fatta, ma con Pecco che si stava giocando il campionato non me la sono sentita”. Il francese nel complesso è comunque soddisfatto: “E’ positivo finire così. Speravo di vincere, ma la pista non era abbastanza secca. Il quarto posto è buono”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco ammette: “Sorpassare Bagnaia sarebbe stato un rischio eccessivo”

    BURIRAM – Podio sfiorato per Johann Zarco nel Gp di Thailandia, diciassettesimo appuntamento del Mondiale di MotoGp. Il pilota francese è stato protagonista di una seconda parte di gara da urlo, in cui è apparso incontenibile e destinato ad arrivare tra i primi tre. Una volta arrivato alle spalle di Bagnaia non è però riuscito a sorpassarlo, spiegando come tale scelta sia stata in parte dettata anche dalla situazione in classifica generale. A fare chiarezza è stato proprio Zarco, che ai microfoni di Sky Sport ha spiegato la situazione con la massima onestà.
    Il pensiero di Zarco
    “Ho preferito mantenere la calma dietro di lui, guardando allo stesso tempo se ci fosse Marquez ad attaccarmi. Per superare Pecco sarei dovuto passare su una linea meno asciutta con il rischio di scivolare. Con Marc ho rischiato e ce l’ho fatta, ma con Pecco che si stava giocando il campionato non me la sono sentita” ha ammesso Johann. “Se la pista si fosse asciugata prima avrei avuto la velocità per prendere Oliveira. E’ incredibile la differenza che c’è tra pista asciutta e pista bagnata. L’inizio della gara è stato difficile, ho perso troppo tempo. E’ positivo finire così. Speravo di vincere, ma la pista non era abbastanza secca. Il quarto posto è buono” ha concluso il pilota transalpino. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “MVP del Mondiale? Bastianini, non Bagnaia”

