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    F1, Wolff: “Per l’ottavo titolo di Hamilton deve incastrarsi tutto al meglio”

    ROMA – Mercedes arriva al 2023 con ambizioni importanti dopo un anno difficile. Nel nuovo Mondiale di Formula 1, la scuderia di Brackley vuole riprendersi il posto fisso nelle prime posizioni, guidata dalla mano esperta di Toto Wolff. Il team principal, intervistato dai canali ufficiali della stella a tre punte, ha parlato della voglia di riscatto sua e di Lewis Hamilton, per cui l’ottavo titolo è un obiettivo possibile: “Come potete immaginare, Lewis era molto motivato nel 2022, ma non siamo stati in grado di dargli una macchina in grado di lottare per il Mondiale. Spero quindi che il 2023 rappresenti un forte passo in avanti. Finalmente gli è stata data l’opportunità di lottare con costanza per le vittorie in gara e di entrare in lizza per il campionato del mondo. Ma i nostri rivali sono stati molto forti lo scorso anno. Stiamo rincorrendo, quindi tutto deve incastrarsi al meglio e funzionare per fargli conquistare l’ottavo titolo di campione del mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Mercedes, Wolff: “Hamilton di nuovo campione? Ecco come”

    ROMA – Dopo un anno in forte ritardo rispetto a Ferrari e Red Bull, Mercedes si presenta ai blocchi di partenza del 2023 come una delle candidate ai due titoli in palio. Nel nuovo Mondiale di Formula 1, la scuderia di Brackley vuole riprendersi il posto fisso nelle prime posizioni, guidata dalla mano esperta di Toto Wolff. Il team principal, intervistato dai canali ufficiali della stella a tre punte, ha parlato della voglia di riscatto sua e di Lewis Hamilton, per cui l’ottavo titolo è un obiettivo possibile: “Come potete immaginare, Lewis era molto motivato nel 2022, ma non siamo stati in grado di dargli una macchina in grado di lottare per il Mondiale. Spero quindi che il 2023 rappresenti un forte passo in avanti. Finalmente gli è stata data l’opportunità di lottare con costanza per le vittorie in gara e di entrare in lizza per il campionato del mondo. Ma i nostri rivali sono stati molto forti lo scorso anno. Stiamo rincorrendo, quindi tutto deve incastrarsi al meglio e funzionare per fargli conquistare l’ottavo titolo di campione del mondo”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff e la Mercedes 2023: “Mick Schumacher merita di correre”

    ROMA – Toto Wolff ha parlato durante la presentazione della W14, la monoposto con cui Mercedes correrà nel Mondiale 2023 di Formula 1. Il team principal della scuderia di Brackley ha chiarito che l’obiettivo sarà tornare a lottare per i titoli piloti e costruttori dopo un anno complicato: “Nel 2022 abbiamo fatto fatica, ma abbiamo lavorato sodo per capire i problemi avuti e per cercare di sistemare i nostri problemi – ha detto -. Ma come team abbiamo tutti gli strumenti per risolverli e per cercare di tornare a lottare per i nostri obiettivi già questa stagione. Le nostre speranze e aspettative sono sempre di essere in grado di lottare per un campionato del mondo. Abbiamo visto la macchina, dobbiamo vedere quali saranno le sfide che troveremo in pista. Penso che possiamo essere ottimisti, c’è entusiasmo”. LEGGI TUTTO

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    F1 Ferrari, Vasseur e l’amico Wolff: “Lo contrasterò su tutti i fronti”

    ROMA – “Lotteremo in pista, discuteremo davanti alla direzione gara e alla FIA, e anche sul Patto della Concordia. Lotteremo dentro e fuori dalla pista”. Frederic Vasseur non usa giri di parole per promettere “guerra” all’amico e collega Toto Wolff in vista della nuova stagione di F1, in cui i due si troveranno a doversi giocare le posizioni che contano, uno in Ferrari e l’altro in Mercedes. Il neo team principal del Cavallino ha poi spiegato i vantaggi di godere di buone relazioni nel paddock: “Per il bene maggiore, è un ottimo vantaggio che ci sia collaborazione tra i team, quando si tratterà di dover trovare un accordo tra scuderie e F1. Io ho un buon rapporto con quasi tutti i colleghi, penso che sia sempre una buona cosa”. 
    Le polemiche su Ben Sulayem
    Vasseur ha poi commentato tutte le ultime polemiche nate attorno al presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, tra la guerra aperta con Liberty Media e i vecchi commenti sessisti scovati dal The Times. Secondo Vasseur, il rumore attorno a queste importanti questioni “diminuirà appena metteremo piede in pista, ne sono convinto. Sicuramente ci saranno discussioni, ma spero che ci si possa concentrare sul lato sportivo”.  LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff attacca Horner: “Ossessionato da me, e dopo il 2021…”

