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    Corea: prima vittoria per il KGC Ginseng con 40 punti di Valentina Diouf

    Di Redazione
    Dopo tre sconfitte arriva finalmente il momento della prima vittoria nella V-League coreana per il KGC Ginseng: la squadra di Daejeon la conquista ai danni del GS Caltex per 3-1 (27-25, 16-25, 25-23, 25-12) con l’apporto decisivo di Valentina Diouf, che realizza ben 40 punti vincendo la battaglia con Merete Lutz (ferma a quota 30). “Era molto importante sbloccarsi – ha detto Diouf a The Spike – e c’era una buona atmosfera sin dall’inizio della partita. Siamo state brave a non perdere la concentrazione dopo il terzo set e a non pensare di aver già vinto. La ricezione è andata meglio delle ultime partite e io ho commesso meno errori“.
    Restano imbattute al vertice della classifica le Heungkuk Life Pink Spiders, che si salvano però per il rotto della cuffia contro l’Expressway, rimontando due set di svantaggio e lottando fino all’ultimo nel tie break (19-25, 16-25, 25-20, 26-24, 15-13). Decisive Lee Jae-Yeong (28 punti) e Kim Yeong-Koung (26), male invece Lucia Fresco (21% in attacco). Ne approfitta l’IBK, che batte la Hyundai E&C Hillstate per 3-1 (13-25, 29-27, 26-24, 25-18) e si porta a un solo punto dalla capolista.
    (fonte: The Spike) LEGGI TUTTO

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    Valentina Diouf: “Qui in Corea mi trovo bene. Il Covid? Situazione contenuta”

    Foto KGC Ginseng Corporation

    Di Redazione
    Valentina Diouf per tanti anni in Italia con le maglie delle migliori squadre di A1 e della nazionale italiana, è pronta ad affrontare un altro campionato in Corea con il KGC Ginseng. Intervistata da TuttoSport, l’opposta si è raccontata a 360 gradi soffermandosi anche sulla pandemia che sta tornando a fare paura specialmente in Europa.
    Buongiorno Valentina Diouf: con quali aspettative ha iniziato il nuovo campionato in Corea del Sud con il KGC Ginseng? «Sono molto entusiasta di poter giocare qui un’altra stagione perché mi sono proprio divertita. Mi piacerebbe stavolta finire il campionato, l’anno scorso è stato interrotto proprio sul più bello per via della pandemia».
    Che livello è il campionato e quali le differenze con quello italiano? «È molto, molto equilibrato. Ci sono solo sei squadre e giochiamo sei round. È un buon livello ma è un tipo di gioco completamente diverso da quello che c’è in Italia. È molto focalizzato sugli stranieri, sono poco usati i centrali e poi le coreane sono quasi tutte molto alte».
    Anche in Corea i palazzetti sono chiusi al pubblico? «Sì, ma per fine ottobre li riapriranno con il 30% di presenze».
    La Corea è il Paese che ha contenuto più di tutti i contagi attraverso un app sul cellulare. Anche lei la utilizza? «Sto leggendo che in Europa sta peggiorando di nuovo la situazione e devo dire che gli italiani ci mettono anche del loro. Qui siamo tra i mille e due mila casi in totale di positività. E l’incremento giornaliero è di 40-60 casi, non di più. Questo grazie al tracciamento dei cellulari. Non capisco perché in Italia ci sia questa paura nell’essere monitorati. Siamo tracciati comunque attraverso tutte le autorizzazioni che diamo per le nostre app. Il sistema sa cosa facciamo, quali sono le nostre preferenze. Direi che per controllare una pandemia il gioco valga la candela! Abbiamo l’equivalente di whatsapp, Cacaotalk, e un codice Qr del cellulare. Quando entri in un locale lo mostri e viene registrato. Se per esempio cominci ad avere il sintomo del Covid e vai in ospedale dove ti trovano positivo a quel punto scaricano lo storico e verificano a ritroso chi nel tempo recente è stato a contatto. Non mi pare così grave!».
    Come si trova in Corea? «Mi trovo super bene. Non è semplice all’inizio perché è una cultura totalmente differente. Qui quasi nessuno parla inglese per cui ho una mia traduttrice, tra l’altro sono tutti piuttosto timidi e quindi non si avventurano con una lingua che non conoscono. Le mie compagne con cui ho più confidenza ogni tanto ci provano».
    Si è affermata in Italia, ma a 25 anni ha deciso di trasferirsi prima in Brasile e poi in Corea. In che modo queste esperienze l’hanno temprata come sportiva e donna? «Mi ha cambiato molto, sono andata via che ero più giovane e la mente ora è molto più aperta. Vivere dall’altra parte del mondo con popoli che hanno culture così diverse è stato affascinante, poi io sono passata dall’America Latina all’Oriente. Era proprio quello che cercavo anche per mettermi in discussione». LEGGI TUTTO

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    Diouf, possibile ritorno in Italia?

    Di Redazione Nel vortice di opposti mosso dalla trattativa Egonu – Conegliano, spunta anche il nome di Valentina Diouf? Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, l’opposto azzurro attualmente in forza al Sesi Bauru sarebbe stata proposta ad alcuni club italiani. Attualmente, oltre a Novara, sarebbero 3 le compagini alla ricerca di un opposto: Scandicci, che […] LEGGI TUTTO

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    La seconda spedizione di Mano nella Mano è ufficialmente partita

    Lega Voley Femminile Di Redazione La seconda spedizione di Mano nella Mano è ufficialmente partita, la delegazione della missione umanitaria che vede come protagoniste Valentina Diouf, Elisa Cella, Gaia Moretto e Vittoria Repice, coordinate da coach Marco Musso è arrivata in Uganda a Entebbe. Dopo aver incontrato la stampa africana appena fuori l’aeroporto internazionale, la […] LEGGI TUTTO

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    UFFICIALE: Valentina Diouf in Brasile! Giocherà nel Sesi Volei Bauru

    Di Redazione E’ ufficiale: Valentina Diouf giocherà in Brasile! Il Sesi Volleyball Bauru ha annunciato l’ingaggio dell’opposto in uscita da Busto Arsizio, che ha già firmato il contratto che la legherà alla squadra brasiliana nella stagione 2018-2019. Nata a Milano da padre senegalese e madre italiana, Diouf (25 anni, 2.02 cm) vivrà con il Sesi Volleyball Bauru la […] LEGGI TUTTO