    Connazionale di Fabio Quartararo, con il comune denominatore degli avi italiani, e compagno di marca di Pecco Bagnaia. Essere potenzialmente equidistante di fronte al duello per il titolo della MotoGP non rende necessariamente Johann Zarco una comparsa. Anzi. Del resto se vieni da Cannes, come il pilota della Ducati-Pramac, non puoi certo recitare ruoli di secondo piano, e il francese si è sempre saputo distinguere, non solo per i risultati. Nella sua precedente vita nel Motomondiale, prima del difficile 2019 con la KTM per intendersi, Zarco era noto per i due titoli della Moto2, per i salti mortali coi quali spiccava il volo dalle barriere a bordo pista nella celebrazione dei successi e per lo stile di vita spartano (niente social, spesso dormiva nel camion con i meccanici) raccomandato dall’allora manager Laurent Fellon. Lo Zarco 2.0 ha in comune un dettaglio con quello “vecchio”: la ricerca del primo successo nella classe regina, più volte accarezzato – quest’anno è stato secondo a Portimão e al Sachsenring, dietro Quartararo – ma mai agguantato. In Top 5 nel 2021, obiettivo raggiungibile anche quest’anno: perché non è un pilota ufficiale Ducati? «L’obiettivo di entrare nel team Lenovo rimane il sogno ma, considerando quanto sto facendo bene con il satellite Pramac, e l’assoluta parità tecnica, rimanere qui è buono per me e per la squadra». Non le sembra una chance sprecata? «No. La Ducati ufficiale punta sui giovani, piloti che potenzialmente hanno dieci stagioni di carriera davanti. Bagnaia e Bastianini hanno sette anni meno di me. Questi dieci anni io non li avrò. Se corressi ancora per dieci stagioni, arriverei a 42 primavere. Solo Valentino Rossi ha potuto farlo». Enea Bastianini ufficiale nel 2023, Jorge Martin ancora in Pramac. Perché? «Facile. Enea ha vinto le gare, Jorge no. Quindi, è giusto puntare sull’italiano». Cosa è mancato a lei per vincere? «Non lo so. Faccio di tutto per riuscirci. Il momento in cui avrei potuto veramente farcela? Silverstone, ho guidato la gara per diversi passaggi. Un’errata scelta di gomme mi ha lasciato senza aderenza all’anteriore e sono caduto. Però, ho avuto una conferma: per vincere, devo stare davanti. Inseguendo è più difficile, soffro e la dinamica in sella cambia. La strategia migliore è condurre il gruppo dallo spegnersi dei semafori alla bandiera a scacchi». La Ducati lo ha fatto 11 volte, conquistando il terzo alloro costruttori di fila. «Avere otto moto è stato oggetto di critica, alcuni pronosticavano che diversi piloti dotati di Desmosedici avrebbero fatto schifo… sì, proprio così. Invece andiamo tutti bene e abbiamo ancora più dati da analizzare, facilitando l’operato di ingegneri e tecnici». Però il titolo piloti non è ancora arrivato. «Ma Bagnaia si è trasformato in un top rider. E Bastianini ha fatto un’annata capolavoro, vincendo quattro volte. Jack Miller ha faticato all’inizio ma, da quando ha liberato la mente, sta andando fortissimo». Bagnaia è il suo MVP? «Forse in cima alla lista pongo Enea: con la Desmosedici “vecchia” ha realizzato risultati straordinari. Anche se non c’è grande differenza tra GP21 e GP22» Correre per la Ducati le ha conferito maggior popolarità? «Un fattore è evidente: in Francia è salita notevolmente l’attenzione per la MotoGP. Sì, anche grazie a Quartararo. Oggi le Tv dedicano alle moto interi palinsesti, non si era mai vista una proposta del genere. Fabio è il campione e conduce il Mondiale, io sono protagonista: avere due francesi nella categoria regina accresce l’audience locale, malgrado tra me e Fabio ci siano sostanziali differenze». Per esempio? «Torno all’età, lui ha 23 anni, io 32. Io sono silenzioso e preferisco il basso profilo, Quartararo ha atteggiamenti e attitudini di chi si trova a suo agio sotto le luci della ribalta, come un calciatore: adora la visibilità e le prime pagine. Detto questo, il pubblico francese ci ama allo stesso modo, proprio perché siamo differenti ma comunque competitivi». Una battaglia per il titolo che offre grandi sorprese, tanti piloti competitivi, il ritorno di Marquez: come descrive l’odierna MotoGP? «Purtroppo c’è anche la Suzuki che lascia, rispecchiando l’attualità generale. La Honda soffriva senza Marquez, si è visto. Secondo me l’Aprilia è la grande sorpresa, al pari di Aleix Espargarò, che sta lottando per il titolo con Quartararo e Bagnaia. Un altro che passa i 30 anni…”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Sarà un bel vantaggio partire secondo”

    MOTEGI – Johann Zarco ha parlato dopo il secondo posto in qualifica al Gran Premio del Giappone, valevole per la sedicesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il pilota francese comincerà in prima fila dietro a Marc Marquez, ma non si è mostrato pienamente soddisfatto di non aver conquistato la pole position. “Un’altra pole sarebbe stata bella, ho esitato al primo giro mentre all’ultimo giro c’era un po’ di traffico e Marquez mi ha dato un po’ di fastidio – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Per questo non ho il sorriso al 100%. Sarà un bel vantaggio partire secondo domani in gara”. 
    Il commento di Binder
    Anche Brad Binder, terzo in qualifica, ha parlato dopo il sabato a Motegi: “Sono molto felice di partire dalla terza piazza domani. Di norma non vado troppo bene sul bagnato, ma sono riuscito a sentirmi a mio agio, spingendo bene. E’ fantastico poter cominciare così davanti in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Marquez mi ha dato fastidio”

    MOTEGI – “Un’altra pole sarebbe stata bella, ho esitato al primo giro mentre all’ultimo giro c’era un po’ di traffico e Marquez mi ha dato un po’ di fastidio. Per questo non ho il sorriso al 100%. Sarà un bel vantaggio partire secondo domani in gara”. Johann Zarco ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il secondo posto in qualifica al Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il pilota francese comincerà in prima fila dietro a Marc Marquez, ma non si è mostrato pienamente soddisfatto di non aver conquistato la pole position.
    Le parole di Binder
    Anche Brad Binder, terzo in qualifica, ha parlato dopo il sabato a Motegi: “Sono molto felice di partire dalla terza piazza domani. Di norma non vado troppo bene sul bagnato, ma sono riuscito a sentirmi a mio agio, spingendo bene. E’ fantastico poter cominciare così davanti in gara”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Mi inc***o quando si dice che non vado bene”