    ROMA – Toto Wolff ha parlato del collega Christian Horner, team principal della Red Bull in Formula 1 e rivale al titolo nelle passate stagioni. Il dirigente austriaco della Mercedes ha fatto capire che la rivalità con la scuderia di Milton Keynes, il cui apice è stato raggiunto nel 2021, è ancora più viva che mai, e che nella nuova stagione potremmo assistere a un nuovo episodio. “Praticamente vivo in affitto dentro la sua testa – ha detto -. Quell’uomo è ossessionato da me. E, per quanto mi riguarda, ogni secondo trascorso a parlare di lui è una perdita di tempo”. Guarda la galleryFerrari 812 Competizione di Carlos Sainz
    Sul 2021
    Wolff è poi tornato sul Gran Premio di Abu Dhabi 2021, che decise la stagione in favore di Max Verstappen: Mi è sempre piaciuto il principio secondo cui il cronometro non mente mai, la squadra che vince è quella che merita di essere campione. Ma quella volta è stata diversa. Ci penso ancora con molta rabbia. Così si perde amore per lo sport. Quel periodo è stato incredibilmente complesso. Lewis (Hamilton, ndr) aveva dato tutto e stava per raggiungere un risultato enorme. Una delle cose più difficili nello sport è elaborare la delusione”. LEGGI TUTTO

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    F1, Wolff: “Horner è ossessionato da me, vivo dentro la sua testa”

    ROMA – “Praticamente vivo in affitto dentro la sua testa. Quell’uomo è ossessionato da me. E, per quanto mi riguarda, ogni secondo trascorso a parlare di lui è una perdita di tempo”. Toto Wolff ha parlato così del collega Christian Horner, team principal della Red Bull in Formula 1 e rivale al titolo nelle passate stagioni. Il dirigente austriaco della Mercedes ha fatto capire che la rivalità con la scuderia di Milton Keynes, il cui apice è stato raggiunto nel 2021, è ancora più viva che mai, e che nella nuova stagione potremmo assistere a un nuovo episodio.Guarda la galleryFerrari 812 Competizione di Carlos Sainz
    Su Abu Dhabi
    Wolff è poi tornato sul Gran Premio di Abu Dhabi 2021, che decise la stagione in favore di Max Verstappen: Mi è sempre piaciuto il principio secondo cui il cronometro non mente mai, la squadra che vince è quella che merita di essere campione. Ma quella volta è stata diversa. Ci penso ancora con molta rabbia. Così si perde amore per lo sport. Quel periodo è stato incredibilmente complesso. Lewis (Hamilton, ndr) aveva dato tutto e stava per raggiungere un risultato enorme. Una delle cose più difficili nello sport è elaborare la delusione”. LEGGI TUTTO

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    Ansia da simulatore e prove in pista, le big s’interrogano

    TORINO – Nella Formula 1 di oggi, così legata alle simulazioni (e non solo al simulatore di guida), si scopre quella che si potrebbe chiamare un’ansia da simulazione. Tanto che uno dei concetti più ricorrenti è quello della correlazione: s’intende la correlazione tra dati teorici e dati veri, quelli raccolti in pista. Che ci sia un certo scostamento tra quanto ci si attende e quanto si tocca con mano è ormai assodato da progettisti, ingegneri, piloti e altre figure tecniche. Il nodo è sempre sapere quanto valga in termini di prestazioni – non solo nei riscontri cronometrici – l’eventuale scostamento. Ne ha parlato nei giorni scorsi il nuovo team principal della Ferrari, il francese Fred Vasseur, premettendo che lui è da poco a Maranello e molte cose deve ancora scoprirle. E tuttavia, ha ammesso, i dati che riguardano la nuova auto sono positivi (anche per quanto attiene il motore). Aggiungendo però che solo quando si scenderà in pista a Sakhir, in Bahrain, la fotografia sarà realistica.
    I dubbi di Toto Wolff
    Più o meno è lo stesso concetto espresso da Toto Wolff, team principal (e comproprietario) della Mercedes che ha manifestato dubbi simili. «Lo scorso anno abbiamo pagato il fatto che nel nostro staff non c’erano ingegneri che si ricordassero delle auto ad effetto suolo – spiega – ma quest’anno dovremmo essere a posto. Le simulazioni sono buone, anche se sono convinto che soltanto in Bahrain capiremo se i nostri problemi sono alle spalle». Dal che si può dedurre che anche in Mercedes, come in Ferrari (e presumibilmente nelle altre squadre, pure in Red Bull) esista l’ansia da simulatore. Si potrebbe tornare ai test più o meno liberi? Forse si dovrebbe, ma con un calendario maxi (24 gare, poi ridotte a 23, comunque tante) e costi da tenere sotto controllo, bisogna fare di necessità virtù. Magari un bene per l’imprevedibilità delle gare, magari no. Lo si scoprirà – anche questo – dal Bahrain. LEGGI TUTTO