    ROMA – Johann Zarco non è arrivato con il migliore degli umori al termine della seconda sessione di prove libere al Gran Premio di Aragon di MotoGp, al pilota francese è stato infatti chiesto come mai non fosse rimasto competitivo dopo i podi in Austria e in Germania e questa è la sua risposta: “Sono stato quinto a Spielberg e i due primi weekend dopo la pausa ero a posto – ha detto a Sky Sport -. Non sono riuscito a mettere tutto insieme in gara, ma non possiamo dire che l’ultima volta che sono andato bene era al Sachsenring. Vederla così è sbagliato”. “Dicono tutti che sono una m***a ma ti dico di no, alla fine mi in****o”, conclude poi.
    La situazione di Zarco
    Al momento Zarco è quinto in classifica piloti con 125 punti davanti alla Ducati ufficiale di Jack Miller. Il 2022 del francese ha finora registrato quattro ritiri, ma anche quattro podi (Indonesia, Portogallo, Catalogna e Germania). Nella seconda sessione di oggi è poi arrivata una buona terza posizione dietro Fabio Quartararo, mentre Jorge Martin – suo compagno di squadra – ha registrato il miglior tempo di questa prima giornata ad Aragon. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Zarco: “Dicono che vado male e allora io mi inc***o”

    ROMA – È uno Johann Zarco quello apparso alla fine dellaseconda sessione di prove libere al Gran Premio di Aragon di MotoGp. Al pilota francese è stato chiesto come mai non fosse rimasto competitivo dopo i podi in Austria e in Germania e questa è la sua risposta: “Sono stato quinto a Spielberg e i due primi weekend dopo la pausa ero a posto – ha detto ai microfoni di “Sky Sport” -. Non sono riuscito a mettere tutto insieme in gara, ma non possiamo dire che l’ultima volta che sono andato bene era al Sachsenring. Vederla così è sbagliato”. “Dicono tutti che sono una m***a ma ti dico di no, alla fine mi in****o”, conclude poi, allontanandosi dalla postazione.
    La stagione di Zarco
    Al momento Zarco è quinto in classifica piloti con 125 punti davanti alla Ducati ufficiale di Jack Miller. Il 2022 del francese ha finora registrato quattro ritiri, ma anche quattro podi (Indonesia, Portogallo, Catalogna e Germania). Le libere 2 di oggi per Zarco sono andate abbastanza bene con una terza posizione guadagnata alle spalle di Fabio Quartararo, con Jorge Martin – suo compagno di squadra – che è stato il più veloce di tutti. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, team Pramac: Martin e Zarco confermati per il 2023

    ROMA – Arriva la conferma per Jorge Martin e Johann Zarco, che saranno i piloti del team Pramac anche nel Mondiale 2023 di MotoGp. La notizia della scuderia satellite della Ducati è arrivata dopo l’ufficialità del passaggio di Enea Bastianini nella squadra ufficiale di Borgo Panigale. Il riminese ha infatti battuto proprio la concorrenza di Martin, al quale però è stato assicurato lo stesso trattamento che sarà riservato al collega.
    Il commento di Campinoti
    Paolo Campinoti, team principal di Pramac, ha parlato dopo la conferma di Martin e Zarco: “Come Team Principal di Prima Pramac Racing non potrei essere più felice di ritrovare nel nostro box anche per la prossima stagione Johann e Jorge.Sono in primis due ragazzi speciali, ma anche due piloti formidabili con un talento raro. Con loro abbiamo raggiunto già grandi traguardi e ho la consapevolezza che per questa seconda parte di stagione e la prossima sapremo crescere ancora molto, insieme, come solo un team come il nostro sa fare”. LEGGI TUTTO